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INDICE  
Denominazione, capitale sociale e sede della Società  
5
Organi Sociali e Comitati  
5
Lettera agli azionisti  
6
Attività di Rai Way  
9
Principali indicatori alternativi di performance  
11  
Dati economico-finanziari di sintesi  
12  
Relazione sulla gestione 2022  
15  
Linee generali ed andamento dell’economia  
15  
Mercato di riferimento  
17  
Rai Way sui mercati finanziari  
19  
Assetto societario  
22  
Andamento commerciale  
22  
Eventi della gestione  
24  
Risultati dell’esercizio  
26  
Risorse Umane e Organizzazione  
29  
Sicurezza e ambiente  
33  
Informativa sui principali rischi ed incertezze a cui è sottoposta la Società  
34  
Adempimenti in materia di privacy  
50  
Ricerca e sviluppo  
50  
Rapporti con le Società del Gruppo Rai  
51  
Rapporti con Parti correlate  
51  
Azioni proprie  
51  
Eventi successivi al 31 dicembre 2022 (nota 39)  
52  
Evoluzione prevedibile della gestione  
52  
Direzione e coordinamento  
52  
Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari  
58  
Dichiarazione di carattere non finanziario  
58  
Schemi di bilancio  
59  
Note Illustrative al Bilancio  
63  
2
Premessa (nota 1)  
63  
Informazioni Generali (nota 2)  
65  
Sintesi dei Principi Contabili (nota 3)  
66  
Gestione dei Rischi Finanziari (nota 4)  
91  
Stime e assunzioni (nota 5)  
96  
Ricavi (nota 6)  
97  
Altri ricavi e proventi (nota 7)  
98  
Costi per acquisti di materiali di consumo e merci (nota 8)  
99  
Costi per servizi (nota 9)  
99  
Costi per il Personale (nota 10)  
101  
Altri Costi (nota 11)  
102  
Svalutazione delle attività finanziarie (nota 12)  
103  
Ammortamenti e altre svalutazioni (nota 13)  
103  
Accantonamenti (nota 14)  
104  
Proventi e Oneri Finanziari (nota 15)  
105  
Imposte sul Reddito (nota 16)  
106  
Attività Materiali (nota 17)  
107  
Diritti d’uso per leasing (nota 18)  
108  
Attività Immateriali (nota 19)  
109  
Attività e passività finanziarie correnti e non correnti (nota 20)  
110  
Attività per imposte differite e Passività per imposte differite (nota 21)  
112  
Altre attività non correnti (nota 22)  
113  
Rimanenze (nota 23)  
114  
Crediti Commerciali (nota 24)  
114  
Altri crediti e attività correnti (nota 25)  
115  
Disponibilità liquide (nota 26)  
116  
Attività per imposte sul reddito correnti (nota 27)  
116  
Patrimonio Netto (nota 28)  
117  
Utile per Azione (nota 29)  
118  
Destinazione dell’utile  
118  
Passività per leasing correnti e non correnti (nota 30)  
119  
Benefici ai Dipendenti (nota 31)  
119  
Fondi Rischi e Oneri (nota 32)  
121  
3
Debiti commerciali (nota 33)  
122  
Altri debiti e passività correnti e non correnti (nota 34)  
123  
Passività per imposte sul reddito correnti (nota 35)  
124  
Impegni e garanzie (nota 36)  
124  
Altre Informazioni (nota 37)  
124  
Passività Potenziali  
124  
Compensi ad Amministratori e Sindaci (nota 38)  
127  
Eventi succesivi al 31 dicembre 2022 (nota 39)  
127  
Transazioni con Parti Correlate (nota 40)  
127  
Informativa in relazione a quanto previsto dalla Legge n. 124/2017 -  
Trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche (nota 41)  
136  
Cambiamento climatico (nota 42)  
137  
Effetti finanziari diretti derivanti dal conflitto russo-ucraino (nota 43)  
139  
Attestazione ai sensi del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 81-ter del  
regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e  
integrazioni  
141  
Proposte all’Assemblea degli Azionisti  
142  
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Denominazione, capitale sociale e sede della Società  
Denominazione Sociale:  
Rai Way S.p.A.  
Capitale Sociale:  
Euro 70.176.000 i.v.  
Sede Sociale:  
Via Teulada 66, 00195 Roma  
C.F./P.I.:  
05820021003  
Sito aziendale:  
www.raiway.it  
Soggetta ad attività di direzione e coordinamento RAI - Radiotelevisione Italiana  
S.p.A.  
La Società non ha sedi secondarie.  
Organi Sociali e Comitati 1  
Consiglio di Amministrazione  
Collegio Sindacale  
Presidente  
Presidente  
Maurizio Rastrello  
Silvia Muzi  
Amministratore Delegato  
Sindaci Effettivi  
Aldo Mancino  
Massimo Porfiri  
Barbara Zanardi  
Consiglieri  
Sindaci Supplenti  
Riccardo Delleani  
Annalisa Raffaella Donesana  
Cristina Chiantia  
Roberta Enni  
Paolo Siniscalco  
Barbara Morgante  
Umberto Mosetti  
Donatella Sciuto  
Paola Tagliavini  
Segretario del Consiglio  
Società di Revisione  
Giorgio Cogliati  
PricewaterhouseCoopers S.p.A.  
Comitato Controllo e Rischi  
Comitato Remunerazione e Nomine  
e per la Sostenibilità  
Paola Tagliavini (Presidente)  
Riccardo Delleani (Presidente)  
Barbara Morgante  
Annalisa Raffaella Donesana  
Donatella Sciuto  
Umberto Mosetti  
1 In carica alla data della presente relazione.  
Per informazioni in merito al sistema di governance della Società si rinvia alla Relazione sul Governo  
Societario e sugli Assetti Proprietari relativa all’esercizio 2022 pubblicata sul sito internet della  
Società medesima (www.raiway.it).  
5
 
LETTERA AGLI AZIONISTI  
I risultati operativi e finanziari raggiunti nel 2022 confermano l’efficacia delle  
azioni avviate a seguito dell’approvazione del piano industriale di Rai Way, che  
hanno consentito di ottenere miglioramenti significativi su tutti i principali  
indicatori economici in un contesto globale molto complesso, impattato dalla  
guerra in Ucraina, che ha determinato una situazione di forte incertezza sul piano  
macroeconomico e in particolare sui costi delle fonti energetiche.  
Con riferimento alle tematiche ESG, nel corso dell’anno l’impegno della Società  
è proseguito su tutti i fronti: ambiente, governance e aspetti sociali, nella  
convinzione che una gestione d’impresa capace di perseguire il successo  
sostenibile rappresenti la modalità migliore per competere nel mercato di  
riferimento.  
Sotto il profilo operativo, l’esercizio passato è stato caratterizzato dal  
completamento del processo di refarming delle frequenze delle reti RAI e  
dall’attivazione dei nuovi multiplex regionali al servizio dell’emittenza regionale,  
che hanno consentito un utilizzo più efficiente delle risorse frequenziali, una  
importante razionalizzazione delle infrastrutture a livello locale e una riduzione  
complessiva dei consumi energetici. La società ha rispettato in modo rigoroso gli  
impegni presi per il passaggio alla nuova TV digitale e, grazie agli investimenti  
effettuati negli ultimi anni, è già pronta all’adozione degli ulteriori miglioramenti  
tecnologici previsti dalla normativa in materia di diffusione digitale terrestre  
televisiva.  
Le attività relative al processo di refarming hanno determinato una forte crescita  
del portafoglio clienti di Rai Way, a seguito della sottoscrizione di contratti di  
fornitura di capacità trasmissiva con oltre cento nuovi clienti, operanti come  
fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale. Inoltre, il refarming ha  
anche portato ad un rafforzamento dei servizi offerti a Rai, contribuendo alla  
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crescita dei ricavi del contratto di servizio in essere con la capogruppo. L’attività  
commerciale ha infine permesso il raggiungimento di importanti risultati anche  
con operatori mobili (MNOs), fixed wireless access (FWA) e broadcaster  
radiofonici.  
Sempre nel corso dell’esercizio Rai Way ha avviato la realizzazione della nuova  
rete edge che abiliterà l’offerta di servizi a bassa latenza, con l’obiettivo di  
espandere il proprio patrimonio di asset nel più ampio mercato delle  
infrastrutture tecnologiche, che avranno in futuro un ruolo sempre più centrale  
nell’abilitazione del processo di transizione digitale.  
Rai Way, nell’anno, ha confermato il proprio impegno nella valorizzazione del  
capitale umano, fattore strategico per la crescita aziendale, in una prospettiva  
che supporta e favorisce la creazione di valore e il conseguimento degli obiettivi  
societari, assicurando al contempo un ambiente di lavoro sempre più sostenibile  
e innovativo, in grado di cogliere le evoluzioni esterne ed i cambiamenti in atto,  
sia sociali che tecnologici.  
I ricavi della Società nel 2022 si attestano ad Euro 245,4 milioni, con una crescita  
significativa sia della componente relativa al contratto di servizio con Rai, sia di  
quella derivante da altri clienti, grazie per questi ultimi al contributo generato dai  
nuovi contratti siglati con i fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale.  
L’Adjusted EBITDA nell’anno raggiunge Euro 151,0 milioni, in aumento del 5,7%  
rispetto all’anno precedente, nonostante un rilevante appesantimento dei costi  
relativi all’energia elettrica, con il risultato netto, pari ad Euro 73,7 milioni, che si  
incrementa di oltre il 12% rispetto al 2021.  
La Posizione Finanziaria Netta si attesta a Euro 105 milioni, confermando il trend  
di crescita previsto dal piano industriale determinato dagli investimenti di  
sviluppo.  
I risultati economico-finanziari del 2022 dimostrano ancora una volta l’efficacia  
del modello di business di Rai Way, capace di garantire tassi di crescita  
significativi in presenza di scenari economici in rapida trasformazione, e che  
permetterà in prospettiva il raggiungimento di risultati anche superiori alle iniziali  
7
aspettative del Piano Industriale, mantenendo coerenza con il Piano di  
Sostenibilità.  
per il Consiglio di Amministrazione  
Il Presidente  
Maurizio Rastrello  
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ATTIVITÀ DI RAI WAY  
Rai Way2 (di seguito la Società) è un provider leader di infrastrutture e servizi di  
rete integrati per broadcaster, operatori di telecomunicazioni, aziende private e  
pubblica amministrazione; la Società utilizza i propri asset e le proprie  
competenze per garantire al servizio pubblico radiotelevisivo e ai propri clienti il  
trasporto e la diffusione di contenuti televisivi e radiofonici, in Italia e all’estero,  
facendo leva su un eccellente patrimonio di know how tecnologico,  
ingegneristico e gestionale, oltre che di infrastrutture.  
Rai Way è quotata dal 2014 sul Mercato Telematico Azionario (MTA) della Borsa  
Italiana a seguito dell’Offerta Globale di Vendita, promossa dall’azionista RAI –  
Radiotelevisione italiana S.p.A. (di seguito RAI), che ha permesso alla Società di  
confermare il percorso di apertura al mercato già avviato, rafforzando la propria  
immagine di società indipendente.  
Nell’esercizio della propria attività, Rai Way gestisce oltre 2.300 siti dotati di  
infrastrutture ed impianti per la trasmissione e la diffusione dei segnali televisivi e  
radiofonici sull’intero territorio nazionale, dispone di 21 sedi operative e si avvale  
di un organico altamente specializzato.  
I servizi offerti dalla Società includono:  
(i)  
Servizi Broadcasting, che includono servizi di diffusione, intesi come servizi  
di diffusione terrestre e satellitare dei segnali televisivi e radiofonici presso gli  
utenti finali all’interno di un’area geografica, e e servizi di vendita di capacità  
trasmissiva;  
(ii)  
Servizi di Trasmissione dei segnali televisivi e radiofonici attraverso la rete  
di collegamento (ponti radio, satelliti, fibra ottica) e, in particolare, la prestazione  
di Servizi di Contribuzione, intesi come servizi di trasporto unidirezionale;  
2 Rai Way ha aderito al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-  
bis, del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i. (Regolamento Emittenti  
CONSOB), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei  
documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti  
di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.  
9
(iii)  
Servizi di Tower Rental, intesi come ospitalità (o hosting) di impianti di  
trasmissione e diffusione di terzi presso i siti della Società inclusiva, ove previsto, di  
servizi di manutenzione nonché di altre attività complementari;  
(iv)  
Servizi di Rete (c.d. “network services”), che includono una vasta  
gamma di servizi eterogenei relativi alle reti di comunicazione elettronica e di  
telecomunicazioni in generale quali, ad esempio, attività di progettazione e  
servizi di consulenza.  
I servizi citati sono offerti da Rai Way a diverse categorie di clientela: Broadcaster  
(categoria che include anche operatori di rete e player radiotelevisivi locali e  
nazionali, tra  
i
quali rientra RAI), operatori di telecomunicazioni  
(prevalentemente MNO, ovvero Mobile Network Operator), amministrazioni  
pubbliche e aziende private.  
10  
 
PRINCIPALI INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE  
La Società valuta le performance sulla base di alcuni indicatori non previsti dagli  
IFRS. Di seguito sono descritte, così come richiesto dalla Comunicazione CESR/05  
- 178b, le componenti di tali indicatori, rilevanti per la Società.  
Risultato operativo lordo o EBITDA earnings before interest, taxes,  
depreciation and amortization: è pari al risultato ante imposte, ante  
ammortamenti, accantonamenti, svalutazioni e proventi e oneri finanziari.  
Dall’EBITDA sono esclusi anche proventi e oneri derivanti dalla gestione di  
partecipazioni e titoli, nonché i risultati di eventuali cessioni di  
partecipazioni, classificati negli schemi di bilancio all’interno dei “proventi  
e oneri finanziari”.  
Risultato operativo lordo rettificato o Adjusted EBITDA earnings before  
interest, taxes, depreciation and amortization: è pari al risultato ante  
imposte, ante ammortamenti, accantonamenti, svalutazioni e proventi e  
oneri finanziari rettificato degli oneri/proventi non ricorrenti.  
Risultato operativo o EBIT earnings before interest and taxes: è pari al  
risultato ante imposte e ante proventi e oneri finanziari, senza alcuna  
rettifica. Dall’EBIT sono esclusi anche proventi e oneri derivanti dalla  
gestione di partecipazioni e titoli, nonché i risultati di eventuali cessioni di  
partecipazioni, classificati negli schemi di bilancio all’interno dei “proventi  
e oneri finanziari”.  
Capitale Investito Netto: è definito come la somma delle Immobilizzazioni  
e del Capitale Circolante Netto a cui detrarre i Fondi.  
Indebitamento finanziario netto: lo schema per il calcolo è conforme a  
quello previsto dal paragrafo 175 e seguenti delle raccomandazioni  
contenute nel documento predisposto dall’ESMA, n. 32-382-1138 del 4  
marzo 2021(orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del  
Regolamento UE 2017/1129, c. d. "Regolamento sul Prospetto").  
Investimenti Operativi: pari alla somma degli investimenti per il  
mantenimento dell’infrastruttura di rete della Società (Investimenti di  
11  
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Mantenimento) e per lo sviluppo/avvio di nuove iniziative commerciali  
(Investimenti di Sviluppo). La voce non include gli incrementi in  
immobilizzazioni finanziarie e in diritti d’uso per leasing.  
DATI ECONOMICO-FINANZIARI DI SINTESI  
Sono di seguito riportate le informazioni economiche di sintesi di Rai Way al 31  
dicembre 2022 confrontate con i risultati al 31 dicembre 2021.  
Sono, altresì, riportati i dati relativi all’Indebitamento Finanziario Netto ed al  
Capitale Investito Netto al 31 dicembre 2022 confrontati con i dati corrispondenti  
alla chiusura dell’esercizio precedente.  
Si segnala, per una migliore analisi dei dati, che gli scostamenti e le percentuali  
esposti nelle tabelle successive sono stati calcolati utilizzando i valori espressi  
all’unità di Euro.  
12  
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Principali Indicatori  
(importi in milioni di euro; %)  
2022  
2021  
Delta  
Var. %  
Principali Dati Economici  
Ricavi Core  
245,4  
229,9  
15,5  
6,7%  
Altri Ricavi e proventi  
0,5  
0,6  
(0,1)  
N.M.  
Altri costi operativi (*)  
(51,2)  
(42,5)  
(8,7)  
(20,4%)  
Costi per il personale  
(43,7)  
(45,0)  
1,3  
2,9%  
Adjusted EBITDA  
151,0  
142,9  
8,1  
5,7%  
Risultato operativo  
103,8  
91,1  
12,7  
14,0%  
Utile Netto  
73,7  
65,4  
8,3  
12,7%  
2022  
2021  
Delta  
Var. %  
(importi in milioni di euro; %)  
Principali Dati Patrimoniali  
Investimenti operativi  
80,2  
83,9  
(3,7)  
(4,4%)  
di cui mantenimento  
17,4  
14,3  
3,2  
22,1%  
(importi in milioni di euro; %)  
2022  
2021  
Delta  
Var. %  
Capitale Investito Netto  
281,2  
253,8  
27,4  
10,8%  
Patrimonio Netto  
176,2  
165,9  
10,2  
6,2%  
Indebitamento finanziario netto  
105,0  
87,9  
17,1  
19,5%  
Indicatori  
Adjusted EBITDA / Ricavi Core (%)  
61,5%  
62,2%  
(0,6%)  
(1,0%)  
Utile Netto/Ricavi Core (%)  
30,0%  
28,4%  
1,6%  
5,6%  
Capex Mantenimento / Ricavi Core (%)  
7,1%  
6,2%  
0,9%  
14,4%  
Indebitamento finanziario netto / Adj EBITDA (%)  
69,5%  
61,5%  
8,1%  
13,1%  
* la voce "Altri costi operativi" è calcolata al netto del credito d'imposta sull'energia elettrica a favore delle imprese  
non energivore, pari ad euro 2,6 milioni.  
I Ricavi core si sono attestati ad Euro 245,4 milioni, con un incremento del  
6,7% rispetto ai valori registrati al 31 dicembre 2021.  
L’Adjusted EBITDA è pari a Euro 151,0 milioni e presenta una crescita di  
Euro 8,1 milioni rispetto al valore al 31 dicembre 2021. Si precisa che la  
Società definisce tale indicatore come l’EBITDA rettificato degli oneri non  
ricorrenti.  
Il rapporto tra Adjusted EBITDA e Ricavi core è pari al 61,5% rispetto al  
62,2% registrato al 31 dicembre 2021.  
Il Risultato Operativo (EBIT) ammonta a Euro 103,8 milioni e presenta un  
incremento di Euro 12,7 milioni rispetto al valore del 31 dicembre 2021.  
13  
L’Utile Netto è pari a Euro 73,7 milioni, in aumento del 12,7% rispetto al 31  
dicembre 2021.  
Gli Investimenti Operativi si sono attestati a Euro 80,2 milioni e si riferiscono  
a progetti di sviluppo ed al mantenimento dell’infrastruttura di rete.  
Il Capitale Investito Netto è pari a Euro 281,2 milioni, con un Indebitamento  
finanziario netto di Euro 105,0 milioni e un Patrimonio Netto di Euro 176,2  
milioni.  
14  
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RELAZIONE SULLA GESTIONE 2022  
Linee generali ed andamento dell’economia3  
La traiettoria di ripresa post pandemica che aveva caratterizzato l’andamento  
economico del 2021 (PIL mondiale +5,9%, fonte OCSE) ha subito un’importante  
correzione a partire dal mese di febbraio 2022, con le tensioni geopolitiche tra  
Russia e Ucraina che sono sfociate nello scoppio del conflitto dopo l’invasione  
subita da quest’ultima, provocando la più grave crisi energetica dagli anni ’70  
e la conseguente decelerazione dell’economia globale.  
La guerra ha avuto impatti diretti e indiretti non solo in Europa, ma anche su scala  
mondiale, a causa della riduzione della disponibilità delle materie prime  
energetiche - a partire da gas e petrolio, con la decisione della Russia di tagliare  
i flussi verso il mercato europeo - e del conseguente violento aumento dei prezzi,  
rapidamente estesosi ai semi-lavorati ed ai prodotti alimentari.  
La corsa agli stoccaggi di metano ha portato il prezzo e del gas a sfiorare i 350  
euro per MWh alla fine dello scorso agosto, sei volte superiore ai valori del 2021  
generando come conseguenza un forte incremento del costo kWh. Le  
quotazioni del petrolio, nello stesso periodo, hanno subìto oscillazioni più  
contenute con un picco annuo nell’intorno dei 120 dollari per barile, per poi  
tornare sotto quota 90. L’inflazione, trainata dai beni energetici, è salita così ai  
massimi da 40 anni (+6,5% in US, +9,2% nell’area Euro, +12,3% in Italia4)  
provocando una redistribuzione del reddito all’interno dei paesi e squilibri  
commerciali tra paesi produttori e consumatori, riducendo complessivamente la  
domanda, fino a quel momento sostenuta da governi ed istituzioni finanziarie.  
In risposta alla crescita senza controllo dei prezzi al consumo, le banche centrali  
- a partire dall’americana FED - hanno attuato nel corso dell’anno manovre di  
irrigidimento delle politiche monetarie, accelerando il percorso di progressiva  
normalizzazione degli stimoli avviato nell’ultima parte del 2021. Nel 2022, a fronte  
3
OCSE, Economic Outlook, dicembre 2022; Banca d’Italia, Bollettino Economico 1 / 2022; ISTAT  
4
Eurostat  
15  
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dei sette rialzi dei tassi operati negli Stati Uniti (arrivati al 4,50% a dicembre), in  
Europa la BCE ha ridotto e poi sospeso gli acquisti netti dei programmi PEPP  
(Pandemic Emergency Purchase Programme) e APP (Asset Purchase Program)  
e, da luglio, ha attuato un deciso rialzo dei tassi - 125 punti base nel trimestre  
estivo e ulteriori 125 tra ottobre e dicembre - chiudendo l’anno a 2,50% e  
prevedendo di continuare nei prossimi mesi. L’innalzamento dei tassi base ha  
inevitabilmente condotto all’aumento del costo del debito mettendo sotto  
pressione famiglie e imprese mentre la differenza tra tassi in US ed EU ha  
determinato una sensibile rivalutazione del dollaro, con il cambio sull’euro sceso  
ad un minimo di 0,95 per poi rientrare sopra la parità in chiusura d’anno.  
Nonostante il perdurare del conflitto, le tensioni sui mercati internazionali delle  
materie prime e nelle catene globali degli approvvigionamenti si sono  
gradualmente attenuate nell’ultimo trimestre dell’anno, anche beneficiando  
delle riaperture in Cina al termine delle forti restrizioni zero-COVID che  
continuavano a bloccare le filiere produttive e di un autunno particolarmente  
mite nel continente europeo che ha ridotto il ricorso alle scorte di gas. Nel  
frattempo, anche la dinamica dei prezzi ha iniziato a raffreddarsi dopo i picchi  
estivi, all’apice delle tensioni sui mercati energetici. Tuttavia, nel quarto trimestre  
il commercio globale ha perso vigore e la crescita mondiale ha subito un  
indebolimento dopo l’espansione dei tre mesi precedenti, arrivando a chiudere  
l’anno a +3,4% secondo le ultime stime del FMI.  
Negli Stati Uniti la vivacità della dinamica produttiva nell’ultima frazione  
dell’anno trainata dalle esportazioni ha portato ad un aumento del PIL del 2,1%,  
in rallentamento rispetto al 2021. In Cina le forti restrizioni alla mobilità  
determinate dai prolungati lock-down hanno inciso sull’attività economica, che  
è risultata stazionaria nella parte finale dell’anno, limitando così la variazione  
annuale al 3%. Anche in Europa l’ultimo trimestre è stato quasi stagnante e il 2022  
si è chiuso con un incremento del PIL del 3,5%. Guardando al 2023, il FMI prevede  
un calo al 2,9% a livello globale dovuto alla diffusa frenata delle economie  
avanzate, dove gli iniziali timori di recessione sembrano però esclusi dai principali  
analisti internazionali.  
16  
 
L’economia italiana, cresciuta rapidamente e sopra le attese nei due trimestri  
centrali del 2022, trainata dalla domanda interna e dai consumi delle famiglie,  
è stata invece frenata in autunno dalla contrazione nella manifattura. Nei dodici  
mesi dell’anno il PIL è stato fortemente sostenuto dal settore terziario ed è  
cresciuto del 3,9% secondo l’ultimo dato disponibile ISTAT, più delle maggiori  
economie del mondo.  
La dinamica dei prezzi in Italia (in media +8,1%) è stata sostenuta soprattutto dai  
rincari nel settore energetico, che hanno cominciato a rientrare a partire da  
novembre, anche se la componente di fondo continua a mostrare spinte al  
rialzo, in parte riconducibili alla domanda di servizi turistici. L’occupazione ha  
continuato a espandersi a un ritmo relativamente sostenuto e il tasso di  
disoccupazione è sceso all’8,1%. Nel 2023 si stima un rallentamento dell’attività  
economica in Italia, pur continuando a espandersi (0,6%): dopo un primo  
trimestre ancora debole, a causa del persistere di tensioni globali, la crescita si  
rafforzerebbe gradualmente avvantaggiandosi dell’allentamento delle pressioni  
inflazionistiche e nell’ipotesi della completa attuazione dei programmi di  
investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).  
Il quadro macroeconomico rimane tuttavia circondato da un’incertezza ancora  
molto ampia, riconducibile principalmente alle prospettive del commercio  
internazionale, oltre che alla forte volatilità dei mercati delle materie prime, sulla  
quale pesano le tensioni geopolitiche con la Russia.  
Mercato di riferimento  
Rai Way è un operatore leader nel mercato italiano delle infrastrutture di  
trasmissione radiotelevisiva. Nel mercato dell’emittenza televisiva le principali  
piattaforme di trasmissione televisiva sono costituite da:  
DTT (Digital Terrestrial Television, sia in chiaro, sia pay tv),  
DTH (satellitare),  
OTT (broadband),  
TV via cavo.  
17  
Rispetto ad altri paesi dell’Europa occidentale, l’Italia è caratterizzata da una  
diffusione di gran lunga maggiore della piattaforma digitale terrestre televisiva  
(DTT). Negli altri paesi, la minore diffusione della piattaforma DTT è correlata alla  
più ampia e competitiva presenza delle piattaforme satellitari (es. Regno Unito e  
Germania) e via cavo (es. Germania e Francia). Il solido posizionamento del DTT  
nello scenario dell’emittenza televisiva italiana è ulteriormente sostenuto  
dall’assenza della TV via cavo (i soggetti in grado di erogare servizi televisivi via  
cavo rappresentano normalmente, a livello europeo, i concorrenti più forti sul  
mercato sia della televisione sia della banda larga) e da un audience media  
sulla piattaforma DTT che dimostra una sostanziale resilienza nonostante la  
contestuale forte crescita della diffusione delle piattaforme OTT negli ultimi anni.  
Per quanto riguarda il mercato italiano radiofonico, i programmi sono trasmessi  
nel formato analogico e digitale (DAB - Digital Audio Broadcasting) e non è  
prevista una scadenza per lo spegnimento del segnale analogico, in linea con  
molti altri paesi europei.  
Grazie alle caratteristiche della rete di cui è dotata, Rai Way offre anche alla  
propria clientela servizi di tower rental. In tale ambito la Società opera nel settore  
delle torri per le telecomunicazioni, caratterizzato in Italia principalmente dalla  
presenza degli operatori INWIT e Cellnex.  
Rai Way ha inoltre avviato un piano di investimenti volto ad espandere il proprio  
patrimonio di asset nel più ampio mercato delle infrastrutture digitali (es. data  
center) che nei prossimi anni ricopriranno un ruolo centrale nell’abilitazione del  
processo di transizione digitale. Il mercato italiano presenta, allo stato attuale,  
ancora uno sbilanciamento tra domanda e offerta derivante dalla limitata  
disponibilità e distribuzione geografica di asset di qualità.  
18  
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Rai Way sui mercati finanziari 5  
Nei primi giorni del 2022, il contesto macroeconomico continuava il suo percorso  
di miglioramento dopo il forte impatto causato dallo scoppio della pandemia  
Covid-19. Nello scenario atteso, caratterizzato dal progressivo superamento  
della crisi sanitaria e dalla distensione degli squilibri tra domanda e offerta,  
l’accelerazione del PIL mondiale era infatti attesa proseguire anche nel 2022 a  
un ritmo sostenuto. Tuttavia, il quadro macroeconomico internazionale è mutato  
rapidamente a seguito i) dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia a  
febbraio, sfociata in un conflitto i cui esiti sono ad oggi ancora molto incerti e ii)  
della persistenza di fattori inflazionistici acuiti dalla guerra, iniziati già lo scorso  
anno ma inizialmente interpretati come temporanei, che hanno alimentato forti  
pressioni sui prezzi al consumo (trainati soprattutto dalla componente  
energetica).  
Come risultato, la crescita del PIL di tutte le principali economie sebbene  
positiva (+2,1% in US, +3,5% nell’area Euro, +3,9% in Italia) si è progressivamente  
attenuata nel corso dell’anno mentre l’inflazione ha raggiunto livelli record  
(+6,5% in US, +9,2% nell’area Euro, +12,3% in Italia6).  
In risposta l’orientamento prevalente delle banche centrali di numerosi paesi  
avanzati ed emergenti si è indirizzato verso politiche progressivamente meno  
espansive, con un aumento dei tassi di interesse di riferimento della politica  
monetaria (giunti a fine 2022 al 2,5% per la BCE e al 4,5% per la FED) e la  
conclusione parziale o totale dei piani di acquisto di attività finanziarie.  
In questo contesto, nonostante un limitato recupero - soprattutto in Europa -  
nell’ultimo trimestre (legato all’inversione dell’andamento dei prezzi energetici e  
ad un primo rallentamento delle dinamiche inflattive), i mercati finanziari  
internazionali hanno segnato un calo generalizzato durante il corso dell’anno  
5 Elaborazione dati Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it)  
6
Indice armonizzato IPCA  
19  
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guidato principalmente dall’aumento dei tassi, dalle pressioni sui prezzi delle  
materie prime e da aspettative di rallentamento dell’economia. In Italia, in  
particolare, l’indice FTSE Italia All-Share ha registrato un calo del 14,1%, mentre il  
listino Mid Cap del 21,0%.  
Nell’anno, il titolo Rai Way, quotato sul mercato Euronext Milan (già Mercato  
Telematico Azionario) di Borsa Italiana, nonostante la difficile situazione  
macroeconomica ha invece registrato una crescita del 3,6% (+8,3% se si  
considera la distribuzione del dividendo), sovraperformando sia gli indici di  
mercato che i peers, sostenuto anche dalla maggior fiducia del mercato con  
riferimento a possibili dinamiche di consolidamento del settore.  
Rai Way ha chiuso il 2022 con una capitalizzazione di circa Euro 1.472 milioni.  
RAI WAY  
FTSE MIB  
FTSE Italia Mid Cap  
BTP 10Y  
5,0  
12%  
8%  
4,5  
4%  
4,0  
0%  
-4%  
3,5  
-8%  
3,0  
-12%  
-16%  
2,5  
-20%  
2,0  
-24%  
-28%  
1,5  
-32%  
-36%  
1,0  
Di seguito i principali dati di mercato:  
20  
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Principali dati di mercato  
ISIN  
IT0005054967  
Numero azioni  
272.000.000  
Dati generali  
3.625.356  
di cui proprie  
Flottante  
33,70%  
Pr collocamento (19/11/2014)  
2,95  
Pr al 31/12/2021  
5,22  
Pr al 31/12/2022  
5,41  
Prezzo (Eur; %)  
Performance al 31/12/2022 vs. collocamento +83,4%  
Performance al 31/12/2022 vs. 31/12/2021  
+3,6%  
Pr massimo (closing) nel 2022  
5,90  
Pr minimo (closing) nel 2022  
4,41  
Volumi medi nel 2022  
207.476  
Volumi giornalieri  
Volumi massimi nel 2022  
1.422.759  
(‘000)  
Volumi minimi nel 2022  
22.627  
Capitalizzazione  
al  
collocamento  
802,4  
(19/11/2014)  
Capitalizzazione  
Capitalizzazione al 31/12/2021  
1.419,8  
(Mln Eur)  
Capitalizzazione al 31/12/2022  
1.471,5  
21  
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Assetto societario  
Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale di Rai Way risulta detenuto per il 64,97%,  
da Rai - Radiotelevisione Italiana SpA, per il 33,70% è negoziato sul mercato  
borsistico e per il restante 1,33% è costituito da azioni proprie, senza variazioni  
rispetto all’anno precedente.  
