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INDICE  
Denominazione, capitale sociale e sede della Società  
Organi Sociali e Comitati  
5
5
6
Lettera agli azionisti  
Attività di Rai Way  
8
10  
11  
14  
Principali indicatori alternativi di performance  
Dati economico-finanziari di sintesi  
Relazione sulla gestione 2021  
Linee generali ed andamento dell’economia  
Mercato di riferimento  
14  
17  
18  
20  
21  
22  
24  
28  
32  
33  
49  
49  
50  
50  
51  
51  
52  
52  
57  
57  
58  
Rai Way sui mercati finanziari  
Assetto societario  
Andamento commerciale  
Eventi della gestione  
Risultati dell’esercizio  
Risorse Umane e Organizzazione  
Sicurezza e ambiente  
Informativa sui principali rischi ed incertezze a cui è sottoposta la Società  
Adempimenti in materia di privacy  
Ricerca e sviluppo  
Rapporti con le Società del Gruppo Rai  
Rapporti con Parti correlate  
Azioni proprie  
Eventi successivi al 31 dicembre 2021 (nota 40)  
Evoluzione prevedibile della gestione  
Direzione e coordinamento  
Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari  
Dichiarazione di carattere non finanziario  
Schemi di bilancio  
Note Illustrative al Bilancio  
62  
2
Premessa (nota 1)  
62  
64  
Informazioni Generali (nota 2)  
Sintesi dei Principi Contabili (nota 3)  
Gestione dei Rischi Finanziari (nota 4)  
Stime e assunzioni (nota 5)  
65  
91  
96  
Ricavi (nota 6)  
97  
Altri ricavi e proventi (nota 7)  
98  
Costi per acquisti di materiali di consumo e merci (nota 8)  
Costi per servizi (nota 9)  
99  
99  
Costi per il Personale (nota 10)  
Altri Costi (nota 11)  
101  
102  
103  
103  
104  
104  
105  
107  
109  
110  
111  
111  
114  
115  
115  
116  
117  
118  
118  
119  
119  
120  
120  
121  
Svalutazione delle attività finanziarie (nota 12)  
Ammortamenti e altre svalutazioni (nota 13)  
Accantonamenti (nota 14)  
Proventi e Oneri Finanziari (nota 15)  
Imposte sul Reddito (nota 16)  
Attività Materiali (nota 17)  
Diritti d’uso per leasing (nota 18)  
Attività Immateriali (nota 19)  
Partecipazioni (nota 20)  
Attività e passività finanziarie correnti e non correnti (nota 21)  
Attività per imposte differite e Passività per imposte differite (nota 22)  
Altre attività non correnti (nota 23)  
Rimanenze (nota 24)  
Crediti Commerciali (nota 25)  
Altri crediti e attività correnti (nota 26)  
Disponibilità liquide (nota 27)  
Attività per imposte sul reddito correnti (nota 28)  
Patrimonio Netto (nota 29)  
Utile per Azione (nota 30)  
Destinazione dell’utile  
Passività per leasing correnti e non correnti (nota 31)  
Benefici ai Dipendenti (nota 32)  
3
Fondi Rischi e Oneri (nota 33)  
122  
123  
124  
125  
125  
125  
Debiti commerciali (nota 34)  
Altri debiti e passività correnti (nota 35)  
Passività per imposte sul reddito correnti (nota 36)  
Impegni e garanzie (nota 37)  
Altre Informazioni (nota 38)  
Passività Potenziali  
125  
127  
127  
128  
Compensi ad Amministratori e Sindaci (nota 39)  
Eventi succesivi al 31 dicembre 2021 (nota 40)  
Transazioni con Parti Correlate (nota 41)  
Informativa in relazione a quanto previsto dalla Legge n. 124/2017 -  
Trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche (nota 42)  
136  
136  
Cambiamento climatico (nota 43)  
Attestazione ai sensi del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 81-ter del  
regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e  
integrazioni  
139  
140  
Proposte all’Assemblea degli Azionisti  
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Denominazione, capitale sociale e sede della Società  
Denominazione Sociale:  
Capitale Sociale:  
Sede Sociale:  
Rai Way S.p.A.  
Euro 70.176.000 i.v.  
Via Teulada 66, 00195 Roma  
05820021003  
C.F./P.I.:  
Sito aziendale:  
www.raiway.it  
Soggetta ad attività di direzione e coordinamento RAI - Radiotelevisione Italiana  
S.p.A.  
La Società non ha sedi secondarie.  
Organi Sociali e Comitati 1  
Consiglio di Amministrazione  
Collegio Sindacale  
Presidente  
Presidente  
Giuseppe Pasciucco  
Silvia Muzi  
Amministratore Delegato  
Aldo Mancino  
Sindaci Effettivi  
Massimo Porfiri  
Barbara Zanardi  
Consiglieri  
Stefano Ciccotti  
Riccardo Delleani  
Annalisa Raffaella Donesana  
Barbara Morgante  
Umberto Mosetti  
Donatella Sciuto  
Paola Tagliavini  
Sindaci Supplenti  
Cristina Chiantia  
Paolo Siniscalco  
Segretario del Consiglio  
Giorgio Cogliati  
Società di Revisione  
PricewaterhouseCoopers S.p.A.  
Comitato Controllo e Rischi  
e per la Sostenibilità  
Comitato Remunerazione e Nomine  
Paola Tagliavini (Presidente)  
Barbara Morgante  
Donatella Sciuto  
Riccardo Delleani (Presidente)  
Annalisa Raffaella Donesana  
Umberto Mosetti  
1 In carica alla data della presente relazione.  
Per informazioni in merito al sistema di governance della Società si rinvia alla Relazione sul Governo  
Societario e sugli Assetti Proprietari relativa all’esercizio 2021 pubblicata sul sito internet della  
Società medesima (www.raiway.it).  
5
   
LETTERA AGLI AZIONISTI  
Signori Azionisti,  
in un anno caratterizzato dalla ripresa economica dopo il pesante calo  
derivante da una straordinaria complessità di contesto che ha contraddistinto il  
2020, siamo lieti di presentare la Relazione Finanziaria Annuale di Rai Way per il  
2021, pienamente soddisfatti dei risultati raggiunti nell’esercizio appena  
trascorso.  
Rai Way ha saputo reagire in modo rapido e decisivo dinanzi a uno scenario  
difficile, mettendo in atto una serie di azioni che hanno permesso di ridurre  
l’impatto negativo della pandemia sul business e confermando la propria  
posizione di solidità nel mercato di riferimento e verso i nostri stakeholders.  
In particolare, il nostro costante impegno nelle attività di sviluppo e innovazione,  
unitamente alle molteplici progettualità in cui si declinano le direttrici strategiche  
del Piano Industriale, confermano il percorso già intrapreso per una crescita  
sostenibile del nostro business, che abbiamo voluto formalizzare con  
l’approvazione, nel mese di marzo, del nostro primo Piano di Sostenibilità.  
Grazie alla combinazione di eccellenza tecnica e capillare presenza sul territorio,  
Rai Way è pronta a supportare il processo di transizione verso la nuova televisione  
digitale terrestre. Nei primi mesi del 2021 si è concluso il progetto di estensione  
della copertura dei MUX 2, 3 e 4 per Rai e, a partire dal 1 luglio 2021, è entrato in  
vigore l’aumento del corrispettivo del contratto chiavi in mano in essere con Rai  
per remunerare gli interventi effettuati sulla rete di diffusione digitale terrestre,  
necessari alla nuova configurazione “post-refarming” che prevederà la gestione  
da parte di Rai Way di tre MUX per RAI, in coerenza con gli scenari di Piano  
Industriale.  
Facendo leva sul pluriennale know-how maturato nella gestione delle reti e dei  
servizi broadcast, nel 2021 Rai Way si è aggiudicata i diritti d’uso delle frequenze  
per il servizio digitale terrestre in ambito locale indette dal Ministero dello Sviluppo  
Economico in diverse regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia,  
6
 
Lazio, Puglia, Basilicata e Sicilia. Tale aggiudicazione ha determinato un  
significativo rafforzamento di Rai Way nel mercato broadcasting locale, con  
l’acquisizione di un numero significativo di nuovi clienti.  
In un’ottica di conciliazione delle esigenze di continuità del business e di tutela  
della salute dei lavoratori, Rai Way ha continuato a mettere in atto un’articolata  
linea di azione per fronteggiare l’emergenza Covid, trasformando i rischi correlati  
a un cambiamento così significativo delle condizioni ambientali e operative in  
opportunità, in termini di modelli di organizzazione del lavoro e strumenti a  
supporto.  
I ricavi e l’adjusted EBITDA della società nel corso dell’esercizio 2021 si attestano  
rispettivamente a 229,9 milioni di euro e 142,9 milioni di euro, in crescita rispetto  
all’anno precedente principalmente per l’incremento dei ricavi.  
Il risultato netto ha raggiunto 65,4 milioni di euro, anch’esso in crescita rispetto  
allo scorso anno e la posizione finanziaria netta si è attestata a 87,9 milioni di  
euro, in aumento di 41,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 per effetto,  
principalmente, della crescita degli investimenti di sviluppo, con particolare  
riferimento alle iniziative relative al processo di refarming.  
In conclusione, i risultati finanziari citati confermano l’efficacia delle azioni poste  
in essere da Rai Way, in linea con quanto delineato sia nel Piano Industriale che  
in quello di Sostenibilità.  
Desideriamo, in ultimo, ringraziare le donne e gli uomini di Rai Way, che –  
nonostante le difficoltà contingenti - hanno dimostrato grande spirito di squadra,  
senso del dovere e capacità di adattamento, garantendo stabilità nelle attività  
operative e assicurando affidabilità e continuità nei livelli di servizio alla comunità  
e ai nostri partner.  
Per il Consiglio di Amministrazione  
Il Presidente  
Giuseppe Pasciucco  
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ATTIVITÀ DI RAI WAY  
Rai Way2 (di seguito la Società) è un provider leader di infrastrutture e servizi di  
rete integrati per broadcaster, operatori di telecomunicazioni, aziende private e  
pubblica amministrazione; la Società utilizza i propri asset e le proprie  
competenze per garantire al servizio pubblico radiotelevisivo e ai propri clienti il  
trasporto e la diffusione di contenuti televisivi e radiofonici, in Italia e all’estero,  
facendo leva su un eccellente patrimonio di know how tecnologico,  
ingegneristico e gestionale, oltre che di infrastrutture.  
Rai Way è quotata dal 2014 sul Mercato Telematico Azionario (MTA) della Borsa  
Italiana a seguito dell’Offerta Globale di Vendita, promossa dall’azionista RAI,  
che ha permesso alla Società di confermare il percorso di apertura al mercato  
già avviato, rafforzando la propria immagine di società indipendente.  
Nell’esercizio della propria attività, Rai Way gestisce oltre 2.300 siti dotati di  
infrastrutture ed impianti per la trasmissione e la diffusione dei segnali televisivi e  
radiofonici sull’intero territorio nazionale, dispone di 21 sedi operative e si avvale  
di un organico altamente specializzato.  
I servizi offerti dalla Società includono:  
(i)  
Servizi di Diffusione, intesi come servizi di diffusione terrestre e satellitare  
dei segnali televisivi e radiofonici presso gli utenti finali all’interno di un’area  
geografica;  
(ii)  
Servizi di Trasmissione dei segnali televisivi e radiofonici attraverso la rete  
di collegamento (ponti radio, satelliti, fibra ottica) e, in particolare, la prestazione  
di Servizi di Contribuzione, intesi come servizi di trasporto unidirezionale;  
2 Rai Way ha aderito al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-  
bis, del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i. (Regolamento Emittenti  
CONSOB), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei  
documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti  
di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.  
8
 
(iii)  
Servizi di Tower Rental, intesi come ospitalità (o hosting) di impianti di  
trasmissione e diffusione di terzi presso i siti della Società inclusiva, ove previsto, di  
servizi di manutenzione nonché di altre attività complementari;  
(iv)  
Servizi di Rete (c.d. “network services”), che includono una vasta  
gamma di servizi eterogenei relativi alle reti di comunicazione elettronica e di  
telecomunicazioni in generale quali, ad esempio, attività di progettazione e  
servizi di consulenza.  
I servizi citati sono offerti da Rai Way a diverse categorie di clientela: Broadcaster  
(categoria che include anche operatori di rete e player radiotelevisivi locali e  
nazionali, tra  
i
quali rientra RAI), operatori di telecomunicazioni  
(prevalentemente MNO, ovvero Mobile Network Operator), amministrazioni  
pubbliche e aziende private.  
9
PRINCIPALI INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE  
La Società valuta le performance sulla base di alcuni indicatori non previsti dagli  
IFRS. Di seguito sono descritte, così come richiesto dalla Comunicazione CESR/05  
- 178b, le componenti di tali indicatori, rilevanti per la Società.  
Risultato operativo lordo o EBITDA earnings before interest, taxes,  
depreciation and amortization: è pari al risultato ante imposte, ante  
ammortamenti, accantonamenti, svalutazioni e proventi e oneri finanziari.  
Dall’EBITDA sono esclusi anche proventi e oneri derivanti dalla gestione di  
partecipazioni e titoli, nonché i risultati di eventuali cessioni di  
partecipazioni, classificati negli schemi di bilancio all’interno dei “proventi  
e oneri finanziari”.  
Risultato operativo lordo rettificato o Adjusted EBITDA earnings before  
interest, taxes, depreciation and amortization: è pari al risultato ante  
imposte, ante ammortamenti, accantonamenti, svalutazioni e proventi e  
oneri finanziari rettificato degli oneri/proventi non ricorrenti.  
Risultato operativo o EBIT earnings before interest and taxes: è pari al  
risultato ante imposte e ante proventi e oneri finanziari, senza alcuna  
rettifica. Dall’EBIT sono esclusi anche proventi e oneri derivanti dalla  
gestione di partecipazioni e titoli, nonché i risultati di eventuali cessioni di  
partecipazioni, classificati negli schemi di bilancio all’interno dei “proventi  
e oneri finanziari”.  
Capitale Investito Netto: è definito come la somma delle Immobilizzazioni  
e del Capitale Circolante Netto a cui detrarre i Fondi.  
Indebitamento finanziario netto: lo schema per il calcolo è conforme a  
quello previsto dal paragrafo 175 e seguenti delle raccomandazioni  
contenute nel documento predisposto dall’ESMA, n. 32-382-1138 del 4  
marzo 2021(orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del  
Regolamento UE 2017/1129, c. d. "Regolamento sul Prospetto").  
Investimenti Operativi: pari alla somma degli investimenti per il  
mantenimento dell’infrastruttura di rete della Società (Investimenti di  
10  
 
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Mantenimento) e per lo sviluppo/avvio di nuove iniziative commerciali  
(Investimenti di Sviluppo). La voce non include gli incrementi in  
immobilizzazioni finanziarie e in diritti d’uso per leasing.  
DATI ECONOMICO-FINANZIARI DI SINTESI  
Sono di seguito riportate le informazioni economiche di sintesi di Rai Way al 31  
dicembre 2021 confrontate con i risultati al 31 dicembre 2020.  
Sono, altresì, riportati i dati relativi all’Indebitamento finanziario netto ed al  
Capitale Investito Netto al 31 dicembre 2021 confrontati con i dati corrispondenti  
alla chiusura dell’esercizio precedente.  
Si segnala che gli scostamenti e le percentuali esposti nelle tabelle successive  
sono stati calcolati utilizzando i valori espressi all’unità di Euro.  
11  
 