Andamento commerciale  
Il 2022 è stato un anno molto significativo sul fronte dello sviluppo commerciale,  
con molteplici iniziative di business che hanno determinato un deciso  
incremento dei ricavi sia verso il Gruppo RAI che verso i clienti terzi.  
Con riferimento a Rai l’esercizio è stato caratterizzato dal completamento del  
processo di refarming della banda 700 MHz che ha visto la società rispettare in  
modo rigoroso gli impegni presi per il passaggio alla nuova TV digitale, che  
hanno portato ad una crescita dei ricavi del contratto di servizio in essere con  
22  
la capogruppo, per effetto dell’incremento del relativo corrispettivo, che nel  
2021 ha avuto efficacia solo per sei mesi.  
Nel corso del 2022 è anche proseguita la fornitura di prestazioni aggiuntive a  
favore di Rai tra le quali, si possono annoverare numerosi servizi di contribuzione  
e di connettività che hanno riguardato diversi eventi tra i quali: il campionato di  
calcio di Serie A, la stagione lirica del teatro La Scala di Milano, la 66ª edizione  
dell'annuale concorso canoro “Eurovision Song Contest 2022”, i mondiali di  
atletica svolti ad Eugene (Stati Uniti), i campionati europei di Monaco  
(Germania), i mondiali di calcio in Quatar, la 79ª Mostra del Cinema di Venezia,  
il Festival del Cinema di Cannes e le Olimpiadi invernali di Pechino. Inoltre Rai  
Way ha fornito servizi di distribuzione del segnale di Rai Italia verso operatori esteri  
con protocollo SRT su rete pubblica ed ha rinnovato i servizi di connettività per  
le sedi estere di Rai e di servizi di trasmissione e diffusione dei programmi di Rai  
World nelle Americhe, in Australia e in Asia.  
Sul fronte dei clienti terzi, a valle della conclusione delle procedure per  
l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze per il servizio digitale terrestre in  
ambito locale indette dal Ministero dello Sviluppo Economico, Rai Way ha  
avviato il servizio di fornitura di capacità trasmissiva verso circa 140 fornitori di  
servizi di media audiovisivi (FSMA) in ambito locale, distribuiti nelle aree tecniche  
dove la Società si era precedentemente aggiudicata le frequenze.  
Con riferimento al segmento Tower Rental le attività principali hanno riguardato  
sia lo sviluppo di nuovi contratti, sia il consolidamento di quelli esistenti con  
diverse tipologie di clientela e in particolare con operatori mobili (MNOs), fixed  
wireless access (FWA) e clienti radiofonici.  
23  
 
Eventi della gestione  
I principali eventi da segnalare sono di seguito riportati.  
Il 24 febbraio 2022 la Russia ha avviato l’invasione militare dell’Ucraina, tuttora  
in corso, a seguito della quale numerosi Paesi, inclusi quelli dell’Unione  
Europea, hanno imposto alla prima sanzioni economiche e finanziarie,  
determinando una situazione di incertezza inter alia - sul piano  
macroeconomico e sui costi delle fonti energetiche, fermo restando che ad  
oggi non si ravvisano impatti sulla continuità operativa della Società;  
in data 17 marzo 2022, il Consiglio di Amministrazione, ha deliberato la  
convocazione dell’Assemblea degli Azionisti per l’approvazione del bilancio  
di esercizio al 31 dicembre 2021, in unica convocazione, in data 27 aprile  
2022 che ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2021, chiuso con  
un utile di circa Euro 65,4 milioni, e la proposta della distribuzione di un  
dividendo di Euro 0,2436 per azione in circolazione;  
in data 19 marzo 2022 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, Serie  
Generale n. 66 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri relativo alla  
disciplina relativa alla riduzione della partecipazione di RAI nella societa' RAI  
Way S.p.A. fino al limite del 30%;  
in data 25 marzo 2022, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, dott.  
Giuseppe Pasciucco, ed il Consigliere, ing. Stefano Ciccotti, hanno entrambi  
rassegnato, con effetto a decorrere dalla medesima data e per motivi  
personali, le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere di Amministrazione  
della Società e, per il primo, anche dall’incarico di Presidente del Consiglio  
di Amministrazione;  
In data 27 aprile 2022, l’Assemblea degli Azionisti, il cui ordine del giorno era  
stato integrato dal Consiglio di Amministrazione con delibera del 4 aprile 2022  
su richiesta del socio RAI in considerazione delle suddette dimissioni, ha:  
approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021 della  
Società e la distribuzione di un dividendo così come proposti  
dal Consiglio di Amministrazione;  
24  
approvato la Prima Sezione (relativa alla politica di  
remunerazione per l’esercizio 2022) ed espresso voto favorevole  
in merito alla Seconda Sezione (relativa ai compensi inerenti  
all’esercizio 2021) della Relazione sulla politica in materia di  
remunerazione e sui compensi corrisposti predisposta dagli  
uffici competenti;  
aggiornato, su relativa proposta motivata del Collegio  
Sindacale, le condizioni economiche dell’incarico di revisione  
dei conti alla società PricewaterhouseCoopers S.p.A. per gli  
esercizi 2021 e 2022, in considerazione di attività aggiuntive da  
svolgersi in virtù dell’incarico stesso in funzione di sopravvenute  
disposizioni normative ed aggiornamento dei principi di  
revisione contabile;  
approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di  
autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie  
previa revoca della corrispondente autorizzazione deliberata  
dall’Assemblea del 27 aprile 2021;  
a seguito di proposta presentata dal socio di maggioranza Rai,  
nominato - ad integrazione del Consiglio di Amministrazione e  
con durata sino alla scadenza di quest’ultimo (ovvero sino  
all’Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre  
2022) - Roberta Enni e Maurizio Rastrello quali Amministratori  
della Società, e, quindi, quest’ultimo nella carica di Presidente  
del Consiglio di Amministrazione.  
25  
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Risultati dell’esercizio  
L’esercizio 2022 si chiude con un utile netto di Euro 73,7 milioni, in aumento  
rispetto a quello del periodo precedente di Euro 8,3 milioni (12,7%).  
Il conto economico della Società per il periodo chiuso al 31 dicembre 2022 e per  
l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, è sinteticamente riassunto nella tabella di  
seguito riportata:  
Conto Economico  
(importi in milioni di euro; %)  
2022  
2021  
Delta  
Var. %  
Ricavi da RAI  
210,5  
199,2  
11,3  
5,7%  
Ricavi da terzi  
34,9  
30,8  
4,2  
13,6%  
Ricavi Core  
245,4  
229,9  
15,5  
6,7%  
Altri ricavi e proventi  
0,5  
0,6  
(0,1)  
(13,%)  
Costi per il personale  
(43,7)  
(45,0)  
1,3  
2,9%  
Altri costi operativi  
(51,2)  
(42,5)  
(8,7)  
(20,4%)  
Adjusted EBITDA  
151,0  
142,9  
8,1  
5,7%  
EBITDA Margin  
61,5%  
62,2%  
(0,6%)  
(1,0%)  
Adjustments  
-
(0,4)  
0,4  
100,0%  
EBITDA  
151,0  
142,6  
8,5  
5,9%  
Ammortamenti  
(46,9)  
(50,3)  
3,4  
6,7%  
Svalutazione Crediti  
(0,3)  
(0,2)  
(0,1)  
(57,6%)  
Accantonamenti  
0,0  
(1,0)  
1,0  
101,4%  
Risultato Operativo  
103,8  
91,1  
12,7  
14,0%  
Oneri Finanziari Netti  
(2,1)  
(1,2)  
(0,8)  
(68,3%)  
Utile Ante Imposte  
101,8  
89,9  
11,9  
13,2%  
Imposte  
(28,1)  
(24,5)  
(3,6)  
(14,6%)  
Utile Netto  
73,7  
65,4  
8,3  
12,7%  
UTILE NETTO Margine  
30,0%  
28,4%  
1,6%  
5,6%  
I Ricavi di Rai Way sono pari a Euro 245,4 milioni, in aumento di Euro 15,5 milioni  
rispetto al periodo precedente (6,7%).  
Le attività svolte per il Gruppo Rai hanno dato luogo a ricavi pari a Euro 210,5  
milioni, con un incremento del 5,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno  
precedente; l’aumento di Euro 11,3 milioni è dovuto in parte agli effetti  
imputabili all’incremento del corrispettivo per i servizi di rete previsto  
dall’accordo finalizzato il 10 dicembre 2019 con Rai relativo al processo di  
refarming ed efficace a partire dal 1 luglio 2021 e in parte agli effetti  
26  
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dell’indicizzazione all’inflazione dei servizi di rete. Relativamente ai rapporti  
commerciali con gli altri clienti, i ricavi da terzi sono pari a Euro 34,9 milioni in  
aumento di Euro 4,2 milioni rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente  
beneficiando dell’avvio dei nuovi servizi di fornitura di capacità trasmissiva in  
ambito locale nelle aree tecniche dove Rai Way è risultata assegnataria dei diritti  
d’uso delle frequenze.  
I costi del personale sono pari a Euro 43,7 milioni al 31 dicembre 2022, in riduzione  
di Euro 1,3 milioni rispetto al periodo precedente per effetto determinato  
prevalentemente dal rilascio di stanziamenti relativi ad esercizi precedenti, della  
contrazione del numero medio dell’organico e di maggiori costi capitalizzati.  
L’organico della Società è di 584 unità al 31 dicembre 2022.  
Gli Altri costi operativi che includono materiali di consumo e merci, costi per  
servizi e altri costi al netto degli oneri non ricorrenti sono pari a Euro 51,2 milioni  
in aumento di Euro 8,7 milioni rispetto al periodo precedente. L’incremento dei  
costi è dovuto principalmente al trend in crescita dei costi per l’energia elettrica,  
(in crescita di Euro 8,5 milioni, per effetto dell’’aumento del prezzo della  
componente materia prima energia, parzialmente assorbito dalla riduzione dei  
consumi derivanti dall’utilizzo di nuovi apparati più efficienti, dalle agevolazioni  
sulle componenti tariffarie legate agli oneri generali di sistema e dal credito  
d’imposta a favore delle imprese non energivore.  
Escludendo l’energia elettrica, gli altri costi sono sostanzialmente in linea con  
quelli consuntivati nell’anno precedente.  
L’Adjusted EBITDA è pari ad Euro 151,0 milioni in aumento di Euro 8,1 milioni  
rispetto al valore di Euro 142,9 milioni al 31 dicembre 2021, con una marginalità  
pari al 61,5%.  
(importi in milioni di euro; %)  
2022  
2021  
Delta  
Var. %  
Adjusted EBITDA  
151,0  
142,9  
8,1  
5,7%  
Costi non ricorrenti  
-
(0,4)  
0,4  
100,0%  
EBITDA  
151,0  
142,6  
8,5  
5,9%  
Nel 2021 erano presenti oneri non ricorrenti pari a Euro 0,4 milioni.  
27  
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Il Risultato Operativo, pari a Euro 103,8 milioni, risulta superiore di Euro 12,7 milioni  
rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente per gli effetti  
precedentemente descritti e per una riduzione degli ammortamenti di Euro 3,4  
milioni per effetto principalmente del termine del ciclo di ammortamenti relativi  
agli investimenti sostenuti prima del 2012 per il passaggio dal sistema televisivo  
analogico a quello digitale con tecnologia DVB-T.  
Per quanto riguarda la gestione finanziaria si registra un saldo netto di Euro 2,1  
milioni con un peggioramento di Euro 0,8 milioni rispetto al periodo precedente.  
L’Utile Netto è pari ad Euro 73,7 milioni con un incremento di Euro 8,3 milioni  
rispetto allo stesso periodo del 2021.  
Investimenti Operativi e Altri Investimenti  
Nel corso del 2022 sono stati realizzati investimenti operativi per Euro 80,2 milioni  
(Euro 83,9 milioni nel 2021), riferiti ad Investimenti di Sviluppo per Euro 62,8 milioni  
(Euro 69,6 milioni nel 2021) e al mantenimento dell’infrastruttura di rete della  
Società per Euro 17,4 milioni (Euro 14,3 milioni nel 2021).  
(importi in milioni di euro; %)  
2022  
2021  
Delta  
Var. %  
Investimenti di Mantenimento  
17,4  
14,3  
3,2  
22,1%  
Investimenti di Sviluppo  
62,8  
69,6  
(6,8)  
(9,8%)  
Totale Investimenti operativi  
80,2  
83,9  
(3,7)  
(4,4%)  
Investimenti per leasing immomiliare e flotta auto  
7,4  
9,3  
(1,9)  
(20,4%)  
Investimenti per iniziative opportunistiche  
-
1,1  
(1,1)  
(100,0%)  
Gli Investimenti di Sviluppo hanno riguardato prevalentemente le attività relative  
al processo di refarming, per il rilascio della banda 700 MHz e la transizione allo  
standard DVB-T2, che includono anche la realizzazione di reti televisive per  
l’avvio del servizio di broadcasting in ambito locale nelle aree tecniche dove Rai  
Way è risultata assegnataria dei diritti d’uso delle frequenze. Sono inoltre inclusi  
gli investimenti per la realizzazione di un’infrastruttura backbone nazionale in  
fibra ottica avanzata.  
28  
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Situazione patrimoniale  
2022  
2021  
Delta  
Var. %  
(importi in milioni di euro; %)  
Immobilizzazioni nette  
334,3  
294,6  
39,7  
13,5%  
Capitale Circolante Netto  
(29,8)  
(14,4)  
(15,4)  
(107,4%)  
Fondi  
(23,4)  
(26,5)  
3,1  
11,7%  
CAPITALE INVESTITO NETTO  
281,2  
253,8  
27,4  
10,8%  
Patrimonio Netto  
176,2  
165,9  
10,2  
6,2%  
Indebitamento finanziario netto  
105,0  
87,9  
17,1  
19,5%  
TOTALE COPERTURE  
281,2  
253,8  
27,4  
10,8%  
Il Capitale Investito Netto al 31 dicembre 2022 è pari a Euro 281,2 milioni. Le  
immobilizzazioni includono anche i diritti d’uso per leasing in applicazione del  
principio contabile IFRS16 per un valore di Euro 32,2 milioni al netto del fondo  
smantellamento e ripristino pari ad Euro 1,2 milioni.  
L’indebitamento finanziario netto ammonta a Euro 105,0 milioni, in aumento di  
Euro 17,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 principalmente a seguito del  
tiraggio del finanziamento a medio termine nell’esercizio in oggetto. La voce  
include le passività finanziarie per il leasing in applicazione del principio  
contabile IFRS16 per un valore di Euro 40,1 milioni. Si rinvia per ulteriori dettagli al  
paragrafo “Attività e passività finanziarie correnti e non correnti (nota 20).  
Risorse Umane e Organizzazione  
L’organico di Rai Way al 31 dicembre 2022 è pari a 560 unità a tempo  
indeterminato: 24 dirigenti, 169 Quadri, 361 tecnici ed impiegati e 6 operai. Alle  
suddette unità ne vanno aggiunte 23 con contatto a tempo determinato.  
Al fine di rappresentare al meglio l’organico aziendale si allega una tabella  
contenente alcuni dettagli relativi alla composizione e all’età del personale in  
servizio.  
29  
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Dirigenti  
Funzionari  
Impiegati e tecnici  
Operai  
Anni  
2021 2022  
2021 2022  
2021  
2022  
2021 2022  
Uomini  
19 20  
136 137  
332  
327  
8
7
Donne  
4
4
31  
32  
69  
63  
0
0
Età media  
54 55  
52  
51  
42  
44  
60 60  
(*) Valori medi annui  
Nel 2022, le linee di azione HR sono state declinate come segue, in un quadro di  
attenzione costante al capitale umano, inteso quale fattore strategico per la  
crescita aziendale, in una prospettiva che supporta e favorisce la creazione di  
valore e il conseguimento degli obiettivi societari, assicurando al contempo un  
ambiente di lavoro sempre più sostenibile e innovativo, in grado di cogliere le  
evoluzioni esterne ed i cambiamenti in atto, sia sociali che tecnologici,  
traducendoli in stimoli ed opportunità:  
salvaguardia del dimensionamento ottimale e coerente del perimetro  
della forza lavoro, con innesti specialistici per lo sviluppo delle sfide di  
business;  
sviluppo del modello organizzativo della Società in funzione del presidio  
delle sfide tecnologiche e di business in atto, anche attraverso  
l’implementazione di modelli di virtual organization;  
costante valorizzazione di risultati e comportamenti espressi dal personale,  
arricchita con strumenti per la conciliazione con le esigenze di benessere  
dei lavoratori;  
conferma di soluzioni organizzative di smart working ed opzioni di work-life  
balance;  
investimento qualificato nella formazione sia tecnica che manageriale,  
con focalizzazione sulla componente di learning inerente la salute e  
sicurezza sul lavoro;  
30  
percorso continuo di relazioni industriali in sede nazionale e locale, per  
ricercare soluzioni adeguate e condivise;  
consolidamento dell’apertura alla dimensione sociale d‘impresa, con  
percorsi attivi con il network scolastico ed universitario, finalizzati a favorire  
esperienze mirate di tirocinio e di alternanza scuola-lavoro;  
promozione di percorsi di recruiting anche digital, aperti a partire dal  
compimento della maggiore età, ispirati a criteri che, nel rispetto delle  
pari opportunità e delle diversità, assicurino il pluralismo delle  
professionalità;  
implementazione del processo di on-boarding per intercettare contributi  
nuovi e contaminazioni di saperi, incidere positivamente sul senso di  
appartenenza, anche attraverso il dialogo interattivo, trasferire valori  
societari/ obiettivi legati al ruolo;  
attenzione allengagement del personale, anche attraverso la  
promozione e lo sviluppo di indagini di clima interno finalizzate alla  
rilevazione periodica della soddisfazione del personale, monitorandone  
gli esiti in correlazione con le istanze espresse;  
garanzia e valorizzazione delle diversità e delle pari opportunità.  
La fase di sperimentazione del modello di lavoro agile si è conclusa a dicembre  
2022. All’esito della valutazione del sentiment societario sull’istituto, sulla base  
delle evidenze della survey somministrata agli aderenti al regime di smart  
working sperimentale, orientata a verificare il favor sul lavoro agile e raccogliere  
eventuali istanze di miglioramento, i risultati emersi hanno evidenziato il  
gradimento rispetto al modello di smart working, confermandone la rispondenza  
alle esigenze di conciliazione vita privata - lavoro e il limitato impatto sul rischio  
isolamento dal contesto lavorativo. Ne è derivata la conversione del modello di  
smart working a modello strutturale, con l’adozione di una linea gestionale di  
maggior favore per le esigenze dei lavoratori fragili, dei genitori di under 14 e le  
esigenze di cura/assistenza di familiari con disabilità.  
31  
Il modello è stato agevolato con l’implementazione di iniziative di formazione e  
comunicazione interna dedicate alla gestione agile dei processi, alla capacità  
di networking e comunicazione a distanza.  
In termini generali, il sistema di remunerazione e di incentivi di Rai Way è stato  
volto a riflettere e a sostenere la coerenza ed equità sul piano organizzativo  
societario e la valorizzazione del merito in termini di apprezzamento dei risultati  
raggiunti e delle performance qualitative e della competitività rispetto alle  
migliori pratiche di mercato.  
Con riferimento al management strategico, elementi cardine della politica di  
remunerazione sono stati la correlazione con le strategie ed i principi aziendali,  
la selettività dei beneficiari e la coerenza interna rispetto alle posizioni, alle  
competenze, agli ambiti di responsabilità ed ai ruoli svolti, la competitività con i  
livelli retributivi espressi dal mercato esterno.  
Particolare rilevanza è assunta dal rinnovo dell’intesa sul premio di risultato  
aziendale, valido per il triennio 2022-2024, che consente al personale non  
dirigente della Società di fruire di un incentivo economico collettivo connesso ai  
risultati di Rai Way, con obiettivi autonomi societari basati sulle specificità  
tecnico-produttive e di posizionamento competitivo della Società.  
In tale cornice, ad ulteriore conferma del conseguimento degli obiettivi societari  
e dell’efficacia delle politiche e delle linee di azione adottate per i diversi ambiti  
di riferimento, Rai Way ha confermato la certificazione Top Employers Italia,  
quale Employer of Choice, a consolidamento di un percorso di attenzione e di  
sviluppo in chiave innovativa delle politiche e dei processi HR che attesta ancora  
una volta la capacità della Società di implementare le migliori condizioni di  
lavoro, conciliando istanze di competitività e di benessere dell’organizzazione.  
In relazione al Sistema di Gestione per la Qualità, Rai Way, certificata per la prima  
volta ISO 9001:2015 nel 2016, nel corso del 2022 ha rinnovato la certificazione con  
il seguente scopo: “Erogazione di servizi di progettazione di impianti e reti per la  
diffusione e trasmissione del segnale radiotelevisivo. Erogazione di servizi di  
coordinamento e pianificazione delle attività di manutenzione ordinaria di  
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impianti e reti per la trasmissione e diffusione del segnale radiotelevisivo. Fornitura  
di infrastrutture e servizi di rete per gli operatori di telecomunicazioni”.  
Sicurezza e ambiente  
Rai Way, nel confermare la propria attenzione per le tematiche, strettamente  
connesse alla propria attività, relative alla tutela dell’ambiente, della salute e  
sicurezza dei lavoratori ed al rispetto dei cittadini che vivono in prossimità delle  
aree occupate dai propri impianti, ha implementato un Sistema Integrato di  
Gestione Ambiente, Salute e Sicurezza, conforme ai requisiti previsti  
rispettivamente nell’ambito della normativa ISO 14001, per ciò che concerne  
l’ambiente e la popolazione e ISO 45001, per ciò che riguarda la salute e la  
sicurezza sui luoghi di lavoro.  
Come previsto dalle due normative, l’intero processo è stato sottoposto a  
sorveglianza nel corso del 2022 da Ente di Certificazione esterno che ha  
confermato la corretta implementazione del Sistema.  
In particolare, la certificazione ISO 14001:2015 attesta la conformità del sistema  
di gestione ambientale di Rai Way ai requisiti previsti da tale norma, che, nella  
revisione 2015, oltre a confermare la credibilità acquisita negli anni, consolida il  
proprio ruolo di buona norma a supporto dello sviluppo sostenibile, tema oggi di  
forte attualità, ponendosi come obiettivo il raggiungimento di una forma di  
equilibrio tra ambiente, società ed economia.  
La certificazione ISO 45001:2018 attesta invece la conformità del Sistema ai  
requisiti previsti da tale normativa, al fine di garantire la salute e la sicurezza dei  
suoi dipendenti e di tutti gli operatori economici presenti in azienda, oltre a  
presidiare costantemente tutti gli aspetti ad essi relativi con specifico riferimento  
alla “Progettazione e gestione delle reti e degli impianti per la trasmissione e la  
diffusione del segnale radiotelevisivo in Italia e all’estero”.  
Per ulteriori approfondimenti si rinvia al paragrafo della Nota illustrativa  
“Cambiamento climatico” (nota 42).  
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Informativa sui principali rischi ed incertezze a cui è sottoposta la Società  
Il perseguimento della mission aziendale nonché la situazione economica,  
patrimoniale e finanziaria della Società sono influenzati da vari potenziali fattori  
di rischio e incertezze. Di seguito sono riportate sinteticamente le principali fonti  
di rischio e incertezza.  
Fattori di rischio relativi alla Società  
Rischi connessi alla concentrazione dei ricavi della Società nei confronti di un  
numero limitato di clienti  
In ragione della concentrazione della clientela della Società, eventuali  
problematiche nei rapporti commerciali con i principali clienti potrebbero  
comportare effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e  
finanziaria della Società.  
I principali clienti sono rappresentati da Rai e dai principali MNOs (Mobile  
Network Operator) in Italia con i quali la Società sottoscrive contratti di servizi di  
tower rental aventi una durata generalmente pluriennale.  
Si segnala che non vi è certezza né della continuazione dei predetti rapporti, né  
di un eventuale loro rinnovo alla scadenza naturale. Inoltre, anche in caso di  
continuazione e/o di rinnovo, non vi è certezza che la Società sia in grado di  
mantenere inalterato il fatturato e/o le condizioni contrattuali ad oggi vigenti.  
In aggiunta a quanto precede, quale conseguenza della concentrazione dei  
ricavi, la Società è altresì esposta al rischio di credito derivante dalla possibilità  
che le proprie controparti commerciali si trovino nell’incapacità  
o
nell’impossibilità di fare fronte alle proprie obbligazioni.  
L’eventuale interruzione dei rapporti con i principali clienti, la riduzione del  
numero delle postazioni, l’incapacità di rinnovare i contratti esistenti alla loro  
scadenza ovvero l’eventuale inadempimento di una delle proprie controparti  
commerciali potrebbero comportare effetti negativi sulle attività e sulla  
situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.  
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Rischi connessi al Contratto di Servizio con Rai  
In considerazione della rilevanza del Contratto di Servizio con Rai ai fini dei ricavi  
della Società, la stessa potrebbe subire effetti negativi sulla propria situazione  
patrimoniale, economica e finanziaria in caso di eventuale cessazione  
anticipata anche parziale - del contratto citato, di eventuale mancato rispetto  
dei livelli di servizio contrattuali ivi previsti nonché di eventuali incrementi  
significativi dei costi dei fattori produttivi (i.e. energia elettrica) necessari per  
l’erogazione dei servizi (anche a seguito di provvedimenti delle autorità  
competenti) che non siano riassorbiti da un aumento del corrispettivo dovuto da  
Rai.  
Si ricorda con riferimento ai casi di cessazione parziale, che Rai nel 2021 ha  
disdetto, con efficacia a partire da 2022, il servizio di diffusione analogica  
terrestre radiofonica in onda media e il servizio di diffusione digitale terrestre  
televisiva relativa al cosiddetto MUX francofono per la regione Valle d’Aosta, per  
un importo pari al 1,6% del valore complessivo dei servizi prestati a Rai nel 2021.  
In relazione all’eventuale mancato rispetto dei livelli di servizio contrattuali si  
segnala che il Contratto di Servizio con Rai prevede un ammontare massimo  
applicabili ai service credit pari all’1% del valore annuo del contratto medesimo.  
Rischi connessi alla decadenza e al rinnovo della concessione di Rai  
Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 aprile 2017, Rai è stata  
designata quale concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiofonico,  
televisivo e multimediale per il decennio dal 30 aprile 2017 al 30 aprile 2027.  
Il rinnovo della concessione è avvenuto nel rispetto dell’articolo 9 della legge 26  
ottobre 2016, n.198 (cd Legge editoria) che, modificando l’articolo 49 del D.Lgs.  
31 luglio 2005, n.177, recante Testo unico dei servizi di media audiovisivi e  
radiofonici, ha prescritto una nuova procedura per l’affidamento in concessione  
del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale. Il venire meno del  
rapporto concessorio tra lo Stato e Rai, un rinnovo secondo termini differenti da  
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quelle attualmente in essere o il mancato rinnovo a scadenza potrebbe  
comportare effetti negativi rilevanti sulle attività e sulla situazione economica,  
patrimoniale e finanziaria della Società. Esiste infatti un collegamento tra il  
rapporto contrattuale tra Stato e Rai e il rapporto contrattuale tra Rai e la  
Società. Conseguentemente, il primo ha effetti sul secondo. Ai sensi del  
Contratto di Servizio Rai Rai Way, la decadenza e/o il mancato rinnovo della  
concessione costituisce un evento modificativo istituzionale che legittima Rai a  
recedere dallo stesso.  
Rischi connessi alla sottoscrizione di un nuovo contratto di servizio tra Rai e il  
Ministero  
Ai sensi della legge n.14 del 24 febbraio 2023, il termine di scadenza del contratto  
nazionale di servizio tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e la  
Rai per il periodo 2018 2022 è scaduto a fine 2022 ed è differito al 30 settembre  
2023. Si precisa che gli effetti del presente contratto di servizio resteranno in  
vigore fino all’entrata in vigore di un nuovo contratto, fermo restando che Rai è  
stata designata quale concessionaria in esclusiva del servizio pubblico  
radiofonico, televisivo e multimediale fino al 30 aprile 2027.  
In considerazione di quanto sopra persiste quindi un’incertezza sulle prescrizioni  
tecniche future relative all’erogazione del Servizio Pubblico che potrebbe  
potenzialmente determinare impatti negativi sulla situazione economica e  
patrimoniale della Società di medio-lungo termine.  
Rischi connessi alla titolarità e/o alle potenziali modifiche delle Frequenze in  
capo ai clienti Broadcaster  
I clienti della Società definiti Broadcaster, categoria che include anche operatori  
di rete e player radiotelevisivi nazionali e locali, tra i quali rientra Rai, possono  
essere titolari di frequenze o, in particolare con riferimento ai fornitori servizi  
media audiovisivi locali (FSMA locali), devono essere autorizzati dal Ministero  
delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) per poter operare nel mercato. Con  
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riferimento a tali clienti, la perdita e/o la modifica della titolarità delle frequenze  
e/o la revoca o il mancato rinnovo delle suddette autorizzazioni, in tutto o in  
parte, potrebbe tradursi in una perdita di clientela per la Società o nella  
ridefinizione del perimetro dei servizi prestati, con effetti negativi sui suoi ricavi,  
nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria anche per  
effetto di possibili incrementi dei costi e degli investimenti che la Società  
potrebbe essere tenuta a sostenere.  
Con riferimento a Rai, esiste un collegamento tra la titolarità delle frequenze in  
capo a Rai e il rapporto contrattuale tra Rai e Rai Way. Conseguentemente, il  
venire meno o una modifica alla titolarità delle frequenze ha effetti sul citato  
rapporto contrattuale. Ai sensi del Contratto di Servizio, la revoca della  
disponibilità di uno e/o più frequenze (MUX), costituisce un evento modificativo  
istituzionale che legittima Rai a recedere dallo stesso anche in parte.  
Rischi connessi alla struttura contrattuale e amministrativa dei Siti  
In considerazione della rilevanza delle infrastrutture di rete di Rai Way ai fini della  
sua attività, avvenimenti avversi che affliggano le stesse potrebbero comportare  
effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della  
Società.  
In particolare, tra i potenziali rischi afferenti al complesso delle disposizioni  
negoziali ed amministrative relative ai Siti, si menzionano il rischio che gli accordi  
per l’utilizzo dei siti (diversi da quelli in piena proprietà di Rai Way) sui quali  
insistono le infrastrutture non vengano rinnovati, con conseguente obbligo della  
Società di riduzione in pristinodello stato del terreno su cui i medesimi insistono,  
ovvero il rischio che gli eventuali rinnovi non siano ottenuti a condizioni almeno  
analoghe a quelle in essere alla data di chiusura del bilancio, con conseguenti  
effetti negativi sulla redditività della gestione dei siti stessi e conseguentemente  
sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.  
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Inoltre, tenuto conto della rilevanza del patrimonio immobiliare della Società, la  
modifica o l’introduzione di nuove tasse o imposte incidenti sul medesimo  
potrebbe avere un impatto rilevante sugli oneri fiscali della Società.  
Rischi connessi all’attività di direzione e coordinamento da parte di Rai  
La Società appartiene al Gruppo Rai ed è sottoposta all’attività di direzione e  
coordinamento da parte della Capogruppo ai sensi degli artt. 2497 e seguenti  
del Codice Civile. Fermo restando quanto precede, la Società è in grado di  
operare in condizioni di autonomia gestionale, in misura adeguata allo status di  
Società quotata e nel rispetto della migliore prassi seguita da emittenti quotati e  
comunque delle regole di corretto funzionamento del mercato, generando  
ricavi dalla propria clientela e utilizzando competenze, tecnologie, risorse  
umane e finanziarie proprie. In particolare, l’attività di direzione e  
coordinamento da parte di Rai è realizzata con le modalità descritte dal  
Regolamento di Direzione e Coordinamento, che è entrato in vigore dalla Data  
di Avvio delle Negoziazioni (19 novembre 2014) e che si propone di  
contemperare - da un lato - l’esigenza di collegamento informativo e di  
interazione funzionale sottesa all’esercizio dell’attività di direzione  
e
coordinamento da parte di Rai e - dall’altro lato - lo status di Società quotata di  
Rai Way e la necessità di assicurare in ogni momento l’autonomia gestionale e  
finanziaria di quest’ultima.  
In particolare, l’attività di direzione e coordinamento da parte di Rai non ha  
carattere generale e si svolge esclusivamente per il tramite delle seguenti  
attività: (i) l’elaborazione da parte di Rai di taluni atti di indirizzo generale,  
finalizzati a coordinare - per quanto possibile e in osservanza delle rispettive  
esigenze - le principali linee guida della gestione di Rai e di Rai Way; (ii) l’obbligo  
di Rai Way di informare preventivamente la Capogruppo prima  
dell’approvazione o dell’esecuzione, a seconda dei casi, di taluni atti di gestione  
e/o operazioni, definiti ed elaborati in maniera indipendente all’interno di Rai  
Way, che sono ritenuti di particolare significatività e rilevanza avuto riguardo alle  
linee strategiche e alla pianificazione della gestione del Gruppo Rai; (iii) la  
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previsione di taluni obblighi informativi di Rai Way nel rispetto del regolamento  
medesimo e degli indirizzi generali di gestione.  
Non sono, in ogni caso, previsti poteri di veto della Capogruppo in merito al  
compimento di operazioni straordinarie da parte di Rai Way  
e
all’assunzione/licenziamento di dirigenti da parte della Società, cui spetterà in  
via esclusiva ogni potere decisionale in materia di nomine, assunzioni e percorsi  
di carriera.  
Rischi connessi ai poteri dello Stato italiano (c.d. golden powers)  
L’assunzione di determinate delibere societarie da parte della Società ovvero  
l’acquisto di determinate partecipazioni azionarie rilevanti ai fini del controllo  
della Società da parte di soggetti esterni all’Unione Europea potrebbero essere  
limitati dai poteri speciali dello Stato (c.d. golden powers) previsti dal D.L. 15  
marzo 2012, n. 21 convertito con modificazioni in Legge 11 maggio 2012, n. 56,  
che disciplina i poteri speciali dello Stato inerenti, inter alia, gli attivi strategici nel  
settore delle comunicazioni, come individuati dall’art. 3 del D.P.R. 25 marzo 2014,  
n. 85.  
Rischi connessi all’incapacità della Società di attuare la propria strategia o di  
esito dell’implementazione delle attività non in linea con le aspettative  
Nel caso in cui la Società non fosse in grado di attuare con successo una o più  
delle proprie strategie potrebbero verificarsi effetti negativi sulle attività e sulla  
situazione economica, patrimoniale e finanziaria della stessa.  
Inoltre a causa della dinamicità del contesto in cui la società opera, dei vincoli  
normativi applicabili, dell’incertezza su scenari esogeni, della complessità del  
business di riferimento - anche con riferimento ad aspetti infrastrutturali e  
tecnologici - le attività poste in essere dalla società potrebbero determinare esiti  
non in linea con le aspettative, determinando impatti negativi sulla situazione  
economica, finanziaria e patrimoniale della Società.  
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Rischi legati al personale chiave  
Il venire meno del rapporto tra Rai Way e il proprio personale chiave potrebbe  
avere effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e  
finanziaria della Società.  
I risultati conseguiti da Rai Way dipendono anche dal contributo di alcuni  
soggetti che rivestono ruoli rilevanti all’interno della Società medesima che  
hanno avuto - in taluni casi - un ruolo determinante per il suo sviluppo fin dalla  
sua costituzione. Si precisa che alla data di chiusura del bilancio, tutte le figure  
ritenute “chiave” relativamente a quanto precedentemente esposto sono  
legate alla Società con contratto a tempo indeterminato.  
Rischi relativi al contratto di licenza del segno “Rai Way”  
L’utilizzo del segno “Rai Way” da parte della Società è direttamente correlato  
alla permanenza in vigore del Contratto di Cessione e Licenza Marchio  
sottoscritto con Rai.  
Per quanto, avuto riguardo alla particolare natura dell’attività sociale svolta, il  
segno “Rai Way” non assuma una specifica rilevanza al fine di identificare un  
prodotto o un servizio, si segnala che in caso di cessazione, a qualsiasi titolo, del  
Contratto di Cessione e Licenza Marchio, il diritto della Società di utilizzare il  
segno “Rai Way” verrebbe meno e, pertanto, la stessa sarebbe tenuta a  
cessarne l’utilizzo e a modificare la propria denominazione sociale.  
Rischi connessi ai rapporti con parti correlate  
La Società ha intrattenuto, e intrattiene, rapporti di natura commerciale e  
finanziaria con parti correlate e, in particolare, con Rai. Tali rapporti hanno  
consentito e consentono, a seconda dei casi, l’acquisizione di vantaggi originati  
dall’uso di servizi e competenze comuni, dall’esercizio di sinergie di Gruppo e  
dall’applicazione di politiche unitarie nel campo finanziario e, a giudizio della  
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Società, prevedono condizioni in linea con quelle di mercato. Cionondimeno,  
non vi è certezza che, ove le suddette operazioni fossero state concluse con  
parti terze, le stesse avrebbero negoziato e stipulato i relativi contratti, ovvero  
eseguito le operazioni stesse, alle medesime condizioni e con le stesse modalità.  
Rischi legati all’esistenza di covenant, anche finanziari, previsti dal Contratto di  
Finanziamento  
In data 29 ottobre 2020, la Società ha sottoscritto un nuovo contratto di  
finanziamento con un pool di istituti finanziari costituto da Mediobanca Banca  
di Credito Finanziario S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Unicredit S.p.A.  
e Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. Il nuovo contratto di finanziamento, della durata  
di 3 anni, prevede la concessione di una linea di credito Term, di massimi Euro  
120 milioni, e di una linea di credito Revolving, di massimi Euro 50  
milioni, entrambe da utilizzarsi mediante erogazioni per cassa e con scadenza  
fissata al 27 ottobre 2023.  
Tale finanziamento prevede impegni generali e covenant della Società, di  
contenuto anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per  
finanziamenti di importo e natura similari, potrebbero limitarne l’operatività. Si  
precisa che i parametri finanziari previsti dal relativo contratto di finanziamento  
(covenants) risultano essere, per l’esercizio 2022, ampiamente rispettati.  
Per ulteriori approfondimenti, si rinvia al paragrafo “Attività e passività finanziarie  
correnti e non correnti” della Nota illustrativa.  
Si precisa che la Società ha avviato con alcuni istituti bancari le procedure per  
l’acquisizione di nuove fonti di finanziamento che saranno definite prima della  
scadenza del finanziamento precedentemente indicato.  
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Rischi legati a procedimenti giudiziari e amministrativi e alla possibile  
inadeguatezza del fondo rischi e oneri della Società  
Alla data di chiusura del bilancio, la Società considera adeguati i fondi appostati  
in bilancio anche in relazione ad eventuali soccombenze nei principali giudizi di  
cui è parte; tuttavia l’esito di tali eventuali soccombenze potrebbe differire  
rispetto alle attese con possibili impatti sulle attività e sulla situazione economica,  
patrimoniale e finanziaria della Società.  
Fattori di rischio connessi al settore in cui la Società opera  
Rischi connessi al rilascio di autorizzazioni amministrative e/o alla revoca delle  
stesse  
Il mancato o ritardato ottenimento di autorizzazioni e permessi in favore della  
Società, il loro ritardato rilascio ovvero il rilascio di provvedimenti di accoglimento  
parziale rispetto a quanto richiesto, così come la loro successiva revoca,  
potrebbe comportare effetti negativi sull’operatività della Società, anche in  
relazione a possibili strategie di diversificazione, e, conseguentemente, sulla sua  
situazione economica, patrimoniale e finanziaria.  
Rischi connessi agli effetti di disastri naturali, ad altri eventi di forza maggiore sulle  
infrastrutture e al cambiamento climatico  
Il corretto funzionamento della Rete è essenziale per l’attività della Società e per  
la prestazione dei servizi erogati in favore dei propri clienti. Nonostante la Società  
ritenga di avere coperture assicurative adeguate a risarcire eventuali danni  
derivanti da disastri naturali o altri eventi di forza maggiore, e abbia comunque  
in essere delle procedure operative da adottare qualora si dovessero verificare  
detti eventi, eventuali danneggiamenti parziali o totali delle torri della Società o,  
più in generale, dei suoi Siti, e delle sedi principali della Società, quali il Centro di  
Controllo e i centri regionali, conseguenti a disastri naturali o altri eventi di forza  
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maggiore, anche come conseguenza del cambiamento climatico, potrebbero  
ostacolare o, in alcuni casi, impedire la normale operatività della Società e la  
sua capacità di continuare a fornire i servizi ai propri clienti, con possibili effetti  
negativi sulle sue attività e sulla sua situazione economica, patrimoniale e  
finanziaria.  
Tra i rischi dovuti agli effetti del cambiamento climatico va inoltre ricordato  
quello dell’incremento dei consumi di energia elettrica derivante  
dall’innalzamento della temperatura media. L’adozione delle nuove e più  
efficienti tecnologie trasmissive introdotte con il rinnovo degli impianti di  
diffusione del servizio televisivo digitale (refarming) consentirà di mitigare gli  
effetti di tale rischio. Per fronteggiare il rischio di incremento dei consumi di  
energia elettrica Rai Way intende mettere in atto ulteriori iniziative che  
perseguano espressamente obiettivi di risparmio energetico.  
Per ulteriori approfondimenti si rinvia al paragrafo della Nota illustrativa  
“Cambiamento climatico” (nota 42).  
Rischi connessi all’interruzione di attività delle infrastrutture tecnologiche e  
informatiche  
Per prestare i propri servizi e, più in generale, per svolgere la propria attività, la  
Società fa affidamento su sofisticate infrastrutture tecnologiche ed informatiche,  
che per loro natura possono essere soggette a interruzioni o altri  
malfunzionamenti dovuti, fra l’altro, a disastri naturali, prolungate interruzioni  
nell’erogazione di energia elettrica, errori di processo, virus e malware, azioni di  
hacker o problematiche di salute e sicurezza (anche in relazione alla presenza  
di possibili epidemie o malattie) ovvero ancora inadempimenti dei fornitori.  
L’interruzione di attività delle infrastrutture tecnologiche e informatiche potrebbe  
determinare effetti negativi sulle sue attività e sulla sua situazione economica,  
patrimoniale e finanziaria. Per fronteggiare questo genere di rischi, la cui  
probabilità di accadimento è influenzata anche dalla gravità del contesto  
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geopolitico, la Società, dopo aver condotto mirate attività di risk assessment, ha  
deciso di potenziare tecnologie e metodologie atte a mitigarne l’eventuale  
impatto.  
Rischi connessi alla conservazione e all’innovazione tecnologica della propria  
Rete  
La capacità di Rai Way di mantenere un alto livello di servizi offerti dipende dalla  
sua abilità nel conservare un adeguato stato di funzionamento delle proprie  
infrastrutture, che richiedono rilevanti capitali e investimenti a lungo termine,  
inclusi quelli collegati ai rinnovamenti tecnologici, all’ottimizzazione o al  
miglioramento della propria Rete. La mancata conservazione della Rete di Rai  
Way o la mancata tempestiva innovazione tecnologica della stessa potrebbero  
determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e  
finanziaria della Società.  
La Società monitora costantemente lo stato di funzionamento della propria Rete,  
sviluppando progetti volti a migliorare il livello dei servizi e a innovare le  
infrastrutture sulla base delle tecnologie di volta in volta applicabili.  
Rischi relativi all’evoluzione tecnologica  
Il mercato di riferimento in cui opera Rai Way è caratterizzato da una costante  
evoluzione della tecnologia utilizzata per la trasmissione e la diffusione dei  
segnali televisivi e radiofonici, che comporta la necessità di: (i) un costante  
sviluppo di capacità idonee a comprendere velocemente e compiutamente le  
necessità dei propri clienti, onde evolvere tempestivamente la propria offerta  
servizi, anche nell’ottica di presentarsi sul mercato come un operatore con  
approccio full service; e di (ii) una formazione continuativa del proprio  
personale.  
L’eventuale mancata individuazione e sviluppo da parte di Rai Way di soluzioni  
tecnologiche adeguate ai mutamenti e alle future esigenze del mercato di  
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riferimento potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione economica,  
patrimoniale e finanziaria della Società.  
In particolare nel lungo termine, per quanto riguarda il mercato televisivo e  
radiofonico, il graduale sviluppo della modalità di fruizione di contenuti in  
streaming potrebbe determinare un impatto negativo sulla domanda di servizi  
da parte dei clienti della Società.  
Nel 2021 , Rai Way ha istituito una nuova unità di business orientata allo sviluppo  
e alla commercializzazione di servizi basati su piattaforme broadband oltreché  
su nuove infrastrutture gestite quali i Data Center ed Edge Data Center. In  
particolare lo sviluppo di una piattaforma CDN si configura come soluzione  
tecnologica alternativa per l’erogazione di servizi video, potenzialmente in  
grado di rispondere alle nuove esigenze del mercato televisivo. Nel corso del  
2022 la Società ha realizzato diverse attività propedeutiche all’avvio di questi  
nuovi servizi.  
Rischi legati ad un aumento della concorrenza  
Aumenti significativi della concorrenza nei settori di attività in cui opera la  
Società – come ad esempio l’ingresso nel mercato del Tower Rental di player  
contraddistinti da dimensioni modeste e pricing aggressivo - potrebbero  
determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e  
finanziaria della Società che tuttavia la Società è pronta a fronteggiare  
attraverso il perseguimento di nuovi business e la valorizzazione del patrimonio  
aziendale.  
Rischi legati alla tutela ambientale e all’inquinamento elettromagnetico  
La Società è soggetta a un’articolata regolamentazione a livello nazionale e  
comunitario a tutela dell’ambiente e della salute, il cui rispetto rappresenta,  
peraltro, una delle condizioni per l’ottenimento e il mantenimento delle licenze  
e delle concessioni all’installazione di apparati con emissioni elettromagnetiche.  
Eventuali violazioni della normativa ambientale applicabile potrebbero  
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determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e  
finanziaria della Società.  
Si sottolinea come la Società ponga particolare attenzione al rispetto della  
normativa vigente in materia di tutela ambientale e si impegni per essere  
costantemente adeguata alla stessa, come altresì attestato dalle certificazioni  
ISO14001:2015 e ISO 45001. Per ulteriori approfondimenti si rinvia al paragrafo  
della Nota illustrativa “Cambiamento climatico” (nota 42).  
Rischi legati al quadro normativo di riferimento in relazione all’attività svolta dai  
clienti di Rai Way  
L’attività della Società e della sua clientela è soggetta a un’articolata  
regolamentazione a livello nazionale e comunitario, in particolare in materia  
amministrativa e ambientale, nell’ambito della quale assumono rilevanza anche  
numerosi requisiti normativi imposti dalle autorità competenti in capo ai suoi  
clienti, in virtù degli impatti indiretti che il mancato rispetto degli stessi, da parte  
dei clienti medesimi, potrebbe avere sull’attività di Rai Way. In particolare, le  
emittenti radio-televisive (c.d. clienti Broadcaster) e gli operatori di telefonia  
mobile ospitati dalla Società presso i propri Siti sono soggetti alla normativa volta  
alla tutela delle persone  
e
dell’ambiente dall’esposizione  
a
campi  
elettromagnetici.  
Eventuali violazioni della normativa di riferimento da parte dei clienti di Rai Way  
potrebbero comportare sanzioni a carico degli stessi, che comprendono anche  
l’interruzione delle attività di trasmissione. Tali interruzioni potrebbero comportare  
effetti negativi sui ricavi della Società e, conseguentemente, sulle sue attività e  
sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.  
Rischi connessi alla possibile contrazione di domanda di servizi da parte dei  
clienti  
La Società offre prodotti e servizi integrati alla propria clientela con un approccio  
rivolto all’ospitalità full service, con l’obiettivo di presidiare, in funzione del  
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modello operativo adottato, l’intera catena del valore dell’hosting dalla pura  
locazione di apparati a tutti i servizi strumentali al funzionamento e al  
mantenimento degli stessi in Postazione. Un’eventuale contrazione di domanda  
dei servizi svolti da Rai Way da parte dei clienti, dovuta a fattori anche  
contingenti, potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione economica,  
patrimoniale e finanziaria della Società.  
Rischi conseguenti a interruzioni del lavoro e scioperi  
Nello svolgimento delle proprie attività, la Società è soggetta al rischio di scioperi,  
interruzioni o simili azioni da parte del proprio personale dipendente, in relazione  
a eventi o circostanze che potrebbero non afferire direttamente alla Società  
ma, più in generale, alla Capogruppo e al Gruppo Rai. Peraltro, con riguardo ai  
servizi prestati in favore di Rai, classificati come servizi pubblici essenziali, il diritto  
di sciopero è esercitato nel rispetto di misure dirette a consentire l’erogazione  
delle prestazioni indispensabili, anche in virtù di un accordo sindacale del 22  
novembre 2001 inerente il personale dipendente del Gruppo Rai.  
Eventuali prolungate adesioni di massa, da parte del personale dipendente, a  
scioperi o agitazioni potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione  
economica, patrimoniale e finanziaria della Società.  
Rischi legati alle condizioni economiche globali  
Un’eventuale riduzione della domanda dei servizi svolti da Rai Way da parte dei  
clienti legata ad eventuali crisi economiche e finanziarie potrebbe determinare  
effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della  
Società. Tale rischio potrebbe anche essere amplificato dalla diffusione del virus  
Covid-19, in generale di epidemie e malattie, in Italia e nel mondo e da possibili  
effetti inerenti al recente conflitto russo-ucraino.  
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Rischi legati alla diffusione del virus Covid-19  
La diffusione in Italia e nel mondo del virus Covid-19, con la conseguente  
applicazione di misure restrittive da parte delle autorità competenti, ha avuto  
impatti limitati sul fatturato della Società legato all’attività commerciale eseguita  
nel corso dell’esercizio. La Società continua in ogni caso a monitorare con  
attenzione l'evoluzione della diffusione del virus tenendo in considerazione  
eventuali nuove indicazioni impartite dal Governo italiano al fine di identificare  
le corrette azioni di mitigazione del rischio (sia interne che esterne all’azienda).  
Infine sulla base dell’operatività della Società e tenendo conto di tutte le  
informazioni disponibili ad oggi su uno scenario di medio termine, della struttura  
patrimoniale, della liquidità disponibile e dell’andamento economico, anche nel  
contesto generato dall’epidemia legata alla diffusione del Covid-19, non si  
ravvisano elementi che possano in alcun modo inficiare la capacità di operare  
nel presupposto di continuità aziendale.  
Rischio di variazione del costo unitario dell'energia elettrica per effetto della forte  
volatilità registrata  
La forte volatilità dei prezzi dell’energia elettrica registrata recentemente  
potrebbe perdurare con il rischio di incrementi non previsti dei costi di  
funzionamento degli impianti con impatti negativi sul conto economico della  
società, fermo restando che il perdurare di prezzi alti determinerebbe una  
crescita dell’inflazione con un impatto positivo sui ricavi del prossimo esercizio,  
grazie alla componente indicizzata a tale tasso, che rappresenta una forma di  
copertura naturale per tale rischio.  
La diminuzione dei consumi dovuta all’utilizzo di apparati energeticamente più  
efficienti (installati conseguente alla realizzazione del progetto di refarming) ed  
il costante monitoraggio dei prezzi unitari dell’energia elettrica costituiscono  
ulteriori azioni di mitigazione di questo tipo di rischio.  
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Rischi finanziari  
In relazione ai rischi finanziari cui la Società potrebbe essere esposta nel suo  
complesso si specifica quanto segue:  
rischio di cambio: nel corso del 2022 il rischio di cambio non è stato  
significativo essendo l’attività prevalentemente focalizzata in ambito UE;  
rischio di tasso: nel corso del 2022 il rischio di tasso di interesse è stato  
principalmente originato da un Contratto di finanziamento a medio termine  
stipulato con un pool di banche e relativo ad una linea di credito Term di massimi  
Euro 120 milioni con scadenza 27 ottobre 2023, che risulta essere utilizzata per  
Euro 101 milioni alla data del 31 dicembre 2022 e ad una linea di credito  
Revolving di massimi Euro 50 milioni, non utilizzata alla data del 31 dicembre 2022.  
Si ricorda che la Società il 29 dicembre 2021 ha stipulato un contratto di acquisto  
di un interest rate cap, pari a 0,0%, a copertura del rischio di incremento dei tassi  
Euribor su un importo nozionale di Euro 34,5 milioni e con medesima scadenza  
del finanziamento sopra descritto;  
il rischio di liquidità è associato alla capacità della Società di soddisfare gli  
impegni derivanti principalmente, in determinati periodi dell’esercizio, dalle  
passività finanziarie e da quelle fiscali. La Società, per far fronte a tali impegni, si  
è dotata, come indicato nel punto precedente, di una linea di denaro caldo,  
denominata Revolving, oltre a quella Term, con la finalità propria di essere  
utilizzata a sostegno del capitale circolante e per le generali necessità di cassa.  
A tal fine si segnala che la Società è in grado di far fronte agli impegni finanziari  
grazie alla generazione della liquidità prodotta dall’attività operativa e a coprire  
gli eventuali e brevi periodi di extrafabbisogno con i finanziamenti attivati.  
Per un’analisi più approfondita si rimanda a quanto illustrato nel paragrafo  
“Gestione dei Rischi finanziari” delle Nota illustrativa.  
Rischio di credito  
In relazione al rischio di credito si specifica che la Società ha come clienti  
principali oltre alla Rai, enti della Pubblica Amministrazione, i principali gestori  
telefonici e diverse Società di broadcasting che provvedono regolarmente al  
49  
  
pagamento delle proprie obbligazioni; tale situazione permette di affermare che  
non vi siano, al momento, particolari rischi connessi alla mancata esigibilità dei  
crediti oltre a quanto evidenziato nelle Note Illustrative – paragrafo “Gestione  
dei Rischi finanziari”, cui si rimanda per un’analisi più approfondita.  
Adempimenti in materia di privacy  
La Società, che già nel 2018 si era adeguata alle disposizioni previste dal  
Regolamento UE 679/2016 in vigore dal 25 maggio 2018 e al correlato decreto  
attuativo del Governo italiano n. 101/2018, ha proseguito nel corso dell’esercizio  
con attività di presidio degli ambiti interessati dalle tematiche in materia di  
privacy.  
Ricerca e sviluppo  
L’attività di ricerca, sviluppo e innovazione di Rai Way, storicamente focalizzata  
principalmente nell’ambito media e broadcasting, da alcuni anni si è estesa  
anche ad altri settori del mondo delle telecomunicazioni, anche sulla spinta  
dell’avvento delle “disruptive technologies”, che tendono ad innovare  
profondamente e fondere settori di mercato precedentemente distinti,  
generando nuovi rischi da affrontare ed opportunità da cogliere.  
A tal fine, per rendere più strutturato, pervasivo ed efficace l’approccio  
all’innovazione, la Società ha costituito presidi ad hoc dedicati all’innovazione  
ed alla ricerca, per preparare l’azienda al cambiamento nel medio-lungo  
termine, con l’obiettivo di acquisire competenze tecnologiche ed incubare  
nuove idee in progetti innovativi, al fine di sviluppare nuovi servizi e capacità di  
business, processi, modelli organizzativi e di business al fine di posizionare in modo  
adeguato la Società anche in relazione alle nuove sfide dei prossimi anni.  
Per quanto riguarda le iniziative più significative del 2022, Rai Way ha partecipato  
ed aggiudicato un bando MISE chiamato “5G Audiovisivo” insieme ad un’ampia  
aggregazione di partners (progetto che durerà dal luglio 2022 al luglio 2023), che  
prevede la sperimentazione delle tecnologie 5G Broadband ed in particolare  
50  
   
Broadcast, associate a produzione e distribuzione di contenuti audiovisivi  
particolarmente innovativi (VR360, produzione audio/video distribuita,  
automotive). Le città interessate dagli usecase del suddetto progetto sono Torino  
e Palermo.  
Rapporti con le Società del Gruppo Rai  
Si specifica che con la controllante Rai - Radiotelevisione Italiana sono stati  
intrattenuti rapporti di natura commerciale e finanziaria; con altre Società del  
Gruppo Rai sono stati intrattenuti esclusivamente rapporti di natura  
commerciale. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo “Transazioni con Parti  
Correlatedelle Note illustrative.  
Rapporti con Parti correlate  
Il dettaglio dei rapporti intrattenuti dalla Società con le parti correlate,  
individuate sulla base dei criteri definiti dallo IAS 24 “Informativa di bilancio sulle  
operazioni con parti correlate”, per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 2021,  
sono stati esposti nel paragrafo “Transazioni con Parti Correlate” (nota 40).  
Azioni proprie  
A seguito dellautorizzazione deliberata dallAssemblea degli Azionisti del 24  
giugno 2020, la Società ha avviato a partire dal 5 agosto 2020, un programma  
di acquisto di azioni proprie i cui principali contenuti sono stati oggetto di  
apposita comunicazione al mercato.  
Il programma era finalizzato allinvestimento della liquidità a medio e lungo  
termine, allottimizzazione della struttura del capitale sociale nonché alla  
dotazione di un portafoglio di azioni proprie di cui poter disporre per impieghi  
ritenuti di interesse per la Società, ivi incluso a servizio di eventuali piani di  
incentivazione azionaria ovvero nel contesto di assegnazione di azioni gratuite  
ai soci.  
51  
   
Gli acquisti, effettuati sul mercato MTA di Borsa Italiana S.p.A., sono avvenuti nel  
periodo compreso tra il 5 agosto 2020 ed il 27 novembre 2020 (estremi inclusi),  
ha comportato l’acquisizione complessivamente di 3.625.356 azioni proprie, per  
un prezzo medio pari ad Euro di 5,509531 ad azione ed un controvalore  
complessivo pari ad Euro 19.974.010,41. Le suddette azioni, corrispondenti a tutte  
quelle detenute dalla Società alla data odierna, sono pari a circa l’1,3329% del  
capitale sociale. Si precisa inoltre che non sono detenute azioni della Società da  
parte di società da essa controllate.  
Eventi successivi al 31 dicembre 2022 (nota 39)  
A seguito del termine, con il 31 dicembre 2022, del periodo transitorio previsto  
dall’art. 44-bis, comma 2, del Decreto Legge n. 76 del 16 luglio 2020, ovvero dei  
due esercizi successivi all’esercizio 2020, la Società - ai sensi dell’art. 2-ter del  
Regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999  
(“Regolamento Emittenti”) - ha perso dal 1 gennaio 2023 la qualifica di “PMI”  
(Piccola e Media Impresa) di cui all’art. 1, comma 1, lettera w-quater.1) del  
Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 (“TUF”).  
Evoluzione prevedibile della gestione  
Per l’esercizio 2023 la Società prevede:  
una crescita dell’Adjusted EBITDA ad un tasso mid-teens (sulla base deu  
recenti valori dei contratti futures dell’elettricità per il 2023);  
Investimenti di mantenimento in linea con l’anno precedente;  
investimenti di sviluppo sostanzialmente in linea rispetto al 2022 ma con un  
diverso mix RAI-terzi.  
Direzione e coordinamento  
La Società è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Rai  
Radiotelevisione Italiana S.p.A. ai sensi dell’art. 2497 del Codice Civile.  
52  
I dati essenziali della Controllante, esposti nel prospetto riepilogativo richiesto  
dall’articolo 2497- bis del Codice Civile, sono stati estratti dall’ultimo bilancio  
disponibile relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021. Si precisa che la  
capogruppo Rai redige il bilancio consolidato di gruppo.  
Per un’adeguata e completa comprensione della situazione patrimoniale e  
finanziaria di Rai - Radiotelevisione Italiana S.p.A. al 31 dicembre 2021, nonché  
del risultato economico conseguito dalla Società nell’esercizio chiuso a tale  
data, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società  
di revisione, è disponibile nelle forme e nei modi previsti dalla legge.  
53  
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RAI SpA - Bilancio al 31/12/2021  
Prospetto riepilogativo dei dati essenziali  
Situazione patrimoniale finanziaria al 31 dicembre 2021  
(in migliaia di Euro)  
Esercizio chiuso al  
31 dicembre 2021  
Attività materiali  
905.261  
Diritti d'uso per leasing  
44.791  
Attività immateriali  
400.215  
Partecipazioni  
923.926  
Attività finanziarie non correnti  
2.730  
Altre attività non correnti  
3.213  
Totale attività non correnti  
2.280.136  
Totale attività correnti  
642.096  
Totale attività  
2.922.232  
Capitale sociale  
242.518  
Riserve  
492.980  
Utili (perdite) portati a nuovo  
(77.661)  
Totale patrimonio netto  
657.837  
Passività finanziarie non correnti  
299.338  
Passività per leasing non correnti  
30.861  
Benefici per i dipendenti  
351.054  
Fondi per rischi ed oneri non correnti  
202.097  
Passività per imposte differite  
39.598  
Altri debiti e passività non correnti  
1.634  
Totale passività non correnti  
924.582  
Totale passività correnti  
1.339.813  
Totale passività  
2.264.395  
Totale patrimonio netto e passività  
2.922.232  
Prospetto di conto economico complessivo  
(in migliaia di Euro)  
Esercizio chiuso al  
31 dicembre 2021  
Totale ricavi  
2.516.633  
Totale costi  
(2.642.570)  
Risultato operativo  
(125.937)  
Proventi finanziari  
72.446  
Oneri finanziari  
(12.277)  
Risultato delle partecipazioni valutate con il metodo del  
7.508  
patrimonio netto  
Risultato prima delle imposte  
(58.260)  
Imposte sul reddito  
27.823  
Risultato dell'esercizio - Utile (perdita)  
(30.437)  
Componenti del Conto Economico Complessivo  
(6.043)  
Risultato complessivo dell'esercizio  
(36.480)  
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A seguito dell’ammissione della Società a quotazione delle azioni, la Rai ha  
continuato a esercitare il controllo ai sensi dell’art. 93 del TUF e ad esercitare  
attività di direzione e coordinamento nei confronti di Rai Way. A parere della  
Società, peraltro, la stessa, benché soggetta alla direzione e coordinamento di  
Rai, esercita la propria attività con autonomia gestionale, generando ricavi dalla  
propria clientela e utilizzando competenze, tecnologie, risorse umane e  
finanziarie proprie. In data 4 settembre 2014, i consigli di amministrazione di Rai e  
di Rai Way, per quanto di rispettiva competenza, hanno approvato il  
Regolamento di Direzione e Coordinamento della Capogruppo nei confronti di  
Rai Way in maniera del tutto peculiare rispetto a quanto avviene per le altre  
Società del Gruppo Rai soggette ad attività di direzione e coordinamento da  
parte di Rai.  
Tale Regolamento di Direzione e Coordinamento, che è entrato in vigore dalla  
data di avvio delle negoziazioni, si propone infatti di contemperare - da un lato  
- l’esigenza di collegamento informativo e di interazione funzionale sottesa  
all’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento della Capogruppo e -  
dall’altro lato - lo status di Società quotata che è stato assunto da Rai Way e la  
necessità di assicurare in ogni momento l’autonomia gestionale di quest’ultima.  