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Principali Indicatori  
(importi in milioni di euro; %)  
2021  
2020  
Delta  
Var. %  
Principali Dati Economici  
Ricavi Core  
229,9  
224,5  
5,5  
2,4%  
Altri Ricavi e proventi  
Altri costi operativi  
Costi per il personale  
Adjusted EBITDA  
Risultato operativo  
Utile Netto  
0,6  
(42,5)  
(45,0)  
142,9  
91,1  
0,5  
(43,6)  
(45,3)  
136,1  
89,4  
0,0  
1,1  
0,3  
6,9  
1,7  
1,4  
7,9%  
2,5%  
0,6%  
5,1%  
1,9%  
2,1%  
65,4  
64,0  
(importi in milioni di euro; %)  
2021  
2020  
Delta  
Var. %  
Principali Dati Patrimoniali  
Investimenti operativi  
83,9  
14,3  
56,3  
12,3  
27,6  
2,0  
49,0%  
15,9%  
di cui mantenimento  
(importi in milioni di euro; %)  
2021  
2020  
Delta  
Var. %  
Capitale Investito Netto  
Patrimonio Netto  
Indebitamento finanziario netto  
253,8  
165,9  
87,9  
210,9  
164,8  
46,1  
42,9  
1,1  
41,8  
20,3%  
0,7%  
90,7%  
Indicatori  
Adjusted EBITDA / Ricavi Core (%)  
Utile Netto/Ricavi Core (%)  
Capex Mantenimento / Ricavi Core (%)  
Indebitamento finanziario netto / Adj EBITDA (%)  
62,2%  
28,4%  
6,2%  
60,6%  
28,5%  
5,5%  
1,5%  
(0,1%)  
1%  
2,6%  
(0,3%)  
13,1%  
81,5%  
61,5%  
33,9%  
27,6%  
I Ricavi core si sono attestati ad Euro 229,9 milioni, con un incremento del  
2,4% rispetto ai valori registrati al 31 dicembre 2020.  
L’Adjusted EBITDA è pari a Euro 142,9 milioni e presenta una crescita di  
Euro 6,9 milioni rispetto al valore al 31 dicembre 2020. L’incremento è  
dovuto principalmente ai maggiori ricavi core. Si precisa che la Società  
definisce tale indicatore come l’EBITDA rettificato degli oneri non  
ricorrenti.  
Il rapporto tra Adjusted EBITDA e Ricavi core è pari al 62,2% rispetto al  
60,6% registrato al 31 dicembre 2020.  
Il Risultato Operativo (EBIT) ammonta a Euro 91,1 milioni e presenta un  
incremento di Euro 1,7 milioni rispetto al valore del 31 dicembre 2020.  
12  
L’Utile Netto è pari a Euro 65,4 milioni, in aumento del 2,1% rispetto al 31  
dicembre 2020.  
Gli Investimenti Operativi si sono attestati a Euro 83,9 milioni e si riferiscono  
ai progetti di sviluppo e al mantenimento dell’infrastruttura di rete..  
Il Capitale Investito Netto è pari a Euro 253,8 milioni, con un Indebitamento  
finanziario netto di Euro 87,9 milioni e un Patrimonio Netto di Euro 165,9  
milioni.  
13  
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RELAZIONE SULLA GESTIONE 2021  
Linee generali ed andamento dell’economia3  
Dopo il pesante e diffuso calo dell’attività economica registrato nel 2020, la  
ripresa della domanda globale è stata rapida e più intensa del previsto (per il  
2021, le ultime previsioni OCSE disponibili stimano una crescita del PIL del 5,6%)  
grazie al contenimento della pandemia consentito dalla progressiva diffusione  
dei vaccini e dalla contestuale rimozione di buona parte delle restrizioni sociali.  
Tuttavia, il rimbalzo economico ha perso vigore nella seconda metà dell’anno  
evidenziando al contempo forti squilibri, con i paesi emergenti e a basso reddito  
indeboliti da coperture vaccinali decisamente inferiori rispetto ai paesi avanzati  
e quindi più esposti alla recrudescenza della pandemia e alla diffusione delle  
sue varianti (es. Omicron a novembre). Complessivamente, l’aumento dei  
contagi osservato a partire dall’autunno anche in Europa e negli Stati Uniti -  
seppur con conseguenze sanitarie meno gravi rispetto alla prime ondate - e le  
persistenti strozzature nelle catene produttive - con l’offerta di materie prime che  
non ha retto all’improvviso aumento della domanda e la conseguente dinamica  
inflattiva che ne è scaturita - rappresentano ancora rischi per il fragile percorso  
di uscita dalla crisi pandemica, ulteriormente minacciato a fine anno dal  
riaccendersi delle tensioni geopolitiche tra Russia e la NATO in merito alla  
situazione dell’Ucraina.  
L’economia degli Stati Uniti ha seguito la traiettoria globale, registrando  
anch’essa una crescita del PIL pari al 5,6% nel corso dell’anno, sostenuta dalle  
ampie contromisure adottate dalle istituzioni centrali in termini di stimoli fiscali e  
monetari, che hanno tuttavia portato l’inflazione a livelli record dagli anni ’80 (a  
dicembre +7% rispetto ai dodici mesi precedenti, ma con aspettative di lungo  
termine compatibili con gli obiettivi di stabilizzazione della Federal Reserve). La  
crescita è stata guidata anche dall’aumento massiccio della domanda, con  
un’accelerazione negli acquisti di beni assai più accentuata rispetto agli altri  
3
OCSE, Economic Outlook, dicembre 2021; Banca d’Italia, Bollettino Economico 1 / 2022; ISTAT  
14  
   
paesi avanzati, grazie agli imponenti sostegni ai redditi deliberati dal governo  
federale a partire dal 2020. Anche il mercato del lavoro ha mostrato un sensibile  
miglioramento in termini salariali e di occupazione, sebbene i livelli occupazionali  
siano risultati ancora al di sotto di quelli pre-pandemia.  
Anche i paesi dell’area Euro hanno registrato nel 2021 un deciso rimbalzo (+  
5,2%), con un rallentamento della crescita registrato però nell’ultima parte  
dell’anno - a causa della risalita dei contagi - e atteso anche per i prossimi anni,  
con le strozzature dell’offerta che ostacoleranno la produzione manifatturiera  
nel breve termine. Il rimbalzo è stato sostenuto da consumi e investimenti,  
stimolati da un minor risparmio delle famiglie e dai piani di ripresa europei e  
nazionali. Nel corso dell’anno, il Consiglio della UE, su proposta della  
Commissione, ha approvato i piani nazionali definiti nell’ambito del programma  
Next Generation EU con prefinanziamenti già erogati per oltre 56 miliardi di Euro.  
L’inflazione ha toccato il valore più elevato dall’avvio dell’Unione monetaria  
(+5%), risentendo soprattutto dei rincari eccezionali della componente  
energetica.  
Le quotazioni petrolifere sono infatti aumentate nel corso del 2021, con il Brent  
che è passato dai circa 50 dollari al barile di inizio anno a quasi 80 Dollari di  
dicembre, scongiurati i timori di possibili nuovi lockdown a seguito della scoperta  
della variante Omicron a novembre e nonostante l’aumento della produzione  
negli Stati Uniti e nei paesi OPEC+. Anche il prezzo del gas naturale è cresciuto  
sensibilmente nel secondo semestre, a causa dell’elevata domanda per la  
produzione di energia elettrica e delle crescenti tensioni geopolitiche con la  
Russia.  
Di conseguenza, l’inflazione è aumentata pressoché ovunque, spinta - oltre che  
dai rincari dei beni energetici - anche dalla ripresa della domanda interna,  
portando le banche centrali (Federal Reserve e Bank of England in primis) a  
decidere di avviare un processo di normalizzazione delle politiche monetarie  
finora iper-espansive, con la progressiva rimozione dell’accomodamento  
monetario. Anche la BCE ha valutato che la ripresa economica e i progressi  
verso il conseguimento dell’obiettivo di inflazione nel medio termine consentano  
15  
una graduale riduzione del ritmo degli acquisti di titoli di stato, pur mantenendo  
un orientamento espansivo e flessibile - con tassi di interesse su livelli pari o inferiori  
a quelli, minimi, del 2021 - in relazione all’evoluzione di un quadro  
macroeconomico altamente incerto. Secondo le previsioni dell’Eurosistema,  
l’inflazione si porterebbe al 3,2% nel 2022, per poi riscendere all’1,8 % nel 2023 e  
nel 2024, un livello prossimo all’obiettivo di stabilità dei prezzi nel medio termine  
del 2%.  
In Italia, la crescita del PIL - pari a 6,3% secondo gli ultimi dati ISTAT - è proseguita  
a un ritmo elevato anche nel terzo trimestre del 2021, salvo poi rallentare nel  
quarto, a causa della nuova ondata pandemica e delle persistenti difficoltà di  
approvvigionamento delle imprese. Guardando all’intero anno, il rimbalzo (-8,9%  
il PIL 2020) è stato sostenuto soprattutto dai consumi delle famiglie, con la spesa  
in servizi (es. commercio, trasporto e turismo) che ha ripreso vigore dalla  
primavera, favorita dall’allentamento delle misure restrittive che erano state  
adottate nelle fasi più acute della pandemia.  
La variazione dei prezzi al consumo ha raggiunto livelli elevati (+4,2% a dicembre)  
accelerando a partire dall’estate sulla scia di un marcato aumento dei prezzi di  
gas ed elettricità, con la componente energetica che ha toccato quasi il 30% di  
incremento sull’anno precedente. In termini prospettici, analisti e imprese  
italiane si attendono un’inflazione su livelli superiori al 3% fino al 2023, con  
aspettative probabilmente influenzate dai recenti forti rincari energetici.  
Sul mercato del lavoro italiano, la ripresa della domanda di lavoro si è tradotta  
in un aumento delle ore lavorate (+1,4%) e in una riduzione del ricorso agli  
strumenti di integrazione salariale. Si è confermata la ripresa dell’occupazione  
nei servizi privati, sospinta dal commercio e dal turismo, mentre nel complesso  
del comparto industriale l’incremento è stato più moderato. Nell’anno, il tasso di  
disoccupazione è rimasto sostanzialmente stabile, attestandosi al 9,4%.  
In termini di offerta del credito, il persistere di un sostenuto incremento dei  
finanziamenti alle famiglie si contrappone a un andamento del credito alle  
imprese che, seppure in recupero, rimane stagnante. Nonostante la ripresa  
dell’attività economica, la dinamica dei prestiti alle imprese resta infatti  
16  
influenzata dalle abbondanti disponibilità liquide accantonate dalle aziende nel  
corso della crisi pandemica.  
In presenza di condizioni economiche e finanziarie favorevoli e di un evidente  
miglioramento del quadro sanitario, le proiezioni per l’economia italiana  
indicano un’espansione del PIL del 4,1% nel 2022 (con recupero dei livelli pre-  
pandemici) e del 2,3% nel 2023, sostenuta dalle misure di stimolo finanziate dal  
bilancio nazionale e dai fondi europei e, in particolare, da quelle delineate nel  
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), pur restando condizionate dalla  
realizzazione completa e tempestiva degli interventi previsti. In un quadro  
macroeconomico dominato ancora dall’incertezza, le prospettive di crescita  
restano comunque soggette a molteplici rischi, orientati prevalentemente al  
ribasso e, non da ultimo, dalle conseguenze del conflitto russo-ucraino scoppiato  
nel mese di febbraio 2022, ad oggi largamente imprevedibili. I valori prospettici  
citati in questo paragrafo non tengono conto dei potenziali impatti derivanti  
dall’evoluzione bellica.  
Mercato di riferimento  
Rai Way è un operatore leader nel mercato italiano delle infrastrutture di  
trasmissione radiotelevisiva. Nel mercato dell’emittenza televisiva le principali  
piattaforme di trasmissione televisiva sono costituite da:  
DTT (Digital Terrestrial Television, sia in chiaro, sia pay tv),  
DTH (satellitare),  
OTT (broadband),  
TV via cavo.  
Rispetto ad altri paesi dell’Europa occidentale, l’Italia è caratterizzata da una  
diffusione di gran lunga maggiore della piattaforma digitale terrestre televisiva  
(DTT). Negli altri paesi, la minore diffusione della piattaforma DTT è correlata alla  
più ampia e competitiva presenza delle piattaforme satellitari (es. Regno Unito e  
Germania) e via cavo (es. Germania e Francia). Il solido posizionamento del DTT  
17  
 
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nello scenario dell’emittenza televisiva italiana è ulteriormente sostenuto  
dall’assenza della TV via cavo (i soggetti in grado di erogare servizi televisivi via  
cavo rappresentano normalmente, a livello europeo, i concorrenti più forti sul  
mercato sia della televisione sia della banda larga) e da un audience media  
sulla piattaforma DTT sostanzialmente costante negli ultimi anni, circa 10 milioni  
di telespettatori nell'arco dell'intera giornata, nonostante la contestuale forte  
crescita della diffusione delle piattaforme OTT.  
Per quanto riguarda il mercato italiano radiofonico, i programmi sono trasmessi  
nel formato analogico e digitale (DAB - Digital Audio Broadcasting) e non è  
prevista una scadenza per lo spegnimento del segnale analogico, in linea con  
molti altri paesi europei.  
Grazie alle caratteristiche della rete di cui è dotata, Rai Way offre anche alla  
propria clientela servizi di tower rental. In tale ambito la Società opera nel settore  
delle torri per le telecomunicazioni, caratterizzato in Italia prevalentemente dalla  
presenza di due operatori (INWIT e Cellnex).  
Rai Way sui mercati finanziari 4  
Dopo un 2020 profondamente segnato dall’emergenza Covid-19, il 2021 ha visto  
l'economia globale tornare a crescere grazie alla progressiva diffusione dei  
vaccini che ha consentito di allentare gran parte delle misure restrittive adottate  
dagli stati per contrastare la pandemia, aprendo così la strada alla ripresa  
economica. Governi e banche centrali hanno contribuito a sostenere la  
crescita, con i primi che hanno confermato e ulteriormente ampliato gli ingenti  
piani di investimento messi a punto nel 2020 (es. US Green New Deal, Next  
Generation EU, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNRR) e le seconde che  
hanno mantenuto una politica espansiva con tassi d’interesse ai minimi storici e  
importanti iniezioni di liquidità.  
In risposta, il PIL ha registrato un ribalzo diffuso in tutte le principali economie (+  
4 Elaborazione dati Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it)  
18  
 
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5,6% US, + 5,2% area Euro, +6,3% Italia) mentre l’inflazione ha raggiunto livelli  
record a dicembre (+7% US, +5% area Euro, +3,9% Italia), spinta anche dal  
repentino aumento del costo dell’energia e delle materie prime nella seconda  
parte dell’anno.  
In questo contesto, i mercati finanziari internazionali hanno segnato  
performance decisamente positive, più che compensando le perdite del 2020,  
trainati principalmente dai titoli ciclici e value, che hanno beneficiato della  
ripresa dei consumi e incontrato il favore degli investitori. In particolare, in Italia,  
l’indice FTSE Italia All-Share ha registrato un incremento del 23,7%, mentre il listino  
Mid Cap del 30,8%.  
Nell’anno, il titolo Rai Way, quotato sul Mercato Telematico Azionario di Borsa  
Italiana, ha invece registrato una flessione del 4,4% (sostanzialmente azzerata se  
si considera la distribuzione del dividendo), mostrando una progressiva ripresa  
durante l’anno rispetto ai valori minimi toccati nei primi due mesi del 2021. In tale  
medesimo periodo si è concentrata la maggior parte della sottoperformance  
rispetto al mercato, anche per effetto della sector rotation iniziata a fine 2020  
che ha penalizzato - tra gli altri - i settori infrastrutturali (ulteriormente sfavoriti dalle  
aspettative di crescita dei tassi).  
Rai Way ha chiuso il 2021 con una capitalizzazione di circa Euro 1.420 milioni.  
RAI WAY  
FTSE MIB  
FTSE Italia Mid Cap  
BTP 10Y  
40%  
35%  
30%  
25%  
20%  
15%  
10%  
5%  
1,20  
1,10  
1,00  
0,90  
0,80  
0,70  
0,60  
0,50  
0,40  
0%  
-5%  
-10%  
-15%  
-20%  
Di seguito i principali dati di mercato:  
19  
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Principali dati di mercato  
ISIN  
Numero azioni  
di cui proprie  
IT0005054967  
272.000.000  
3.625.356  
Dati generali  
Flottante  
33,70%  
Pr collocamento (19/11/2014)  
Pr al 31/12/2020  
2,95  
5,46  
Pr al 31/12/2021  
5,22  
Prezzo (Eur; %)  
Performance al 31/12/2021 vs. collocamento  
Performance al 31/12/2021 vs. 31/12/2020  
Pr massimo (closing) nel 2021  
Pr minimo (closing) nel 2021  
+76,9%  
-4,4%  
5,52  
4,47  
Volumi medi nel 2021  
Volumi massimi nel 2021  
Volumi minimi nel 2021  
346.495  
2.592.019  
36.442  
Volumi giornalieri  
(‘000)  
Capitalizzazione al collocamento (19/11/2014)  
Capitalizzazione al 31/12/2020  
Capitalizzazione al 31/12/2021  
802,4  
1.485,1  
1.419,8  
Capitalizzazione  
(Mln Eur)  
Assetto societario  
Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale di Rai Way risulta detenuto per il 64,97%,  
da Rai - Radiotelevisione Italiana Spa, per il 33,70% è negoziato sul mercato  
borsistico e per il restante 1,33% è costituito da azioni proprie, senza variazioni  
rispetto all’anno precedente.  
20  
 