L’attività di direzione e coordinamento esercitata da parte di Rai nei confronti di  
Rai Way si esplica principalmente attraverso:  
l’elaborazione di taluni atti di indirizzo generale, finalizzati a coordinare -  
per quanto possibile e in osservanza delle rispettive esigenze - le principali  
linee guida della gestione di Rai e di Rai Way;  
un’informativa preventiva, nei confronti della Capogruppo, prima  
dell’approvazione o dell’esecuzione, a seconda dei casi, di taluni atti di  
gestione e/o operazioni, definiti ed elaborati in maniera indipendente  
all'interno di Rai Way, che sono ritenuti di particolare significatività e  
rilevanza avuto riguardo alle linee strategiche e alla pianificazione della  
gestione del Gruppo Rai;  
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la previsione di taluni obblighi informativi di Rai Way nel rispetto del  
regolamento medesimo e degli indirizzi generali di gestione.  
Di seguito, sono descritti i rapporti tra Rai e Rai Way, successivamente alla data  
di avvio delle negoziazioni e alla conseguente entrata in vigore del  
regolamento.  
- Pianificazione strategica (budget e piano industriale). Il Consiglio di  
Amministrazione di Rai Way è competente in via autonoma ad elaborare ed  
approvare i piani strategici, industriali e finanziari anche pluriennali, nonché i  
relativi budget annuali, e il coordinamento da parte di Rai si sostanzierà  
principalmente nella trasmissione delle linee guida a Rai Way ai soli fini di  
rispetto dei Covenant finanziari in capo a Rai - laddove rilevanti - e di esigenze  
rivenienti dalla concessione del Servizio Pubblico in capo a Rai.  
- Indirizzi generali di gestione. Rientra tra le attribuzioni di Rai l’elaborazione,  
attraverso le proprie strutture, di atti di indirizzo generale di gestione al fine di  
uniformare le procedure di Rai e di Rai Way, di massimizzare le possibili sinergie  
e di ridurre i costi sostenuti. Tali obiettivi potranno essere perseguiti attraverso la  
centralizzazione di determinati servizi, l’approvvigionamento in comune di  
forniture, l’adozione di documenti e procedure standard del Gruppo Rai.  
- Operazioni straordinarie. Rai non avrà alcun veto sulle operazioni straordinarie  
di Rai Way. Nel rispetto di quanto previsto dalle norme pro tempore vigenti in  
materia di acquisizione, gestione e utilizzo di informazioni privilegiate (c.d.  
price sensitive) e di abusi di mercato, sarà prevista uninformativa preventiva  
nei confronti di Rai con riguardo a determinati atti di gestione, attività e  
operazioni, definiti ed elaborati in maniera indipendente all’interno di Rai  
Way, che assumano particolare significatività e rilievo avuto riguardo, in  
particolare, alle linee strategiche, ai progetti e alla pianificazione della  
gestione del Gruppo Rai. Il Consiglio di amministrazione della Capogruppo  
potrà deliberare la formulazione di commenti e osservazioni ogni qualvolta lo  
stesso ritenga che l’approvazione o l’esecuzione dell’operazione rilevante da  
parte di Rai Way non sia coerente con le linee strategiche, le iniziative e i  
progetti elaborati da Rai medesima, ovvero sia suscettibile di pregiudicare la  
56  
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direzione unitaria di Gruppo. Resta inteso che Rai Way avrà facoltà di valutare  
i suddetti commenti e osservazioni senza alcun obbligo di conformarsi agli  
stessi.  
- Comunicazione di informazioni. Fermo restando quanto precede, la Società  
continua a riportare periodicamente alla Capogruppo tutte le informazioni  
necessarie o utili ai fini dell’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento  
secondo quanto previsto nel regolamento, ivi incluse le informazioni  
necessarie per la redazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 43 del D.  
Lgs. 9 aprile 1991, n. 127, della relazione sulla gestione ai sensi dell’art. 2428,  
comma 1, del Codice Civile, nonché dell’informativa periodica ai sensi  
dell’art. 2381, comma 5, del Codice Civile. Fermo restando quanto sopra, Rai  
Way è responsabile e tenuta a ottemperare in via autonoma agli obblighi di  
informativa, continuativa e periodica, nei confronti del pubblico e della  
CONSOB.  
- Personale e politiche di remunerazione. E’ di competenza esclusiva di Rai Way  
ogni decisione afferente la nomina e l’assunzione del personale e dei dirigenti  
della Società, la gestione dei rapporti di lavoro e la definizione delle politiche  
remunerative, ivi inclusa la definizione del sentiero di carriera e  
l’implementazione dei sistemi di valutazione delle prestazioni e incentivazione  
dei dirigenti, in relazione alle quali Rai non ha alcun diritto di veto. La  
Capogruppo potrà adottare specifiche procedure, che verranno  
implementate autonomamente anche da Rai Way, dirette unicamente al  
rispetto dei criteri di trasparenza e non discriminatorietà che devono  
caratterizzare, tra l’altro, i procedimenti di nomina e assunzione del personale.  
- Rapporti di tesoreria. Rai Way non ha un rapporto di tesoreria accentrata con  
Rai ma ha una propria tesoreria autonoma. La Società ha la competenza e  
la responsabilità dell’elaborazione e approvazione della propria politica  
finanziaria, inclusa la politica di gestione dei rischi e della liquidità.  
Si precisa inoltre che la Società dispone di un Comitato Controllo e Rischi e per  
la Sostenibilità, che svolge anche le funzioni di Comitato per le Parti Correlate, e  
di un Comitato per la Remunerazione e Nomine composti esclusivamente da  
57  
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amministratori indipendenti secondo i criteri di cui all’art 148, comma 3, del D.Lgs.  
58/1998, al Codice di Autodisciplina (ora Codice di Corporate Governance)  
delle Società Quotate e all’art. 16 del Regolamento Consob in materia di  
Mercati. Il Consiglio di Amministrazione della Società è composto in  
maggioranza da amministratori indipendenti.  
Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari  
Si segnala che la Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari  
predisposta ai sensi dell’art. 123-bis del Testo Unico della Finanza è pubblicata sul  
sito internet www.raiway.it.  
Dichiarazione di carattere non finanziario  
La Società in quanto Ente di Interesse Pubblico Rilevante (EIPR) redige e presenta  
la “Dichiarazione di carattere non finanziario”, sotto forma di “relazione distinta”,  
così come previsto dall’art. 5 Collocazione della dichiarazione e regime di  
pubblicità del D.Lgs. 254/2016 riguardante la comunicazione di informazioni di  
carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune  
imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni. La suddetta Dichiarazione è  
pubblicata sul sito internet della Società www.raiway.it ed è corredata dalla  
relazione (attestazione) emessa dal revisore designato ai sensi dell’art. 3, comma  
10, del D.Lgs. n. 254/2016.  
Roma, 16 marzo 2023  
per il Consiglio di Amministrazione  
Il Presidente  
Maurizio Rastrello  
58  
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SCHEMI DI BILANCIO  
CONTO ECONOMICO RAI WAY SPA (*)  
12 mesi al  
Note  
(Importi in Euro)  
(**)  
31/12/2022  
31/12/2021  
Ricavi  
6
245.445.873  
229.937.070  
Altri ricavi e proventi  
7
3.121.690  
582.321  
Costi per acquisti di materiale di consumo  
8
(1.475.531)  
(1.484.983)  
Costi per servizi  
9
(48.991.920) (38.229.678)  
Costi per il personale  
10  
(43.708.202) (45.394.326)  
Altri costi  
11  
(3.354.468)  
(2.827.994)  
Svalutazione delle attività finanziarie  
12  
(319.150)  
(202.534)  
Ammortamenti e altre svalutazioni  
13  
(46.908.815) (50.300.933)  
Accantonamenti  
14  
13.731  
(973.367)  
Utile operativo  
103.823.208  
91.105.576  
Proventi finanziari  
15  
79.676  
891.616  
Oneri finanziari  
15  
(2.131.945)  
(2.111.228)  
Totale proventi e oneri finanziari  
(2.052.269)  
(1.219.612)  
Utile prima delle imposte  
101.770.939  
89.885.964  
Imposte sul reddito  
16  
(28.080.989) (24.502.038)  
Utile del periodo  
73.689.950  
65.383.926  
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO RAI WAY SPA (*)  
12 mesi al  
Note  
(Importi in Euro)  
(**)  
31/12/2022  
31/12/2021  
Utile del periodo  
73.689.950  
65.383.926  
Voci che si riverseranno a Conto Economico  
Utile/(perdita) sugli strumenti di copertura di flussi  
878.606  
-
finanziari (cash flow hedge)  
Effetto fiscale  
(210.865)  
-
Voci che non si riverseranno a Conto Economico  
Utili / (Perdite) attuariali per benefici a dipendenti  
1.314.222  
(601.815)  
Effetto fiscale  
(315.413)  
144.436  
Utile complessivo del periodo  
75.356.500  
64.926.546  
(*) Prospetto redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati  
dall’International Accounting Standards Board e adottati dall’Unione Europea (“IFRS”).  
(**) Le note si riferiscono alle sole voci commentate all'interno della presente Nota illustrativa.  
59  
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SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA RAI WAY (*)  
Note  
12 mesi al  
12 mesi al  
(**)  
(Importi in Euro)  
31/12/2022  
31/12/2021  
Attività non correnti  
Attività materiali  
17  
280.773.127  
244.458.555  
Diritti d'uso per leasing  
18  
33.434.083  
31.547.869  
Attività immateriali  
19  
19.519.975  
17.243.995  
Attività finanziarie non correnti  
20  
-
218.903  
Attività per imposte differite  
21  
1.764.013  
3.039.792  
Altre attività non correnti  
22  
947.641  
1.148.408  
Totale attività non correnti  
336.438.839  
297.657.522  
Attività correnti  
Rimanenze  
23  
756.234  
790.113  
Crediti commerciali  
24  
66.221.818  
67.815.513  
Altri crediti e attività correnti  
25  
2.461.007  
3.938.633  
Attività finanziarie correnti  
20  
1.480.192  
537.115  
Disponibilità liquide  
26  
35.183.995  
17.243.998  
Crediti per imposte correnti  
27  
62.196  
62.202  
Totale attività correnti  
106.165.442  
90.387.574  
Totale attivo  
442.604.281  
388.045.096  
Patrimonio netto  
28  
Capitale sociale  
70.176.000  
70.176.000  
Riserva legale  
14.035.200  
14.035.200  
Altre riserve  
38.200.449  
37.265.839  
Utili portati a nuovo  
73.726.254  
64.413.559  
Azioni proprie  
(19.974.011)  
(19.974.011)  
Totale patrimonio netto  
176.163.892  
165.916.587  
Passività non correnti  
Passività finanziarie non correnti  
20  
-
69.000.000  
Passività per leasing non correnti  
30  
22.582.661  
21.412.673  
Benefici per i dipendenti  
31  
10.000.616  
12.263.375  
Fondi per rischi e oneri  
32  
15.133.331  
17.236.141  
Altri debiti e passività non correnti  
34  
327.273  
-
Totale passività non correnti  
48.043.881  
119.912.189  
Passività correnti  
Debiti commerciali  
33  
60.471.655  
51.688.944  
Altri debiti e passività correnti  
34  
38.455.148  
35.206.434  
Passività finanziarie correnti  
20  
101.544.042  
184.587  
Passività per leasing correnti  
30  
17.550.507  
15.056.763  
Debiti per imposte correnti  
35  
375.156  
79.592  
Totale passività correnti  
218.396.508  
102.216.320  
Totale passivo e patrimonio netto  
442.604.281  
388.045.096  
(*) Prospetto redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards,  
emanati dall’International Accounting Standards Board e adottati dall’Unione  
Europea (“IFRS”).  
(**) Le note si riferiscono alle sole voci commentate all'interno della presente Nota  
illustrativa.  
60  
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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO RAI WAY (*)  
Capitale  
Riserva  
Altre  
Utili portati  
Azioni  
Totale  
sociale  
legale  
riserve  
a nuovo  
proprie  
(Importi in Euro)  
Al 1 gennaio 2019  
70.176.000  
14.035.200  
37.078.970  
59.531.790  
180.821.960  
Utile del periodo  
63.360.973  
63.360.973  
Utile e Perdite da valutazione attuariale (**)  
(255.002)  
(255.002)  
Distribuzione di dividendi  
(59.731.200)  
(59.731.200)  
Al 31 dicembre 2019  
70.176.000  
14.035.200  
37.078.970  
62.906.561  
184.196.731  
Utile del periodo  
64.008.053  
64.008.053  
Utile e Perdite da valutazione attuariale (**)  
(71.449)  
(71.449)  
Distribuzione di dividendi  
(63.348.800)  
(63.348.800)  
Acquisto azioni proprie  
(19.974.011)  
(19.974.011)  
Al 31 dicembre 2020  
70.176.000  
14.035.200  
37.078.970  
63.494.365  
(19.974.011) 164.810.524  
Utile del periodo  
65.383.926  
65.383.926  
Utile e Perdite da valutazione attuariale (**)  
(457.380)  
(457.380)  
Distribuzione di dividendi  
(64.007.352)  
(64.007.352)  
Riserve piano di stock option  
186.869  
186.869  
Al 31 dicembre 2021  
70.176.000  
14.035.200  
37.265.839  
64.413.559  
(19.974.011) 165.916.587  
Utile del periodo  
73.689.950  
73.689.950  
Utile e Perdite da valutazione attuariale (**)  
998.808  
998.808  
Distribuzione di dividendi  
(65.376.063)  
(65.376.063)  
Riserva cash flow hedge (**)  
667.741  
667.741  
Riserve piano di stock option  
266.869  
266.869  
Al 31 dicembre 2022  
70.176.000  
14.035.200  
38.200.449  
73.726.254  
(19.974.011) 176.163.892  
(*) Prospetto redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati dall’International Accounting Standards  
Board e adottati dall’Unione Europea (“IFRS”).  
(**) La variazione è esposta al netto dei relativi effetti fiscali.  
61  
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RENDICONTO FINANZIARIO RAI WAY (*)  
(Importi in Euro)  
31/12/2022  
31/12/2021  
Utile prima delle imposte  
101.770.939  
89.885.964  
Rettifiche per:  
Ammortamenti e svalutazioni  
47.227.965  
50.503.467  
Accantonamenti e (rilasci) ai fondi relativi al personale e altri fondi  
2.821.971  
5.184.664  
(Proventi) e oneri finanziari netti (**)  
1.902.020  
1.049.126  
Altre poste non monetarie  
1.110.637  
287.491  
Flussi di cassa generati dall'attività operativa prima delle  
154.833.532  
146.910.713  
variazioni del capitale circolante netto  
Variazione delle rimanenze  
33.879  
78.862  
Variazione dei crediti commerciali  
1.274.552  
(5.464.801)  
Variazione dei debiti commerciali  
9.101.507  
6.143.378  
Variazione delle altre attività  
758.833  
716.535  
Variazione delle altre passività  
1.754.106  
(853.147)  
Utilizzo dei fondi rischi  
(2.867.950)  
(2.117.346)  
Pagamento benefici ai dipendenti  
(3.078.869)  
(3.680.579)  
Variazione dei crediti e debiti per imposte correnti  
(895.908)  
(131.071)  
Imposte pagate  
(23.925.663)  
(24.244.296)  
Flusso di cassa netto generato dall'attività operativa  
136.988.019  
117.358.248  
Investimenti in attività materiali  
(68.865.853)  
(79.376.861)  
Dismissioni di attività materiali  
5.297  
20.234  
Investimenti in attività immateriali  
(6.723.247)  
(4.576.984)  
Acquisto ramo d'azienda  
-
(1.000.000)  
Dismissioni di attività immateriali  
23  
-
Variazione delle attività finanziarie non correnti  
-
133.530  
Variazione delle partecipazioni  
-
476.610  
Variazione delle altre attività non correnti  
200.767  
59.170  
Flusso di cassa netto generato dall'attività di investimento  
(75.383.013)  
(84.264.301)  
Incremento di finanziamenti a medio/lungo termine  
-
54.000.000  
(Decremento) di finanziamenti a medio/lungo termine  
-
(88.305)  
(Decremento)/incremento delle passività finanziarie correnti (***)  
31.909.983  
(747.974)  
Rimborsi di passività per leasing  
(8.993.398)  
(8.377.839)  
Variazione attività finanziarie correnti  
(276.883)  
127.705  
Interessi netti pagati di competenza  
(1.075.516)  
(773.188)  
Dividendi distribuiti  
(65.229.195)  
(64.043.039)  
Flusso di cassa netto generato dall'attività finanziaria  
(43.665.009)  
(19.902.640)  
Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti  
17.939.997  
13.191.308  
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio  
17.243.998  
4.052.690  
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di società acquisite  
-
-
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio  
35.183.995  
17.243.998  
(*) Prospetto redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati  
dall’International Accounting Standards Board e adottati dall’Unione Europea (“IFRS”).  
(**) Si precisa che nella voce (Proventi) e Oneri finanziari netti sono stati esclusi gli oneri finanziari relativi  
al Fondo smantellamento e rispristino in quanto non considerati di natura finanziaria.  
(***) Si precisa che nel corso dell'esercizio corrente la Società ha effettuato un tiraggio per un importo  
pari a Euro 32.000 migliaia della Linea Term del Contratto di Finanziamento a medio termine sottoscritto ad  
ottobre 2020 ed in scadenza nel mese di ottobre 2023. Per tale motivo il suddetto tiraggio è stato inserito  
tra le passività finanziarie correnti.  
62  
  
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO  
Premessa (nota 1)  
Rai Way S.p.A. (di seguito “Rai Way” o la “Società”) predispone, in relazione a  
quanto previsto dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, il presente  
bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 il quale è stato  
comparato con l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 (di seguito il “Bilancio”) in  
conformità agli International Financial Reporting Standards (nel seguito “IFRS” o  
“principi contabili internazionali”), emanati dall’International Accounting  
Standards Board (di seguito IASB) e adottati dalla Commissione Europea  
secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del  
Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002. Per IFRS si intendono  
anche tutti i principi contabili internazionali (“IAS”) e tutte le interpretazioni  
dell’International Financial Reporting Standard Interpretations Committee  
(“IFRIC”),  
precedentemente  
denominate  
“Standard  
Interpretations  
Commettee” (SIC). Per la redazione del presente Bilancio la Società ha fornito  
uninformativa completa, applicando gli IFRS in modo coerente, provvedendo  
laddove necessario ad effettuare le riclassifiche necessarie al fine di una migliore  
rappresentazione del Bilancio. Tali riclassifiche, laddove necessarie, sono state  
effettuate anche sui dati di confronto per assicurare la piena comparabilità dei  
dati.  
Si ricorda, inoltre, che il 1° marzo 2017 la Società ha acquisito la società Sud  
Engineering S.r.l., che svolgeva attività nel settore della manutenzione ed  
installazione di impianti radiotelevisivi, provvedendo in data 20 giugno 2017 alla  
successiva fusione per incorporazione i cui effetti giuridici sono decorsi dal 22  
giugno 2017 con la retrodatazione degli effetti contabili e fiscali al 1° marzo 2017.  
La fusione ha avuto l’obiettivo di semplificare l’assetto societario attuale che  
vedeva Sud Engineering S.r.l. quale unica società controllata di Rai Way S.p.A.  
potendo quest’ultima svolgere direttamente le attività della prima, con una  
maggiore funzionalità sotto il profilo economico, gestionale e finanziario. La  
Società, detenendo l’intero capitale di Sud Engineering S.r.l., non ha proceduto  
63  
ad assegnare – ai sensi dell’art. 2504-ter del codice civile proprie azioni in  
sostituzione delle quote di Sud Engineering, che in esito alla fusione, sono state  
pertanto annullate senza concambio e senza pagamenti di conguaglio in  
danaro. La fusione non ha comportato alcuna modificazione dell’azionariato  
della Società o l’esclusione dalla quotazione delle azioni di quest’ultima. Per  
quanto attiene ai riflessi tributari, l’operazione di fusione è fiscalmente neutra e  
pertanto non genera minusvalenze o plusvalenze fiscalmente rilevanti. Le attività  
e le passività di Sud Engineering sono state acquisite nel bilancio della Società in  
regime di continuità fiscale, ai sensi dell’art. 172, commi 1 e 2 del Testo Unico  
delle Imposte sui Redditi.  
Si segnala, inoltre, che l’attribuzione del disavanzo generato, nell’ambito del  
processo di fusione citato, dei cespiti intangibili è stato iscritto con il consenso del  
Collegio Sindacale nella voce “Avviamento” e “Portafoglio clienti – operazioni  
di business combination”.  
Secondo i principi contabili internazionali, le attività immateriali a vita utile  
indefinita, come l’avviamento, non sono soggette ad ammortamento, ma alla  
verifica di eventuali perdite di valore su base annuale (impairment test) come  
previsto dall’ IFRS 36. Naturale conseguenza di un diverso “regime”  
civilistico/contabile e fiscale (dove, nel secondo, vige il principio di neutralità e,  
quindi, di irrilevanza dei valori iscritti contabilmente) è il generarsi di un  
disallineamento tra valori contabili e fiscali.  
Con lo scopo di riassorbire i disallineamenti e le divergenze che si generano a  
seguito di operazioni straordinarie, la Società ha optato per il regime di  
affrancamento “ordinario”, ex art. 176, comma 2-ter del T.U.I.R. così come  
previsto dal nostro ordinamento tributario che consente alla società avente  
causa (incorporante) di riconoscere fiscalmente (riallineandoli) i maggiori valori  
iscritti in bilancio nell’ambito delle suddette operazioni, eliminando o riducendo  
il disallineamento con i valori civilistici previo versamento di unimposta  
sostitutiva.  
64  
 
Informazioni Generali (nota 2)  
Rai Way S.p.A. è una Società costituita e domiciliata in Italia, con sede legale in  
Roma, in Via Teulada, 66 e organizzata secondo l’ordinamento giuridico della  
Repubblica Italiana.  
La Società, costituita il 27 luglio 1999, è operativa dal 1 marzo 2000 in seguito al  
conferimento del ramo d'azienda "Divisione Trasmissione e Diffusione" da parte  
della controllante totalitaria Rai - Radiotelevisione Italiana S.p.A. (di seguito  
“Rai”).  
Rai Way possiede e gestisce le reti di trasmissione e diffusione del segnale Rai. Le  
attività della Società riguardano:  
la progettazione, l’installazione, la realizzazione, la manutenzione,  
l’implementazione, lo sviluppo e la gestione di reti di telecomunicazioni e  
software, nonché la predisposizione e la gestione di una rete  
commerciale, distributiva e di assistenza; il tutto finalizzato alla prestazione  
di servizi di trasmissione, distribuzione e diffusione di segnali e programmi  
sonori e visivi prioritariamente a favore di Rai, concessionaria del servizio  
pubblico radiotelevisivo, e di società da essa controllate nonché di altri  
terzi, e di servizi di telecomunicazione di qualunque genere;  
la fornitura di infrastrutture wireless e relativi servizi ad operatori wireless  
(inclusi operatori telefonici, operatori wireless “local lop”, operatore Tetra,  
UMTS, di altra tecnologia mobile, esistente o futura) inclusa la locazione di  
siti/antenne e servizi di co-locazione, servizi "built-to-suit", programmazione  
di rete e design, ricerca ed acquisizione di siti, design e costruzione di siti,  
installazione  
e
"commissioning" siti, ottimizzazione della rete,  
manutenzione delle infrastrutture, gestione e manutenzione della rete e  
relativi servizi di trasmissione a microonde o fibre;  
le attività di ricerca, consulenza e formazione riferite a soggetti sia interni  
che esterni alla Società, negli ambiti descritti nei precedenti punti.  
65  
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Sintesi dei Principi Contabili (nota 3)  
Di seguito sono riportati i principali criteri e principi contabili applicati nella  
preparazione del presente bilancio.  
Base di Preparazione  
Il Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto  
gli Amministratori hanno verificato l’insussistenza di indicatori di carattere  
finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la  
capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile  
futuro e in particolare nei prossimi 12 mesi. La descrizione delle modalità  
attraverso le quali la Società gestisce i rischi finanziari è contenuta nel paragrafo  
Gestione dei rischi finanziari.  
Il Bilancio è stato redatto ed è presentato in Euro, che rappresenta la valuta  
dell’ambiente economico prevalente in cui opera la Società. Tutti gli importi  
inclusi nel presente documento sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove  
diversamente indicato, e i prospetti di bilancio che sono espressi in Euro.  
Di seguito sono indicati i prospetti di bilancio e i relativi criteri di classificazione  
adottati dalla Società, nell’ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 -  
Presentazione del bilancio:  
il prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria è stato predisposto  
classificando le attività e le passività secondo il criterio “corrente/non  
corrente”;  
il prospetto di conto economico è stato predisposto classificando i costi  
operativi per natura;  
il prospetto di conto economico complessivo comprende, oltre all’utile  
dell’esercizio risultante dal conto economico, le altre variazioni delle voci  
di patrimonio netto riconducibili a operazioni non poste in essere con gli  
azionisti della Società;  
66  
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il prospetto di rendiconto finanziario è stato predisposto esponendo i flussi  
finanziari derivanti dalle attività operative secondo il “metodo indiretto”.  
Il Bilancio è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo  
storico, fatta eccezione per la valutazione delle attività e passività finanziarie per  
le quali è obbligatoria l’applicazione del criterio del fair value.  
Conversione di operazioni denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale  
Le operazioni in valuta diversa dall’Euro sono tradotte utilizzando il tasso di  
cambio in essere alla data della transazione. Gli utili e le perdite su cambi  
generate dalla chiusura della transazione oppure dalla conversione effettuata  
a fine anno delle attività e delle passività in valuta sono iscritte a conto  
economico nelle voci di conto economico “Proventi finanziari” e “Oneri  
finanziari”.  
Criteri di Valutazione  
Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili e i criteri di valutazione  
più significativi utilizzati per la redazione del Bilancio, immutati rispetto a quelli  
utilizzati per l’esercizio 2021.  
Attività materiali  
Le attività materiali sono iscritte al prezzo di acquisto comprensivo dei costi  
accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività pronte all’uso. Gli  
oneri finanziari direttamente attribuibili all’acquisizione, costruzione o produzione  
di attività materiali qualificate, sono capitalizzati e ammortizzati sulla base della  
vita utile del bene cui fanno riferimento.  
Le attività materiali, a partire dal momento in cui il bene è disponibile per  
l’impiego cui è destinato, sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti  
lungo la loro vita utile economico-tecnica, ossia entro il periodo in cui la Società  
stima che l’attività sarà utilizzata. Quando l’attività materiale è costituita da più  
67  
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componenti significative aventi vite utili differenti, l’ammortamento è effettuato  
per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore  
d’iscrizione, ridotto del valore che la Società si attende di poter realizzare  
cedendo l’attività al termine della sua vita utile, sempreché quest’ultimo valore  
sia ragionevolmente determinabile e di ammontare significativo. I terreni non  
sono oggetto di ammortamento, anche se acquistati congiuntamente a un  
fabbricato.  
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o  
ciclica sono imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione  
dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli  
elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi  
rispondono ai requisiti per essere classificati separatamente come attività o parte  
di un’attività. Le attività rilevate in relazione a migliorie di beni di terzi sono  
ammortizzate sulla base della durata del contratto d’affitto, ovvero sulla base  
della specifica vita utile del cespite, se inferiore.  
La vita utile, indicativa, stimata per le varie categorie di attività materiali è la  
seguente:  
Classe di attività materiale  
Vita utile (anni)  
Fabbricati e Torri  
30  
Impianti e macchinari  
4 – 12  
Attrezzature industriali e commerciali  
5 – 7  
Altri beni  
4 – 8  
La vita utile delle attività materiali è rivista e aggiornata, ove necessario, almeno  
alla chiusura di ogni esercizio.  
Diritto d’uso per leasing  
I contratti di locazione corrispondono ai contratti che attribuiscono il diritto d’uso  
esclusivo di un bene, identificato o identificabile, e che conferiscono il diritto  
sostanziale a ottenere tutti i benefici economici derivanti dal suo utilizzo per un  
68  
determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. I contratti o gli  
elementi di contratti complessi che presentano tali caratteristiche, sono rilevati  
nel bilancio attraverso l’iscrizione, nella situazione patrimoniale-finanziaria, di una  
passività rappresentata dal valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing,  
come definita nei criteri di valutazione delle Passività per leasing.  
Contestualmente e in contropartita alla rilevazione della passività, nell’attivo è  
iscritto il corrispondente “diritto d’uso per leasing”, ammortizzato a quote  
costanti lungo la durata del contratto di locazione o la relativa vita utile  
economico-tecnica se inferiore. La durata del contratto di leasing (lease term)  
è il periodo non annullabile dalla controparte per il quale si ha il diritto all’uso  
dell’attività sottostante.  
Rientrano in questa modalità di rilevazione contabile, le seguenti tipologie di  
contratto stipulate dalla Società:  
affitto di immobili;  
noleggio di auto;  
acquisto di diritti d’uso in modalità IRU (Indefeasible Right of Use) di fibra  
ottica.  
Tipicamente i contratti di affitto di immobili ad uso industriale prevedono rinnovi  
taciti a scadenza, ulteriormente rinnovabili per pari durata: conseguentemente  
ogni rinnovo costituisce un nuovo diritto d’uso rappresentativo del nuovo  
accordo (seppur tacito) raggiunto tra le parti.  
Alla data di decorrenza della locazione, il costo dell’attività consistente nel diritto  
di utilizzo comprende:  
a)  
l’importo della valutazione iniziale della passività per leasing;  
b)  
i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di  
decorrenza;  
c)  
i costi iniziali diretti (es. costi di mediazione);  
d)  
in presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione  
delle attività e il ripristino dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati  
69  
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(attualizzati) da sostenere al momento dell’abbandono delle strutture, rilevati in  
contropartita a uno specifico fondo per rischi ed oneri non correnti. Tali costi  
dall’esercizio 2019 sono inclusi in tale voce mentre fino all’esercizio 2018  
risultavano inclusi nella voce “Attività Materiali”.  
L’importo sub a), iscritto in contropartita al rigo passività per leasing, rileva:  
i canoni fissi;  
i pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso (es. indice di  
adeguamento ISTAT);  
il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se vi è la ragionevole  
certezza di esercitare l'opzione;  
i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing  
tiene conto dell'esercizio dell'opzione di risoluzione del leasing.  
Nel caso in cui il contratto di leasing preveda la possibilità di esercizio  
dell’opzione di acquisto e vi sia la ragionevole certezza di esercitarla, il diritto  
d’uso è rilevato al rigo Attività materiali nella corrispondente classe di attività ed  
è ammortizzato lungo la vita utile del bene.  
La Società si avvale dell’opzione concessa dagli IFRS di rilevare come costo al  
rigo costi per servizi i pagamenti dovuti per i leasing a breve termine (di durata  
non superiore ai 12 mesi) e per i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto  
valore (indicativamente inferiore a 5.000 euro).  
Attività immateriali  
Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica  
identificabili, controllate dalla Società e idonee a produrre benefici economici  
futuri. Il requisito dell’identificabilità, normalmente, è soddisfatto quando l’attività  
immateriale è riconducibile ad un diritto legale o contrattuale, ovvero può  
essere ceduta o concessa in licenza autonomamente oppure come parte  
integrante di altre attività. Il controllo consiste nel potere della Società di  
70  
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ottenere i benefici economici futuri derivanti dall’attività congiuntamente alla  
possibilità di impedirne o limitarne l’accesso ad altri.  
Le attività immateriali sono iscritte al costo determinato secondo i criteri indicati  
per le attività materiali.  
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate  
sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui  
le attività saranno utilizzate dalla Società. Per la determinazione del relativo  
valore da ammortizzare e della recuperabilità del valore di iscrizione, la Società  
applica il medesimo approccio illustrato con riferimento alle “Attività materiali”.  