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Andamento commerciale  
Il 2021 è stato un anno molto significativo sia sul fronte dello sviluppo  
commerciale su nuovi mercati, sia per il consolidamento del fatturato Rai Way  
sui servizi tradizionali, in particolare verso RAI.  
Nei primi mesi delI’anno si è concluso il progetto di estensione della copertura  
dei MUX 2, 3 e 4 per Rai, che ha esteso il numero degli impianti da circa 400 a  
1000, e a partire dal 1 luglio 2021 è entrato in vigore l’aumento del corrispettivo  
per i cosiddetti “servizi base” per remunerare gli interventi sulla rete di diffusione  
digitale terrestre per adeguarsi alla nuova configurazione “post-refarming”, che  
prevederà la gestione da parte di Rai Way di tre MUX per RAI, in coerenza con  
le ipotesi del piano industriale approvato nel 2020. In aggiunta sono proseguite  
le attività di coordinamento e gestione dei collegamenti per la contribuzione per  
numerosi eventi: Europei di Calcio, Olimpiadi, Paralimpiadi, Festival del Cinema  
di Venezia, G20 tenutosi a Roma. Nel corso dell’esercizio è anche stato rinnovato  
l’accordo con Rai per la gestione dei servizi di contribuzione in occasione del  
Campionato di Calcio 2021/2022.  
Rai Way, facendo leva sul pluriennale know-how maturato nella gestione delle  
reti e dei servizi broadcast, ha partecipato alle procedure per l’assegnazione dei  
diritti d’uso delle frequenze per il servizio digitale terrestre in ambito locale indette  
21  
 
dal Ministero dello Sviluppo Economico, aggiudicandosi nel corso del 2021 i diritti  
d’uso di frequenze per reti di primo livello in Lombardia, Veneto, Friuli Venezia  
Giulia, Puglia e Basilicata, Sicilia e per reti di secondo livello in Piemonte, Lazio e  
Sicilia. L’ottenimento dei diritti d’uso di tali frequenze ha consentito la  
sottoscrizione di numerosi contratti per la fornitura del servizio di accesso alla  
capacità trasmissiva, che hanno iniziato ad essere attivati progressivamente a  
partire dai primi mesi del 2022, e rappresenta un significativo rafforzamento di  
Rai Way nel mercato broadcasting locale, con l’acquisizione di un numero  
significativo di nuovi clienti.  
Nel mercato del tower rental, l’attività commerciale della Società si è  
concentrata principalmente al consolidamento dei perimetri esistenti gestiti per  
i clienti MNOs al fine di rallentare le dinamiche delle disdette, mitigandone gli  
effetti con nuove attivazioni e nuovi servizi offerti sui siti esistenti. Il settore degli  
operatori del mercato Fixed Wired Access (FWA) è stato invece caratterizzato  
da un intenso sviluppo delle reti, anche determinato dalla necessità di  
accrescere la copertura in banda larga per via dell’impulso dato dallo smart-  
working e dalla didattica a distanza, che ha consentito di consolidare  
ulteriormente lo sviluppo di postazioni presso i siti Rai Way. Nel 2021 inoltre  
prosegue la crescita dei ricavi derivanti dalle ospitalità di broadcaster  
radiofonici.  
Eventi della gestione  
I principali eventi da segnalare sono di seguito riportati.  
A seguito della convocazione decisa dal Consiglio di Amministrazione in data 11  
marzo 2021 e dell’approvazione da parte di quest’ultimo in data 18 marzo 2021  
del progetto di bilancio dell’esercizio 2020, chiuso con un utile di circa Euro 64,0  
milioni, e della proposta di distribuzione di un dividendo di Euro 0,2385 per azione  
in circolazione In data 27 aprile 2021, l’Assemblea degli Azionisti, ha in  
particolare:  
I.  
in sede straordinaria;  
22  
 
approvato  
alcune  
modifiche  
statutarie  
inerenti:  
all’identificazione degli azionisti, volte ad adeguare lo statuto  
alla disciplina dettata dal novellato art. 83-duodecies del D.  
Lgs. n. 58/1998 (art. 6.3); al riferimento al Codice di  
Autodisciplina, ora denominato Codice di Corporate  
Governance, delle Società Quotate (artt. 17.4 e 28.2) ed allo  
svolgimento delle riunioni del Consiglio di Amministrazione (art.  
19.1) e del Collegio Sindacale (art. 28.15) con mezzi a distanza;  
II.  
in sede ordinaria;  
approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020 della  
Società e la distribuzione di un dividendo così come proposti  
dal Consiglio di Amministrazione;  
approvato la Prima Sezione (relativa alla politica di  
remunerazione per l’esercizio 2021) ed espresso voto favorevole  
in merito alla Seconda Sezione (relativa ai compensi inerenti  
all’esercizio 2020) della Relazione sulla politica in materia di  
remunerazione e sui compensi corrisposti predisposta dagli  
uffici competenti;  
approvato la proposta di adozione di un piano di  
incentivazione a lungo termine ai sensi dell’art. 114-bis del D.  
Lgs. n. 58/1998;  
approvato la proposta di autorizzazione all’acquisto e  
disposizione di azioni proprie con previa revoca della  
corrispondente autorizzazione, per la parte non eseguita,  
deliberata dall’Assemblea del 24 giugno 2020;  
nominato il Collegio Sindacale per gli esercizi 2021-2023 (quindi  
con scadenza alla data dell’Assemblea di approvazione del  
bilancio relativo all’esercizio che si chiuderà il 31 dicembre  
2023), composto da: Silvia Muzi (Presidente), Massimo Porfiri e  
23  
Barbara Zanardi (Sindaci effettivi), Cristina Chiantia e Paolo  
Siniscalco (Sindaci supplenti).  
Il 2021 ha visto una prosecuzione della diffusione del virus Covid-19 con  
l’emanazione di ulteriori disposizioni normative atte a fronteggiare l’emergenza  
sanitaria. Si segnala che la Società non ha subito, nel corso del 2021, impatti  
significativi sulle performance aziendali. Si precisa inoltre che la Società ha  
beneficiato nel 2021 dell’innalzamento del limite massimo concesso per “aiuti di  
stato”, con riferimento all’IRAP, a livello di Gruppo Rai da Euro 800 migliaia ad  
Euro 1.800 migliaia disposto dal Decreto Legge del 22 marzo 2021 (Decreto  
Sostegni) relativamente alla misura agevolativa fiscale in materia di IRAP prevista  
dal Decreto Rilancio a cui la Società aveva precedentemente aderito.  
Risultati dell’esercizio  
L’esercizio 2021 si chiude con un utile netto di Euro 65,4 milioni, in aumento  
rispetto a quello del periodo precedente di Euro 1,4 milioni (+2,1%).  
Il conto economico della Società per il periodo chiuso al 31 dicembre 2021 e per  
l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, è sinteticamente riassunto nella tabella di  
seguito riportata:  
24  
 
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Conto Economico  
(importi in milioni di euro; %)  
Ricavi da RAI  
2021  
199,2  
2020  
191,3  
Delta  
7,9  
Var. %  
4,1%  
Ricavi da terzi  
Ricavi Core  
30,8  
229,9  
0,6  
33,2  
224,5  
0,5  
(2,4)  
5,5  
0,0  
(7,3%)  
2,4%  
7,9%  
Altri ricavi e proventi  
Costi per il personale  
Altri costi operativi  
Adjusted EBITDA  
EBITDA Margin  
Adjustments  
EBITDA  
Ammortamenti  
Svalutazione Crediti  
Accantonamenti  
Risultato Operativo  
Oneri Finanziari Netti  
Utile Ante Imposte  
Imposte  
(45,0)  
(42,5)  
142,9  
62,2%  
(0,4)  
142,6  
(50,3)  
(0,2)  
(45,3)  
(43,6)  
136,1  
60,6%  
(1,0)  
135,1  
(45,3)  
(0,0)  
0,3  
1,1  
6,9  
1,5%  
0,6  
0,6%  
2,5%  
5,1%  
2,6%  
63,4%  
5,6%  
(11,%)  
(446,5%)  
(209,%)  
1,9%  
(10,6%)  
1,8%  
(0,9%)  
2,1%  
7,5  
(5,0)  
(0,2)  
(0,7)  
1,7  
(0,1)  
1,6  
(1,0)  
91,1  
(1,2)  
89,9  
(24,5)  
65,4  
(0,3)  
89,4  
(1,1)  
88,3  
(24,3)  
64,0  
(0,2)  
1,4  
Utile Netto  
UTILE NETTO Margine  
28,4%  
28,5%  
(0,1%)  
(0,3%)  
I Ricavi di Rai Way sono pari a Euro 229,9 milioni, in aumento netto di Euro 5,5  
milioni rispetto al periodo precedente (+2,4%).  
Le attività svolte per il Gruppo Rai hanno dato luogo a ricavi pari a Euro 199,2  
milioni, con un incremento del 4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno  
precedente; l’aumento di Euro 7,9 milioni è dovuto ai nuovi servizi richiesti dal  
cliente per prestazioni addizionali (i cosiddetti “servizi evolutivi”) e all’incremento  
del corrispettivo per i servizi di rete previsto dall’accordo finalizzato il 10 dicembre  
2019 con Rai relativo al processo di refarming ed efficace a partire dal 1 luglio  
2021. Relativamente ai rapporti commerciali con gli altri clienti, i ricavi da terzi  
sono pari a Euro 30,8 milioni in riduzione di Euro 2,4 milioni rispetto allo stesso  
periodo dell’esercizio precedente principalmente per effetto di sopravvenienze  
attive registrate nello scorso esercizio e per la diminuzione dei ricavi per servizi di  
Tower Rental.  
I costi del personale sono pari a Euro 45,0 milioni al 31 dicembre 2021, in riduzione  
di Euro 0,3 milioni rispetto al periodo precedente per effetto della contrazione  
del numero medio dell’organico in parte compensata dall’aumento dei costi  
per trasferta e straordinari che nel 2020 avevano beneficiato del rallentamento  
25  
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delle attività a seguito del lock down per la diffusione del virus Covid-19.  
L’organico della Società è di 606 unità al 31 dicembre 2021.  
Gli Altri costi operativi che includono materiali di consumo e merci, costi per  
servizi e altri costi al netto degli oneri non ricorrenti sono pari a Euro 42,5 milioni  
in riduzione di Euro 1,1 milioni rispetto al periodo precedente. La riduzione dei  
costi è dovuta principalmente ai costi per l’energia elettrica (Euro 1,8 milioni) per  
effetto del beneficio delle agevolazioni sulle componenti tariffarie legate agli  
oneri generali di sistema. Escludendo l’energia elettrica, gli altri costi sono quindi  
in aumento di Euro 0,7 milioni principalmente per la graduale normalizzazione  
delle attività produttive rispetto allo scorso esercizio, e in particolare al secondo  
trimestre 2020, quando l’impatto del lock down a seguito della diffusione del virus  
Covid-19 aveva determinato una forte riduzione dei costi variabili.  
L’Adjusted EBITDA è pari ad Euro 142,9 milioni in aumento di Euro 6,9 milioni  
rispetto al valore di Euro 136,1 milioni al 31 dicembre 2020, con una marginalità  
pari al 62,2%.  
Adjusted EBITDA  
(importi in milioni di euro; %)  
2021  
142,9  
2020  
136,1  
Delta  
6,9  
Var. %  
5,1%  
Adjusted EBITDA  
Costi non ricorrenti  
EBITDA  
(0,4)  
142,6  
(1,0)  
135,1  
0,6  
7,5  
63,4%  
5,6%  
Gli oneri non ricorrenti sono pari a Euro 0,4 milioni, riferiti principalmente ad  
iniziative di incentivazione all’esodo su base volontaria per il personale della  
società, in riduzione di Euro 0,6 milioni rispetto lo scorso esercizio.  
Il Risultato Operativo, pari a Euro 91,1 milioni, risulta superiore di Euro 1,7 milioni  
rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente per gli effetti  
precedentemente descritti e per l’incremento degli ammortamenti di Euro 5,0  
milioni determinato dalla crescita degli Investimenti di Sviluppo.  
Per quanto riguarda la gestione finanziaria si registra un saldo netto di Euro 1,2  
milioni con un incremento di Euro 0,1 milioni rispetto al periodo precedente  
dovuto all’aumento dell’indebitamento finanziario.  
26  
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L’Utile Netto è pari ad Euro 65,4 milioni con un incremento di Euro 1,4 milioni  
rispetto allo stesso periodo del 2020 beneficiando delle misure agevolative  
previste dal Decreto Sostegni del 22 marzo 2021, che hanno determinato un  
impatto positivo sull’IRAP.  
Investimenti Operativi e Altri Investimenti  
Nel corso del 2021 sono stati realizzati investimenti operativi per Euro 83,9 milioni  
(Euro 56,3 milioni nello stesso periodo del 2020), riferiti ad Investimenti di Sviluppo  
per Euro 69,6 milioni (Euro 44,0 milioni nel 2020) e al mantenimento  
dell’infrastruttura di rete della Società per Euro 14,3 milioni (Euro 12,3 milioni nel  
2020)..  
Investimenti Operativi e Altri investimenti  
(importi in milioni di euro; %)  
2021  
2020  
44,0  
Delta  
25,6  
Var. %  
58,3%  
Investimenti di Sviluppo  
69,6  
Investimenti di Mantenimento  
Totale Investimenti operativi  
Investimenti per leasing (IFRS 16)  
14,3  
83,9  
9,3  
12,3  
56,3  
6,5  
2,0  
27,6  
2,8  
15,9%  
49,0%  
42,9%  
Investimenti per iniziative opportunistiche  
1,1  
3,8  
(2,7)  
(71,2%)  
Gli Investimenti di Sviluppo hanno riguardato prevalentemente le attività relative  
al processo di refarming, per il rilascio della banda 700 MHz e la transizione allo  
standard DVB-T2, che includono anche il progetto di estensione della copertura  
della popolazione con riferimento al servizio di diffusione digitale televisiva  
terrestre dei MUX nazionali. Nel corso dell’esercizio è anche stata avviata la  
realizzazione di reti televisive per l’emittenza televisiva locale nelle aree tecniche  
dove Rai Way è risultata assegnataria dei diritti d’uso delle frequenze.  
Gli investimenti di mantenimento più rilevanti, finalizzati a garantire più alti  
standard di servizio, hanno interessato il potenziamento e l’adeguamento della  
rete IP ed in generale sono stati volti al miglioramento dell’affidabilità ed al  
rinnovo dei sistemi di gestione attualmente in uso.  
27  
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Gli investimenti per iniziative opportunistiche includono l’impatto dell’acquisto di  
un ramo d’azienda relativo all’attività di fornitura di servizi infrastrutturali presso  
una postazione trasmissiva ubicata nel nord-est Italia che ha avuto efficacia dal  
1° aprile 2021.  
Situazione patrimoniale  
(importi in milioni di euro; %)  
2021  
294,6  
2020  
251,4  
Delta  
43,3  
Var. %  
17,2%  
Immobilizzazioni  
Capitale Circolante Netto  
Fondi  
CAPITALE INVESTITO NETTO  
Patrimonio Netto  
Indebitamento finanziario netto  
TOTALE COPERTURE  
(14,4)  
(26,5)  
253,8  
165,9  
87,9  
(13,8)  
(26,6)  
210,9  
164,8  
46,1  
(0,5)  
0,2  
42,9  
1,1  
41,8  
42,9  
(3,9%)  
0,7%  
20,3%  
0,7%  
90,7%  
20,3%  
253,8  
210,9  
Il Capitale Investito Netto al 31 dicembre 2021 è pari a Euro 253,8 milioni. Le  
immobilizzazioni includono anche i diritti d’uso per leasing in applicazione del  
principio contabile IFRS16 per un valore di Euro 29,7 milioni al netto del fondo  
smantellamento e ripristino pari ad Euro 1,9 milioni.  
L’indebitamento finanziario netto ammonta a Euro 87,9 milioni, in aumento di  
Euro 41,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2020 a seguito principalmente delle  
iniziative di investimento relative al processo di refarming. La voce include le  
passività finanziarie per il leasing in applicazione del principio contabile IFRS16  
per un valore di Euro 36,5 milioni. Si rinvia al paragrafo “Attività e passività  
finanziarie correnti e non correnti” per ulteriori dettagli (nota 21).  
Risorse Umane e Organizzazione  
L’organico di Rai Way al 31 dicembre 2021 è pari a 580 unità a tempo  
indeterminato: 22 dirigenti, 173 Quadri, 378 tecnici ed impiegati (di cui 7 con  
28  
 
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contratti di apprendistato) e 7 operai. Alle suddette unità ne vanno aggiunte 26  
con contatto a tempo determinato.  
Al fine di rappresentare al meglio l’organico aziendale si allega una tabella  
contenente alcuni dettagli relativi alla composizione e all’età del personale in  
servizio.  
Dirigenti  
Funzionari  
2020 2021  
Impiegati e tecnici  
Operai  
Anni  
2020 2021  
2020  
2021  
2020 2021  
Uomini (*)  
18  
5
19  
4
135 136  
337  
332  
11  
0
8
0
Donne (*)  
Età media  
26  
52  
31  
52  
78  
44  
69  
42  
53  
54  
60  
60  
(*) Valori medi annui  
Nel 2021, le linee di azione della funzione Human Resources (di seguito “HR”)  
sono state declinate come segue, in un quadro di attenzione costante al  
capitale umano, inteso quale fattore strategico per la crescita aziendale, in una  
prospettiva che supporta e favorisce la creazione di valore e il conseguimento  
degli obiettivi societari, assicurando sostenibilità dei risultati e  
pieno  
engagement:  
salvaguardia del dimensionamento ottimale e coerente del perimetro  
della forza lavoro;  
sviluppo del modello organizzativo della Società in funzione del presidio  
delle sfide tecnologiche e di business in atto, anche attraverso  
l’implementazione di modelli di virtual organization;  
costante valorizzazione di risultati e comportamenti espressi dal personale,  
arricchita con strumenti per la conciliazione con le esigenze di benessere  
dei lavoratori;  
29  
implementazione di soluzioni organizzative di smart working ed opzioni di  
work-life balance;  
investimento qualificato nella formazione sia tecnica che manageriale;  
percorso continuo di relazioni industriali in sede nazionale e locale, per  
ricercare soluzioni adeguate e condivise;  
consolidamento dell’apertura alla dimensione sociale d‘impresa, anche  
con percorsi attivi con il network scolastico e universitario, finalizzati a  
favorire esperienze mirate di tirocinio e di alternanza scuola-lavoro;  
promozione di percorsi di recruiting anche digital, ispirati a criteri che, nel  
rispetto delle pari opportunità e delle diversità, assicurino il pluralismo delle  
professionalità;  
attenzione allengagement del personale, anche attraverso la  
promozione e lo sviluppo di indagini volte a comprendere l’ambiente  
interno e gli umori del personale dipendente oltre che alla rilevazione  
periodica della soddisfazione del personale, monitorandone gli esiti in  
correlazione con le istanze espresse;  
garanzia e valorizzazione delle diversità e delle pari opportunità.  
A fronte della pandemia, Rai Way – in un’ottica di conciliazione delle esigenze  
di continuità del business e di tutela della salute dei lavoratori - ha proseguito a  
mettere in atto un’articolata linea di azione per fronteggiare l’emergenza Covid,  
che si è tradotta, in termini ampi, nella creazione nel 2020 della Task Force Rai  
Way per la gestione delle tematiche afferenti la suindicata emergenza,con  
azioni mirate a coniugare continuità, efficienza ed efficacia della performance  
aziendale con obiettivi primari di tutela della salute e della sicurezza dei  
lavoratori, traducendo i rischi correlati ad un cambiamento così significativo  
delle condizioni ambientali ed operative in opportunità, in termini di modelli di  
organizzazione del lavoro e strumenti a supporto (capitalizzazione della positiva  
esperienza di sperimentazione di smart working attraverso la rapida conversione  
verso il modello di lavoro agile emergenziale, continuato nel 2021), abilitando il  
conseguimento degli obiettivi attesi.  
30  
In termini generali, il sistema di remunerazione e di incentivi di Rai Way è stato  
volto a riflettere e a sostenere la coerenza ed equità sul piano organizzativo  
societario e la valorizzazione del merito in termini di apprezzamento dei risultati  
raggiunti e delle performance qualitative e della competitività rispetto alle  
migliori pratiche di mercato.  
Con riferimento al Management strategico, elementi cardine della politica di  
remunerazione sono stati la correlazione con le strategie ed i principi aziendali,  
la selettività dei beneficiari e la coerenza interna rispetto alle posizioni, agli ambiti  
di responsabilità ed ai ruoli svolti, la competitività con i livelli retributivi espressi dal  
mercato esterno.  
Si segnala l’implementazione del Premio di Risultato aziendale, per il triennio  
2019-2021, che per la prima volta ha consentito al personale non dirigente della  
Società, con contratto a tempo indeterminato e determinato, di fruire di un  
incentivo economico specificatamente connesso ai risultati aziendali, con  
obiettivi basati sulle specificità tecnico-produttive e di posizionamento  
competitivo proprie della Società, connotato dalla possibilità di convertire la  
componente economica in servizi welfare attraverso la Piattaforma dedicata,  
condivisa con la Capogruppo. Con la misurazione delle performance per il 2021  
si concluderà pertanto il triennio di applicazione dell’Accordo, oggetto di  
rinegoziazione tra Azienda e OO.SS. (Organizzazioni Sindcali) e Coordinamento  
Nazionale RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) per il prosieguo.  
In tale cornice, ad ulteriore conferma del conseguimento degli obiettivi societari  
e dell’efficacia delle politiche e delle linee di azione adottate per i diversi ambiti  
di riferimento, si collocano anche la Certificazione ISO9001:2015 e la  
certificazione Top Employers Italia per i profili HR.  
In relazione al Sistema di Gestione per la Qualità, Rai Way, certificata per la prima  
volta ISO 9001:2015 nel 2016, nel corso del 2019 ha rinnovato la certificazione con  
il seguente scopo: “Erogazione di servizi di progettazione di impianti e reti per la  
31  
diffusione e trasmissione del segnale radiotelevisivo. Erogazione di servizi di  
coordinamento e pianificazione delle attività di manutenzione ordinaria di  
impianti e reti per la trasmissione e diffusione del segnale radiotelevisivo. Fornitura  
di infrastrutture e servizi di rete per gli operatori di telecomunicazioni”. Nel 2021,  
la Società ha confermato la certificazione ISO, a fronte di un audit approfondito  
dei processi interni, che ha ricompreso nel perimetro di analisi anche le attività  
di supporto.  
Rai Way ha inoltre confermato la certificazione Top Employers Italia, quale  
Employer of Choice, a consolidamento di un percorso di attenzione e di sviluppo  
in chiave innovativa delle politiche e dei processi HR che attesta ancora una  
volta la capacità della Società di implementare le migliori condizioni di lavoro,  
conciliando istanze di competitività e di benessere dell’organizzazione.  
Sicurezza e ambiente  
Rai Way, nel confermare la propria attenzione per le tematiche, strettamente  
connesse alla propria attività, relative alla tutela dell’ambiente, della salute e  
sicurezza dei lavoratori ed al rispetto dei cittadini che vivono in prossimità delle  
aree occupate dai propri impianti, ha implementato un Sistema Integrato di  
Gestione Ambiente, Salute e Sicurezza, conforme ai requisiti previsti  
rispettivamente nell’ambito della normativa ISO 14001, per ciò che concerne  
l’ambiente e la popolazione e ISO 45001, per ciò che riguarda la salute e la  
sicurezza sui luoghi di lavoro.  
Come previsto dalle due normative, l’intero processo è stato sottoposto a  
sorveglianza nel corso del 2021 da Ente di Certificazione esterno che ha  
confermato la corretta implementazione del Sistema.  
In particolare, la certificazione ISO 14001:2015 attesta la conformità del sistema  
di gestione ambientale di Rai Way ai requisiti previsti da tale norma, che, nella  
revisione 2015, oltre a confermare la credibilità acquisita negli anni, consolida il  
proprio ruolo di buona norma a supporto dello sviluppo sostenibile, tema oggi di  
32  
 