Le attività immateriali aventi vita utile indefinita (Avviamento) non sono  
assoggettate ad ammortamento sistematico, ma sottoposte, con frequenza  
almeno annuale a verifica di recuperabilità (impairment test) così come richiesto  
dal principio contabile internazionale IAS 36. Eventuali svalutazioni di tali attività  
non possono essere oggetto di successivi ripristini.  
Riduzione di valore delle attività materiali e immateriali  
A ciascuna data di riferimento del bilancio è effettuata una verifica volta ad  
accertare se vi sono indicatori che le attività materiali e immateriali possano  
avere subito una riduzione di valore. A tal fine si considerano fonti di informazione  
sia interne che esterne. Relativamente alle prime (fonti interne) si considera:  
l’obsolescenza o il deterioramento fisico dell’attività, eventuali cambiamenti  
significativi nell’uso dell’attività e l’andamento economico dell’attività rispetto a  
quanto previsto. Per quanto concerne le fonti esterne si considera: l’andamento  
dei prezzi di mercato delle attività, eventuali discontinuità tecnologiche, di  
mercato o normative, l’andamento dei tassi di interesse di mercato o del costo  
del capitale utilizzato per valutare gli investimenti.  
Nel caso sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del  
valore recuperabile delle suddette attività, imputando l’eventuale svalutazione  
rispetto al relativo valore di libro a conto economico. Il valore recuperabile di  
un’attività è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi  
71  
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accessori di vendita, e il relativo valore d'uso, intendendosi per quest’ultimo il  
valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il  
valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di  
sconto che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro,  
rapportato al periodo dell’investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per  
un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore  
recuperabile è determinato in relazione alla cash generating unit (“CGU”) cui  
tale attività appartiene e cioè per il più piccolo insieme identificabile di attività  
che genera flussi di cassa in entrata indipendenti.  
A prescindere dalla presenza dei citati indicatori di riduzione di valore, per  
quanto riguarda le attività immateriali aventi vita utile indefinita che non sono  
assoggettate ad ammortamento sistematico, queste sono sottoposte con  
frequenza almeno annuale a verifica di recuperabilità (impairment test) così  
come richiesto dal principio contabile internazionale IAS 36.  
Una perdita di valore è riconosciuta a conto economico qualora il valore di  
iscrizione dell’attività, o della relativa CGU a cui la stessa è allocata, sia superiore  
al suo valore recuperabile. Le riduzioni di valore di CGU sono imputate alle  
relative attività, in proporzione al loro valore contabile e nei limiti del relativo  
valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione  
precedentemente effettuata, il valore contabile dell’attività, ad eccezione  
dell’avviamento, è ripristinato con imputazione al conto economico, nei limiti del  
valore netto di carico che l’attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata  
effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.  
Disponibilità liquide ed equivalenti  
Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista  
nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni,  
prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di  
variazione di valore.  
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Gli elementi inclusi nella voce “Disponibilità liquide ed equivalenti” sono valutati  
al fair value.  
Le operazioni di incasso sono registrate per data di operazione bancaria, per le  
operazioni di pagamento si tiene altresì conto della data di disposizione.  
Rimanenze  
Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo, prevalentemente  
materiali tecnici, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto, determinato con  
il metodo del costo medio ponderato, e il valore di mercato alla data di chiusura  
di esercizio. Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo non più  
utilizzabili nel ciclo produttivo vengono svalutate.  
I lavori in corso di esecuzione, tipicamente relativi all’adeguamento della rete di  
trasmissione e diffusione alle esigenze di Rai nell’ambito del “Contratto di  
fornitura di servizi di trasmissione e diffusione” con Rai (di seguito anche il  
“Contratto di Servizio”), sottoscritto il 5 giugno 2000 e valido, nella versione  
successivamente integrata e emendata in più occasioni, fino al 30 giugno 2014  
e rinegoziato in data 31 luglio 2014 con efficacia a partire dal 1° luglio 2014 (si  
veda in merito il paragrafo Transazioni con Parti Correlate nota 40), sono  
valutati sulla base dei costi sostenuti in relazione allo stato di avanzamento dei  
lavori, determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost).  
Crediti commerciali, altre attività finanziarie e altre attività  
I crediti commerciali, le attività finanziarie e le altre attività, tenuto conto delle  
loro caratteristiche contrattuali e del modello di business adottato per la loro  
gestione, sono classificati nelle seguenti categorie: (i) attività finanziarie valutate  
al costo ammortizzato; (ii) attività finanziarie valutate al fair value (valore equo)  
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con contropartita nelle altre componenti del risultato complessivo; (iii) attività  
finanziarie valutate al fair value con contropartita nel conto economico.  
I crediti commerciali, le attività finanziarie e le altre attività, se generano  
esclusivamente flussi di cassa contrattuali rappresentativi di capitale e interessi e  
se gestiti secondo un business model il cui obiettivo è di detenere l’attività per  
incassarne i summenzionati flussi, sono inizialmente iscritti al fair value (valore  
equo) rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili  
e
successivamente valutati col criterio del costo ammortizzato in base al metodo  
del tasso di interesse effettivo (ossia del tasso che rende uguali, al momento della  
rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione),  
opportunamente rettificato per tenere conto di eventuali svalutazioni, mediante  
l’iscrizione di un fondo svalutazione crediti.  
I crediti commerciali, le attività finanziarie e le altre attività aventi le  
sopramenzionate caratteristiche contrattuali, se gestiti secondo un business  
model il cui obiettivo è sia di detenere l’attività per incassarne i flussi contrattuali  
rappresentati dalla restituzione del capitale e dagli interessi maturati sia di  
realizzare l’investimento attraverso la vendita, sono valutati successivamente al  
fair value con contropartita nelle altre componenti del conto economico  
complessivo.  
Le attività finanziarie i cui flussi di cassa contrattuali non sono rappresentativi del  
pagamento dei soli capitale e interessi, sono valutati al fair value con  
contropartita a conto economico ad eccezione degli strumenti finanziari  
derivati designati come di copertura in una relazione di copertura dei flussi  
finanziari che sono valutati al fair value con contropartita nelle altre componenti  
del conto economico complessivo.  
I crediti verso clienti, le attività finanziarie e le altre attività sono inclusi nell’attivo  
corrente, a eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore ai dodici  
mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nell’attivo non corrente.  
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Riduzione di valore di attività finanziarie  
A ciascuna data di riferimento del bilancio, tutte le attività finanziarie, diverse da  
quelle valutate al fair value con contropartita a conto economico, sono  
analizzate al fine di verificare se esiste un’obiettiva evidenza che un’attività o un  
gruppo di attività finanziarie abbia subito o possa subire una perdita di valore  
secondo il modello delle “perdite attese”.  
La Società valuta le perdite attese sui crediti commerciali avendo riguardo alla  
loro intera durata in base a una stima ponderata delle probabilità che tali  
perdite possano verificarsi. A questo fine, la Società utilizza informazioni e analisi  
quantitative e qualitative, basate sull'esperienza storica, opportunamente  
integrata con valutazioni previsionali circa l’evoluzione attesa delle circostanze.  
Le perdite sono misurate come il valore attuale di tutte le differenze tra i flussi  
finanziari contrattualmente dovuti e i flussi di cassa che la Società si aspetta di  
ricevere. L’attualizzazione è effettuata applicando il tasso di interesse effettivo  
dell'attività finanziaria.  
Per le attività diverse dai crediti commerciali (attività finanziarie, altre attività,  
disponibilità liquide e mezzi equivalenti), se il rischio di credito (ossia il rischio di  
inadempimento lungo la vita attesa dello strumento finanziario) è aumentato  
significativamente dalla data di riconoscimento iniziale, la Società stima le  
perdite su un orizzonte temporale corrispondente con la durata di ciascuno  
strumento finanziario. Per le attività finanziarie rappresentate da titoli di debito  
cui è attribuito un basso rischio di credito alla data di riferimento del bilancio, le  
perdite sono stimate su un orizzonte temporale di dodici mesi. La Società, in linea  
con quanto effettuato dalla Capogruppo, ritiene che un titolo di debito abbia  
un basso rischio di credito quando il suo rating è equivalente o superiore ad  
almeno uno dei seguenti livelli: Baa3 per Moody’s, BBB- per Standard&Poor’s e  
Fitch.  
Per determinare se il rischio di credito di un'attività finanziaria, diversa dai crediti  
commerciali è aumentato significativamente dopo il riconoscimento iniziale, la  
Società utilizza tutte le informazioni pertinenti, ritenute ragionevoli, che siano  
adeguatamente supportate e disponibili senza costi o sforzi eccessivi.  
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Le perdite per riduzione di valore relative alle attività finanziarie sono presentate  
separatamente nel conto economico.  
Se l’importo di una perdita di valore di un’attività rilevata in passato diminuisce  
e la diminuzione può essere obiettivamente collegata ad un evento verificatosi  
successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa è riaccreditata a  
conto economico.  
Eliminazione contabile delle attività e passività finanziarie  
Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente quando è soddisfatta una  
delle seguenti condizioni:  
il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa dall’attività è scaduto;  
la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici connessi  
all’attività, cedendo i suoi diritti a ricevere flussi di cassa dall’attività  
oppure assumendo un’obbligazione contrattuale a riversare i flussi di  
cassa ricevuti a uno o più eventuali beneficiari connessi all’attività in virtù  
di un contratto che rispetta i requisiti previsti dall’IFRS 9 (c.d. “pass through  
test”);  
la Società non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi  
e benefici connessi all’attività finanziaria ma ne ha ceduto il controllo.  
Debiti di natura finanziaria  
I debiti di natura finanziaria sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi  
accessori di diretta imputazione, e successivamente sono valutati al costo  
ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se vi è un  
cambiamento nella stima dei flussi di cassa attesi, il valore delle passività è  
ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei  
nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno effettivo determinato inizialmente. I  
debiti finanziari sono classificati fra le passività finanziarie correnti, salvo quelli con  
scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data di bilancio e quelli per  
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i quali la Società abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per  
almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.  
I debiti finanziari sono contabilizzati alla data di negoziazione dell’operazione e  
sono rimossi dal bilancio al momento della loro estinzione e quando la Società  
ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.  
Passività per leasing  
Rappresentano il valore attuale dei pagamenti dovuti per i contratti di leasing  
(così come definiti nel precedente paragrafo “Diritti d’uso per leasing”) e sono  
rilevate alla data di decorrenza del contratto di leasing.  
Il valore attuale dei pagamenti dovuti è calcolato utilizzando il tasso di interesse  
implicito del leasing oppure il tasso di finanziamento marginale del locatario,  
applicabile alla data di decorrenza della locazione, se il tasso di interesse  
implicito del leasing non è prontamente disponibile. Il tasso di finanziamento  
marginale corrisponde col tasso di interesse che si sarebbe sostenuto per  
ottenere un finanziamento con analogo profilo di cassa e medesime garanzie  
collaterali del contratto di leasing (c.d. Incremental Borrowing Rate o Tasso  
Incrementale).  
Dopo la data di decorrenza, la passività del leasing, misurata applicando il  
criterio del costo ammortizzato, è aumentata per tener conto degli interessi  
passivi maturati, ed è diminuita per effetto dei pagamenti effettuati. Può essere  
inoltre rideterminata per tenere conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche  
del contratto di leasing. Nei casi in cui le modifiche riguardino la durata del  
leasing o la valutazione di un’opzione di acquisto dell’attività sottostante, la  
passività per leasing è rideterminata utilizzando un tasso di attualizzazione rivisto  
alla data della modifica.  
Strumenti finanziari derivati  
Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto:  
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il cui valore cambia in relazione alle variazioni di un parametro definito  
underlying, quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce,  
tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un  
credito o altra variabile;  
che richiede un investimento netto iniziale pari a zero, o minore di quello  
che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti  
delle condizioni di mercato;  
che è regolato a una data futura.  
Gli strumenti derivati sono classificati come attività o passività finanziarie a  
seconda del fair value (valore equo) positivo o negativo e sono classificati come  
“detenuti per la negoziazione” e valutati al fair value rilevato a Conto  
economico, a eccezione di quelli designati come efficaci strumenti di copertura.  
I derivati sono designati come strumenti di copertura quando la relazione tra il  
derivato e l’oggetto della copertura è formalmente documentata e l’efficacia  
della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati  
coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di  
copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di  
attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del  
fair value (valore equo) dei derivati considerate efficaci sono inizialmente  
rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del Conto  
economico complessivo consolidato e successivamente imputate a Conto  
economico consolidato coerentemente agli effetti economici prodotti  
dall’operazione coperta. Le variazioni del fair value dei derivati che non  
soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a  
Conto economico.  
Benefici ai dipendenti  
I benefici a breve termine sono rappresentati da salari, stipendi, relativi oneri  
sociali, indennità sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus  
pagabile nei dodici mesi dalla data del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati  
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quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l’attività  
lavorativa.  
Nei programmi con benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine  
rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile  
Italiano (“TFR”), l’ammontare del beneficio da erogare al dipendente è  
quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, ed è legato a  
uno o più fattori quali l’età, gli anni di servizio e la retribuzione. Pertanto il relativo  
onere è imputato al conto economico di competenza in base al calcolo  
attuariale. La passività iscritta nel bilancio per i piani a benefici definiti  
corrisponde al valore attuale dell’obbligazione alla data di bilancio. Gli obblighi  
per i piani a benefici definiti sono determinati annualmente da un attuario  
indipendente utilizzando il projected unit credit method. Il valore attuale del  
piano a benefici definiti è determinato scontando i futuri flussi di cassa a un tasso  
d’interesse pari a quello di obbligazioni (high-quality corporate) emesse in Euro  
e che tenga conto della durata del relativo piano pensionistico. Gli utili e le  
perdite attuariali derivanti dai suddetti aggiustamenti e le variazioni delle ipotesi  
attuariali sono imputate nel conto economico complessivo.  
A partire dal 1° gennaio 2007, la c.d. Legge Finanziaria 2007 e i relativi decreti  
attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti alla disciplina del TFR, tra cui la  
scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In  
particolare, i nuovi flussi del TFR potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme  
pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda. Nel caso di destinazione  
a forme pensionistiche esterne la Società è soggetta solamente al versamento  
di un contributo definito al fondo prescelto, e a partire da tale data le quote di  
nuova maturazione hanno natura di piani a contribuzione definita e pertanto  
non sono assoggettate a valutazione attuariale.  
Con riferimento agli incentivi all’esodo, la passività e il costo relativo ai benefici  
dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro, quando l’incentivazione  
all’esodo non è inserita nell’ambito di programmi di ristrutturazione, sono rilevati  
nel momento in cui l’impresa non può più ritirare l’offerta dei benefici dovuti per  
la cessazione del rapporto di lavoro. In particolare, se la cessazione del rapporto  
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avviene su decisione del dipendente, l’impresa non può più ritirare l’offerta di  
tali benefici al primo tra i seguenti momenti quando (i) il dipendente accetta  
l’offerta, (ii) entra in vigore una restrizione alla capacità dell’impresa di ritirare  
l’offerta. Diversamente, se la cessazione del rapporto avviene su decisione  
dell’impresa, quest’ultima non può più ritirare l’offerta di tali benefici quando ha  
comunicato agli interessati un piano strutturato di incentivazione all'esodo e  
quando le azioni richieste per completare il piano indicano che è improbabile  
che vengano apportate significative variazioni allo stesso. Se si prevede che tali  
benefici siano liquidati interamente entro dodici mesi dalla chiusura dell’esercizio  
nel quale tali benefici sono rilevati, sono applicati i requisiti per i benefici a breve  
termine per i dipendenti, mentre se non si prevede che saranno estinti  
interamente entro dodici mesi dal termine dell’esercizio, l’entità deve applicare  
i requisiti per gli altri benefici a lungo termine per i dipendenti.  
Fondi rischi e oneri  
I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata,  
di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili  
l’ammontare e/o la data di accadimento.  
Le passività connesse a contenziosi fiscali e a trattamenti fiscali incerti in materia  
di imposte sul reddito, sono allocate alla voce Passività per imposte sul reddito.  
L’iscrizione viene rilevata solo quando esiste un’obbligazione corrente, legale o  
implicita, per una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi  
passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l’adempimento  
dell’obbligazione. Tale ammontare rappresenta la miglior stima dell’onere per  
estinguere l’obbligazione.  
Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento  
delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore  
attuale dell’esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del  
mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico  
legato all’obbligazione. L’incremento del valore del fondo, determinato da  
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variazioni del costo del denaro nel tempo, è contabilizzato come interesse  
passivo.  
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati  
nell’apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si  
procede ad alcuno stanziamento.  
Debiti verso fornitori e altre passività  
I debiti verso fornitori e le altre passività sono inizialmente iscritti al fair value, al  
netto dei costi accessori di diretta imputazione, e in seguito sono valutati al costo  
ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo d’interesse.  
Riconoscimento dei ricavi e proventi  
La rilevazione dei ricavi è basata sui seguenti cinque passaggi:  
1. identificazione del contratto con il cliente;  
2. identificazione delle performance obligations (ossia gli impegni  
contrattuali a trasferire beni e/o servizi al cliente);  
3. determinazione del prezzo della transazione;  
4. allocazione del prezzo della transazione alle performance obligations  
identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene  
o servizio; e  
5. rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta  
soddisfatta.  
Alla sottoscrizione di ciascun contratto con la clientela, la Società, in relazione ai  
beni o servizi promessi, individua come obbligazione separata ogni promessa di  
trasferire al cliente un bene, un servizio, una serie di beni o servizi o, ancora, una  
combinazione di beni e servizi che siano distinti.  
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I ricavi sono valutati in misura corrispondente al fair value del corrispettivo  
spettante, comprensivo di eventuali componenti variabili, ove sia ritenuto  
altamente probabile che queste non si riverseranno in futuro.  
La Società rileva i ricavi spettanti per l’adempimento di ciascuna obbligazione  
separata nel momento in cui il controllo sui servizi resi, diritti concessi o beni ceduti  
è trasferito all’acquirente.  
I ricavi sono esposti in bilancio al netto di eventuali sconti e abbuoni, di  
pagamenti effettuati alla clientela cui non corrisponda l’acquisto di beni o servizi  
distinti da parte della Società, nonché della stima dei resi da clienti.  
La Società rileva un’attività o una passività contrattuale in funzione del fatto che  
la prestazione sia già avvenuta, ma il relativo corrispettivo debba ancora essere  
percepito, oppure una passività contrattuale quando, a fronte di compensi già  
percepiti, le obbligazioni assunte debbano ancora essere adempiute.  
Di seguito, per ciascuno dei principali flussi di ricavi identificati, è fornita una  
descrizione sintetica del processo di riconoscimento, misurazione e valutazione  
applicato.  
I ricavi derivanti dal Contratto di Fornitura di servizi chiavi in mano con la  
Capogruppo sono relativi allo svolgimento di tutte le attività necessarie per  
garantire la trasmissione e la diffusione, in Italia (sulle frequenze assegnate a Rai)  
e all’estero, del segnale radiofonico e televisivo relativo ai contenuti audio e/o  
video Rai e il regolare assolvimento degli obblighi facenti capo alla  
Concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo. Rientrano nell’oggetto del  
Contratto anche i così detti “Servizi Evolutivi” intendendo estensioni dei servizi già  
operativi e i “Nuovi Servizi” che si riferiscono invece a servizi concernenti  
standard/tecnologie del tutto nuovi, ad oggi non conosciuti né preventivabili.  
La natura dell’obbligazione assunta, che è soddisfatta nel corso del tempo,  
comporta il riconoscimento per competenza dei relativi ricavi lungo il periodo in  
cui l’obbligazione è adempiuta.  
I ricavi da servizi di ospitalità di impianti e apparati sono rilevati a partire dal  
momento in cui il cliente ottiene l’accesso ai siti presso i quali gli impianti e  
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apparati sono destinati a essere collocati. Tali ricavi sono riconosciuti linearmente  
lungo l’intera durata del contratto di ospitalità, prescindendo, quindi, dalla  
distribuzione temporale del corrispettivo.  
I proventi finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel  
quale sono maturati.  
Riconoscimento dei costi  
I costi sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza.  
Gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel  
quale sono maturati.  
Contributi pubblici  
I contributi pubblici, inclusi i contributi non monetari valutati al fair value (valore  
equo), sono rilevati quando esiste una ragionevole certezza che saranno ricevuti  
e che la Società rispetterà tutte le condizioni previste per la loro erogazione.  
Il beneficio di un finanziamento pubblico a un tasso di interesse inferiore a quello  
di mercato è trattato come un contributo pubblico. Il finanziamento è  
inizialmente rilevato al fair value (valore equo) e il contributo pubblico è misurato  
come differenza tra il valore contabile iniziale e la provvista ricevuta. Il  
finanziamento è successivamente valutato conformemente alle disposizioni  
previste per le passività finanziarie.  
I contributi pubblici in conto esercizio sono rilevati come componente positiva  
nel conto economico, all’interno della voce Altri ricavi e proventi.  
I contributi pubblici ricevuti per l’acquisto, la costruzione o l’acquisizione di  
attività immobilizzate (materiali o immateriali) sono rilevati a diretta riduzione del  
relativo costo di acquisto o di produzione ovvero iscritti a provento in relazione  
alla relativa vita utile, in base al processo di ammortamento delle attività  
oggetto di agevolazione.  
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Imposte  
Le imposte correnti sono iscritte tra le passività per imposte sul reddito correnti al  
netto degli acconti versati, ovvero nella voce attività per imposte sul reddito  
correnti quando il saldo netto risulti a credito. Le imposte correnti sono  
determinate moltiplicando la stima del reddito imponibile per le aliquote fiscali  
applicabili. Sia la stima del reddito imponibile, sia le aliquote fiscali utilizzate sono  
basate sulla normativa fiscale in vigore o sostanzialmente vigente alla data di  
riferimento.  
La voce include altresì la stima degli oneri che potrebbero gravare sul gruppo in  
relazione ai contenziosi fiscali in essere o ai trattamenti fiscali incerti in materia di  
imposte sul reddito, rilevati in contropartita alle passività per imposte sul reddito  
correnti oppure non correnti qualora il tempo stimato di risoluzione del  
contenzioso o dell’incertezza sottostanti sia superiore ai 12 mesi.  
Le imposte anticipate e differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze che  
emergono tra la base imponibile di una attività o passività e il relativo valore  
contabile, applicando le aliquote fiscali e la normativa approvate o  
sostanzialmente approvate per gli esercizi futuri nei quali le differenze saranno  
realizzate o estinte. Le imposte anticipate, per la quota non compensata dalle  
imposte differite, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia  
disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le stesse possano  
essere recuperate.  
Le imposte correnti, le imposte anticipate e differite sono rilevate nel conto  
economico alla voce “Imposte sul reddito”, ad eccezione di quelle relative a  
voci rilevate tra le componenti di conto economico complessivo diverse  
dall’utile netto e di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate  
a patrimonio netto. In questi ultimi casi le imposte differite sono rilevate nel conto  
economico complessivo e direttamente a patrimonio netto. Le imposte  
anticipate e differite sono compensate quando le stesse sono applicate dalla  
medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa  
una liquidazione del saldo netto.  
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Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte indirette e le tasse,  
sono incluse nella voce di conto economico “Altri costi”.  
La Società, con Rai, ha esercitato l’opzione per il regime fiscale del consolidato  
fiscale nazionale. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi  
reciproci, fra Rai e le altre Società del relativo Gruppo che hanno aderito al  
consolidato fiscale sono definiti nel “Accordo relativo all’esercizio dell’opzione  
per il consolidato nazionale ai sensi dell’articolo 117 e seguenti del “TUIR”,  
secondo il quale:  
le Società controllate che trasferiscono a Rai un utile fiscale, trasferiscono  
anche le somme necessarie a corrispondere la maggiore imposta da  
questa dovuta per effetto della loro partecipazione al consolidato  
nazionale;  
le Società controllate che trasferiscono a Rai una perdita fiscale sono  
compensate in misura pari al relativo risparmio d’imposta realizzato da Rai  
nel momento in cui questo risparmio è realizzato o avrebbe potuto esserlo  
dalla Società controllata che ha trasferito la perdita.  
Conseguentemente la relativa imposta, al netto degli acconti versati, delle  
ritenute subite e in genere dei crediti d’imposta, è rilevata come debito o credito  
verso la controllante.  
Utile per azione  
L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile della Società per la media  
ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio.  
L’utile diluito per azione è calcolato dividendo l’utile della Società per la media  
ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio. Ai fini del  
calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in  
circolazione è modificata assumendo l’esercizio da parte di tutti gli assegnatari  
di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre l’utile della Società è  
rettificato per tener conto di eventuali effetti, al netto delle imposte,  
dell’esercizio di detti diritti.  
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Principi contabili di recente emissione  
Principi contabili omologati dall’Unione Europea ma non ancora applicabili  
Con regolamento n. 2021/2036 emesso dalla Commissione Europea in  
data 19 novembre 2021 è stato omologato il documento IFRS 17  
Contratti assicurativi” pubblicato dallo IASB il 18 maggio 2017 e le  
successive modifiche pubblicate il 25 giugno 2020. Il principio fornisce un  
approccio completo alla contabilizzazione dei contratti assicurativi e si  
applica ai contratti assicurativi emessi, ai contratti di riassicurazione emessi  
o detenuti e ai contratti di investimento con caratteristiche di  
partecipazione discrezionale emessi.  
Le disposizioni dell’IFRS 17 e le successive modifiche sono efficaci a partire  
dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2023.  
Con regolamento n. 2022/357 emesso dalla Commissione Europea in data  
2 marzo 2022 è stato omologato il documento “Emendamenti allo IAS 8:  
Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori”. Le  
modifiche chiariscono come distinguere i cambiamenti nei principi  
contabili dai cambiamenti nelle stime contabili. La distinzione è rilevante  
perché i cambiamenti nelle stime contabili sono applicati in modo  
prospettico a transazioni future e altri eventi futuri, mentre i cambiamenti  
nei principi contabili sono generalmente applicati in modo retrospettivo  
a transazioni passate e altri eventi passati.  
Gli emendamenti sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il,  
o dopo il, 1° gennaio 2023. È consentita l'applicazione anticipata.  
Con regolamento n. 2022/357 emesso dalla Commissione Europea in data  
2 marzo 2022 è stato omologato il documento “Emendamenti allo IAS 1,  
Presentazione del bilancio: informativa sui principi contabili. L'obiettivo  
degli emendamenti è sviluppare linee guida ed esempi per aiutare le  
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entità ad applicare un giudizio di materialità nell’informativa sui principi  
contabili.  
Gli emendamenti sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio il, o dopo  
il, 1 ° gennaio 2023. È consentita l'applicazione anticipata.  
Con regolamento n. 2022/1392 emesso dalla Commissione Europea in  
data 11 agosto 2022 è stato omologato il documento “Emendamenti allo  
IAS 12 Imposte sul reddito: imposte differite relative ad attività e passività  
derivanti da una singola operazione”. Il documento affronta l'incertezza  
nella pratica in merito all’applicazione dell'esenzione prevista dai  
paragrafi 15 e 24 dello IAS 12 alle operazioni che danno origine sia a  
un'attività che a una passività al momento della rilevazione iniziale e  
possono comportare differenze temporanee fiscali dello stesso importo. In  
base alle modifiche proposte, l'esenzione dalla rilevazione iniziale prevista  
dallo IAS 12 non si applicherebbe alle operazioni che, al momento  
dell'esecuzione, diano luogo a importi uguali e compensabili di differenze  
temporanee tassabili e deducibili.  
Gli emendamenti sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il,  
o dopo il, 1° gennaio 2023. È consentita l'applicazione anticipata.  
Con regolamento n. 2022/1491 emesso dalla Commissione Europea in  
data 8 settembre 2022 è stato omologato il documento “Emendamenti  
all’IFRS 17 Contratti assicurativi: applicazione iniziale dell'IFRS 17 e dell'IFRS  
9 Informazioni comparative”. Gli emendamenti, di portata ristretta,  
affrontano un'importante questione relativa ai disallineamenti contabili  
tra le passività dei contratti assicurativi e le attività finanziarie derivanti  
dalle informazioni comparative presentate con l'applicazione iniziale  
dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9.  
Gli emendamenti sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il,  
o dopo il, 1° gennaio 2023.  
La Società ha valutato che tali modifiche non avranno impatti significativi sul  
proprio Bilancio.  
87  
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Principi contabili non ancora omologati dall’Unione Europea  
In data 23 gennaio 2020, in data 15 luglio 2020 e in data 31 ottobre 2022  
lo IASB ha emesso rispettivamente i documenti Amendments to IAS 1  
Presentation of Financial Statements: classification of liabilities as current  
or non-current”, il documento “Classification of Liabilities as Current or  
Non-current - Deferral of Effective Date” e il documento “Non-current  
Liabilities with Covenants” per chiarire i requisiti per la classificazione delle  
passività come correnti o non correnti. Più precisamente:  
a) le modifiche specificano che le condizioni esistenti alla fine del  
periodo di riferimento sono quelle che devono essere utilizzate per  
determinare se esiste un diritto a differire il regolamento di una  
passività;  
b) le aspettative della direzione in merito agli eventi successivi alla  
data di bilancio, ad esempio nel caso di violazione di un covenant  
o in caso di regolamento anticipato, non sono rilevanti;  
c) le modifiche chiariscono le situazioni che sono considerate  
liquidazione di una passività.  
A causa della pandemia di Covid-19, lo IASB ha proposto di differire la  
data di entrata in vigore del documento al 1° gennaio 2024, per fornire  
alle società più tempo per attuare eventuali cambiamenti di  
classificazione risultanti dalle modifiche.  
In data 22 settembre 222 lo IASB ha emesso il documento “Amendments  
to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback.  
L'emendamento specifica i criteri che il locatario deve utilizzare per  
misurare la passività del leasing derivante da un’operazione di leaseback,  
per evitare di rilevare utili o perdite sul diritto d'uso rilevato in bilancio.  
Gli emendamenti sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il,  
o dopo il, 1° gennaio 2023. È consentita l'applicazione anticipata.  
Allo stato la Società sta analizzando i principi indicati e valutando se la sua  
adozione avrà un impatto significativo sul proprio Bilancio.  
88  
La società nel predisporre i documenti di bilancio ha tenuto inoltre conto dei  
documenti emanati dall’ESMA e dell’informativa prevista relativamente agli  
impatti derivanti: (i) dall’epidemia di Covid-19; (ii) dalle tematiche connesse al  
cambiamento climatico; (iii) dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.  
Laddove le informazioni richieste dai principi contabili internazionali non fossero  
ritenute sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, nelle note  
illustrative vengono fornite le informazioni complementari necessarie allo scopo.  
Informativa per settore operativo  
L’IFRS 8 – Settori Operativi, identifica il “Settore operativo” come una  
componente di una entità: (i) che svolge attività in grado di generare flussi di  
ricavi e di costi autonomi; (ii) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al  
più alto livello decisionale operativo, che per Rai Way coincide con il Consiglio  
di Amministrazione, con lo scopo di assumere decisioni sull’allocazione delle  
risorse e di valutarne i risultati; e (iii) per il quale sono predisposte informazioni  
economico-patrimoniali separate. La Società ha identificato un solo settore  
operativo e l’informativa gestionale che è predisposta e resa periodicamente  
disponibile al Consiglio di Amministrazione per le finalità sopra richiamate,  
considerano l’attività d’impresa svolta da Rai Way come un insieme indistinto;  
conseguentemente in bilancio non è presentata alcuna informativa per settore  
operativo. Le informazioni circa i servizi prestati dalla Società, l’area geografica  
(che per la Società corrisponde pressoché interamente con il territorio dello Stato  
italiano) in cui essa svolge la propria attività e i principali clienti sono fornite nelle  
pertinenti note al presente bilancio, alle quali, pertanto, si rinvia.  