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forte attualità, ponendosi come obiettivo il raggiungimento di una forma di  
equilibrio tra ambiente, società ed economia.  
La certificazione ISO 45001:2018 attesta invece la conformità del Sistema ai  
requisiti previsti da tale normativa, al fine di garantire la salute e la sicurezza dei  
suoi dipendenti e di tutti gli operatori economici presenti in azienda, oltre a  
presidiare costantemente tutti gli aspetti ad essi relativi con specifico riferimento  
alla “Progettazione e gestione delle reti e degli impianti per la trasmissione e la  
diffusione del segnale radiotelevisivo in Italia e all’estero”.  
Per ulteriori approfondimenti si rinvia al paragrafo della Nota illustrativa  
“Cambiamento climatico” (nota 43).  
Informativa sui principali rischi ed incertezze a cui è sottoposta la Società  
Il perseguimento della mission aziendale nonché la situazione economica,  
patrimoniale e finanziaria della Società sono influenzati da vari potenziali fattori  
di rischio e incertezze. Di seguito sono riportate sinteticamente le principali fonti  
di rischio e incertezza.  
Fattori di rischio relativi alla Società  
Rischi connessi alla concentrazione dei ricavi della Società nei confronti di un  
numero limitato di clienti  
In ragione della concentrazione della clientela della Società, eventuali  
problematiche nei rapporti commerciali con i principali clienti potrebbero  
comportare effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e  
finanziaria della Società.  
I principali clienti sono rappresentati da Rai e dai principali MNOs (Mobile  
Network Operator) in Italia con i quali la Società sottoscrive contratti quadro di  
servizi di tower rental aventi una durata generalmente pluriennale.  
Si segnala che non vi è certezza né della continuazione dei predetti rapporti, né  
di un eventuale loro rinnovo alla scadenza naturale. Inoltre, anche in caso di  
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continuazione e/o di rinnovo, non vi è certezza che la Società sia in grado di  
mantenere inalterato il fatturato e/o le condizioni contrattuali ad oggi vigenti.  
In aggiunta a quanto precede, quale conseguenza della concentrazione dei  
ricavi, la Società è altresì esposta al rischio di credito derivante dalla possibilità  
che le proprie controparti commerciali si trovino nell’incapacità  
nell’impossibilità di fare fronte alle proprie obbligazioni.  
o
L’eventuale interruzione dei rapporti con i principali clienti, la riduzione del  
numero delle postazioni, l’incapacità di rinnovare i contratti esistenti alla loro  
scadenza ovvero l’eventuale inadempimento di una delle proprie controparti  
commerciali potrebbero comportare effetti negativi sulle attività e sulla  
situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.  
Rischi connessi al Contratto di Servizio con Rai  
In considerazione della rilevanza del Contratto di Servizio con Rai ai fini dei ricavi  
della Società, la stessa potrebbe subire effetti negativi sulla propria situazione  
patrimoniale, economica e finanziaria in caso di eventuale cessazione  
anticipata anche parziale - del contratto citato, di eventuale mancato rispetto  
dei livelli di servizio contrattuali ivi previsti nonché di eventuali incrementi  
significativi dei costi dei fattori produttivi (i.e. energia elettrica) necessari per  
l’erogazione dei servizi (anche a seguito di provvedimenti delle autorità  
competenti) che non siano riassorbiti da un aumento del corrispettivo dovuto da  
Rai.  
Si segnala con riferimento ai casi di cessazione parziale, che Rai nel 2021 ha  
disdetto, con efficacia a partire da 2022, il servizio di diffusione analogica  
terrestre radiofonica in onda media e il servizio di diffusione digitale terrestre  
televisiva relativa al cosiddetto MUX francofono per la regione Valle d’Aosta, per  
un importo pari al 1,6% del valore complessivo dei servizi prestati a Rai nel 2021.  
In relazione all’eventuale mancato rispetto dei livelli di servizio contrattuali si  
segnala che il Contratto di Servizio con Rai prevede un ammontare massimo  
applicabili ai service credit pari all’1% del valore annuo del contratto medesimo.  
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Rischi connessi alla decadenza e al rinnovo della concessione di Rai  
Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 aprile 2017, Rai è stata  
designata quale concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiofonico,  
televisivo e multimediale per il decennio dal 30 aprile 2017 al 30 aprile 2027.  
Il rinnovo della concessione è avvenuto nel rispetto dell’articolo 9 della legge 26  
ottobre 2016, n.198 (cd Legge editoria) che, modificando l’articolo 49 del D.Lgs.  
31 luglio 2005, n.177, recante Testo unico dei servizi di media audiovisivi e  
radiofonici, ha prescritto una nuova procedura per l’affidamento in concessione  
del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale. Il venire meno del  
rapporto concessorio tra lo Stato e Rai, un rinnovo secondo termini differenti da  
quelle attualmente in essere o il mancato rinnovo a scadenza potrebbe  
comportare effetti negativi rilevanti sulle attività e sulla situazione economica,  
patrimoniale e finanziaria della Società. Esiste infatti un collegamento tra il  
rapporto contrattuale tra Stato e Rai e il rapporto contrattuale tra Rai e la  
Società. Conseguentemente, il primo ha effetti sul secondo. Ai sensi del  
Contratto di Servizio Rai Rai Way, la decadenza e/o il mancato rinnovo della  
concessione costituisce un evento modificativo istituzionale che legittima Rai a  
recedere dallo stesso.  
Rischi connessi alla sottoscrizione di un nuovo contratto di servizio tra Rai e il  
Ministero  
Il contratto nazionale di servizio tra il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e  
la Rai per il periodo 2018 2022 scadrà alla fine del 2022. Per quanto il rapporto  
concessorio del Servizio Pubblico radiofonico, televisivo e multimediale non  
dipenda dal contratto di servizio, persiste un’incertezza sulle prescrizioni tecniche  
future relative all’erogazione del Servizio Pubblico che potrebbe determinare  
impatti negativi sulla situazione economica e patrimoniale della Società.  
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Rischi connessi alla titolarità e/o alle potenziali modifiche delle Frequenze in  
capo ai clienti Broadcaster  
I clienti della Società definiti Broadcaster, categoria che include anche operatori  
di rete e player radiotelevisivi nazionali e locali, tra i quali rientra Rai, possono  
essere titolari di frequenze o, in particolare con riferimento ai fornitori servizi  
media audiovisivi locali (FSMA locali), devono essere autorizzati dal MiSE per  
poter operare nel mercato. Con riferimento a tali clienti. la perdita e/o la  
modifica della titolarità delle frequenze e/o la revoca o il mancato rinnovo delle  
suddette autorizzazioni, in tutto o in parte, potrebbe tradursi in una perdita di  
clientela per la Società o nella ridefinizione del perimetro dei servizi prestati, con  
effetti negativi sui suoi ricavi, nonché sulla sua situazione economica,  
patrimoniale e finanziaria anche per effetto di possibili incrementi dei costi e  
degli investimenti che la Società potrebbe essere tenuta a sostenere.  
Con riferimento a Rai, esiste un collegamento tra la titolarità delle frequenze in  
capo a Rai e il rapporto contrattuale tra Rai e Rai Way. Conseguentemente, il  
venire meno o una modifica alla titolarità delle frequenze ha effetti sul citato  
rapporto contrattuale. Ai sensi del Contratto di Servizio, la revoca della  
disponibilità di uno e/o più frequenze (MUX), costituisce un evento modificativo  
istituzionale che legittima Rai a recedere dallo stesso anche in parte.  
Rischi connessi alla struttura contrattuale e amministrativa dei Siti  
In considerazione della rilevanza delle infrastrutture di rete di Rai Way ai fini della  
sua attività, avvenimenti avversi che affliggano le stesse potrebbero comportare  
effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della  
Società.  
In particolare, tra i potenziali rischi afferenti al complesso delle disposizioni  
negoziali ed amministrative relative ai Siti, si menzionano il rischio che gli accordi  
per l’utilizzo dei siti (diversi da quelli in piena proprietà di Rai Way) sui quali  
insistono le infrastrutture non vengano rinnovati, con conseguente obbligo della  
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Società di riduzione in pristinodello stato del terreno su cui i medesimi insistono,  
ovvero il rischio che gli eventuali rinnovi non siano ottenuti a condizioni almeno  
analoghe a quelle in essere alla data di chiusura del bilancio, con conseguenti  
effetti negativi sulla redditività della gestione dei siti stessi e conseguentemente  
sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.  
Inoltre, tenuto conto della rilevanza del patrimonio immobiliare della Società, la  
modifica o l’introduzione di nuove tasse o imposte incidenti sul medesimo  
potrebbe avere un impatto rilevante sugli oneri fiscali della Società.  
Rischi connessi all’attività di direzione e coordinamento da parte di Rai  
La Società appartiene al Gruppo Rai ed è sottoposta all’attività di direzione e  
coordinamento da parte della Capogruppo ai sensi degli artt. 2497 e seguenti  
del Codice Civile. Fermo restando quanto precede, la Società è in grado di  
operare in condizioni di autonomia gestionale, in misura adeguata allo status di  
Società quotata e nel rispetto della migliore prassi seguita da emittenti quotati e  
comunque delle regole di corretto funzionamento del mercato, generando  
ricavi dalla propria clientela e utilizzando competenze, tecnologie, risorse  
umane e finanziarie proprie. In particolare, l’attività di direzione e  
coordinamento da parte di Rai è realizzata con le modalità descritte dal  
Regolamento di Direzione e Coordinamento, che è entrato in vigore dalla Data  
di Avvio delle Negoziazioni (19 novembre 2014) e che si propone di  
contemperare - da un lato - l’esigenza di collegamento informativo e di  
interazione funzionale sottesa all’esercizio dell’attività di direzione  
e
coordinamento da parte di Rai e - dall’altro lato - lo status di Società quotata di  
Rai Way e la necessità di assicurare in ogni momento l’autonomia gestionale e  
finanziaria di quest’ultima.  
In particolare, l’attività di direzione e coordinamento da parte di Rai non ha  
carattere generale e si svolge esclusivamente per il tramite delle seguenti  
attività: (i) l’elaborazione da parte di Rai di taluni atti di indirizzo generale,  
finalizzati a coordinare - per quanto possibile e in osservanza delle rispettive  
esigenze - le principali linee guida della gestione di Rai e di Rai Way; (ii) l’obbligo  
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di Rai Way di informare preventivamente la Capogruppo prima  
dell’approvazione o dell’esecuzione, a seconda dei casi, di taluni atti di gestione  
e/o operazioni, definiti ed elaborati in maniera indipendente all’interno di Rai  
Way, che sono ritenuti di particolare significatività e rilevanza avuto riguardo alle  
linee strategiche e alla pianificazione della gestione del Gruppo Rai; (iii) la  
previsione di taluni obblighi informativi di Rai Way nel rispetto del regolamento  
medesimo e degli indirizzi generali di gestione.  
Non sono, in ogni caso, previsti poteri di veto della Capogruppo in merito al  
compimento di operazioni straordinarie da parte di Rai Way  
e
all’assunzione/licenziamento di dirigenti da parte della Società, cui spetterà in  
via esclusiva ogni potere decisionale in materia di nomine, assunzioni e percorsi  
di carriera.  
Rischi connessi ai poteri dello Stato italiano (c.d. golden powers)  
L’assunzione di determinate delibere societarie da parte della Società ovvero  
l’acquisto di determinate partecipazioni azionarie rilevanti ai fini del controllo  
della Società da parte di soggetti esterni all’Unione Europea potrebbero essere  
limitati dai poteri speciali dello Stato (c.d. golden powers) previsti dal D.L. 15  
marzo 2012, n. 21 convertito con modificazioni in Legge 11 maggio 2012, n. 56,  
che disciplina i poteri speciali dello Stato inerenti, inter alia, gli attivi strategici nel  
settore delle comunicazioni, come individuati dall’art. 3 del D.P.R. 25 marzo 2014,  
n. 85.  
Rischi connessi all’incapacità della Società di attuare la propria strategia o di  
esito dell’implementazione delle attività non in linea con le aspettative  
Nel caso in cui la Società non fosse in grado di attuare con successo una o più  
delle proprie strategie potrebbero verificarsi effetti negativi sulle attività e sulla  
situazione economica, patrimoniale e finanziaria della stessa.  
Inoltre a causa della dinamicità del contesto in cui la società opera, dei vincoli  
normativi applicabili, dell’incertezza su scenari esogeni, della complessità del  
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business di riferimento - anche con riferimento ad aspetti infrastrutturali e  
tecnologici - le attività poste in essere dalla società potrebbero determinare esiti  
non in linea con le aspettative, determinando impatti negativi sulla situazione  
economica, finanziaria e patrimoniale della Società.  
Rischi legati al personale chiave  
Il venire meno del rapporto tra Rai Way e il proprio personale chiave potrebbe  
avere effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e  
finanziaria della Società.  
I risultati conseguiti da Rai Way dipendono anche dal contributo di alcuni  
soggetti che rivestono ruoli rilevanti all’interno della Società medesima che  
hanno avuto - in taluni casi - un ruolo determinante per il suo sviluppo fin dalla  
sua costituzione. Si precisa che alla data di chiusura del bilancio, tutte le figure  
ritenute “chiave” relativamente a quanto precedentemente esposto sono  
legate alla Società con contratto a tempo indeterminato.  
Rischi relativi al contratto di licenza del segno “Rai Way”  
L’utilizzo del segno “Rai Way” da parte della Società è direttamente correlato  
alla permanenza in vigore del Contratto di Cessione e Licenza Marchio  
sottoscritto con Rai.  
Per quanto, avuto riguardo alla particolare natura dell’attività sociale svolta, il  
segno “Rai Way” non assuma una specifica rilevanza al fine di identificare un  
prodotto o un servizio, si segnala che in caso di cessazione, a qualsiasi titolo, del  
Contratto di Cessione e Licenza Marchio, il diritto della Società di utilizzare il  
segno “Rai Way” verrebbe meno e, pertanto, la stessa sarebbe tenuta a  
cessarne l’utilizzo e a modificare la propria denominazione sociale.  
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Rischi connessi ai rapporti con parti correlate  
La Società ha intrattenuto, e intrattiene, rapporti di natura commerciale e  
finanziaria con parti correlate e, in particolare, con Rai. Tali rapporti hanno  
consentito e consentono, a seconda dei casi, l’acquisizione di vantaggi originati  
dall’uso di servizi e competenze comuni, dall’esercizio di sinergie di Gruppo e  
dall’applicazione di politiche unitarie nel campo finanziario e, a giudizio della  
Società, prevedono condizioni in linea con quelle di mercato. Cionondimeno,  
non vi è certezza che, ove le suddette operazioni fossero state concluse con  
parti terze, le stesse avrebbero negoziato e stipulato i relativi contratti, ovvero  
eseguito le operazioni stesse, alle medesime condizioni e con le stesse modalità.  
Rischi legati all’esistenza di covenant, anche finanziari, previsti dal Contratto di  
Finanziamento  
In data 29 ottobre 2020, la Società ha sottoscritto un nuovo contratto di  
finanziamento con un pool di istituti finanziari costituto da Mediobanca Banca  
di Credito Finanziario S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Unicredit S.p.A.  
e Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. Il nuovo contratto di finanziamento, della durata  
di 3 anni, prevede la concessione di una linea di credito Term, di massimi Euro  
120 milioni, e di una linea di credito Revolving, di massimi Euro 50  
milioni, entrambe da utilizzarsi mediante erogazioni per cassa e con scadenza  
fissata al 27 ottobre 2023.  
Tale finanziamento prevede impegni generali e covenant della Società, di  
contenuto anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per  
finanziamenti di importo e natura similari, potrebbero limitarne l’operatività. Si  
precisa che i parametri finanziari previsti dal relativo contratto di finanziamento  
(covenants) risultano essere, per l’esercizio 2021, ampiamente rispettati.  
Per ulteriori approfondimenti, si rinvia al paragrafo “Attività e passività finanziarie  
correnti e non correnti” della Nota illustrativa.  
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Rischi legati a procedimenti giudiziari e amministrativi e alla possibile  
inadeguatezza del fondo rischi e oneri della Società  
Alla data di chiusura del bilancio, la Società considera adeguati i fondi appostati  
in bilancio anche in relazione ad eventuali soccombenze nei principali giudizi di  
cui è parte; tuttavia l’esito di tali eventuali soccombenze potrebbe differire  
rispetto alle attese con possibili impatti sulle attività e sulla situazione economica,  
patrimoniale e finanziaria della Società.  
Rischi legati alla non contendibilità della Società  
Tenuto conto della partecipazione posseduta dall’azionista di controllo Rai e del  
quadro normativo nel quale si colloca, la Società allo stato non è contendibile.  
Fattori di rischio connessi al settore in cui la Società opera  
Rischi connessi al rilascio di autorizzazioni amministrative e/o alla revoca delle  
stesse  
Il mancato o ritardato ottenimento di autorizzazioni e permessi in favore della  
Società, il loro ritardato rilascio ovvero il rilascio di provvedimenti di accoglimento  
parziale rispetto a quanto richiesto, così come la loro successiva revoca,  
potrebbe comportare effetti negativi sull’operatività della Società e,  
conseguentemente, sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.  
Rischi connessi agli effetti di disastri naturali, ad altri eventi di forza maggiore sulle  
infrastrutture e al cambiamento climatico  
Il corretto funzionamento della Rete è essenziale per l’attività della Società e per  
la prestazione dei servizi erogati in favore dei propri clienti. Nonostante la Società  
ritenga di avere coperture assicurative adeguate a risarcire eventuali danni  
derivanti da disastri naturali o altri eventi di forza maggiore, e abbia comunque  
in essere delle procedure operative da adottare qualora si dovessero verificare  
detti eventi, eventuali danneggiamenti parziali o totali delle torri della Società o,  
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più in generale, dei suoi Siti, e delle sedi principali della Società, quali il Centro di  
Controllo e i centri regionali, conseguenti a disastri naturali o altri eventi di forza  
maggiore, anche come conseguenza del cambiamento climatico, potrebbero  
ostacolare o, in alcuni casi, impedire la normale operatività della Società e la  
sua capacità di continuare a fornire i servizi ai propri clienti, con possibili effetti  
negativi sulle sue attività e sulla sua situazione economica, patrimoniale e  
finanziaria.  
Tra i rischi dovuti agli effetti del cambiamento climatico va inoltre ricordato  
quello dell’incremento dei consumi di energia elettrica derivante  
dall’innalzamento della temperatura media. L’adozione delle nuove e più  
efficienti tecnologie trasmissive introdotte con il rinnovo degli impianti di  
diffusione del servizio televisivo digitale (refarming) consentirà di mitigare gli  
effetti di tale rischio. Per fronteggiare il rischio di incremento dei consumi di  
energia elettrica Rai Way intende mettere in atto ulteriori iniziative che  
perseguano espressamente obiettivi di risparmio energetico.  
Per ulteriori approfondimenti si rinvia al paragrafo della Nota illustrativa  
“Cambiamento climatico” (nota 43).  
Rischi connessi all’interruzione di attività delle infrastrutture tecnologiche e  
informatiche  
Per prestare i propri servizi e, più in generale, per svolgere la propria attività, la  
Società fa affidamento su sofisticate infrastrutture tecnologiche ed informatiche,  
che per loro natura possono essere soggette a interruzioni o altri  
malfunzionamenti dovuti, fra l’altro, a disastri naturali, prolungate interruzioni  
nell’erogazione di energia elettrica, errori di processo, virus e malware, azioni di  
hacker o problematiche di salute e sicurezza (anche in relazione alla presenza  
di possibili epidemie o malattie) ovvero ancora inadempimenti dei fornitori.  
L’interruzione di attività delle infrastrutture tecnologiche e informatiche potrebbe  
determinare effetti negativi sulle sue attività e sulla sua situazione economica,  
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patrimoniale e finanziaria. Per fronteggiare questo genere di rischi, la cui  
probabilità di accadimento è influenzata anche dalla gravità del contesto  
geopolitico, la Società, dopo aver condotto mirate attività di risk assessment, ha  
deciso di potenziare tecnologie e metodologie atte a mitigarne l’eventuale  
impatto.  
Rischi connessi alla conservazione e all’innovazione tecnologica della propria  
Rete  
La capacità di Rai Way di mantenere un alto livello di servizi offerti dipende dalla  
sua abilità nel conservare un adeguato stato di funzionamento delle proprie  
infrastrutture, che richiedono rilevanti capitali e investimenti a lungo termine,  
inclusi quelli collegati ai rinnovamenti tecnologici, all’ottimizzazione o al  
miglioramento della propria Rete. La mancata conservazione della Rete di Rai  
Way o la mancata tempestiva innovazione tecnologica della stessa potrebbero  
determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e  
finanziaria della Società.  
La Società monitora costantemente lo stato di funzionamento della propria Rete,  
sviluppando progetti volti a migliorare il livello dei servizi e a innovare le  
infrastrutture sulla base delle tecnologie di volta in volta applicabili.  
Rischi relativi all’evoluzione tecnologica  
Il mercato di riferimento in cui opera Rai Way è caratterizzato da una costante  
evoluzione della tecnologia utilizzata per la trasmissione e la diffusione dei  
segnali televisivi e radiofonici, che comporta la necessità di: (i) un costante  
sviluppo di capacità idonee a comprendere velocemente e compiutamente le  
necessità dei propri clienti, onde evolvere tempestivamente la propria offerta  
servizi, anche nell’ottica di presentarsi sul mercato come un operatore con  
approccio full service; e di (ii) una formazione continuativa del proprio  
personale.  
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L’incapacità di Rai Way di individuare/sviluppare soluzioni tecnologiche  
adeguate ai mutamenti e alle future esigenze del mercato di riferimento  
potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale  
e finanziaria della Società.  
In particolare nel lungo termine, per quanto riguarda il mercato televisivo e  
radiofonico, il graduale sviluppo della modalità di fruizione di contenuti in  
streaming potrebbe determinare un impatto negativo sulla domanda di servizi  
da parte dei clienti della Società.  
Nel corso del 2021 Rai Way ha istituito una nuova unità di business orientata allo  
sviluppo e alla commercializzazione di servizi basati su piattaforme broadband  
oltreché su nuove infrastrutture gestite quali i Data Center ed Edge Data Center.  
In particolare lo sviluppo di una piattaforma CDN si configura come soluzione  
tecnologica alternativa per l’erogazione di servizi video, potenzialmente in  
grado di rispondere alle nuove esigenze del mercato televisivo.  
Rischi legati ad un aumento della concorrenza  
Aumenti significativi della concorrenza nei settori di attività in cui opera la  
Società – come ad esempio l’ingresso nel mercato del Tower Rental di player  
contraddistinti da dimensioni modeste e pricing aggressivo - potrebbero  
determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e  
finanziaria della Società che tuttavia la Società è pronta a fronteggiare  
attraverso il perseguimento di nuovi business e la valorizzazione del patrimonio  
aziendale.  
Rischi legati alla tutela ambientale e all’inquinamento elettromagnetico  
La Società è soggetta a un’articolata regolamentazione a livello nazionale e  
comunitario a tutela dell’ambiente e della salute, il cui rispetto rappresenta,  
peraltro, una delle condizioni per l’ottenimento e il mantenimento delle licenze  
e delle concessioni all’installazione di apparati con emissioni elettromagnetiche.  
Eventuali violazioni della normativa ambientale applicabile potrebbero  
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determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e  
finanziaria della Società.  
Si sottolinea come la Società ponga particolare attenzione al rispetto della  
normativa vigente in materia di tutela ambientale e si impegni per essere  
costantemente adeguata alla stessa, come altresì attestato dalle certificazioni  
ISO14001:2015 del 2008 e OHSAS 18001:2007 del 2011 e ISO 45001 del 2020. Per  
ulteriori approfondimenti si rinvia al paragrafo della Nota illustrativa  
“Cambiamento climatico” (nota 43).  
Rischi legati al quadro normativo di riferimento in relazione all’attività svolta dai  
clienti di Rai Way  
L’attività della Società e della sua clientela è soggetta a un’articolata  
regolamentazione a livello nazionale e comunitario, in particolare in materia  
amministrativa e ambientale, nell’ambito della quale assumono rilevanza anche  
numerosi requisiti normativi imposti dalle autorità competenti in capo ai suoi  
clienti, in virtù degli impatti indiretti che il mancato rispetto degli stessi, da parte  
dei clienti medesimi, potrebbe avere sull’attività di Rai Way. In particolare, le  
emittenti radio-televisive (c.d. clienti Broadcaster) e gli operatori di telefonia  
mobile ospitati dalla Società presso i propri Siti sono soggetti alla normativa volta  
alla tutela delle persone  
e
dell’ambiente dall’esposizione  
a
campi  
elettromagnetici.  
Eventuali violazioni della normativa di riferimento da parte dei clienti di Rai Way  
potrebbero comportare sanzioni a carico degli stessi, che comprendono anche  
l’interruzione delle attività di trasmissione. Tali interruzioni potrebbero comportare  
effetti negativi sui ricavi della Società e, conseguentemente, sulle sue attività e  
sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.  
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Rischi connessi alla possibile contrazione di domanda di servizi da parte dei  
clienti  
La Società offre prodotti e servizi integrati alla propria clientela con un approccio  
rivolto all’ospitalità full service, con l’obiettivo di presidiare, in funzione del  
modello operativo adottato, l’intera catena del valore dell’hosting dalla pura  
locazione di apparati a tutti i servizi strumentali al funzionamento e al  
mantenimento degli stessi in Postazione. Un’eventuale contrazione di domanda  
dei servizi svolti da Rai Way da parte dei clienti, dovuta a fattori anche  
contingenti, potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione economica,  
patrimoniale e finanziaria della Società.  
Rischi conseguenti a interruzioni del lavoro e scioperi  
Nello svolgimento delle proprie attività, la Società è soggetta al rischio di scioperi,  
interruzioni o simili azioni da parte del proprio personale dipendente, in relazione  
a eventi o circostanze che potrebbero non afferire direttamente alla Società  
ma, più in generale, alla Capogruppo e al Gruppo Rai. Peraltro, con riguardo ai  
servizi prestati in favore di Rai, classificati come servizi pubblici essenziali, il diritto  
di sciopero è esercitato nel rispetto di misure dirette a consentire l’erogazione  
delle prestazioni indispensabili, anche in virtù di un accordo sindacale del 22  
novembre 2001 inerente il personale dipendente del Gruppo Rai.  
Eventuali prolungate adesioni di massa, da parte del personale dipendente, a  
scioperi o agitazioni potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione  
economica, patrimoniale e finanziaria della Società.  
Rischi legati alle condizioni economiche globali  
Un’eventuale riduzione della domanda dei servizi svolti da Rai Way da parte dei  
clienti legata ad eventuali crisi economiche e finanziarie potrebbe determinare  
effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della  
Società. Tale rischio potrebbe anche essere amplificato dalla diffusione del virus  
46  
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Covid-19, in generale di epidemie e malattie, in Italia e nel mondo e da possibili  
effetti inerenti al recente conflitto russo-ucraino.  
Rischi legati alla diffusione del virus Covid-19  
La diffusione in Italia e nel mondo del virus Covid-19 potrebbe determinare effetti  
negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società,  
anche in considerazione dell’applicazione di misure restrittive da parte delle  
autorità competenti. Si segnala che il fatturato della Società è impattato in  
modo limitato dall’attività commerciale eseguita nel corso dell’esercizio. La  
Società monitora con attenzione ed in modo continuo l'evoluzione della  
diffusione del virus tenendo in considerazione le indicazioni impartite dal  
Governo italiano al fine di identificare ulteriori corrette azioni di mitigazione del  
rischio (sia interne che esterne all’azienda) nonché per limitarne l’impatto sul  
business aziendale, oltre quelle già messe in atto dal marzo 2020, data di inizio  
del periodo pandemico.  
Rischio di variazione del costo unitario dell'energia elettrica per effetto della forte  
volatilità registrata  
Il delicato contesto internazionale caratterizzato da una volatilità dei prezzi  
dell’energia molto elevata e senza precedenti pone il rischio di un significativo  
incremento dei costi legati al funzionamento degli impianti. In particolare,  
qualora i prezzi unitari dell’energia elettrica continuino a crescere, o comunque  
non si abbassino rispetto ai valori registrati al momento dello scoppio della guerra  
in Ucraina, si potrebbero verificare degli impatti negativi sul conto economico  
della società nell’esercizio 2022, fermo restando che il perdurare di prezzi alti  
determinerebbe una crescita dell’inflazione con un impatto positivo sui ricavi del  
prossimo esercizio, grazie alla componente indicizzata a tale tasso, che  
rappresenta una forma di copertura naturale per tale rischio.  
La diminuzione dei consumi dovuta all’utilizzo di apparati energeticamente più  
efficienti (in corso di implementazione nell’ambito del progetto di refarming) ed  
47  
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il costante monitoraggio dei prezzi unitari dell’energia elettrica costituiscono  
ulteriori azioni di mitigazione di questo tipo di rischio.  
Rischi finanziari  
In relazione ai rischi finanziari cui la Società potrebbe essere esposta nel suo  
complesso si specifica quanto segue:  
rischio di cambio: nel corso del 2021 il rischio di cambio non è stato  
significativo essendo l’attività prevalentemente focalizzata in ambito UE;  
rischio di tasso: nel corso del 2021 il rischio di tasso di interesse è stato  
principalmente originato da un Contratto di finanziamento a medio  
termine stipulato con un pool di banche e relativo ad una linea di credito  
Term di massimi Euro 120 milioni, che risulta essere utilizzata per Euro 69  
milioni alla data del 31 dicembre 2021 e ad una linea di credito Revolving  
di massimi Euro 50 milioni, non utilizzata alla data del 31 dicembre 2021. Si  
segnala, in particolare, che la Società il 29 dicembre 2021 ha stipulato un  
contratto di acquisto di un interest rate cap, pari a 0,0%, a copertura del  
rischio di incremento dei tassi Euribor su un importo nozionale di Euro 34,5  
milioni e con medesima scadenza del finanziamento sopra descritto;  
il rischio di liquidità è associato alla capacità della Società di soddisfare  
gli impegni derivanti principalmente, in determinati periodi dell’esercizio,  
dalle passività finanziarie e da quelle fiscali. La Società, per far fronte a tali  
impegni, si è dotata, come indicato nel punto precedente, di una linea  
di denaro caldo, denominata Revolving, oltre a quella Term, con la  
finalità propria di essere utilizzata a sostegno del capitale circolante e per  
le generali necessità di cassa. A tal fine si segnala che la Società è in  
grado di far fronte agli impegni finanziari grazie alla generazione della  
liquidità prodotta dall’attività operativa e a coprire gli eventuali e brevi  
periodi di extrafabbisogno con i finanziamenti attivati.  
Per un’analisi più approfondita si rimanda a quanto illustrato nelle Note illustrative  
paragrafo “Gestione dei Rischi finanziari”.  
48  
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Rischio di credito  
In relazione al rischio di credito si specifica che la Società ha come clienti  
principali oltre alla Rai, enti della Pubblica Amministrazione, i principali gestori  
telefonici e diverse Società di broadcasting che provvedono regolarmente al  
pagamento delle proprie obbligazioni; tale situazione permette di affermare che  
non vi siano, al momento, particolari rischi connessi alla mancata esigibilità dei  
crediti oltre a quanto evidenziato nelle Note Illustrative – paragrafo “Gestione  
dei Rischi finanziari”, cui si rimanda per un’analisi più approfondita.  
Adempimenti in materia di privacy  
La Società, che già nel 2018 si era adeguata alle disposizioni previste dal  
Regolamento UE 679/2016 in vigore dal 25 maggio 2018 e al correlato decreto  
attuativo del Governo italiano n. 101/2018, ha proseguito nel corso dell’esercizio  
con attività di presidio degli ambiti interessati dalle tematiche in materia di  
privacy.  
Ricerca e sviluppo  
L’attività di ricerca, sviluppo e innovazione di Rai Way, storicamente focalizzata  
principalmente nell’ambito media e broadcasting, da alcuni anni si è estesa  
anche ad altri settori del mondo delle telecomunicazioni, anche sulla spinta  
dell’avvento delle “disruptive technologies”, che tendono ad innovare  
profondamente e fondere settori di mercato precedentemente distinti,  
generando nuovi rischi da affrontare ed opportunità da cogliere.  
A tal fine, per rendere più strutturato, pervasivo ed efficace l’approccio  
all’innovazione, la Società ha costituito presidi ad hoc dedicati all’innovazione  
ed alla ricerca, per preparare l’azienda al cambiamento nel medio-lungo  
termine, con l’obiettivo di acquisire competenze tecnologiche ed incubare  
nuove idee in progetti innovativi, al fine di sviluppare nuovi servizi e capacità di  
49  
   
business, processi, modelli organizzativi e di business al fine di posizionare in modo  
adeguato la Società anche in relazione alle nuove sfide dei prossimi anni.  
Per quanto riguarda le iniziative più significative del 2021, è stata avviata, in  
collaborazione con Rai, una sperimentazione della tecnologia 5G Broadcast in  
Valle D’Aosta, con l’obiettivo di verificare la copertura del servizio, verso device  
fissi e mobili (in particolare la ricezione “in-vehicle”), operando in modalità SFN  
dai siti trasmissivi Rai Way di Aosta Gerdaz e Saint Vincent-Salirod.  
Coerentemente con le linee di sviluppo incluse nel Piano Industriale, si è portato  
avanti lo scouting tecnologico nell’ambito di alcuni campi, in cui la tecnologia  
si sta sviluppando in modo più rapido e profondo e di interesse per Rai Way, tra  
cui si cita un PoC (Proof of Concept) di una infrastruttura radio per il comando e  
controllo di droni a grande autonomia con pilotaggio in modalità BVLoS (Beyond  
Visual Line of Sight).  
Nel corso dell’esercizio, nell’ambito delle iniziative di sostenibilità volte a  
contrastare il cambiamento climatico e a ridurre l’impatto ambientale, è stato  
avviato uno studio per la valutazione della possibilità di realizzare impianti di  
produzione di energia da fonti rinnovabili presso alcuni siti della Società  
Rapporti con le Società del Gruppo Rai  
Si specifica che con la controllante Rai - Radiotelevisione Italiana sono stati  
intrattenuti rapporti di natura commerciale e finanziaria; con altre Società del  
Gruppo Rai sono stati intrattenuti esclusivamente rapporti di natura  
commerciale. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo “Transazioni con Parti  
Correlatedelle Note illustrative.  
Rapporti con Parti correlate  
Il dettaglio dei rapporti intrattenuti dalla Società con le parti correlate,  
individuate sulla base dei criteri definiti dallo IAS 24 “Informativa di bilancio sulle  
50  
   
operazioni con parti correlate”, per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020,  
sono stati esposti nel paragrafo “Transazioni con Parti Correlate” (nota 41).  
Azioni proprie  
A seguito dellautorizzazione deliberata dallAssemblea degli Azionisti del 24  
giugno 2020, la Società ha avviato, nello scorso esercizio, a partire dal 5 agosto  
2020, un programma di acquisto di azioni proprie i cui principali contenuti sono  
stati oggetto di apposita comunicazione al mercato.  
Il programma era finalizzato allinvestimento della liquidità a medio e lungo  
termine, allottimizzazione della struttura del capitale sociale nonché alla  
dotazione di un portafoglio di azioni proprie di cui poter disporre per impieghi  
ritenuti di interesse per la Società, ivi incluso a servizio di eventuali piani di  
incentivazione azionaria ovvero nel contesto di assegnazione di azioni gratuite  
ai soci.  
Gli acquisti, effettuati sul mercato MTA di Borsa Italiana S.p.A., sono avvenuti nel  
periodo compreso tra il 5 agosto 2020 ed il 27 novembre 2020 (estremi inclusi),  
ha comportato l’acquisizione complessivamente di 3.625.356 azioni proprie, per  
un prezzo medio pari ad Euro di 5,509531 ad azione ed un controvalore  
complessivo pari ad Euro 19.974.010,41. Le suddette azioni, corrispondenti a tutte  
quelle detenute dalla Società alla data odierna, sono pari a circa l’1,3329% del  
capitale sociale. Si precisa inoltre che non sono detenute azioni della Società da  
parte di società da essa controllate.  
Eventi successivi al 31 dicembre 2021 (nota 40)  
Il 24 febbraio 2022 la Russia ha avviato l’invasione militare dell’Ucraina a seguito  
della quale numerosi Paesi, inclusi quelli dell’Unione Europea, hanno imposto alla  
Russia sanzioni economiche e finanziarie, determinando una situazione di  
incertezza inter alia - sul piano macroeconomico e sui costi delle fonti  
energetiche, fermo restando che ad oggi non si ravvisano impatti sulla  
prosecuzione del business.  
51  
   
Per maggiori informazioni, si rinvia ai paragrafi “Linee generali e andamento  
dell’economia” e “Fattori di rischio connessi al settore in cui la Società opera”, il  
cui contenuto si intende qui richiamato.  
Evoluzione prevedibile della gestione  
Per l’esercizio 2022 la Società prevede:  
una crescita dei ricavi mid-single-digit guidata dall’indicizzazione  
all’inflazione e dagli impatti del refarming sia per RAI che per clienti terzi;  
una crescita dell’Adjusted EBITDA nell’ipotesi di progressiva  
normalizzazione dei prezzi dell’elettricità;  
investimenti di mantenimento in linea con il livello previsto nel Piano  
Industriale 2020-23; investimenti di sviluppo in aumento rispetto al 2021 per  
effetto  
del  
completamento  
delle  
attività  
di  
refarming  
e
dell’implementazione dei nuovi servizi.  
Direzione e coordinamento  
La Società è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Rai  
Radiotelevisione Italiana S.p.A. ai sensi dell’art. 2497 del Codice Civile.  
I dati essenziali della Controllante, esposti nel prospetto riepilogativo richiesto  
dall’articolo 2497- bis del Codice Civile, sono stati estratti dall’ultimo bilancio  
disponibile relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020. Si precisa che la  
capogruppo Rai redige il bilancio consolidato di gruppo.  
Per un’adeguata e completa comprensione della situazione patrimoniale e  
finanziaria di Rai - Radiotelevisione Italiana S.p.A. al 31 dicembre 2020, nonché  
del risultato economico conseguito dalla Società nell’esercizio chiuso a tale  
data, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della  
52  
   
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società di revisione, è disponibile nelle forme e nei modi previsti dalla legge.  
RAI SpA - Bilancio al 31/12/2020  
Prospetto riepilogativo dei dati essenziali  
Situazione patrimoniale finanziaria al 31 dicembre 2020  
(in migliaia di Euro)  
Esercizio chiuso al  
31 dicembre 2020  
898.970  
55.502  
Attività materiali  
Diritti d'uso per leasing  
Attività immateriali  
377.637  
918.831  
529  
Partecipazioni  
Attività finanziarie non correnti  
Altre attività non correnti  
Totale attività non correnti  
Totale attività correnti  
Totale attività  
4.215  
2.255.684  
738.394  
2.994.078  
242.518  
510.530  
(58.731)  
694.317  
299.178  
40.014  
Capitale sociale  
Riserve  
Utili (perdite) portati a nuovo  
Totale patrimonio netto  
Passività finanziarie non correnti  
Passività per leasing non correnti  
Benefici per i dipendenti  
Fondi per rischi ed oneri non correnti  
Passività per imposte differite  
Altri debiti e passività non correnti  
Totale passività non correnti  
Totale passività correnti  
Totale passività  
379.135  
183.289  
42.340  
1.878  
945.834  
1.353.927  
2.299.761  
2.994.078  
Totale patrimonio netto e passività  
Prospetto di conto economico complessivo  
(in migliaia di Euro)  
Esercizio chiuso al  
31 dicembre 2020  
2.361.607  
Totale ricavi  
Totale costi  
(2.463.296)  
(101.689)  
Risultato operativo  
Proventi finanziari  
Oneri finanziari  
75.454  
(16.597)  
Risultato delle partecipazioni valutate con il metodo del  
patrimonio netto  
1.049  
Risultato prima delle imposte  
Imposte sul reddito  
(41.783)  
21.079  
Risultato dell'esercizio - Utile (perdita)  
(20.704)  
Componenti del Conto Economico Complessivo  
1.994  
Risultato complessivo dell'esercizio  
(18.710)  
53  
A seguito dell’ammissione della Società a quotazione delle azioni, la Rai ha  
continuato a esercitare il controllo ai sensi dell’art. 93 del TUF e ad esercitare  
attività di direzione e coordinamento nei confronti di Rai Way. A parere della  
Società, peraltro, la stessa, benché soggetta alla direzione e coordinamento di  
Rai, esercita la propria attività con autonomia gestionale, generando ricavi dalla  
propria clientela e utilizzando competenze, tecnologie, risorse umane e  
finanziarie proprie. In data 4 settembre 2014, i consigli di amministrazione di Rai e  
di Rai Way, per quanto di rispettiva competenza, hanno approvato il  
Regolamento di Direzione e Coordinamento della Capogruppo nei confronti di  
Rai Way in maniera del tutto peculiare rispetto a quanto avviene per le altre  
Società del Gruppo Rai soggette ad attività di direzione e coordinamento da  
parte di Rai.  
Tale Regolamento di Direzione e Coordinamento, che è entrato in vigore dalla  
data di avvio delle negoziazioni, si propone infatti di contemperare - da un lato  
- l’esigenza di collegamento informativo e di interazione funzionale sottesa  
all’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento della Capogruppo e -  
dall’altro lato - lo status di Società quotata che è stato assunto da Rai Way e la  
necessità di assicurare in ogni momento l’autonomia gestionale di quest’ultima.  
L’attività di direzione e coordinamento esercitata da parte di Rai nei confronti di  
Rai Way si esplica principalmente attraverso:  
l’elaborazione di taluni atti di indirizzo generale, finalizzati a coordinare -  
per quanto possibile e in osservanza delle rispettive esigenze - le principali  
linee guida della gestione di Rai e di Rai Way;  
un’informativa preventiva, nei confronti della Capogruppo, prima  
dell’approvazione o dell’esecuzione, a seconda dei casi, di taluni atti di  
gestione e/o operazioni, definiti ed elaborati in maniera indipendente  
all'interno di Rai Way, che sono ritenuti di particolare significatività e  
rilevanza avuto riguardo alle linee strategiche e alla pianificazione della  
gestione del Gruppo Rai;  
54  
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la previsione di taluni obblighi informativi di Rai Way nel rispetto del  
regolamento medesimo e degli indirizzi generali di gestione.  
Di seguito, sono descritti i rapporti tra Rai e Rai Way, successivamente alla data  
di avvio delle negoziazioni e alla conseguente entrata in vigore del  
regolamento.  
- Pianificazione strategica (budget e piano industriale). Il Consiglio di  
Amministrazione di Rai Way è competente in via autonoma ad elaborare ed  
approvare i piani strategici, industriali e finanziari anche pluriennali, nonché i  
relativi budget annuali, e il coordinamento da parte di Rai si sostanzierà  
principalmente nella trasmissione delle linee guida a Rai Way ai soli fini di  
rispetto dei Covenant finanziari in capo a Rai - laddove rilevanti - e di esigenze  
rivenienti dalla concessione del Servizio Pubblico in capo a Rai.  
- Indirizzi generali di gestione. Rientra tra le attribuzioni di Rai l’elaborazione,  
attraverso le proprie strutture, di atti di indirizzo generale di gestione al fine di  
uniformare le procedure di Rai e di Rai Way, di massimizzare le possibili sinergie  
e di ridurre i costi sostenuti. Tali obiettivi potranno essere perseguiti attraverso la  
centralizzazione di determinati servizi, l’approvvigionamento in comune di  
forniture, l’adozione di documenti e procedure standard del Gruppo Rai.  
- Operazioni straordinarie. Rai non avrà alcun veto sulle operazioni straordinarie  
di Rai Way. Nel rispetto di quanto previsto dalle norme pro tempore vigenti in  
materia di acquisizione, gestione e utilizzo di informazioni privilegiate (c.d.  
price sensitive) e di abusi di mercato, sarà prevista uninformativa preventiva  
nei confronti di Rai con riguardo a determinati atti di gestione, attività e  
operazioni, definiti ed elaborati in maniera indipendente all’interno di Rai  
Way, che assumano particolare significatività e rilievo avuto riguardo, in  
particolare, alle linee strategiche, ai progetti e alla pianificazione della  
gestione del Gruppo Rai. Il Consiglio di amministrazione della Capogruppo  
potrà deliberare la formulazione di commenti e osservazioni ogni qualvolta lo  
stesso ritenga che l’approvazione o l’esecuzione dell’operazione rilevante da  
parte di Rai Way non sia coerente con le linee strategiche, le iniziative e i  
progetti elaborati da Rai medesima, ovvero sia suscettibile di pregiudicare la  
55  
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direzione unitaria di Gruppo. Resta inteso che Rai Way avrà facoltà di valutare  
i suddetti commenti e osservazioni senza alcun obbligo di conformarsi agli  
stessi.  
- Comunicazione di informazioni. Fermo restando quanto precede, la Società  
continua a riportare periodicamente alla Capogruppo tutte le informazioni  
necessarie o utili ai fini dell’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento  
secondo quanto previsto nel regolamento, ivi incluse le informazioni  
necessarie per la redazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 43 del D.  
Lgs. 9 aprile 1991, n. 127, della relazione sulla gestione ai sensi dell’art. 2428,  
comma 1, del Codice Civile, nonché dell’informativa periodica ai sensi  
dell’art. 2381, comma 5, del Codice Civile. Fermo restando quanto sopra, Rai  
Way è responsabile e tenuta a ottemperare in via autonoma agli obblighi di  
informativa, continuativa e periodica, nei confronti del pubblico e della  
CONSOB.  
- Personale e politiche di remunerazione. E’ di competenza esclusiva di Rai Way  
ogni decisione afferente la nomina e l’assunzione del personale e dei dirigenti  
della Società, la gestione dei rapporti di lavoro e la definizione delle politiche  
remunerative, ivi inclusa la definizione del sentiero di carriera e  
l’implementazione dei sistemi di valutazione delle prestazioni e incentivazione  
dei dirigenti, in relazione alle quali Rai non ha alcun diritto di veto. La  
Capogruppo potrà adottare specifiche procedure, che verranno  
implementate autonomamente anche da Rai Way, dirette unicamente al  
rispetto dei criteri di trasparenza e non discriminatorietà che devono  
caratterizzare, tra l’altro, i procedimenti di nomina e assunzione del personale.  
- Rapporti di tesoreria. Rai Way non ha un rapporto di tesoreria accentrata con  
Rai ma ha una propria tesoreria autonoma. La Società ha la competenza e  
la responsabilità dell’elaborazione e approvazione della propria politica  
finanziaria, inclusa la politica di gestione dei rischi e della liquidità.  
Si precisa inoltre che la Società dispone di un Comitato Controllo e Rischi e per  
la Sostenibilità, che svolge anche le funzioni di Comitato per le Parti Correlate, e  
di un Comitato per la Remunerazione e Nomine composti esclusivamente da  
56  
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amministratori indipendenti secondo i criteri di cui all’art 148, comma 3, del D.Lgs.  
58/1998, al Codice di Autodisciplina (ora Codice di Corporate Governance)  
delle Società Quotate e all’art. 16 del Regolamento Consob in materia di  
Mercati. Il Consiglio di Amministrazione della Società è composto in  
maggioranza da amministratori indipendenti.  
Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari  
Si segnala che la Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari  
predisposta ai sensi dell’art. 123-bis del Testo Unico della Finanza è pubblicata sul  
sito internet www.raiway.it.  
Dichiarazione di carattere non finanziario  
La Società in quanto Ente di Interesse Pubblico Rilevante (EIPR) redige e presenta  
la “Dichiarazione di carattere non finanziario”, sotto forma di “relazione distinta”,  
così come previsto dall’art. 5 Collocazione della dichiarazione e regime di  
pubblicità del D.Lgs. 254/2016 riguardante la comunicazione di informazioni di  
carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune  
imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni. La suddetta Dichiarazione è  
pubblicata sul sito internet della Società www.raiway.it ed è corredata dalla  
relazione (attestazione) emessa dal revisore designato ai sensi dell’art. 3, comma  
10, del D.Lgs. n. 254/2016.  
Roma, 17 marzo 2022  
per il Consiglio di Amministrazione  
Il Presidente  
Giuseppe Pasciucco  
57  
   