Rapporto tra Rai e Rai Way  
La costituzione della Società e il perfezionamento del conferimento del ramo di  
azienda facente capo alla Divisione Trasmissione e Diffusione da parte della  
controllante Rai, si inserisce in un più ampio progetto di razionalizzazione del  
Gruppo Rai che porta alla costituzione di alcune controllate deputate a  
89  
presidiare specifici settori di attività accessorie al Servizio Pubblico di diffusione  
dei programmi radiofonici e televisivi svolte da Rai. Per effetto del conferimento,  
avvenuto il 1 marzo 2000, la Società diviene titolare del ramo di azienda  
destinato allo svolgimento delle attività di pianificazione, progettazione,  
installazione, realizzazione, esercizio, gestione, manutenzione, implementazione  
e sviluppo degli impianti, delle stazioni, dei collegamenti e complessivamente  
della Rete di Trasmissione e di Diffusione dei segnali voce, video e dati di Rai. Alla  
Società viene pertanto trasferita la titolarità delle infrastrutture e degli impianti  
per la trasmissione e diffusione televisiva e radiofonica di Rai, oltre ai rapporti di  
lavoro con circa 600 ingegneri e tecnici specializzati nel settore della trasmissione  
e diffusione dei segnali radiotelevisivi.  
In data 5 giugno 2000, la Società sottoscrive con Rai il contratto di servizio, con il  
quale quest’ultima affida alla Società la fornitura in esclusiva dei servizi relativi  
all’installazione, manutenzione e gestione di reti di telecomunicazioni e la  
prestazione di servizi di trasmissione, distribuzione e diffusione di segnali e  
programmi radiofonici e televisivi. Il sopra menzionato contratto è rimasto in  
vigore fino al 30 giugno 2014.  
In data 31 luglio 2014, con efficacia dal 1° luglio 2014, in sostituzione del citato  
contratto, Rai e Rai Way hanno sottoscritto un nuovo Contratto di Servizio, per  
effetto del quale Rai ha affidato alla Società, su base esclusiva, un insieme di  
servizi che permettano a Rai: (i) la regolare trasmissione e diffusione, in Italia e  
all’estero, dei MUX che le sono stati assegnati in base alla normativa applicabile;  
e (ii) il regolare assolvimento degli obblighi di Servizio. In data 10 dicembre 2019,  
la Società ha sottoscritto con la Controllante un accordo avente ad oggetto la  
modifica di alcuni termini e condizioni di tale contratto rispetto al quale le parti  
hanno - inter alia - disciplinato gli impatti sul corrispettivo derivanti dal processo  
di refarming e rinunciato al diritto di disdetta al secondo settennio già previsto,  
producendo di fatto il rinnovo dello stesso fino al 30 giugno 2028, ferma restando  
la possibile già prevista prosecuzione per un ulteriore settennio, salva disdetta.  
Per ulteriori dettagli circa i rapporti tra Rai Way e Rai si rimanda al paragrafo  
“Transazioni con Parti Correlate” (nota 40).co  
90  
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Gestione dei Rischi Finanziari (nota 4)  
I rischi finanziari ai quali è esposta la Società sono gestiti secondo l’approccio e  
le procedure definiti all’interno di una specifica policy approvata dal CdA di Rai  
Way che, attraverso una gestione finalizzata alla minimizzazione del rischio,  
intende preservare il valore aziendale nel suo complesso e quello economico-  
finanziario nello specifico.  
I principali rischi individuati dalla Società sono:  
il rischio di mercato, derivante dall’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di  
interesse e dei rapporti di cambio, connesso alle attività e passività  
finanziarie rispettivamente possedute/originate e assunte;  
il rischio di credito, derivante dalla possibilità che una o più controparti  
possano essere insolventi;  
il rischio di liquidità, derivante dall’incapacità della Società di ottenere le  
risorse finanziarie necessarie per far fronte agli impegni finanziari di breve  
termine;  
il rischio di capitale derivante dalla capacità di continuare a garantire  
un’adeguata solidità patrimoniale.  
Rischio di mercato  
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di interesse e  
di cambio, ovvero di rating delle controparti con le quali si realizzano impieghi di  
liquidità, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o  
dei flussi di cassa attesi.  
La Società monitora costantemente i rischi di mercato al fine di porre in essere  
adeguate coperture qualora si presentino esposizione significative al fine di  
minimizzare tale rischio e preservare il valore aziendale.  
91  
Rischio Tasso di Interesse: il rischio tasso, derivante dalle possibili oscillazioni  
dei tassi di interesse applicati sui finanziamenti a medio/lungo termine  
accesi a favore della Società, è gestito, in presenza di importi significativi,  
tramite gli strumenti di copertura disponibili sul mercato quali IRS e altri  
strumenti derivati, con percentuali di copertura minima prestabiliti. Nel  
mese di ottobre del 2020 si è proceduto alla formalizzazione di un nuovo  
Contratto di Finanziamento per complessivi Euro 170 milioni (Euro 120  
milioni di Linea Term e Euro 50 milioni di Linea Revolving) della durata di 3  
anni. Si segnala che in data 29 dicembre 2021 è stato sottoscritto un  
contratto di acquisto di un Interest Rate Cap, pari a 0,0%,a copertura del  
rischio di incremento dei tassi Euribor su un importo nozionale di Euro 34,5  
milioni e con scadenza 27 ottobre 2023. Si segnala, inoltre, che, per la  
parte non coperta dal derivato di copertura, una possibile variazione di  
più o meno 50 bps dell’Euribor avrebbe comportato un provento, ovvero  
una perdita, quantizzabili, al lordo degli effetti fiscali, in circa Euro 0,05  
milioni ogni Euro +-10 milioni di capitale utilizzato. Si precisa che la Società  
ha avviato con alcuni istituti bancari le procedure per l’acquisizione di  
nuove fonti di finanziamento che saranno definite prima della scadenza  
del finanziamento precedentemente indicato.  
Rischio Tasso di Cambio: l’operatività della Società in valute diverse  
dall’Euro è estremamente limitata e pertanto l’esposizione al rischio  
cambio non produce effetti significativi sulla situazione economica e  
finanziaria. La Società monitora comunque l’esposizione in valuta per  
essere pronta ad assumere i provvedimenti idonei qualora si assumano  
posizioni di rischio significative .  
Rischi correlati all’investimento della liquidità: con riferimento al rischio  
sugli impieghi di liquidità, per i periodi di eccedenza di cassa, la Società  
prevede l’utilizzo di strumenti finanziari di mercato a basso rischio e con  
controparti di rating elevato o con la controllante.  
92  
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Rischio di credito  
La Società ha come cliente principale la controllante Rai, che, negli esercizi  
chiusi al 31 dicembre 2022 e 2021 ha generato Ricavi di Gruppo al netto dei costi  
a margine rispettivamente per Euro 210.516 migliaia (circa 86% del totale Ricavi)  
e Euro 199.182 migliaia (circa 87% del totale Ricavi). Gli altri clienti della Società  
sono principalmente operatori telefonici, società di broadcasting, enti della  
Pubblica Amministrazione e altri clienti corporate con i quali la Società  
sottoscrive contratti pluriennali per la fornitura di servizi. La Società è quindi  
esposta al rischio di concentrazione dei ricavi e di credito derivante dalla  
possibilità che le proprie controparti commerciali si trovino nell’incapacità o  
nell’impossibilità di fare fronte alle proprie obbligazioni, sia per motivi di carattere  
economico e finanziario alle stesse riferibili, quali la loro instabilità economica,  
l’incapacità di raccogliere capitali necessari per lo svolgimento della propria  
attività, ovvero la generale tendenza alla riduzione dei costi operativi, sia per  
motivi di carattere tecnico-commerciale o di natura legale connessi  
all’esecuzione dei servizi da parte della Società, quali la contestazione dei  
predetti servizi, ovvero l’ingresso dei clienti in procedure concorsuali che  
rendano più difficoltoso o impossibile il recupero dei crediti.  
L’eventuale inadempimento di una delle proprie controparti commerciali  
potrebbe comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale  
e finanziaria della Società.  
Per quanto riguarda il rischio di controparte, per la gestione del credito sono  
adottate procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner  
commerciali. L’analisi, svolta sulla situazione delle partite scadute può portare  
all’eventuale costituzione in mora dei soggetti che palesano ritardi nei  
pagamenti. Gli elenchi delle partite scadute oggetto di analisi vengono ordinati  
per importo e per cliente, aggiornati alla data di analisi al fine di evidenziare le  
situazioni che richiedono maggiore attenzione e le azioni di sollecito e recupero  
previste dalle procedure aziendali.  
A tal fine la Società promuove azioni di sollecito in via bonaria nei confronti delle  
controparti che risultano debitrici di importi relativi a partite scadute. Qualora  
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tale attività non sani la situazione pregressa, dopo aver proceduto alla formale  
costituzione in mora dei soggetti debitori, si valuta l’eventuale recupero legale  
finanche alla proposizione del decreto ingiuntivo.  
La seguente tabella fornisce una ripartizione dei crediti commerciali al 31  
dicembre 2022 e 2021, raggruppati per scaduto, al netto del fondo svalutazione  
crediti.  
Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
A scadere  
59.820  
58.980  
Scaduti da 0-30 giorni  
880  
562  
Scaduti da 31-60 giorni  
50  
22  
Scaduti da 61-90 giorni  
40  
449  
Scaduti da più di 90 giorni  
5.023  
8.212  
Totale Crediti commerciali  
66.222  
67.816  
Si precisa che i crediti commerciali hanno tutti scadenza entro i 12 mesi.  
Rischio di liquidità  
Il rischio di liquidità è rappresentato dall’impossibilità a reperire le risorse  
finanziarie necessarie a coprire i fabbisogni della gestione per investimenti,  
capitale circolante e servizio del debito. Rai Way ritiene che i flussi di cassa  
generati dalla gestione operativa e dal Contratto di Finanziamento in essere (v.  
paragrafo “Attività e passività finanziarie correnti e non correnti”) siano adeguati  
a coprire le necessità previste. Al 31 dicembre 2022 la Linea Term è stata utilizzata  
per Euro 101.000 migliaia mentre la linea Revolving, disponibile per un importo  
complessivo di Euro 50 milioni, risulta non essere utilizzata; i parametri finanziari  
previsti dal relativo contratto di finanziamento (covenants) risultano essere  
ampiamente rispettati.  
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Nelle seguenti tabelle sono indicati i flussi di cassa attesi negli esercizi a venire  
relativi alle passività finanziarie, ai debiti commerciali e agli altri debiti e passività  
al 31 dicembre 2022 e 2021.  
Al 31 dicembre 2022  
Entro 12 mesi Fra 1 e 5 anni  
Oltre 5 anni  
(in migliaia di Euro)  
Passività finanziarie correnti e non correnti  
101.544  
-
-
Debiti commerciali  
60.472  
-
-
Altri debiti e passività  
38.455  
145  
182  
Totale  
200.471  
145  
182  
Al 31 dicembre 2021  
Entro 12 mesi Fra 1 e 5 anni  
Oltre 5 anni  
Passività finanziarie correnti e non correnti  
185  
69.000  
Debiti Commerciali  
51.689  
Altri debiti e passività  
35.206  
Totale  
174.160  
69.000  
Al 31 dicembre 2022 sono stati effettuati tiraggi della linea term per 101 milioni di  
euro mentre la linea revolving non risulta utilizzata. Pertanto restano a  
disposizione della Società 69 milioni di euro per finanziare fabbisogni a breve  
termine e/o medio-lungo termine.  
Rischio di capitale  
Gli obiettivi della Società nella gestione del capitale sono ispirati alla  
salvaguardia della capacità di continuare a garantire una solidità patrimoniale  
ottimale. Nello specifico il rapporto tra i debiti finanziari (senza includere le  
passività finanziarie per leasing) e i mezzi propri della Società, risulta pari a 0,6 al  
31 dicembre 2022 mentre era pari a 0,4 al 31 dicembre 2021. Si segnala inoltre  
che il valore di mercato dei mezzi propri della Società al 31 dicembre 2022 risulta  
essere 8,4 volte superiore al relativo valore contabile.  
Il fair value dei crediti verso clienti e delle altre attività finanziarie, dei debiti verso  
fornitori, delle passività finanziarie (valutate con il metodo del costo  
ammortizzato), e degli altri debiti iscritti tra le voci “correnti” del prospetto della  
situazione patrimoniale-finanziaria, trattandosi principalmente di attività  
sottostanti a rapporti commerciali il cui regolamento è previsto nel breve  
95  
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termine, non si discosta in modo significativo dai valori contabili al 31 dicembre  
2022.  
Le passività e attività finanziarie non correnti sono regolate o valutate a tassi di  
mercato e si ritiene pertanto che il fair value delle stesse sia sostanzialmente in  
linea con gli attuali valori contabili.  
Dal 1° gennaio 2019, per effetto dell’adozione del nuovo principio contabile IFRS  
16, risultano iscritte in bilancio le passività per leasing, per un ammontare  
complessivo pari a Euro 40.133 migliaia al 31 dicembre 2022.  
Valutazione del fair value degli strumenti finanziari  
Gli strumenti finanziari in bilancio a fair value (valore equo) sono costituiti dai  
derivati finanziari di copertura, valutati, laddove necessario in considerazione  
della significatività degli ammontari, con l’ausilio di modelli finanziari in coerenza  
con le prassi di mercato Il fair value (valore equo) degli strumenti derivati  
rappresenta la posizione netta tra valori attivi e valori passivi.  
Si segnala che la Società il 29 dicembre 2021 ha stipulato un contratto di  
acquisto di un interest rate cap, pari a 0,0%, a copertura del rischio di incremento  
dei tassi Euribor su un importo nozionale di Euro 34,5 milioni e con scadenza 27  
ottobre 2023.  
Stime e assunzioni (nota 5)  
La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori  
l’applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si  
poggiano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull’esperienza storica  
e assunzioni che sono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in  
funzione delle relative circostanze. L’applicazione di tali stime e assunzioni  
influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, il prospetto di situazione  
patrimoniale e finanziaria, il prospetto di conto economico, il prospetto di conto  
economico complessivo, il rendiconto finanziario, nonché l’informativa fornita. I  
96  
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risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette  
stime e assunzioni, potrebbero differire da quelli riportati nei bilanci che rilevano  
gli effetti del manifestarsi dell’evento oggetto di stima, a causa dell’incertezza  
che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.  
Di seguito sono brevemente descritte le aree che richiedono più di altre una  
maggiore soggettività da parte degli amministratori nell’elaborazione delle stime  
e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate  
potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari.  
Passività potenziali  
L’accertamento di una passività a fronte di contenziosi e rischi derivanti da  
cause legali in corso, avviene quando il verificarsi di un esborso finanziario è  
ritenuto probabile e l’ammontare dello stesso può essere ragionevolmente  
stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia  
determinabile l’ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio. La  
Società è soggetta a cause legali (amministrative, fiscali e giuslavoristiche)  
riguardanti diverse tipologie di problematiche. La Società monitora  
costantemente lo status delle cause in corso e si avvale di esperti in materia  
legale.  
Ricavi (nota 6)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Ricavi da Gruppo RAI (*)  
210.516  
199.182  
Ricavi da terzi  
34.930  
30.755  
- Canoni per ospitalità impianti ed apparati  
28.168  
28.621  
- Altri  
6.762  
2.134  
Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni  
245.446  
229.937  
(*) I ricavi sono esposti al netto dei costi a margine pari a Euro 18.419 (Euro 18.767 migliaia al  
31/12/2021)  
97  
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La voce “Ricavi” include i ricavi di competenza dell’esercizio riconducibili alle  
prestazioni di servizi rientranti nella normale attività d’impresa.  
Al 31 dicembre 2022 i Ricavi registrano un incremento pari a Euro 15.509 migliaia  
rispetto al corrispondente periodo del 2021, passando da Euro 229.937 migliaia  
del 2021 a Euro 245.446 migliaia del 2022.  
I “Ricavi da Gruppo Rai” ammontano ad Euro 210.516 migliaia, pari all’ 86% del  
totale dei Ricavi per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 (Euro 199.182 migliaia,  
per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021) e sono in aumento di Euro 11.334  
migliaia rispetto allo stesso periodo del 2021. Tale incremento deriva  
dall’incremento del corrispettivo previsto dall’accordo finalizzato il 10 dicembre  
2019 con Rai relativo al processo di refarming ed efficace a partire dal 1 luglio  
2021 e dagli effetti dell’indicizzazione all’inflazione.  
La voce “Ricavi da terzi” comprende principalmente i ricavi generati con  
riferimento ai servizi di (i) tower rental, (ii) diffusione, (iii) trasmissione, e (iv) servizi  
di rete, prestati dalla Società a clienti terzi, diversi da Rai e da società del  
Gruppo. I Ricavi in oggetto registrano un incremento pari a Euro 4.175 migliaia  
rispetto all’esercizio precedente beneficiando dell’avvio dei nuovi servizi di  
broadcasting televisivo in ambito locale nelle aree tecniche dove Rai Way è  
risultata assegnataria dei diritti d’uso delle frequenze.  
Altri ricavi e proventi (nota 7)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Contributi in conto esercizio  
2.953  
71  
Risarcimento danni  
127  
52  
Altri proventi  
42  
459  
Totale altri proventi  
3.122  
582  
98  
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La voce di conto economico “Altri ricavi e proventi” è pari ad Euro 3.122 migliaia  
e presenta un incremento di Euro 2.540 migliaia rispetto al 31 dicembre 2021  
dovuto principalmente all’iscrizione del credito di imposta sulla componente  
energetica acquistata nel corso del secondo semestre dell’esercizio,  
compensato parzialmente dalla contrazione degli Altri proventi. La voce include  
altresì i contributi previsti dalla L. 488/92, dalla L. 190/14 per investimenti in ricerca  
e sviluppo, dalla L. 160/19 e dalla L.178/20 per investimenti in beni strumentali e  
risarcimenti danni.  
Costi per acquisti di materiali di consumo e merci (nota 8)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Acquisto carburante  
951  
854  
Acquisto combustibile  
121  
103  
Acquisto utensileria varia  
370  
449  
Variazione rimanenze di magazzino  
34  
79  
Totale materiali di consumo e merci  
1.476  
1.485  
La voce di conto economico “Materiali di consumo e merci” pari a Euro 1.476  
migliaia registra un decremento di Euro 9 migliaia rispetto ai valori al 31 dicembre  
2021. I costi per “Materiali di consumo e merci” includono prevalentemente i  
materiali di consumo quali carburanti e combustibili per gruppi elettrogeni e  
riscaldamento.  
Costi per servizi (nota 9)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
99  
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Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022 2021  
Prestazioni di lavoro autonomo:  
- Compensi ad amministratori e sindaci  
732  
728  
- Altre  
1.160  
1.084  
Altri servizi  
2.437  
2.798  
Diarie, viaggi di servizio e costi accessori del personale  
1.484  
1.299  
Prestazioni da contratto di servizio intercompany  
6.231  
6.166  
Manutenzioni e riparazioni  
5.037  
5.571  
Trasporti e assimilati  
286  
321  
Utenze  
23.190  
11.936  
Affitti e noleggi  
8.435  
8.327  
Totale costi per servizi  
48.992  
38.230  
La voce “Costi per servizi” registra un aumento pari ad Euro 10.762 migliaia  
(+28%), passando da Euro 38.230 migliaia al 31 dicembre 2021 a Euro 48.992  
migliaia al 31 dicembre 2022. Di seguito si rappresentano le principali dinamiche  
delle voci di costo sopra rappresentate e la descrizione dei principali fattori che  
le hanno determinate:  
la voce “Utenze” è pari a Euro 23.190 migliaia (Euro 11.936 migliaia al 31  
dicembre 2021) e include prevalentemente costi per elettricità, spese  
telefoniche e utenze varie. L’incremento rispetto al 2021 pari a Euro 11.254  
migliaia, è dovuto principalmente al rincaro dei costi di fornitura  
dell’energia elettrica.  
la voce “Prestazioni da contratto di servizio intercompany” che include i  
servizi prestati dalla Capogruppo registra un aumento nel confronto tra il  
2022 e il 2021 di Euro 65 migliaia dovuto principalmente a maggiori costi  
mensa e servizi connessi ad immobili in locazione;  
la voce “Altri servizi” pari a Euro 2.437 migliaia registra un decremento pari  
a Euro 361 migliaia rispetto ai valori del 2021, dovuto a servizi generali e  
maggiori recuperi di spesa. La voce include tra l’altro il corrispettivo di  
competenza per la revisione legale dei conti annuali e semestrali per Euro  
100 migliaia;  
100  
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la voce “Diarie, viaggi di servizio e costi accessori del personale” pari a  
Euro 1.484 migliaia registra un incremento pari a Euro 185 migliaia rispetto  
ai valori del 2021 per maggiori costi di trasferta per effetto  
all’allentamento delle misure restrittive per fronteggiare la diffusione del  
Covid-19;  
la voce “Manutenzioni e riparazioni” include i costi di manutenzione  
dell’infrastruttura di rete; presenta un saldo pari a Euro 5.037 migliaia con  
un decremento di Euro 534 migliaia rispetto ai valori del 2021  
principalmente da attribuire ad una riduzione delle attività di  
manutenzione effettuate sugli impianti di diffusione e sulle infrastrutture  
edili.  
la voce “Affitti e noleggi” include prevalentemente i costi di affitto e  
noleggio non rientranti nell’applicazione del principio IFRS 16 relativi  
prevalentemente a circuiti di trasmissione. Il saldo al 31 dicembre 2022 è  
pari a Euro 8.435 migliaia (Euro 8.327 migliaia al 31 dicembre 2021) con un  
incremento di Euro 108 migliaia.  
Di seguito si evidenzia il dettaglio dei costi per servizi prestati dalla società  
incaricata della revisione legale dei conti e dalle società appartenenti allo stesso  
network.  
Informazioni ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob  
(in migliaia di Euro)  
Corrispettivi esercizio 2022  
Tipologia dell'incarico  
Revisione legale dei conti  
79  
Revisione contabile limitata della Relazione finanziaria semestrale  
21  
Revisione limitata della Dichiarazione non finanziaria  
31  
Totale costi per servizi  
131  
Costi per il Personale (nota 10)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
101  
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Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022 2021  
Salari e stipendi  
36.618  
36.315  
Oneri sociali  
10.736  
10.658  
Trattamento di fine rapporto  
2.046  
2.104  
Trattamento di quiescenza e simili  
617  
736  
Incentivazione all'esodo  
-
359  
Altri costi  
(1.274)  
78  
Costi del personale capitalizzati  
(5.035)  
(4.856)  
Totale costi per il personale  
43.708  
45.394  
I “Costi per il personale” ammontano nel 2022 a Euro 43.708 migliaia con un  
decremento di Euro 1.686 migliaia rispetto al 2021, determinato  
prevalentemente dal rilascio di stanziamenti relativi ad esercizi precedenti,  
contabilizzati nella voce “Altri costi”, da minori oneri per iniziative di  
incentivazione all’esodo e dall’aumento dei costi del personale capitalizzati, che  
sono pari ad Euro 5.035 migliaia (Euro 4.856 migliaia al 31 dicembre 2021).  
Per dettagli sugli effetti economici connessi al trattamento contabile dei benefici  
ai dipendenti si rimanda alla Nota 31 “Benefici ai dipendenti”.  
Di seguito si riporta il numero medio e numero puntuale dei dipendenti della  
Società:  
Numero medio di dipendenti  
Numero puntuale di dipendenti  
per l'esercizio chiuso al  
per l'esercizio chiuso al  
(in unità)  
2022  
2021  
2022  
2021  
Dirigenti  
24  
22  
25  
23  
Quadri  
169  
167  
169  
173  
Impiegati  
386  
397  
384  
403  
Operai  
7
8
6
7
Totale  
586  
594  
584  
606  
Altri Costi (nota 11)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
102  
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Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022 2021  
Contributo alle Autorita' di controllo  
332  
330  
ICI/IMU/TASI  
600  
601  
Imposte sulla produzione e sui consumi  
917  
1.086  
Altre imposte indirette, tasse e altri tributi  
329  
360  
Altro  
1.176  
451  
Totale Altri costi  
3.354  
2.828  
La voce di conto economico “Altri costi” registra un aumento pari a Euro 526  
migliaia (+18,6%), passando da Euro 2.828 migliaia al 31 dicembre 2021 a Euro  
3.354 migliaia al 31 dicembre 2022 principalmente per maggiori minusvalenze da  
alienazioni di attività materiali.  
Svalutazione delle attività finanziarie (nota 12)  
La voce “Svalutazione delle attività finanziarie” presenta un saldo pari a Euro 319  
migliaia al 31 dicembre 2022, registrando un incremento pari a Euro 116 migliaia  
rispetto al valore al 31 dicembre 2021 in cui era pari a Euro 203 migliaia. Tale  
incremento è dovuto a maggiori svalutazioni crediti effettuate nel corso  
dell’esercizio.  
Ammortamenti e altre svalutazioni (nota 13)  
La voce “Ammortamenti”, inclusa nella voce di conto economico  
“Ammortamenti e altre svalutazioni”, è pari a Euro 46.909 migliaia al 31 dicembre  
2022 (Euro 50.301 migliaia al 31 dicembre 2021). Si segnala che per effetto  
dell’adozione del principio contabile IFRS 16, entrato in vigore dal 1° gennaio  
2019, tale voce include il valore dell’ammortamento dei diritti d’uso per leasing;  
inoltre, i valori relativi allo “Smantellamento e ripristino” sono stati riclassificati  
dalla voce “Attività Materiali” alla voce “Diritti d’uso-fabbricati”. Rispetto  
all’esercizio precedente il decremento della voce “Ammortamenti e altre  
svalutazioni” pari a Euro 3.392 migliaia risulta determinato principalmente dal  
completamento del processo di ammortamento dei cespiti relativi agli apparati  
103  
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trasmissivi installati nell’ambito del passaggio dal sistema televisivo analogico a  
quello digitale in tecnologia DVB-T. Si precisa che per alcuni di essi la Società ha  
provveduto a ridurre la vita utile e quindi il periodo di ammortamento per  
esigenze tecnologiche e in coerenza con le disposizioni vigenti relative al  
processo di Refarming.  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Ammortamenti  
Attività materiali  
fabbricati  
987  
911  
impianti e macchinario  
29.153  
33.629  
attrezzature industriali e commerciali  
1.258  
1.239  
altri beni  
306  
283  
Totale ammortamento attività materiali  
31.704  
36.062  
Diritti d'uso  
fabbricati  
9.801  
9.718  
altri beni  
957  
623  
Totale ammortamento diritti d'uso  
10.758  
10.341  
Attività immateriali  
software  
4.236  
3.687  
altro  
211  
211  
Totale ammortamento attività immateriali  
4.447  
3.898  
Totale ammortamenti  
46.909  
50.301  
Altre svalutazioni  
-
-
Totale ammortamenti e altre Svalutazioni  
46.909  
50.301  
Accantonamenti (nota 14)  
La voce “Accantonamenti” presenta un saldo negativo (componente positivo  
di reddito) pari a Euro 14 migliaia, dovuto ad accantonamenti a fondo per Euro  
15 migliaia e assorbimento di fondi per Euro 29 migliaia. Per ulteriori dettagli si  
rinvia a quanto evidenziato nella voce “Fondo rischi e oneri”, nota 32. Al 31  
104  
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dicembre 2021 la voce presentava un saldo positivo pari ad Euro 973 migliaia  
(componente negativo di reddito).  
Proventi e Oneri Finanziari (nota 15)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Utili su cambi  
41  
3
Interessi attivi da controllante  
2
-
Altri proventi finanziari  
37  
889  
Totale Proventi finanziari  
80  
892  
Interessi sull'obbligazione per benefici ai dipendenti  
(73)  
(22)  
Perdite su cambi  
(86)  
(37)  
Interessi passivi verso banche e altri finanziatori  
(952)  
(342)  
Interessi adeguamento fondo smantellamento e ripristino  
(150)  
(170)  
Interessi passivi su contratti di leasing  
(487)  
(548)  
Altri oneri finanziari  
(384)  
(992)  
Totale Oneri finanziari  
(2.132)  
(2.111)  
Totale Proventi finanziari netti  
(2.052)  
(1.219)  
I “Proventi finanziari” pari ad Euro 80 migliaia registrano un decremento di Euro  
812 migliaia rispetto al 31 dicembre 2021, dovuto principalmente a minori  
proventi relativi al credito derivante dall’istanza di rimborso IRES relativa alla  
deducibilità IRAP riguardante le spese di personale dipendente e a minori  
dividendi connessi all’operazione di liquidazione della società partecipata  
Sogepotel Srl.  
Gli “Oneri finanziari” presentano un saldo pari ad Euro 2.132 migliaia con un  
incremento pari ad Euro 21 migliaia rispetto allo stesso periodo dello scorso  
esercizio (Euro 2.111 migliaia al 31 dicembre 2021). L’incremento risulta dovuto  
all’effetto combinato di maggiori interessi per Euro 610 migliaia relativi al  
contratto di finanziamento sottoscritto dalla Società in data 29 ottobre 2020  
parzialmente compensato dalla minor minusvalenza da realizzo per Euro 489  
migliaia relativa alla liquidazione della società partecipata Sogepotel.  
105  
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Imposte sul Reddito (nota 16)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022 2021  
Imposte correnti  
27.300  
25.460  
Imposte differite  
749  
(49)  
Imposte sostitutive  
62  
62  
Imposte relative a esercizi precedenti  
(30)  
(971)  
Totale  
28.081  
24.502  
Le imposte sul reddito correnti sono iscritte, in base alla stima del reddito  
imponibile in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti. La voce “Imposte  
correnti” è pari a Euro 27.300 migliaia, con un incremento rispetto al periodo  
precedente di Euro 1.840 migliaia per effetto di un maggiore risultato ante  
imposte.  
La voce include:  
IRES pari a Euro 22.760 migliaia;  
IRAP pari a Euro 4.540 migliaia  
Le imposte differite presentano un saldo positivo pari ad Euro 749 migliaia con  
un incremento pari ad Euro 798 migliaia rispetto al 31 dicembre 2021.  
Si segnala tra le componenti più significative delle imposte anticipate l’effetto  
reversal determinato dal fondo competenze maturate a seguito dell’impatto  
delle valutazioni attuariali legato alla stima del fondo TFR e dai conseguenti  
appostamenti.  
Le imposte differite includono:  
Imposte prepagate pari ad Euro 788 migliaia;  
Imposte differite passive pari ad Euro (39) migliaia.  
106  
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Le imposte anni precedenti presentano un saldo negativo pari a Euro 30 migliaia,  
con un incremento pari a 941 migliaia rispetto all’anno precedente in cui la  
società aveva beneficiato del bonus fiscale aiuti di Stato IRAP pari a Euro 1.000  
migliaia.  
Attività Materiali (nota 17)  
La voce in oggetto e la relativa movimentazione risulta dettagliabile come  
segue:  
Attività  
Attrezzature  
Impianti e  
materiali in Totale attività  
Terreni Fabbricati  
industriali e Altri beni  
macchinario  
corso e  
materiali  
commerciali  
(in migliaia di Euro)  
acconti  
Valori contabili al 1° gennaio 2022  
Costo al 1° gennaio 2022  
12.135  
98.452  
817.979  
32.179  
2.556  
55.978  
1.019.279  
Fondi ammortamento al 1° gennaio 2022  
-
(76.929)  
(668.339)  
(27.687)  
(1.866)  
-
(774.821)  
Valore netto contabile al 1° gennaio 2022  
12.135  
21.523  
149.640  
4.492  
690  
55.978  
244.458  
Movimentazioni 2022  
Investimenti  
-
2.051  
41.907  
485  
583  
23.840  
68.866  
Ammortamenti dell'esercizio  
-
(987)  
(29.153)  
(1.258)  
(306)  
(31.704)  
-
Dismissioni  
costo  
(10)  
(50)  
(19.093)  
(120)  
(8)  
(47)  
(19.328)  
fondi ammortamento  
-
47  
18.308  
119  
7
-
18.481  
valore netto contabile  
(10)  
(3)  
(785)  
(1)  
(1)  
(47)  
(847)  
Riclassifiche  
-
2.774  
50.064  
512  
-
(53.350)  
-
Trasferimenti  
-
costo  
(30)  
30  
-
-
-
-
-
fondi ammortamento  
-
-
-
-
-
-
-
valore netto contabile  
(30)  
30  
-
-
-
-
-
Valori contabili al 31 dicembre 2022  
-
Costo al 31 dicembre 2022  
12.095  
103.257  
890.857  
33.056  
3.131  
26.421  
1.068.817  
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2022  
-
(77.869)  
(679.184)  
(28.826)  
(2.165)  
-
(788.044)  
Valore netto contabile al 31 dicembre 2022  
12.095  
25.388  
211.673  
4.230  
966  
26.421  
280.773  
La voce “Attività materiali” presenta un saldo al 31 dicembre 2022 pari ad Euro  
280.773 migliaia, in aumento di Euro 36.314 migliaia rispetto al precedente  
esercizio e sono principalmente riferite ad Impianti e Macchinari. Tale  
scostamento risulta dovuto principalmente all’effetto degli investimenti effettuati  
nel corso dell’esercizio (pari ad Euro 68.866 migliaia) parzialmente compensati  
dagli ammortamenti del periodo (pari ad Euro 31.704 migliaia). La voce “Attività  
materiali” accoglie i costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi.  