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SCHEMI DI BILANCIO  
CONTO ECONOMICO RAI WAY SPA (*)  
Note  
12 mesi al  
31/12/2021  
(Importi in Euro)  
(**)  
31/12/2020  
Ricavi  
6
7
8
229.937.070  
582.321  
(1.484.983)  
(38.229.678) (39.849.967)  
(45.394.326) (46.297.261)  
(2.827.994)  
(202.534)  
224.462.645  
539.565  
Altri ricavi e proventi  
Costi per acquisti di materiale di consumo  
Costi per servizi  
Costi per il personale  
Altri costi  
Svalutazione delle attività finanziarie  
Ammortamenti e altre svalutazioni  
Accantonamenti  
Utile operativo  
Proventi finanziari  
Oneri finanziari  
Totale proventi e oneri finanziari  
Utile prima delle imposte  
Imposte sul reddito  
(909.887)  
9
10  
11  
12  
13  
14  
(2.863.443)  
(37.063)  
(50.300.933) (45.324.321)  
(973.367)  
91.105.576  
891.616  
(2.111.228)  
(1.219.612)  
89.885.964  
(314.978)  
89.405.290  
43.141  
(1.145.619)  
(1.102.478)  
88.302.812  
15  
15  
16  
(24.502.038) (24.294.759)  
Utile del periodo  
65.383.926  
64.008.053  
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO RAI WAY SPA (*)  
Note  
12 mesi al  
(Importi in Euro)  
(**)  
31/12/2021  
31/12/2020  
Utile del periodo  
65.383.926  
64.008.053  
Voci che si riverseranno a Conto Economico  
Utile/(perdita) sugli strumenti di copertura di flussi  
finanziari (cash flow hedge)  
Effetto fiscale  
-
-
-
-
Voci che non si riverseranno a Conto Economico  
Utili / (Perdite) attuariali per benefici a dipendenti  
Effetto fiscale  
(601.815)  
144.436  
(94.012)  
22.563  
Utile complessivo del periodo  
64.926.546  
63.936.604  
(*) Prospetto redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati  
dall’International Accounting Standards Board e adottati dall’Unione Europea (“IFRS”).  
(**) Le note si riferiscono alle sole voci commentate all'interno della presente Nota illustrativa.  
58  
 
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SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA RAI WAY(*)  
Note  
12 mesi al  
12 mesi al  
31/12/2020  
(Importi in Euro)  
31/12/2021  
(**)  
Attività non correnti  
Attività materiali  
17  
18  
19  
20  
21  
22  
23  
244.458.555  
31.547.869  
17.243.995  
-
200.934.674  
32.466.103  
15.891.578  
500.000  
Diritti d'uso per leasing  
Attività immateriali  
Partecipazioni  
Attività finanziarie non correnti  
Attività per imposte differite  
Altre attività non correnti  
Totale attività non correnti  
218.903  
352.433  
3.039.792  
1.148.408  
297.657.522  
2.845.768  
1.207.578  
254.198.134  
Attività correnti  
Rimanenze  
24  
25  
26  
21  
27  
28  
790.113  
67.815.513  
3.938.633  
537.115  
868.975  
62.553.246  
4.245.263  
664.820  
Crediti commerciali  
Altri crediti e attività correnti  
Attività finanziarie correnti  
Disponibilità liquide  
Crediti per imposte correnti  
Totale attività correnti  
Totale attivo  
17.243.998  
62.202  
4.052.690  
62.196  
90.387.574  
388.045.096  
72.447.190  
326.645.324  
Patrimonio netto  
Capitale sociale  
Riserva legale  
29  
70.176.000  
14.035.200  
37.265.839  
64.413.559  
(19.974.011)  
165.916.587  
70.176.000  
14.035.200  
37.078.970  
63.494.365  
(19.974.011)  
164.810.524  
Altre riserve  
Utili portati a nuovo  
Azioni proprie  
Totale patrimonio netto  
Passività non correnti  
Passività finanziarie non correnti  
Passività per leasing non correnti  
Benefici per i dipendenti  
21  
31  
32  
33  
69.000.000  
21.412.673  
12.263.375  
17.236.141  
119.912.189  
15.088.305  
23.926.023  
13.198.256  
16.286.025  
68.498.609  
Fondi per rischi e oneri  
Totale passività non correnti  
Passività correnti  
Debiti commerciali  
34  
35  
21  
31  
36  
51.688.944  
35.206.434  
184.587  
45.545.566  
35.987.626  
327.206  
Altri debiti e passività correnti  
Passività finanziarie correnti  
Passività per leasing correnti  
Debiti per imposte correnti  
Totale passività correnti  
Totale passivo e patrimonio netto  
15.056.763  
79.592  
11.452.429  
23.364  
102.216.320  
388.045.096  
93.336.191  
326.645.324  
(*) Prospetto redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards,  
emanati dall’International Accounting Standards Board e adottati dall’Unione  
Europea (“IFRS”).  
59  
(**) Le note si riferiscono alle sole voci commentate all'interno della presente Nota  
illustrativa.  
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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO RAI WAY (*)  
Capitale  
sociale  
Riserva  
legale  
Altre  
riserve  
Utili portati  
a nuovo  
Azioni  
proprie  
Totale  
(Importi in Euro)  
Al 1 gennaio 2018  
70.176.000 12.160.733 37.045.410  
57.007.959  
176.390.102  
Utile del periodo  
59.745.563  
330.094  
59.745.563  
330.094  
Utile e Perdite da valutazione attuariale (**)  
Utili/(perdite) a nuovo prima adozione principi IFRS  
Riserva cash flow hedge (***)  
Destinazione dell'utile a riserve  
Distribuzione di dividendi  
(570.159)  
(570.159)  
33.560  
33.560  
1.874.467  
(1.874.467)  
(55.107.200)  
59.531.790  
-
(55.107.200)  
180.821.960  
Al 31 dicembre 2018  
70.176.000 14.035.200 37.078.970  
Utile del periodo  
63.360.973  
(255.002)  
63.360.973  
(255.002)  
Utile e Perdite da valutazione attuariale (**)  
Distribuzione di dividendi  
Al 31 dicembre 2019  
(59.731.200)  
62.906.561  
(59.731.200)  
184.196.731  
70.176.000 14.035.200 37.078.970  
Utile del periodo  
64.008.053  
(71.449)  
64.008.053  
(71.449)  
Utile e Perdite da valutazione attuariale (**)  
Distribuzione di dividendi  
Acquisto azioni proprie  
(63.348.800)  
(63.348.800)  
(19.974.011) (19.974.011)  
63.494.365 (19.974.011) 164.810.524  
Al 31 dicembre 2020  
70.176.000 14.035.200 37.078.970  
Utile del periodo  
65.383.926  
(457.380)  
65.383.926  
(457.380)  
(64.007.352)  
186.869  
Utile e Perdite da valutazione attuariale (**)  
Distribuzione di dividendi  
Riserve piano di stock option  
Al 31 dicembre 2021  
(64.007.352)  
186.869  
70.176.000 14.035.200 37.265.839  
64.413.559 (19.974.011) 165.916.587  
(*) Prospetto redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati dall’International Accounting Standards Board e  
adottati dall’Unione Europea (“IFRS”).  
(**) La variazione è esposta al netto dei relativi effetti fiscali.  
(***) La variazione è esposta al netto dei relativi effetti fiscali; si precisa che nel 2018 la variazione ha azzerato tale Riserva  
60  
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RENDICONTO FINANZIARIO RAI WAY (*)  
(Importi in Euro)  
31/12/2021  
89.885.964  
31/12/2020  
88.302.812  
Utile prima delle imposte  
Rettifiche per:  
Ammortamenti e svalutazioni  
50.503.467  
5.184.664  
1.049.126  
287.491  
45.361.384  
5.074.966  
891.343  
Accantonamenti e (rilasci) ai fondi relativi al personale e altri fondi  
(Proventi) e oneri finanziari netti (**)  
Altre poste non monetarie  
319.803  
Flussi di cassa generati dall'attività operativa prima delle  
variazioni del capitale circolante netto  
146.910.713  
139.950.308  
Variazione delle rimanenze  
78.862  
(5.464.801)  
6.143.378  
716.535  
16.272  
12.476.558  
(8.733.058)  
794.939  
Variazione dei crediti commerciali  
Variazione dei debiti commerciali  
Variazione delle altre attività  
Variazione delle altre passività  
Utilizzo dei fondi rischi  
(853.147)  
1.968.243  
(2.117.346)  
(3.680.579)  
(131.071)  
(2.609.462)  
(3.500.820)  
(335.578)  
Pagamento benefici ai dipendenti  
Variazione dei crediti e debiti per imposte correnti  
Imposte pagate  
(24.244.296)  
(24.034.298)  
Flusso di cassa netto generato dall'attività operativa  
117.358.248  
115.993.103  
Investimenti in attività materiali  
(79.376.861)  
20.234  
(55.738.203)  
-
Dismissioni di attività materiali  
Investimenti in attività immateriali  
Acquisto ramo d'azienda  
(4.576.984)  
(1.000.000)  
133.530  
(4.317.999)  
(500.000)  
(350.774)  
(500.000)  
60.182  
Variazione delle attività finanziarie non correnti  
Variazione delle partecipazioni  
476.610  
Variazione delle altre attività non correnti  
Flusso di cassa netto generato dall'attività di investimento  
59.170  
(84.264.301)  
(61.346.794)  
Incremento di finanziamenti a medio/lungo termine  
(Decremento) di finanziamenti a medio/lungo termine  
(Decremento)/incremento delle passività finanziarie correnti  
Rimborsi di passività per leasing  
54.000.000  
(88.305)  
(747.974)  
(8.377.839)  
127.705  
15.000.000  
(172.502)  
137.669  
(11.212.279)  
(390.858)  
(800.579)  
(19.974.011)  
(63.348.800)  
(80.761.359)  
(26.115.050)  
30.167.740  
-
Variazione attività finanziarie correnti  
Interessi netti pagati di competenza  
(773.188)  
-
Acquisto azioni proprie  
Dividendi distribuiti  
(64.043.039)  
(19.902.640)  
13.191.308  
4.052.690  
-
Flusso di cassa netto generato dall'attività finanziaria  
Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti  
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio  
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di società acquisite  
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio  
17.243.998  
4.052.690  
(*) Prospetto redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati  
dall’International Accounting Standards Board e adottati dall’Unione Europea (“IFRS”).  
(**) Si precisa che nella voce Proventi e (Oneri) finanziari netti sono stati esclusi gli oneri finanziari relativi  
al Fondo smantellamento e rispristino in quanto non considerati di natura finanziaria.  
61  
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO  
Premessa (nota 1)  
Rai Way S.p.A. (di seguito “Rai Way” o la “Società”) predispone, in relazione a  
quanto previsto dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, il presente  
bilancio relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 ed al 31 dicembre 2020  
ai fini comparativi (di seguito il “Bilancio”) in conformità agli International  
Financial Reporting Standards (nel seguito “IFRS” o “principi contabili  
internazionali”), emanati dall’International Accounting Standards Board (di  
seguito IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui  
all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del  
Consiglio del 19 luglio 2002. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili  
internazionali (“IAS”) e tutte le interpretazioni dell’International Financial  
Reporting Standard Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente  
denominate “Standard Interpretations Commettee” (SIC). Per la redazione del  
presente Bilancio la Società ha fornito uninformativa completa, applicando gli  
IFRS in modo coerente, provvedendo laddove necessario ad effettuare le  
riclassifiche necessarie al fine di una migliore rappresentazione del Bilancio. Tali  
riclassifiche sono state effettuate anche sui dati di confronto per assicurare la  
piena comparabilità dei dati.  
Si ricorda, inoltre, che il 1° marzo 2017 la Società ha acquisito la società Sud  
Engineering S.r.l., che svolgeva attività nel settore della manutenzione ed  
installazione di impianti radiotelevisivi, provvedendo in data 20 giugno 2017 alla  
successiva fusione per incorporazione i cui effetti giuridici sono decorsi dal 22  
giugno 2017 con la retrodatazione degli effetti contabili e fiscali al 1° marzo 2017.  
La fusione ha avuto l’obiettivo di semplificare l’assetto societario attuale che  
vedeva Sud Engineering S.r.l. quale unica società controllata di Rai Way S.p.A.  
potendo quest’ultima svolgere direttamente le attività della prima, con una  
maggiore funzionalità sotto il profilo economico, gestionale e finanziario. La  
Società, detenendo l’intero capitale di Sud Engineering S.r.l., non ha proceduto  
ad assegnare – ai sensi dell’art. 2504-ter del codice civile proprie azioni in  
62  
   
sostituzione delle quote di Sud Engineering, che in esito alla fusione, sono state  
pertanto annullate senza concambio e senza pagamenti di conguaglio in  
danaro. La fusione non ha comportato alcuna modificazione dell’azionariato  
della Società o l’esclusione dalla quotazione delle azioni di quest’ultima. Per  
quanto attiene ai riflessi tributari, l’operazione di fusione è fiscalmente neutra e  
pertanto non genera minusvalenze o plusvalenze fiscalmente rilevanti. Le attività  
e le passività di Sud Engineering sono state acquisite nel bilancio della Società in  
regime di continuità fiscale, ai sensi dell’art. 172, commi 1 e 2 del Testo Unico  
delle Imposte sui Redditi.  
Si segnala, inoltre, che l’attribuzione del disavanzo generato, nell’ambito del  
processo di fusione citato, dei cespiti intangibili è stato iscritto con il consenso del  
Collegio Sindacale nella voce “Avviamento” e “Portafoglio clienti – operazioni  
di business combination”.  
Secondo i principi contabili internazionali, le attività immateriali a vita utile  
indefinita, come l’avviamento, non sono soggette ad ammortamento, ma alla  
verifica di eventuali perdite di valore su base annuale (impairment test) come  
previsto dall’ IFRS 36. Naturale conseguenza di un diverso “regime”  
civilistico/contabile e fiscale (dove, nel secondo, vige il principio di neutralità e,  
quindi, di irrilevanza dei valori iscritti contabilmente) è il generarsi di un  
disallineamento tra valori contabili e fiscali.  
Con lo scopo di riassorbire i disallineamenti e le divergenze che si generano a  
seguito di operazioni straordinarie, la Società ha optato per il regime di  
affrancamento “ordinario”, ex art. 176, comma 2-ter del T.U.I.R. così come  
previsto dal nostro ordinamento tributario che consente alla società avente  
causa (incorporante) di riconoscere fiscalmente (riallineandoli) i maggiori valori  
iscritti in bilancio nell’ambito delle suddette operazioni, eliminando o riducendo  
il disallineamento con i valori civilistici previo versamento di unimposta  
sostitutiva.  
Si precisa che in data 19 novembre 2020, la Società ha acquisito la proprietà  
delle quote rappresentative dell’intero capitale sociale della società Sogepotel  
S.r.l., società che alla suddetta data aveva in affitto un sito trasmissivo ubicato a  
63  
Torre de Busi nella provincia di Bergamo (acquisito in pari data da Rai Way) di  
cui gestiva l’utilizzo commerciale.  
In data 29 dicembre 2020, con effetto dal giorno successivo, Rai Way ha  
acquisito da Sogepotel il compendio aziendale facendo così risultare la stessa  
società come non operativa.  
Il 20 dicembre 2021 l’Assemblea di Sogepotel ha approvato il bilancio finale di  
liquidazione con il relativo piano di riparto e ha messo in atto i previsti  
adempimenti di legge in relazione al deposito al Registro delle imprese e alla  
cancellazione della società intervenuta in data 25 febbraio 2022 ed agli ulteriori  
adempimenti presso gli uffici dell’Amministrazione fiscale.  
Nonostante da un punto di vista formale Rai Way fosse titolare di una  
partecipazione di controllo in Sogepotel, tenuto conto delle finalità dei  
documenti di bilancio sancite dai principi contabili internazionali IAS/IFRS in  
particolare in relazione a quanto disciplinato dallo IAS 1 e dal Framework emesso  
dallo IASB in cui si richiamano i concetti di rilevanza e materialità dell’informativa  
di bilancio - e delle citate caratteristiche di Sogepotel anche con riferimento  
ai valori del relativo bilancio la Società ha ritenuto che non sussistevano elementi  
tali da rendere necessaria la predisposizione del bilancio consolidato riferito  
all’esercizio 2020..  
Si segnala inoltre che nel corso del 2021, la Società ha definito l’acquisto di un  
ramo d’azienda relativo all’attività di fornitura di servizi infrastrutturali presso una  
postazione trasmissiva ubicata nel nord-est Italia con efficacia dal 1° aprile 2021.  
Informazioni Generali (nota 2)  
Rai Way S.p.A. è una Società costituita e domiciliata in Italia, con sede legale in  
Roma, in Via Teulada, 66 e organizzata secondo l’ordinamento giuridico della  
Repubblica Italiana.  
La Società, costituita il 27 luglio 1999, è operativa dal 1 marzo 2000 in seguito al  
conferimento del ramo d'azienda "Divisione Trasmissione e Diffusione" da parte  
64  
 