107  
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Si segnala, che nonostante l’analisi degli indicatori interni ed esterni non faccia  
emergere elementi che mettano a rischio la recuperabilità dei valori delle  
Attività materiali, la Società ha comunque effettuato un test di impairment. Per  
maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nel paragrafo Attività immateriali  
(nota 19).  
Diritti d’uso per leasing (nota 18)  
Il valore dei diritti d’uso per leasing, pari a Euro 33.434 migliaia, risulta dettagliabile  
come segue:  
Terreni e Fabbricati  
Altri beni  
Totale  
(in migliaia di Euro)  
Valori contabili al 1°gennaio 2022  
Costo al 1° gennaio 2022  
63.478  
2.282  
65.760  
Fondo ammortamento  
(32.531)  
(1.681)  
(34.212)  
Valore netto contabile al 1° gennaio 2022  
30.947  
601  
31.548  
Movimentazioni 2022  
-
Incrementi e capitalizzazioni  
5.340  
7.536  
12.876  
Ammortamenti dell'esercizio  
(9.801)  
(957)  
(10.758)  
Dismissioni:  
costo  
(696)  
-
(696)  
fondi ammortamento  
686  
-
686  
valore netto  
(10)  
-
(10)  
Disdette  
(222)  
-
(222)  
Valori contabili al 31 dicembre 2022  
Costo storico  
67.900  
9.818  
77.718  
Fondo ammortamento  
(41.646)  
(2.638)  
(44.284)  
Valore netto contabile al 31 dicembre 2022  
26.254  
7.180  
33.434  
Gli incrementi e capitalizzazioni, pari a Euro 12.876 migliaia, sono riferiti a contratti  
d’affitto di immobili, di noleggio di mezzi di trasporto e di utilizzo in modalità IRU  
(Indefeasible Right of Use) di fibra ottica che hanno avuto decorrenza  
nell’esercizio.  
108  
 
I costi per leasing di attività a breve termine e di modesto valore sono inseriti tra  
i Costi per servizi (nota 9).  
Attività Immateriali (nota 19)  
Le attività immateriali ammontano a Euro 19.520 migliaia, in incremento rispetto  
al 31 dicembre 2021 di Euro 2.276 migliaia per effetto principalmente degli  
investimenti effettuati nell’esercizio (pari a Euro 6.723 migliaia), parzialmente  
compensati dagli ammortamenti di periodo (pari a Euro 4.447 migliaia). Si  
precisa che il suddetto incremento è stato principalmente determinato da  
investimenti in software.  
Si segnala che anche in assenza di indicatori interni ed esterni che evidenzino  
perdite di valore in relazione alla voce “Avviamento”, è stato effettuato un test  
di impairment che ha comunque confermato la recuperabilità del valore iscritto  
a bilancio anche in coerenza con il principio contabile internazionale IAS 36  
ricorrendo alle seguenti assunzioni; poiché Rai Way non ha cash generating unit  
(“CGU”), il valore recuperabile (recoverable amount) è stato determinato  
utilizzando i flussi di cassa prospettici della Società. Il valore recuperabile è stato  
confrontato con il capitale investito netto della Società al 31 dicembre 2022.  
Per l’attualizzazione dei flussi di cassa si è utilizzato un WACC compreso tra 6,0%  
e 7,0%, un tasso di crescita (g) compreso tra 1,5% e 2,5% nel lungo termine. Ai fini  
di calcolo del terminal value si è considerato inter alia:  
il rapporto tra capex di mantenimento (escluso gli investimenti IFRS16) e  
ricavi del 6% in coerenza con le ipotesi del piano industriale senza alcun  
investimento di sviluppo;  
ammortamenti uguali agli investimenti di mantenimento;  
variazione del capitale circolante netto e dei fondi pari a zero.  
Il valore recuperabile è notevolmente superiore al valore oggetto di test. A tal  
fine non sono stati considerati gli impatti relativi ad un potenziale ampliamento  
delle infrastrutture e/o ad usi alternativi dell’infrastruttura esistente.  
109  
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Nella tabella seguente è evidenziata la movimentazione delle attività  
immateriali:  
Valori contabili al 1° gennaio 2022  
Costo al 1° gennaio 2022 (*)  
12.180  
5.813  
3.350  
2.010  
23.353  
Fondi ammortamento al 1° gennaio 2022  
(5.079)  
-
(1.030)  
-
(6.109)  
Valore netto contabile al 1° gennaio 2022  
7.101  
5.813  
2.320  
2.010  
17.244  
Movimentazioni 2022  
Investimenti  
3.042  
3.681  
6.723  
Ammortamenti dell'esercizio  
(4.236)  
(211)  
(4.447)  
Fondo Svalutazione  
-
-
Dismissioni  
-
Costo  
(1)  
(1)  
Fondi ammortamento  
0
0
Valore netto contabile  
(1)  
(1)  
Riclassifiche  
2.008  
(2.008)  
-
Trasferimenti  
-
Valori contabili al 31 dicembre 2022  
-
Costo al 31 dicembre 2022 (**)  
17.229  
5.813  
3.350  
3.683  
30.075  
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2022  
(9.314)  
-
(1.241)  
-
(10.555)  
Valore netto contabile al 31 dicembre 2022  
7.915  
5.813  
2.109  
3.683  
19.520  
(*) Valore al netto dei cespiti totalmente ammortizzati nell'esercizio precedenti pari ad Euro 1.712 migliaia.  
(**) Valore comprensivo di Euro 4.139 migliaia riferito ai software totalmente ammortizzati nel corso dell'esercizio 2022.  
Attività e passività finanziarie correnti e non correnti (nota 20)  
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle voci “Attività finanziarie  
correnti” e “Attività finanziarie non correnti”:  
Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Credito verso controllante  
376  
345  
Altri crediti finanziari  
166  
192  
Attività per derivati di copertura su tassi  
938  
-
Totale attività finanziarie correnti  
1.480  
537  
Ratei e risconti attivi  
-
160  
Attività per derivati di copertura su tassi  
-
59  
Totale attività finanziarie non correnti  
-
219  
Le attività finanziarie correnti ammontano a Euro 1.480 migliaia e aumentano di  
Euro 943 migliaia rispetto all’esercizio precedente (Euro 537 migliaia al 31  
dicembre 2021) principalmente per effetto del fair value dello strumento  
110  
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derivato (interest rate cap), pari a Euro 938 migliaia, relativo alla copertura del  
rischio di incremento dei tassi Euribor (per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 4  
“Gestione dei rischi finanziari”) e classificato al 31 dicembre 2021 tra le attività  
finanziarie non correnti.  
Le attività finanziarie non correnti presentano un saldo pari a Euro 0 (Euro 219  
migliaia al 31 dicembre 2021) dovuto principalmente all’azzeramento dei ratei e  
risconti attivi e alla riclassifica tra le attività finanziarie correnti del fair value dello  
strumento derivato (interest rate cap).  
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle voci “Passività finanziarie  
correnti” e “Passività finanziarie non correnti” al 31 dicembre 2022 e 2021:  
Al 31 dicembre 2021  
Entro 12 mesi Fra 1 e 5 anni  
Oltre 5 anni  
Totale  
(in migliaia di Euro)  
Debiti verso banche  
122  
69.000  
-
69.122  
Debiti verso altri finanziatori  
39  
-
39  
Altri debiti finanziari  
24  
-
-
24  
Debiti verso controllante  
-
-
-
-
Totale  
185  
69.000  
-
69.185  
Al 31 dicembre 2022  
Entro 12 mesi Fra 1 e 5 anni  
Oltre 5 anni  
Totale  
(in migliaia di Euro)  
Debiti verso banche  
101.374  
-
-
101.374  
Debiti verso altri finanziatori  
-
-
-
-
Altri debiti finanziari  
170  
-
-
170  
Debiti verso controllante  
-
-
-
-
Totale  
101.544  
-
-
101.544  
Relativamente ai “Debiti verso banche”, si precisa che la Società ha sottoscritto  
in data 29 ottobre 2020 un contratto di finanziamento con un pool di istituti  
finanziari costituto da Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A., Banca  
Nazionale del Lavoro S.p.A., Unicredit S.p.A. e Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. per  
complessivi Euro 170.000 migliaia e distinto in una Linea di Credito Term utilizzabile  
in più soluzioni e una Linea di Credito Revolving utilizzabile per cassa, entrambe  
a medio termine e rispettivamente per un importo massimo di Euro 120.000  
migliaia e Euro 50.000 migliaia. Il capitale della Linea di Credito Term sarà  
rimborsato in un’unica soluzione alla data di scadenza finale del 27 ottobre 2023.  
Si precisa che nel corso dell’esercizio la Società ha provveduto al tiraggio di Euro  
32.000 migliaia sulla linea di credito term. Gli utilizzi a valere sulla Linea di Credito  
111  
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Revolving saranno rimborsati alla data di scadenza del relativo periodo di  
interessi.  
Si informa che la Società monitora costantemente i mercati finanziari, avendo  
interlocuzioni continue con i principali istituti finanziari, anche al fine di rifinanziare  
in prossimità della scadenzail il contratto di finanziamento in essere.  
Di seguito si riporta l’Indebitamento finanziario netto della Società, determinato  
conformemente a quanto previsto daI paragrafo 175 e seguenti delle  
raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall’ESMA, n. 32-382-  
1138 del 4 marzo 2021 (orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi  
del Regolamento UE 2017/1129, c. d. “Regolamento sul Prospetto”).  
Indebitamento finanziario netto  
Al 31 dicembre Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
A. Disponibilità liquide  
35.184  
17.244  
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide  
-
-
C. Altre attività finanziarie correnti  
1.480  
537  
D. Liquidità (A) + (B) + (C)  
36.664  
17.781  
Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte  
E.  
18.095  
15.154  
corrente del debito finanziario non corrente)  
F.  
Parte corrente del debito finanziario non corrente  
101.000  
87  
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F)  
119.095  
15.241  
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G - D)  
82.431  
(2.540)  
Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di  
I.  
22.583  
90.413  
debito)  
J.  
Strumenti di debito  
-
-
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti  
-
-
L.  
Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)  
22.583  
90.413  
M.  
Totale indebitamento finanziario (H + L)  
105.014  
87.873  
Esclusi gli effetti da IFRS 16 -Passività per leasing:  
40.133  
36.469  
Q. Indebitamento finanziaio netto ESMA al netto IFRS 16  
64.881  
51.404  
Attività per imposte differite e Passività per imposte differite (nota 21)  
Si riporta di seguito la movimentazione della fiscalità differita; per maggiori  
dettagli sulla natura delle imposte differite si rinvia al paragrafo “Imposte sul  
reddito” (nota 16):  
112  
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Attività e Passività per imposte differite  
Al 31 dicembre Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Saldo all'inizio del periodo  
3.040  
2.846  
Effetto a conto economico  
(749)  
50  
Effetto a conto economico complessivo  
(527)  
144  
Effetto da IFRS 15  
Saldo alla fine del periodo  
1.764  
3.040  
Di cui:  
- crediti per imposte anticipate  
2.028  
3.132  
- imposte differite passive  
(264)  
(92)  
Il saldo della voce in oggetto riporta l’importo delle attività per imposte differite  
al netto delle relative passività.  
La movimentazione delle attività per imposte differite risulta dettagliabile come  
segue:  
Attività per imposte differite  
Fondi per oneri  
Benefici ai  
Altre  
Totale  
(in migliaia di Euro)  
e rischi  
dipendenti  
partite  
Saldo al 31 dicembre 2021  
2.335  
542  
255  
3.132  
Effetto a conto economico  
(634)  
(129)  
(25)  
(788)  
Effetto a conto economico complessivo  
(316)  
(316)  
Effetto da IFRS 15  
-
Saldo al 31 dicembre 2022  
1.701  
97  
230  
2.028  
La movimentazione delle passività per imposte differite risulta dettagliabile come  
segue:  
Passività per imposte differite  
Altre partite  
(in migliaia di Euro)  
Saldo al 31 dicembre 2021  
(92)  
Effetto a conto economico  
39  
Effetto a conto economico complessivo  
(211)  
Saldo al 31 dicembre 2022  
(264)  
Altre attività non correnti (nota 22)  
La voce “Altre attività non correnti” ammonta al 31 dicembre 2022 ad Euro 948  
migliaia (Euro 1.148 migliaia al 31 dicembre 2021) con una diminuzione di Euro  
200 migliaia rispetto al precedente esercizio dovuta alla riduzione per Euro 138  
migliaia dei depositi cauzionali previsti da contratti di fornitura di beni e servizi e  
113  
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all’utilizzo per Euro 62 migliaia della rata dell’imposta sostitutiva derivante  
dall’affrancamento fiscale del disavanzo di fusione generato dalla fusione per  
incorporazione della società Sud Engineering avvenuta con efficacia a  
decorrere dal 22 giugno 2017. Si segnala che la Società ha optato per il regime  
di affrancamento ordinario, ex art.176, comma 2-ter del T.U.I.R. e che il modello  
di contabilizzazione adottato è quello relativo all’iscrizione dell’imposta  
sostitutiva come anticipo di imposte correnti pari ad Euro 728 migliaia.  
Rimanenze (nota 23)  
Nella seguente tabella sono evidenziate le seguenti voci:  
Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Lavori in corso su ordinazione  
226  
226  
Materie prime, sussidiarie e di consumo  
530  
564  
Totale Rimanenze  
756  
790  
Le “Rimanenze” ammontano a Euro 756 migliaia in riduzione di Euro 34 migliaia  
rispetto all’esercizio precedente. La voce “Materie prime, sussidiarie e di  
consumo” si riferisce a scorte e ricambi per la manutenzione e l’esercizio dei beni  
strumentali tecnici.  
Crediti Commerciali (nota 24)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Crediti verso Rai  
58.194  
57.024  
Crediti verso clienti e altre società del Gruppo  
11.026  
13.589  
Fondo svalutazione crediti  
(2.998)  
(2.797)  
Totale Crediti commerciali  
66.222  
67.816  
La voce “Crediti verso Rai” accoglie i crediti vantati dalla Società verso Rai per  
effetto del Contratto di Servizio. Rispetto al precedente esercizio la voce registra  
114  
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un incremento di Euro 1.170 migliaia. Per ulteriori dettagli si rimanda alla  
precedente nota “Ricavi” e alla successiva nota “Transazioni con Parti  
Correlate”.  
La voce “Crediti verso clienti e altre Società del Gruppo” fa riferimento ai servizi  
di (i) tower rental, (ii) diffusione, (iii) trasmissione, e (iv) servizi di rete, resi dalla  
Società a clienti terzi diversi da Rai; presenta un decremento pari ad Euro 2.563  
migliaia rispetto al 31 dicembre 2021.  
Nella seguente tabella è riportata la movimentazione del Fondo svalutazione  
crediti corrente:  
Fondo svalutazione crediti corrente  
(in migliaia di Euro)  
Saldo al 31 dicembre 2021  
(2.797)  
Utilizzi  
119  
Accantonamenti  
(320)  
Saldo al 31 dicembre 2022  
(2.998)  
Altri crediti e attività correnti (nota 25)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Crediti verso controllante per consolidato fiscale  
-
2.874  
Credito verso controllante per IVA di Gruppo  
91  
-
Altri crediti tributari  
1.700  
423  
Ratei e risconti attivi  
272  
239  
Crediti verso altri  
398  
403  
Totale Altri crediti e attività correnti  
2.461  
3.939  
Come riportato nel paragrafo “Transazioni con Parti Correlate”, la Società si  
avvale della procedura di compensazione dell’IVA di Gruppo prevista dal  
decreto ministeriale 13 dicembre 1979, recante le norme di attuazione delle  
disposizioni di cui all’articolo 73, ultimo comma, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633,  
rilevando i seguenti rapporti verso la Controllante che evidenziano un saldo pari  
115  
  
ad Euro 91 migliaia nella voce “Crediti verso controllante per IVA di Gruppo”. La  
voce in questione presentava nel 2021 un saldo pari a Euro 0.  
Gli “Altri Crediti tributari” ammontano a Euro 1.700 migliaia (Euro 423 migliaia al  
31 dicembre 2021) e includono il credito di imposta sulla componente  
energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel corso del secondo  
semestre dell’esercizio per Euro 1.295 migliaia, i crediti inerenti istanze di rimborso  
IVA non rientranti nella suddetta procedura per Euro 333 migliaia e i crediti verso  
erario per spese sostenute a titolo di investimento in beni strumentali ex L.  
160/2019 per Euro 70 migliaia.  
La voce “Ratei e risconti attivi” si riferisce principalmente alle quote dei costi di  
locazione di terreni, fabbricati industriali e strade, ospitalità impianti e spese varie  
registrate nell’esercizio ed aventi competenza oltre l’esercizio in oggetto.  
La voce “Crediti verso altri” si riferisce principalmente a crediti verso il personale  
per anticipi spese su trasferte e a crediti verso enti previdenziali.  
La voce “Crediti verso controllante per consolidato fiscale” evidenziava al 31  
dicembre 2021 il credito derivante dall’istanza di rimborso IRES relativa alla  
deducibilità IRAP riguardante le spese di personale dipendente e assimilato. Nel  
corso del 2022 la Società ha recuperato il credito in oggetto.  
Disponibilità liquide (nota 26)  
La voce in oggetto presenta un saldo pari ad Euro 35.184 migliaia (Euro 17.244  
migliaia al 31 dicembre 2021) con un incremento rispetto all’esercizio  
precedente di Euro 17.940 migliaia derivante dal flusso di cassa generato  
dall’attività operativa al netto di quello assorbito dall’attività di investimento e  
finanziamento così come evidenziato nel Rendiconto Finanziario a cui si rinvia  
per maggiori dettagli.  
Attività per imposte sul reddito correnti (nota 27)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
116  
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Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Anticipo imposta sostitutiva Avviamento  
62  
62  
Totale Attività per imposte correnti sul reddito  
62  
62  
Le attività per imposte sul reddito correnti ammontano ad Euro 62 migliaia al 31  
dicembre 2022, in linea con il precedente esercizio, e si riferiscono all’iscrizione  
dell’imposta sostitutiva, per la quota corrente, derivante dall’affrancamento  
fiscale del disavanzo di fusione così come descritto nel precedente paragrafo  
alla voce “Altre attività non correnti”.  
Patrimonio Netto (nota 28)  
Capitale sociale  
Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale di Rai Way è pari a Euro 70.176 migliaia  
ed è rappresentato da n. 272.000.000 azioni ordinarie senza indicazione del  
valore nominale.  
Altre riserve  
La composizione della voce “Altre riserve” risulta dettagliabile come segue:  
Patrimonio Netto  
Al 31 dicembre Al 31 dicembre  
Note  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Riserve straordinarie tassate  
11.291  
11.291  
1,2,3  
Riserve per ammortamenti anticipati  
9.360  
9.360  
1,2,3  
Riserva per riallineamento valori civili/fiscali beni impresa  
8.938  
8.938 1,2,3,4  
Riserva prima adozione IFRS  
7.490  
7.490  
2
Riserva di Cash Flow Edge - Tassi  
668  
-
Riserva per acquisto azioni proprie  
(19.974)  
(19.974)  
Riserva piano di stock option  
454  
187  
Totale altre riserve  
18.227  
17.292  
Legenda  
1) per aumento di capitale  
2) per copertura perdite  
3) per distribuzione ai soci  
4) in caso di utilizzazione diversa dalla copertura delle perdite, l'ammontare deve essere assoggetato a  
IRES e IRAP  
117  
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Utile per Azione (nota 29)  
Nella seguente tabella è rappresentata la determinazione dell’utile base e  
diluito per azione.  
Al 31 dicembre  
Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro, eccetto ove diversamente indicato)  
2022  
2021  
Utile dell'esercizio  
73.690  
65.384  
Numero di azioni ordinarie in circolazione  
268.374.644  
268.374.644  
Utile per azione (base e diluito) in Euro  
0,27  
0,24  
L’Utile per azione diluito presenta lo stesso valore dell’Utile per azione base in  
quanto alla data di riferimento del Bilancio non vi sono elementi diluitivi.  
Destinazione dell’utile  
Con riguardo all’utile di esercizio, pari ad Euro 73.689.949,75, si prevede che esso  
sia destinato secondo la proposta di delibera all’Assemblea, qui di seguito  
riportata:  
“L’Assemblea degli Azionisti di Rai Way S.p.A., esaminata la relazione illustrativa  
del Consiglio di Amministrazione,  
delibera  
di destinare l’utile netto dell’esercizio 2022, pari a Euro 73.689.949,75, alla  
distribuzione in favore degli Azionisti, a titolo di dividendo, per complessivi Euro  
73.668.839,78 e a “Utili portati a nuovo”, per i restanti Euro 21.109,97 e di attribuire  
conseguentemente tenuto conto delle n. 3.625.356 azioni proprie in portafoglio  
il cui diritto all’utile è attribuito proporzionalmente alle altre azioni ai sensi dell’art.  
2357-ter cod. civ. - un dividendo di Euro 0,2745 lordi a ciascuna delle azioni  
ordinarie in circolazione, da mettersi in pagamento a decorrere dal 31 maggio  
2023, con legittimazione al pagamento, ai sensi dell’articolo 83-terdecies del D.  
Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell’art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei  
Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., il 30 maggio 2023  
(cosiddetta “record date”) e previo stacco della cedola nr. 9 il 29 maggio 2023”.  
118  
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La suddetta proposta di delibera così come quella prevista per la preventiva  
approvazione del bilancio sono allegate al presente documento.  
Passività per leasing correnti e non correnti (nota 30)  
Le passività per leasing, comprensive delle quote correnti, sono pari a Euro 40.133  
migliaia come evidenziato nella tabella seguente:  
Al 31 dicembre 2022  
Al 31 dicembre 2021  
quota non quota  
quota non quota  
(in migliaia di Euro)  
corrente corrente  
Totale  
corrente corrente Totale  
Passività per leasing  
22.582 17.551  
40.133  
21.412 15.057 36.469  
Il valore delle passività per leasing correnti è rappresentato unicamente dalla  
quota corrente di passività per leasing non correnti, in quanto i leasing di attività  
a breve termine sono rilevati a conto economico alla voce costi per servizi e altri  
costi.  
Il valore totale dei flussi finanziari in uscita per leasing nell’esercizio è pari a Euro  
8.994 migliaia, oltre a interessi per Euro 466 migliaia.  
Gli interessi passivi maturati sulle passività per leasing sono esposti al paragrafo  
“Proventi e oneri finanziari” (nota 15) al quale si rinvia.  
Le scadenze delle passività per leasing (correnti e non correnti) sono di seguito  
indicate:  
Al 31 dicembre 2022  
Entro 12 Tra 1 e 5  
Oltre 5  
(in migliaia di Euro)  
mesi  
anni  
anni  
Totale  
Passività per leasing correnti e non correnti  
17.551  
15.994  
6.588  
40.133  
Benefici ai Dipendenti (nota 31)  
La movimentazione della voce “Benefici per i dipendenti” risulta dettagliabile  
come segue:  
119  
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Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
12.263  
13.198  
Saldo all'inizio dell'esercizio  
Accantonamenti  
2.058  
2.117  
Interessi sull'obbligazione  
73  
22  
(1.002)  
(1.536)  
Utilizzi  
(2.077)  
(2.140)  
Trasferimento altri fondi/Altri movimenti  
(Utile)/Perdita attuariale  
(1.314)  
602  
10.001  
12.263  
Saldo alla fine dell'esercizio  
La voce (Utile)/Perdita attuariale pari a Euro 1.314 migliaia è relativa alle  
componenti attuariali per la valutazione dei piani a benefici definiti imputate  
direttamente a Patrimonio netto e alla relativa fiscalità differita pari a Euro 315  
migliaia esposta nel Conto Economico complessivo.  
La composizione della voce in oggetto risulta dettagliabile come segue :  
Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
9.589  
11.660  
Trattamento di fine rapporto  
Altri fondi  
412  
603  
10.001  
12.263  
Totale benefici ai dipendenti  
Rispetto al precedente esercizio la voce si decrementa per Euro 2.262 migliaia.  
Le assunzioni attuariali di calcolo ai fini della determinazione del trattamento di  
fine rapporto sono dettagliate nella seguente tabella:  
Al 31 dicembre  
(%;Anni)  
2022  
2021  
Tasso di attualizzazione (*)  
3,50%  
0,61%  
Tasso di inflazione  
2,30%  
1,75%  
Percentuale Media Annua di Uscita del Personale  
9,84%  
8,97%  
Probabilità annua di richiesta di anticipo  
1,50%  
1,50%  
7,7  
7,9  
Duration (in anni)  
(*) Ricavato come media ponderata dei tassi della curva Eur Composite AA 2022 per il  
31.12.2022 e Eur Composite AA 2022 per il 31.12.2021  
Si segnala che nelle suindicate assunzioni è stato inoltre riportato il valore della  
Passività relativa al trattamento di fine rapporto ottenuto variando di +/- 50 bps  
il tasso di attualizzazione utilizzato ai fini della valutazione ottenendo un valore  
120  
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rispettivamente pari ad Euro 9.316 migliaia e pari ad Euro 9.877 migliaia. Si precisa  
che il metodo e le ipotesi utlizzati per le analisi di sensitività non risultano variate  
rispetto all’esercizio precedente.  
La voce “Altri fondi” si riferisce al fondo pensionistico integrativo aziendale e al  
fondo assistenza dirigenti pensionati. Con riferimento al fondo pensionistico  
aziendale (pari a Euro 275 migliaia), le assunzioni attuariali di calcolo hanno  
evidenziato il valore della Passività corrispondente ottenuto variando di +/- 50  
bps il tasso di attualizzazione utilizzato ai fini della valutazione ottenendo  
rispettivamente un valore pari ad Euro 265 migliaia e pari ad Euro 286 migliaia.  
Fondi Rischi e Oneri (nota 32)  
La movimentazione della voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Saldi al  
Altri  
Saldi al  
(in migliaia di Euro)  
Accantonamenti  
Utilizzi  
Rilasci  
1 gennaio 2022  
movimenti 31 dicembre 2022  
Contenzioso civile amministrativo  
782  
16  
(90)  
-
707  
Competenze maturate  
3.794  
1.884  
(2.298)  
(1.187)  
-
2.193  
Altri fondi per rischi e oneri  
1.760  
-
(474)  
1.224  
(62)  
Fondo smantellamento e ripristino  
10.901  
150  
(6)  
(26)  
(10)  
11.010  
Totale fondi per rischi e oneri  
17.237  
2.049  
(2.868)  
(1.275)  
(10)  
15.134  
La voce presenta un decremento pari ad Euro 2.103 migliaia determinato  
principalmente dall’andamento di accantonamenti, utilizzi e rilasci riferito agli  
oneri per competenze maturate e ai fondi per rischi e oneri.  
La voce “Fondi Rischi e Oneri” accoglie accantonamenti per costi o perdite di  
natura determinata, la cui esistenza è certa, ma non esattamente determinabile  
nell’ammontare, ovvero la cui esistenza è probabile ma di importo stimabile con  
sufficiente ragionevolezza. Tali accantonamenti riguardano prevalentemente gli  
oneri derivanti oltre che da competenze maturate, da spese legali relative a  
conteziosi civili e amministrativi, dal fondo stanziato per gli oneri per  
smantellamento e ripristino dei siti trasmissivi non di proprietà e dagli oneri  
pregressi relativi al rinnovo dei titoli di possesso dei siti produttivi.  
Si precisa che gli esborsi relativi alla voce in questione, ad eccezione del fondo  
competenze maturate del quale si avrà un utilizzo nel corso del 2023, non  
possono essere stimati con certezza in quanto legati principalmente ai tempi di  
121  
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svolgimento dei procedimenti giudiziari e a decisioni strategiche e/o normative  
al momento non prevedibili sulla composizione e natura della rete di diffusione  
del segnale radiotelevisivo. Tali passività sono state accantonate sentito anche  
il parere dei legali esterni che supportano la Società nei contenziosi in essere.  
Si segnala inoltre che la Società è parte in un contenzioso tributario in materia di  
Tosap (Tassa di occupazione di suolo pubblico) relativamente alla corretta  
quantificazione del tributo per il quale, anche tenendo conto del giudizio  
professionale formulato da studi legali specializzati in merito agli esiti attesi, non  
ha rilevato in bilancio, negli appositi fondi per rischi e oneri, le somme richieste in  
quanto la soccombenza è stata ritenuta possibile.  
Debiti commerciali (nota 33)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Al 31 dicembre Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Debiti verso fornitori  
56.679  
49.108  
Debiti verso controllante  
3.793  
2.569  
Debiti verso altre società del Gruppo RAI  
-
12  
Totale Debiti Commerciali  
60.472  
51.689  
La voce “Debiti verso fornitori” ammonta ad Euro 56.679 migliaia al 31 dicembre  
2022 con un incremento pari ad Euro 7.571 migliaia rispetto al 31 dicembre 2021.  
La voce “Debiti verso controllante” si riferisce a debiti commerciali verso la Rai e  
presenta un saldo al 31 dicembre 2022 pari ad Euro 3.793 migliaia con un  
incremento pari ad Euro 1.224 migliaia rispetto al 31 dicembre 2021. Per maggiori  
informazioni sui rapporti con la controllante Rai si rimanda al Paragrafo  
“Transazioni con Parti Correlate” (nota 40).  
122  
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Altri debiti e passività correnti e non correnti (nota 34)  
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle voci “Altri debiti e passività  
correnti” e “Altri debiti e passività non correnti”:  
Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Debiti verso controllante per consolidato fiscale  
22.749  
21.260  
Debiti verso controllante per IVA di Gruppo  
-
62  
Altri debiti tributari  
1.525  
1.510  
Debiti v/istit. previd. e sicurezza sociale  
2.852  
2.684  
Debiti verso il personale  
7.065  
7.222  
Altri Debiti  
2.444  
1.071  
Ratei e Risconti passivi  
1.820  
1.397  
Totale Altri debiti e passività correnti  
38.455  
35.206  
Debiti commerciali non correnti  
327  
-
Totale Altri debiti e passività non correnti  
327  
-
Gli altri debiti e passività correnti ammontano a Euro 38.455 migliaia e  
aumentano di Euro 3.249 migliaia rispetto all’esercizio precedente (Euro 35.206  
migliaia al 31 dicembre 2021)  
La voce “Debiti verso controllante per consolidato fiscale” pari ad Euro 22.749  
migliaia (Euro 21.260 migliaia al 31 dicembre 2021) espone l’ammontare IRES  
stanziato per l’esercizio in corso. Per maggiori informazioni sui rapporti con la  
controllante Rai in materia di consolidato IRES e IVA si rimanda al Paragrafo  
“Transazioni con Parti Correlate” (nota 40); i debiti tributari che non rientrano  
nelle procedure menzionate sono esposti nella tabella successiva (Imposte  
dirette IRAP).  
La voce “Debiti verso il personale” presenta un saldo di Euro 7.065 migliaia, in  
diminuizione di Euro 157 migliaia rispetto all’esercizio precedente principalmente  
per minori debiti per esodi incentivati.  
Gli altri debiti e passività non correnti ammontano a Euro 327 migliaia e sono  
interamente costituiti da debiti commerciali aventi scadenza superiore ai 12  
mesi. Al 31 dicembre 2021 il saldo era pari a 0.  
123  
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Passività per imposte sul reddito correnti (nota 35)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Imposte dirette IRAP  
375  
80  
Totale Passività per imposte sul reddito correnti  
375  
80  
Le passività per imposte sul reddito correnti risultano pari a Euro 375 migliaia al 31  
dicembre 2022, in aumento di Euro 295 migliaia rispetto al 31 dicembre 2021 per  
effetto di un maggior debito verso l’Erario per IRAP.  
Impegni e garanzie (nota 36)  
Si segnala che gli impegni in essere riferiti ai soli investimenti tecnici al 31  
dicembre 2022 sono pari ad Euro 42,1 milioni (Euro 35,5 milioni al 31 dicembre  
2021).  
Le garanzie ammontano al 31 dicembre 2022 ad Euro 88.280 migliaia (Euro  
83.692 migliaia al 31 dicembre 2021) e si riferiscono principalmente a garanzie  
personali ricevute a fronte di obbligazioni altrui, a garanzie altrui prestate per  
obbligazioni dellazienda a fronte di obbligazioni e di debiti.  
ALTRE INFORMAZIONI (NOTA 37)  
Passività Potenziali  
Le somme riconosciute in bilancio negli appositi fondi per rischi e oneri esprimono  
la migliore stima della Società circa l’esito dei contenziosi in essere e sono state  
quantificate tenendo opportunamente conto del giudizio dei legali esterni che  
supportano la Società.  
La Società è parte di alcuni contenziosi, avviati presso Tribunali Amministrativi  
Regionali, aventi ad oggetto l’uso delle frequenze di trasmissione dei segnali  
124  
radiofonici e televisivi. Tutti i contenziosi in essere sono costantemente monitorati  
dalla funzione legale societaria, che si avvale, a tal fine, del supporto di primari  
studi legali specializzati nel contenzioso amministrativo. Sempre in ambito di  
contenziosi ammninistrativi, la Società è parte in un contenzioso relativamente  
all’impugnativa di una procedura di aggiudicazione inerente ad una procedura  
di evidenza pubblica ai sensi degli artt. 4 e 15 del D.Lgs. 50/2016.  
Rai Way è parte, altresì, di alcuni contenziosi in ambito civile e tributario  
relativamente alla corretta quantificazione del canone/tributo dovuto per  
l’occupazione di suolo pubblico di installazioni di proprietà della Società.  
La Società per i contenziosi citati, pur difendendo le proprie ragioni nelle  
apposite sedi di giudizio, in questa coadiuvata dal supporto di rinomati studi  
legali specializzati, anche tenendo conto del giudizio professionale formulato da  
questi ultimi in merito all’esito del contenzioso in essere, non ha rilevato in  
bilancio, negli appositi fondi per rischi e oneri, le somme richieste in quanto la  
soccombenza è stata ritenuta possibile, ma non probabile.  
La Società è altresì parte di un numero molto limitato di giudizi promossi da  
dipendenti ed ex-dipendenti in relazione ad asserite errate applicazioni della  
normativa vigente in materia di disciplina del rapporto di lavoro. Le somme  
rilevate nel presente bilancio a copertura del rischio di soccombenza sono state  
quantificate dalla Società stimando, sulla base della valutazione professionale  
dei legali esterni che rappresentano la Società in giudizio, l’onere a carico di Rai  
Way, il cui sostenimento è ritenuto probabile avuto riguardo all’attuale stato di  
avanzamento del contenzioso.  
Ad integrazione di quanto sopra illustrato, è necessario rappresentare che la  
Società nell’ordinario esercizio della propria attività si avvale dell’ospitalità di terzi  
per la collocazione di propri impianti su terreni, edifici o strutture altrui. Tenuto  
conto che tali ospitalità vengono ordinariamente formalizzate attraverso  
contratti o strumenti giuridici similari (a titolo esemplificativo: cessioni di diritti di  
superficie, concessioni di aree pubbliche, ecc.) è possibile che la Società debba  
sostenere oneri per la rimozione delle infrastrutture di rete, nel caso in cui i relativi  
rapporti contrattuali con i terzi ospitanti non siano rinnovati o vengano a  
125  
scadenza. Allo stato, sono in corso alcune specifiche situazioni di contenzioso,  
nella materia de qua, che potrebbero determinare nel prossimo futuro tali oneri,  
al momento peraltro non quantificabili. La Società, pertanto, ritiene che esista la  
possibilità che, in futuro, possano essere sostenuti oneri per il soddisfacimento  
delle richieste pervenute e a tal proposito ha ritenuto di riconoscere tra le  
passività in bilancio un apposito fondo per lo smantellamento e il ripristino dei siti.  
Qualora in futuro le circostanze sopra illustrate dovessero subire un'evoluzione  
che renda probabile il sostenimento di oneri a carico della Società, addizionali  
rispetto a quelli iscritti a bilancio, saranno adottati tutti i provvedimenti necessari  
a tutelare gli interessi aziendali e a rappresentare adeguatamente in bilancio gli  
effetti del mutato scenario.  
126  
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Compensi ad Amministratori e Sindaci (nota 38)  
Di seguito si riportano i compensi degli amministratori e dei sindaci comprensivi  
delle spese di trasferta:  
12 mesi  
(in migliaia di Euro)  
2022  
2021  
Compensi Amministratori  
638  
634  
Compensi Sindaci  
94  
94  
Totale Amministratori e Sindaci  
732  
728  
Eventi succesivi al 31 dicembre 2022 (nota 39)  
Si rinvia a quanto specificato al medesimo paragrafo riportato nella Relazione  
sulla gestione.  
Transazioni con Parti Correlate (nota 40)7  
Di seguito è riportato il dettaglio dei rapporti intrattenuti dalla Società con le parti  
correlate, individuate sulla base dei criteri definiti dallo IAS 24 “Informativa di  
bilancio sulle operazioni con parti correlate”, per gli esercizi chiusi al 31 dicembre  
2022 e 2021. La Società intrattiene rapporti principalmente di natura  
commerciale e finanziaria con le seguenti parti correlate:  
Rai (di seguito la “Controllante”);  
dirigenti con responsabilità strategiche (“Alta direzione”);  
7
Conformemente con quanto disciplinato dallo IAS 24, paragrafo 25, Rai Way è dispensata dai  
requisiti informativi di cui al paragrafo 18 (secondo il quale la Società deve indicare la natura del  
rapporto con la parte correlata, oltre a fornire informazioni su tali operazioni e sui saldi in essere,  
inclusi gli impegni, necessarie agli utilizzatori del bilancio per comprendere i potenziali effetti di tale  
rapporto sul Bilancio separato) nel caso di rapporti con un’altra entità che è una parte correlata  
perché lo stesso ente governativo ha il controllo, il controllo congiunto o un’influenza notevole sia  
sull’entità che redige il bilancio sia sull’altra entità.  
127  
altre Società controllate da Rai e/o verso le quali la Controllante possiede  
un’interessenza (“Altre parti correlate”).  
Le operazioni con parti correlate sono effettuate a normali condizioni di  
mercato.  
Nella seguente tabella sono dettagliati i saldi patrimoniali dei rapporti tra la  
Società e le parti correlate al 31 dicembre 2022 e 2021:  
128  
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Operazioni con Parti Correlate (Patrimoniali)  
Alta  
Altre parti  
Controllante  
direzione  
correlate Totale  
(in migliaia di Euro)  
Diritti d'uso per leasing  
Al 31 dicembre 2022  
8.564  
11  
8.575  
Al 31 dicembre 2021  
12.371  
12.371  
Attività finanziarie non correnti  
Al 31 dicembre 2022  
-
-
-
Al 31 dicembre 2021  
-
Attività finanziarie correnti  
Al 31 dicembre 2022  
376  
-
376  
Al 31 dicembre 2021  
345  
345  
Crediti commerciali correnti  
Al 31 dicembre 2022  
58.194  
104 58.298  
Al 31 dicembre 2021  
57.024  
306 57.330  
Altri crediti e attività correnti  
Al 31 dicembre 2022  
91  
-
91  
Al 31 dicembre 2021  
2.874  
-
2.874  
Passività per leasing non correnti  
Al 31 dicembre 2022  
4.891  
-
4.891  
Al 31 dicembre 2021  
8.753  
8.753  
Passività finanziarie correnti  
Al 31 dicembre 2022  
-
-
-
Al 31 dicembre 2021  
-
-
-
Passività per leasing correnti  
Al 31 dicembre 2022  
8.500  
12  
8.512  
Al 31 dicembre 2021  
7.631  
7.631  
Debiti commerciali  
Al 31 dicembre 2022  
3.793  
-
12  
3.781  
Al 31 dicembre 2021  
2.569  
12  
2.581  
Altri debiti e passività correnti  
Al 31 dicembre 2022  
23.709  
265  
182 24.156  
Al 31 dicembre 2021  
22.077  
218  
157 22.452  
Benefici per dipendenti  
Al 31 dicembre 2022  
-
120  
126  
246  
Al 31 dicembre 2021  
-
135  
124  
259  
Nella seguente tabella vengono dettagliati gli effetti economici delle operazioni  
tra la Società e le parti correlate negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 2021:  
129  
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Altre parti  
Controllante Alta direzione correlate  
Totale  
(in migliaia di Euro)  
Ricavi (*)  
Al 31 dicembre 2022  
227.893  
1.042 228.935  
Al 31 dicembre 2021  
216.674  
1.275 217.949  
Altri ricavi e proventi  
Al 31 dicembre 2022  
-
-
-
Al 31 dicembre 2021  
5
-
5
Costi per acquisti di materiale di consumo  
Al 31 dicembre 2022  
-
-
-
Al 31 dicembre 2021  
-
-
-
Costi per servizi  
Al 31 dicembre 2022  
6.330  
638  
-
6.968  
Al 31 dicembre 2021  
6.711  
523  
-
7.234  
Costi per il personale  
Al 31 dicembre 2022  
-
76  
2.192  
799  
2.915  
Al 31 dicembre 2021  
-
58  
2.889  
820  
3.651  
Altri costi  
Al 31 dicembre 2022  
79  
-
79  
Al 31 dicembre 2021  
81  
-
81  
Ammortamenti diritti d'uso  
Al 31 dicembre 2022  
3.806  
13  
3.819  
Al 31 dicembre 2021  
3.806  
10  
3.816  
Proventi finanziari  
Al 31 dicembre 2022  
2
2
Al 31 dicembre 2021  
466  
466  
Oneri finanziari  
Al 31 dicembre 2022  
130  
130  
Al 31 dicembre 2021  
175  
490  
665  
(*) Gli importi sono esposti al lordo dei costi a margine verso la Controllante per Euro 17.517 migliaia (Euro  
17.866 migliaia al 31/12/2021) e verso Altre parti correlate per Euro 902 migliaia (Euro 902 migliaia al  
31/12/2021  
130  
Controllante  
La Società intrattiene con la Controllante prevalentemente rapporti di natura  
commerciale.  
Si segnala che nell’esercizio 2022 la Società non ha posto in essere alcuna  
operazione di “maggior rilevanza” ai sensi della relativa procedura in materia di  
operazioni con parti correlate (in conformità con quanto previsto dal  
Regolamento Consob “Operazioni con parti correlate” delibera n° 17221 del 12  
marzo 2010 s.m.i) con la Controllante.  
Contratti finanziari tra Rai Way e Rai  
I rapporti finanziari tra la Società e Rai erano disciplinati dai seguenti contratti,  
stipulati il 16 luglio 2007 e rinnovati tacitamente di anno in anno:  
Contratto di tesoreria centralizzata;  
Contratto di conto corrente intersocietario;  
Contratto di mandato;  
Contratto per la concessione di linea di credito.  
In forza del contratto di tesoreria centralizzata la gestione finanziaria della  
Società era affidata alla Controllante attraverso un sistema di cash pooling. La  
Società aveva infatti stipulato con Banca Intesa San Paolo un contratto in forza  
del quale, al termine di ogni giornata lavorativa, la banca faceva confluire sul  
conto corrente bancario intestato alla Rai il saldo esistente (a fine giornata) sul  
conto corrente della Società (“Conto Origine”); per effetto di tale contratto, il  
saldo del Conto Origine al termine della giornata risultava sempre pari a zero. Il  
contratto in oggetto non prevedeva alcun onere a carico della Società, ma  
veniva riconosciuta una remunerazione sui saldi a debito/credito del conto  
corrente intersocietario in virtù del contratto sotto riportato.  
Il contratto di conto corrente intersocietario prevedeva il trasferimento  
automatico dei saldi positivi e negativi derivanti dal cash pooling bancario e  
dalle transazioni economiche e finanziarie svolte tra la Società e Rai, su apposito  
131  
conto corrente intersocietario. Su tale conto la Controllante applicava i tassi  
concessi dal mercato monetario (Euribor) maggiorati/diminuiti di uno spread  
che veniva aggiornato trimestralmente.  
Il contratto di mandato consentiva a Rai di poter effettuare i pagamenti ed  
incassi rispettivamente dei debiti e crediti maturati nei confronti delle altre  
Società del Gruppo Rai.  
Il contratto per la concessione linea di credito prevedeva un’apertura di linea di  
credito a favore della Società a valere sul conto corrente intersocietario fino ad  
un importo di Euro 100 milioni. Tale apertura poteva variare in funzione delle  
sopravvenute esigenze temporanee di cassa della Società, nei limiti dei piani  
finanziari approvati dalla Controllante. L’affidamento, di durata annuale e a  
rinnovo tacito, doveva essere rimborsato con decorrenza immediata nel caso di  
risoluzione del contratto di tesoreria centralizzata o di modifica degli assetti  
proprietari della Società.  
A partire dalla data di quotazione, la Società ha stipulato un contratto di  
finanziamento con un pool di banche e a partire dal giorno di erogazione del  
finanziamento citato, i soli contratti di conto corrente intersocietario e il contratto  
di mandato sono stati novati in relazione all’autonomia gestionale e finanziaria  
della Società rispetto alla Capogruppo. Si precisa che i contratti di tesoreria  
centralizzata e quello per la concessione di linea di credito sono cessati a partire  
dal 18 novembre 2014 mentre è stato attivato un nuovo contratto di conto  
corrente intersocietario finalizzato a pagamenti residuali.  
Con riferimento al c/c di corrispondenza la Società ha rilevato:  
oneri finanziari con un saldo pari a zero sia nell’esercizio 2022 che  
nell’esercizio 2021;  
crediti finanziari correnti pari a Euro 376 migliaia al 31 dicembre 2022 (Euro  
345 migliaia al 31 dicembre 2021).  
Contratto di Servizio  
Il contratto di servizio, sottoscritto il 5 giugno 2000 e valido, nella versione  
successivamente integrata ed emendata, fino al 31 dicembre 2014, riguarda  
132  
principalmente la fornitura dei servizi correlati all’installazione, manutenzione e  
gestione di reti di telecomunicazioni e la prestazione di servizi di trasmissione,  
distribuzione e diffusione di segnali e programmi radiofonici e televisivi verso un  
corrispettivo erogato con periodicità mensile e determinato in funzione della  
tipologia di servizio (i.e. servizi che Rai Way eroga con risorse proprie o di terzi,  
investimenti richiesti da Rai, servizi di diffusione digitale terrestre TV e altri servizi  
stabiliti tra le parti).  
Il sopra menzionato contratto è stato rinegoziato in data 31 luglio 2014, con  
efficacia a partire dal 1° luglio 2014. Per effetto di tale contratto la Società ha  
rilevato ricavi e crediti così come illustrati nei paragrafi “Ricavi” e “Crediti  
commerciali” della presente Nota illustrativa.  
In data 10 dicembre 2019, la Società ha sottoscritto con la Controllante un  
accordo avente ad oggetto la modifica di alcuni termini e condizioni del  
Contratto di Servizio rispetto al quale le parti hanno rinunciato al diritto di disdetta  
al secondo settennio già previsto, producendo di fatto il rinnovo dello stesso fino  
al 30 giugno 2028, ferma restando la possibile già prevista prosecuzione per un  
ulteriore settennio, salva disdetta. La conclusione di tale accordo, costituendo  
operazione di “maggiore rilevanza” ai sensi della procedura in materia di  
operazioni con Parti correlate della Società, è stata oggetto di pubblicazione di  
un relativo Documento informativo messo a disposizione del pubblico con le  
modalità previste dalla normativa vigente (in particolare consultabile sul sito  
internet della Società).  
Contratto di fornitura di servizi da parte di Rai e Contratto di locazione e fornitura  
di servizi connessi  
Il “Contratto di fornitura di servizi da parte di Rai”, sottoscritto nel corso  
dell’esercizio 2006, riguarda principalmente le prestazioni di servizi relative alle  
attività di:  
amministrazione del personale;  
servizi generali;  
133  
polizze assicurative;  
sistemi informativi;  
amministrazione;  
finanza;  
centro ricerca e innovazione tecnologica;  
consulenza e assistenza legale.  
Il contratto in questione è scaduto il 31 dicembre 2010 ed è rimasto vigente fino  
al 30 giugno 2014; è stato infatti rinegoziato in data 31 luglio 2014, con efficacia  
a partire dal 1° luglio 2014 di durata di sette anni e rinnovato tacitamente fino al  
30 giugno 2028.  
Il “Contratto di locazione e fornitura di servizi connessi” avente a oggetto la  
locazione degli immobili e/o le porzioni di immobili, comprensivi anche dei lastrici  
solari, sui quali insistono gli impianti per la trasmissione e/o la diffusione dei segnali  
radiotelevisivi, di proprietà di Rai Way o di terzi dalla medesima ospitati,  
originariamente sottoscritto in data 19 aprile 2001, ha durata di sei anni,  
tacitamente rinnovabile per ulteriori periodi di sei anni (il periodo attualmente in  
corso scadrà nel 2025).  
I corrispettivi dei servizi sopra descritti, ivi compresa la locazione immobiliare e i  
servizi ancillari sono individuati sulla base dei criteri di valorizzazione indicati nei  
capitolati tecnici, relativi a ciascun servizio. Per effetto di tali contratti la Società  
ha rilevato:  
costi per servizi pari a Euro 6.434 migliaia e Euro 7.234 migliaia  
rispettivamente negli esercizi 2022 e 2021;  
costi per ammortamenti dei diritti d’uso per leasing, a seguito del nuovo  
principio contabile IFRS 16 introdotto nel 2019, pari a Euro 3.806 migliaia al  
31 dicembre 2022 e pari a 3.806 al 31 dicembre 2021;  
costi per oneri finanziari sulle passività per leasing pari a Euro 130 migliaia  
e Euro 219 migliaia rispettivamente al 31 dicembre 2022 e 2021;  
134  
debiti commerciali pari a Euro 3.793 migliaia e Euro 2.569 migliaia  
rispettivamente al 31 dicembre 2022 e 2021.  
passività per leasing correnti e non correnti pari a Euro 13.391 migliaia e  
Euro 16.384 migliaia rispettivamente al 31 dicembre 2022 e 2021.  
Consolidato Fiscale  
Sulla base della disciplina contenuta nel TUIR (DPR 917/86, art. 117 e seguenti) e  
per effetto delle disposizioni contenute nell’art. 11, comma 4 del Decreto  
Ministeriale del 9 giugno 2004 successivamente revisionato dal Decreto  
Ministeriale del 1° marzo 2018 che reca la revisione delle “Disposizioni attuative  
del regime opzionale di tassazione del consolidato nazionale, di cui agli articoli  
da 117 a 128 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito” Rai Way applica il regime  
di tassazione di Gruppo, disciplinato dall’Accordo relativo all’esercizio congiunto  
con Rai dell’opzione per il Consolidato Fiscale Nazionale. Tale accordo con il  
quale sono regolati tutti i reciproci obblighi e responsabilità tra la Controllante e  
la Società ha efficacia per i periodi di imposta 2022, 2023 e 2024.  
Per effetto del Consolidato Fiscale la Società rileva “Altri debiti e passività  
correnti” pari a Euro 22.749 migliaia e Euro 21.260 migliaia rispettivamente al 31  
dicembre 2022 e 2021 e “Altri crediti e attività correnti” pari a Euro 0 al 31  
dicembre 2022 e pari a Euro 2.874 migliaia al 31 dicembre 2021.  
Regime IVA di Gruppo  
La Società si avvale della procedura di compensazione dell’IVA di Gruppo  
prevista dal Decreto Ministeriale del 13 dicembre 1979, recante le norme di  
attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 73, ultimo comma, del Decreto del  
Presidente della Repubblica del 26 ottobre 1972, n. 633, rilevando verso la  
Controllante nella voce “Altri debiti e passività correnti” un saldo pari ad Euro 0  
ed Euro 62 migliaia rispettivamente al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021.  
135  
 
Alta direzione  
Per “Alta Direzione” si intendono i dirigenti con responsabilità strategica avente  
il potere e la responsabilità diretta o indiretta della pianificazione, della direzione  
e del controllo delle attività della Società comprendendo tra l’altro i componenti  
del Consiglio di Amministrazione della Società. La Società ha rilevato:  
costi per servizi pari a Euro 638 migliaia e Euro 523 migliaia rispettivamente  
al 31 dicembre 2022 e 2021;  
costi del personale pari a Euro 2.192 migliaia e Euro 2.889 migliaia  
rispettivamente al 31 dicembre 2022 e 2021.  
Altre parti correlate  
La Società intrattiene con le altre parti correlate rapporti di natura commerciale  
e di altra natura, in particolare:  
Rai Com S.p.A. alla quale la Società fornisce servizi di trasmissione;  
San Marino RTV riceve da Rai Way servizi di trasmissione e  
contestualmente eroga alla stessa Società servizi di ospitalità;  
Fondi pensione complementari Dipendenti e Dirigenti.  
Informativa in relazione a quanto previsto dalla Legge n. 124/2017 - Trasparenza  
nel sistema delle erogazioni pubbliche (nota 41)  
Con riferimento a quanto previsto dall’articolo 1 commi 125-129 della legge  
n.124/2017 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza” successivamente  
integrata dal decreto legge “Sicurezza” (n.113/2018) e dal decreto legge  
“Semplificazione” (n.135/2018), si segnala che non vi sono stati eventi  
riconducibili alle fattispecie ivi indicate.  
136  
 
Cambiamento climatico (nota 42)  
Rai Way, nello svolgimento delle attività previste dall’oggetto sociale, agisce  
tenendo in considerazione le tematiche di sostenibilità ambientale con costante  
attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e al contrasto al cambiamento  
climatico.  
In particolare, l’Azienda garantisce per Rai la trasmissione e la diffusione del  
segnale radiotelevisivo del servizio pubblico in Italia e all’estero, nel rispetto del  
proprio Codice Etico, della normativa vigente e delle politiche e procedure  
interne in materia di sostenibilità, tutela dell’ambiente, come definito nella  
Politica Ambiente, Salute e Sicurezza e nella Politica di Sostenibilità.  
A tal proposito, Rai Way si è dotata di un modello organizzativo traversale alle  
funzioni Corporate Social Responsibility, Health Safety Security and Environment  
Management, Enterprise Risk Mangagement che, sotto il coordinamento della  
funzione Investor Relations & Sustainability, garantisce la corretta gestione delle  
tematiche di sostenibilità, anche attraverso il supporto di società esterne di  
consulenza, specializzate su tematiche ambientali e Climate Change.  
Attraverso il Piano di Sostenibilità, approvato e pubblicato nel 2021, Rai Way si  
impegna con 6 indirizzi strategici, 20 obiettivi qualitativi e 14 target quantitativi  
per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) promossi  
dall’Agenda 2030 dell’ONU. In particolare per il Goal 13 “Promuovere azioni, a  
tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico”, Rai Way monitora le  
emissioni dirette e indirette di gas climalteranti (Scope 1, 2 e 3). In particolare, Rai  
Way ha definito un target di carbon neutrality al 2025 che prevede un percorso  
di quantificazione, riduzione e compensazione delle emissioni di CO2 generate  
dall’attività aziendale e ha fissato tra gli obiettivi del piano di incentivazione di  
lungo termine del top management la riduzione al 2023 del 10% di consumi  
elettrici ed emissioni (Scope 1+2) rispetto all’anno 2020 (a parità di attività).  
In tale ottica, Rai Way ha confermato anche nel 2022 l’approvvigionamento del  
100% di energia elettrica da fonti rinnovabili e adottato le migliori prassi in  
materia di governance e gestione del rischio climatico. A conferma di quanto  
137  
appena indicato, Rai Way ha già finalizzato un contratto di approvvigionamento  
di energia elettrica 100% rinnovabile anche per il periodo aprile 2023-marzo 2024.  
L’impegno di Rai Way sul fronte ESG (Environment, Social e Governance) e in  
particolare per quanto riguarda gli aspetti ambientali e il cambiamento  
climatico è stato riconosciuto anche da parte di CDP (ex Carbon Disclosure  
Project), organizzazione globale no-profit specializzata nella valutazione delle  
performance e delle strategie climatiche adottate dalle società, a conferma  
della sempre maggior integrazione della sostenibilità nella strategia di business.  
Nel 2022 Rai Way ha infatti confermato il livello di valutazione “B – Management”,  
avendo dimostrato di condurre un'azione coordinata e trasparente sulle  
tematiche legate al cambiamento climatico, in presenza di un livello di rischio  
comunque moderato, come evidenziato anche da altre agenzie di rating ESG.  
Si ritiene pertanto che gli impatti ed i rischi ambientali siano ben monitorati e  
gestiti, anche mediante presidi organizzativi dedicati che hanno come ultimo  
riferimento il Comitato Controllo Rischi e per la Sostenibilità, in seno al Consiglio  
d’Amministrazione.  
Anche per il 2022, Rai Way si è impegnata nel mantenere gli elevati standard  
operativi raggiunti sinora e non sono stati riscontrati casi di non conformità a leggi  
e regolamenti in materia ambientale, anche grazie al sistema di controllo  
aziendale che permette una sistematica verifica delle scadenze e degli  
adempimenti. Nel corso dell’anno l’intero Sistema di Gestione Ambiente e  
Sicurezza è stato oggetto di sorveglianza da parte dell’ente esterno RINA che ha  
confermato la corretta implementazione dello stesso e il mantenimento delle  
certificazioni ISO 14001 e ISO 45001.  
In relazione all’informativa ESMA del 29 ottobre 2021 denominata "Public  
Statement annuale relativo alle European Common Enforcement Priorities" per  
l'informativa finanziaria 2022, l’Azienda, con riferimento alle attività previste dal  
proprio oggetto sociale e previa analisi interna, non ha valutato effetti rilevanti  
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derivanti dall’alterazione dell’atmosfera globale (c.d. cambiamento climatico)  
direttamente o indirettamente riconducibile all'attività sociale svolta.  
Effetti finanziari diretti derivanti dal conflitto russo-ucraino (nota 43)  
Il contesto di instabilità che si è generato a seguito del conflitto tra Russia  
e Ucraina, che ha avuto inizio il 24 febbraio 2022 ed è tuttora in  
corso, rappresenta ad oggi un evento che ha aggravato ulteriormente lo  
scenario economico europeo, già negativamente influenzato dalle  
conseguenze derivanti dalla pandemia da Covid-19. In tale contesto  
occorre precisare che la profonda incertezza connessa alla durata del  
conflitto, nonché il clima di sfiducia che ne è derivato nei mercati  
finanziari e le numerose implicazioni che ne sono scaturite, rende molto  
complesso prevederne gli effetti sullo scenario macro-economico nel  
medio e lungo termine. In termini generali, gli effetti economici del  
conflitto possono impattare le relazioni commerciali, le forniture di beni  
energetici con contestuale effetto sul rialzo dell'inflazione. In relazione a  
ciò si renderà necessario un costante monitoraggio dell'evoluzione della  
situazione, come sinora svolto.  
Con questa premessa, in relazione al business e alle relazioni che la  
Società ha in essere per lo svolgimento della propria attività di impresa, si  
precisa che la stessa non ha rapporti con le controparti interessate nel  
citato conflitto e non è attiva sul mercato russo.  
Con riferimento al rischio di ulteriori rialzi dei tassi di interesse e dei prezzi  
energetici, si segnala che la Società, avendo la quasi totalità del fatturato  
indicizzato all’inflazione, beneficia di fatto di una copertura naturale da  
tali rischi. Con riferimento al possibile rialzo dei tassi di interesse si segnala  
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che Rai Way ha in essere uno strumento finanziario derivato di copertura  
su parte del finanziamento.  
Quindi, per quanto concerne gli ambiti di eventuali effetti legati al  
conflitto Russia Ucraina, inclusi quelli contabili, non si rilevano ad oggi  
criticità, né impatti rilevanti per continuità aziendale.  
Roma, 16 marzo 2023  
per il Consiglio di Amministrazione  
Il Presidente  
Maurizio Rastrello  
140  
 
Attestazione ai sensi del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 81-ter del  
regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche  
e integrazioni  
I sottoscritti, Aldo Mancino in qualità di Amministratore Delegato, e Adalberto  
Pellegrino in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti  
contabili societari di Rai Way S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto  
previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998,  
n. 58:  
- l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e  
- l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la  
formazione del Bilancio di esercizio nel corso dell’esercizio 2022.  
La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrativo e contabili  
per la formazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 è stata  
effettuata sulla base del processo definito da Rai Way S.p.A., prendendo a  
riferimento i criteri stabiliti nel modello “Internal Controls Integrated  
Framework” emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the  
Treadway Commission.  
Si attesta, inoltre, che:  
-
il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 di Rai Way S.p.A.:  
i. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali  
applicabili riconosciuti nell’Unione Europea ai sensi del  
regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del  
Consiglio, del 19 luglio 2002;  
ii. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;  
iii. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta  
della situazione patrimoniale, economica  
e
finanziaria  
dell’emittente;  
-
la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile  
dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione  
dell’emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e  
incertezze cui è esposto.  
Roma, 16 marzo 2023  
Aldo Mancino  
Adalberto Pellegrino  
Amministratore Delegato  
Dirigente Preposto alla redazione dei  
documenti contabili societari  
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PROPOSTE ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI  
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2022  
“L’Assemblea degli Azionisti di Rai Way S.p.A.  
esaminata la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione;  
preso atto delle Relazioni del Collegio Sindacale e della Società di  
revisione di PricewaterhouseCoopers S.p.A.;  
esaminato il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022, nel progetto  
presentato dal Consiglio di Amministrazione, che chiude con un utile  
netto di Euro 73.689.949,75;  
delibera  
di approvare il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022.”  
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Destinazione dell’utile di esercizio.  
“L’Assemblea degli Azionisti di Rai Way S.p.A., esaminata la relazione illustrativa  
del Consiglio di Amministrazione,  
delibera  
di destinare l’utile netto dell’esercizio 2022, pari a Euro 73.689.949,75, alla  
distribuzione in favore degli Azionisti, a titolo di dividendo, per complessivi Euro  
73.668.839,78 e a “Utili portati a nuovo”, per i restanti Euro 21.109,97 e di attribuire  
conseguentemente tenuto conto delle n. 3.625.356 azioni proprie in portafoglio  
il cui diritto all’utile è attribuito proporzionalmente alle altre azioni ai sensi dell’art.  
2357-ter cod. civ. - un dividendo di Euro 0,2745 lordi a ciascuna delle azioni  
ordinarie in circolazione, da mettersi in pagamento a decorrere dal 31 maggio  
2023, con legittimazione al pagamento, ai sensi dell’articolo 83-terdecies del D.  
Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell’art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei  
Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., il 30 maggio 2023  
(cosiddetta “record date”) e previo stacco della cedola nr. 9 il 29 maggio 2023”.  
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