della controllante totalitaria Rai - Radiotelevisione Italiana S.p.A. (di seguito  
“Rai”).  
Rai Way possiede e gestisce le reti di trasmissione e diffusione del segnale Rai. Le  
attività della Società riguardano:  
la progettazione, l’installazione, la realizzazione, la manutenzione,  
l’implementazione, lo sviluppo e la gestione di reti di telecomunicazioni e  
software, nonché la predisposizione e la gestione di una rete  
commerciale, distributiva e di assistenza; il tutto finalizzato alla prestazione  
di servizi di trasmissione, distribuzione e diffusione di segnali e programmi  
sonori e visivi prioritariamente a favore di Rai, concessionaria del servizio  
pubblico radiotelevisivo, e di società da essa controllate nonché di altri  
terzi, e di servizi di telecomunicazione di qualunque genere;  
la fornitura di infrastrutture wireless e relativi servizi ad operatori wireless  
(inclusi operatori telefonici, operatori wireless “local lop”, operatore Tetra,  
UMTS, di altra tecnologia mobile, esistente o futura) inclusa la locazione di  
siti/antenne e servizi di co-locazione, servizi "built-to-suit", programmazione  
di rete e design, ricerca ed acquisizione di siti, design e costruzione di siti,  
installazione  
e
"commissioning" siti, ottimizzazione della rete,  
manutenzione delle infrastrutture, gestione e manutenzione della rete e  
relativi servizi di trasmissione a microonde o fibre;  
le attività di ricerca, consulenza e formazione riferite a soggetti sia interni  
che esterni alla Società, negli ambiti descritti nei precedenti punti.  
Sintesi dei Principi Contabili (nota 3)  
Di seguito sono riportati i principali criteri e principi contabili applicati nella  
preparazione del presente bilancio.  
65  
 
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Base di Preparazione  
Il Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto  
gli Amministratori hanno verificato l’insussistenza di indicatori di carattere  
finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la  
capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile  
futuro e in particolare nei prossimi 12 mesi. La descrizione delle modalità  
attraverso le quali la Società gestisce i rischi finanziari è contenuta nel paragrafo  
Gestione dei rischi finanziari.  
Il Bilancio è stato redatto ed è presentato in Euro, che rappresenta la valuta  
dell’ambiente economico prevalente in cui opera la Società. Tutti gli importi  
inclusi nel presente documento sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove  
diversamente indicato e i prospetti di bilancio che sono espressi in Euro.  
Di seguito sono indicati i prospetti di bilancio e i relativi criteri di classificazione  
adottati dalla Società, nell’ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 -  
Presentazione del bilancio:  
il prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria è stato predisposto  
classificando le attività e le passività secondo il criterio “corrente/non  
corrente”;  
il prospetto di conto economico è stato predisposto classificando i costi  
operativi per natura;  
il prospetto di conto economico complessivo comprende, oltre all’utile  
dell’esercizio risultante dal conto economico, le altre variazioni delle voci  
di patrimonio netto riconducibili a operazioni non poste in essere con gli  
azionisti della Società;  
il prospetto di rendiconto finanziario è stato predisposto esponendo i flussi  
finanziari derivanti dalle attività operative secondo il “metodo indiretto”.  
Il Bilancio è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo  
storico, fatta eccezione per la valutazione delle attività e passività finanziarie per  
le quali è obbligatoria l’applicazione del criterio del fair value.  
66  
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Conversione di operazioni denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale  
Le operazioni in valuta diversa dall’Euro sono tradotte utilizzando il tasso di  
cambio in essere alla data della transazione. Gli utili e le perdite su cambi  
generate dalla chiusura della transazione oppure dalla conversione effettuata  
a fine anno delle attività e delle passività in valuta sono iscritte a conto  
economico nelle voci di conto economico “Proventi finanziari” e “Oneri  
finanziari”.  
Criteri di Valutazione  
Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili e i criteri di valutazione  
più significativi utilizzati per la redazione del Bilancio, immutati rispetto a quelli  
utilizzati per l’esercizio 2020.  
Attività materiali  
Le attività materiali sono iscritte al prezzo di acquisto comprensivo dei costi  
accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività pronte all’uso. Gli  
oneri finanziari direttamente attribuibili all’acquisizione, costruzione o produzione  
di attività materiali qualificate, sono capitalizzati e ammortizzati sulla base della  
vita utile del bene cui fanno riferimento.  
Le attività materiali, a partire dal momento in cui il bene è disponibile per  
l’impiego cui è destinato, sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti  
lungo la loro vita utile economico-tecnica, ossia entro il periodo in cui la Società  
stima che l’attività sarà utilizzata. Quando l’attività materiale è costituita da più  
componenti significative aventi vite utili differenti, l’ammortamento è effettuato  
per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore  
d’iscrizione, ridotto del valore che la Società si attende di poter realizzare  
cedendo l’attività al termine della sua vita utile, sempreché quest’ultimo valore  
sia ragionevolmente determinabile e di ammontare significativo. I terreni non  
67  
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sono oggetto di ammortamento, anche se acquistati congiuntamente a un  
fabbricato.  
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o  
ciclica sono imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione  
dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli  
elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi  
rispondono ai requisiti per essere classificati separatamente come attività o parte  
di un’attività. Le attività rilevate in relazione a migliorie di beni di terzi sono  
ammortizzate sulla base della durata del contratto d’affitto, ovvero sulla base  
della specifica vita utile del cespite, se inferiore.  
La vita utile, indicativa, stimata per le varie categorie di attività materiali è la  
seguente:  
Classe di attività materiale  
Fabbricati e Torri  
Vita utile (anni)  
30  
Impianti e macchinari  
Attrezzature industriali e commerciali  
Altri beni  
4 – 12  
5 – 7  
4 – 8  
La vita utile delle attività materiali è rivista e aggiornata, ove necessario, almeno  
alla chiusura di ogni esercizio.  
Diritto d’uso per leasing  
I contratti di locazione corrispondono ai contratti che attribuiscono il diritto d’uso  
esclusivo di un bene, identificato o identificabile, e che conferiscono il diritto  
sostanziale a ottenere tutti i benefici economici derivanti dal suo utilizzo per un  
determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. I contratti o gli  
elementi di contratti complessi che presentano tali caratteristiche, sono rilevati  
nel bilancio attraverso l’iscrizione, nella situazione patrimoniale-finanziaria, di una  
passività rappresentata dal valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing,  
come definita nei criteri di valutazione delle Passività per leasing.  
68  
Contestualmente e in contropartita alla rilevazione della passività, nell’attivo è  
iscritto il corrispondente “diritto d’uso per leasing”, ammortizzato a quote  
costanti lungo la durata del contratto di locazione o la relativa vita utile  
economico-tecnica se inferiore. La durata del contratto di leasing (lease term)  
è il periodo non annullabile dalla controparte per il quale si ha il diritto all’uso  
dell’attività sottostante.  
Rientrano in questa modalità di rilevazione contabile, le seguenti tipologie di  
contratto stipulate dalla Società:  
affitto di immobili;  
noleggio di auto  
Tipicamente i contratti di affitto di immobili ad uso industriale prevedono rinnovi  
taciti a scadenza, ulteriormente rinnovabili per pari durata: conseguentemente  
ogni rinnovo costituisce un nuovo diritto d’uso rappresentativo del nuovo  
accordo (seppur tacito) raggiunto tra le parti.  
Alla data di decorrenza della locazione, il costo dell’attività consistente nel diritto  
di utilizzo comprende:  
a)  
b)  
l’importo della valutazione iniziale della passività del leasing;  
i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di  
decorrenza;  
c)  
d)  
i costi iniziali diretti (es. costi di mediazione);  
in presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione  
delle attività e il ripristino dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati  
(attualizzati) da sostenere al momento dell’abbandono delle strutture, rilevati in  
contropartita a uno specifico fondo per rischi ed oneri non correnti. Tali costi  
dall’esercizio 2019 sono inclusi in tale voce mentre fino all’esercizio 2018  
risultavano inclusi nella voce “Attività Materiali”.  
L’importo sub a), iscritto in contropartita al rigo passività per leasing, rileva:  
i canoni fissi;  
69  
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i pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso (es. indice di  
adeguamento ISTAT);  
il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se vi è la ragionevole  
certezza di esercitare l'opzione;  
i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing  
tiene conto dell'esercizio dell'opzione di risoluzione del leasing.  
Nel caso in cui il contratto di leasing preveda la possibilità di esercizio  
dell’opzione di acquisto e vi sia la ragionevole certezza di esercitarla, il diritto  
d’uso è rilevato al rigo Attività materiali nella corrispondente classe di attività ed  
è ammortizzato lungo la vita utile del bene.  
La Società si avvale dell’opzione concessa dagli IFRS di rilevare come costo al  
rigo costi per servizi i pagamenti dovuti per i leasing a breve termine (di durata  
inferiore ai 12 mesi) e per i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore  
(indicativamente inferiore a 5.000 euro).  
Attività immateriali  
Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica  
identificabili, controllate dalla Società e idonee a produrre benefici economici  
futuri. Il requisito dell’identificabilità, normalmente, è soddisfatto quando l’attività  
immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, ovvero può essere  
ceduta o concessa in licenza autonomamente oppure come parte integrante  
di altre attività. Il controllo consiste nel potere della Società di ottenere i benefici  
economici futuri derivanti dall’attività congiuntamente alla possibilità di  
impedirne o limitarne l’accesso ad altri.  
Le attività immateriali sono iscritte al costo determinato secondo i criteri indicati  
per le attività materiali.  
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate  
sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui  
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le attività saranno utilizzate dalla Società. Per la determinazione del relativo  
valore da ammortizzare e della recuperabilità del valore di iscrizione, la Società  
applica il medesimo approccio illustrato con riferimento alle “Attività materiali”.  
Le attività immateriali aventi vita utile indefinita (Avviamento) non sono  
assoggettate ad ammortamento sistematico, ma sottoposte, con frequenza  
almeno annuale a verifica di recuperabilità (impairment test) così come richiesto  
dal principio contabile internazionale IAS 36. Eventuali svalutazioni di tali attività  
non possono essere oggetto di successivi ripristini.  
Riduzione di valore delle attività materiali e immateriali  
A ciascuna data di riferimento del bilancio è effettuata una verifica volta ad  
accertare se vi sono indicatori che le attività materiali e immateriali possano  
avere subito una riduzione di valore. A tal fine si considerano fonti di informazione  
sia interne che esterne. Relativamente alle prime (fonti interne) si considera:  
l’obsolescenza o il deterioramento fisico dell’attività, eventuali cambiamenti  
significativi nell’uso dell’attività e l’andamento economico dell’attività rispetto a  
quanto previsto. Per quanto concerne le fonti esterne si considera: l’andamento  
dei prezzi di mercato delle attività, eventuali discontinuità tecnologiche, di  
mercato o normative, l’andamento dei tassi di interesse di mercato o del costo  
del capitale utilizzato per valutare gli investimenti.  
Nel caso sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del  
valore recuperabile delle suddette attività, imputando l’eventuale svalutazione  
rispetto al relativo valore di libro a conto economico. Il valore recuperabile di  
un’attività è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi  
accessori di vendita, e il relativo valore d'uso, intendendosi per quest’ultimo il  
valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il  
valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di  
sconto che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro,  
rapportato al periodo dell’investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per  
un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore  
recuperabile è determinato in relazione alla cash generating unit (“CGU”) cui  
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tale attività appartiene e cioè per il più piccolo insieme identificabile di attività  
che genera flussi di cassa in entrata indipendenti.  
A prescindere dalla presenza dei citati indicatori di riduzione di valore, per  
quanto riguarda le attività immateriali aventi vita utile indefinita che non sono  
assoggettate ad ammortamento sistematico, queste sono sottoposte con  
frequenza almeno annuale a verifica di recuperabilità (impairment test) così  
come richiesto dal principio contabile internazionale IAS 36.  
Una perdita di valore è riconosciuta a conto economico qualora il valore di  
iscrizione dell’attività, o della relativa CGU a cui la stessa è allocata, sia superiore  
al suo valore recuperabile. Le riduzioni di valore di CGU sono imputate alle  
relative attività, in proporzione al loro valore contabile e nei limiti del relativo  
valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione  
precedentemente effettuata, il valore contabile dell’attività, ad eccezione  
dell’avviamento, è ripristinato con imputazione al conto economico, nei limiti del  
valore netto di carico che l’attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata  
effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.  
Disponibilità liquide ed equivalenti  
Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista  
nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni,  
prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di  
variazione di valore.  
Gli elementi inclusi nella voce “Disponibilità liquide ed equivalenti” sono valutati  
al fair value.  
Le operazioni di incasso sono registrate per data di operazione bancaria, per le  
operazioni di pagamento si tiene altresì conto della data di disposizione.  
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Rimanenze  
Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo, prevalentemente  
materiali tecnici, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto, determinato con  
il metodo del costo medio ponderato, e il valore di mercato alla data di chiusura  
di esercizio. Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo non più  
utilizzabili nel ciclo produttivo vengono svalutate.  
I lavori in corso di esecuzione, tipicamente relativi all’adeguamento della rete di  
trasmissione e diffusione alle esigenze di Rai nell’ambito del “Contratto di  
fornitura di servizi di trasmissione e diffusione” con Rai (di seguito anche il  
“Contratto di Servizio”), sottoscritto il 5 giugno 2000 e valido, nella versione  
successivamente integrata e emendata in più occasioni, fino al 30 giugno 2014  
e rinegoziato in data 31 luglio 2014 con efficacia a partire dal 1° luglio 2014 (si  
veda in merito il paragrafo Transazioni con Parti Correlate nota 41), sono  
valutati sulla base dei costi sostenuti in relazione allo stato di avanzamento dei  
lavori, determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost).  
Crediti commerciali, altre attività finanziarie e altre attività  
I crediti commerciali, le attività finanziarie e le altre attività, tenuto conto delle  
loro caratteristiche contrattuali e del modello di business adottato per la loro  
gestione, sono classificati nelle seguenti categorie: (i) attività finanziarie valutate  
al costo ammortizzato; (ii) attività finanziarie valutate al fair value (valore equo)  
con contropartita nelle altre componenti del risultato complessivo; (iii) attività  
finanziarie valutate al fair value (valore equo) con contropartita nel conto  
economico.  
I crediti commerciali, le attività finanziarie e le altre attività, se generano  
esclusivamente flussi di cassa contrattuali rappresentativi di capitale e interessi e  
se gestiti secondo un business model il cui obiettivo è di detenere l’attività per  
incassarne i summenzionati flussi, sono inizialmente iscritti al fair value (valore  
equo) rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili  
e
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successivamente valutati col criterio del costo ammortizzato in base al metodo  
del tasso di interesse effettivo (ossia del tasso che rende uguali, al momento della  
rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione),  
opportunamente rettificato per tenere conto di eventuali svalutazioni, mediante  
l’iscrizione di un fondo svalutazione crediti.  
I crediti commerciali, le attività finanziarie e le altre attività aventi le  
sopramenzionate caratteristiche contrattuali, se gestiti secondo un business  
model il cui obiettivo è sia di detenere l’attività per incassarne i flussi contrattuali  
rappresentati dalla restituzione del capitale e dagli interessi maturati sia di  
realizzare l’investimento attraverso la vendita, sono valutati successivamente al  
fair value con contropartita nelle altre componenti del conto economico  
complessivo.  
Le attività finanziarie i cui flussi di cassa contrattuali non sono rappresentativi del  
pagamento dei soli capitale e interessi, sono valutati al fair value con  
contropartita a conto economico ad eccezione degli strumenti finanziari  
derivati designati come di copertura in una relazione di copertura dei flussi  
finanziari che sono valutati al fair value con contropartita nelle altre componenti  
del conto economico complessivo.  
I crediti verso clienti, le attività finanziarie e le altre attività sono inclusi nell’attivo  
corrente, a eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore ai dodici  
mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nell’attivo non corrente.  
Riduzione di valore di attività finanziarie  
A ciascuna data di riferimento del bilancio, tutte le attività finanziarie, diverse da  
quelle valutate al fair value (valore equo) con contropartita a conto economico,  
sono analizzate al fine di verificare se esiste un’obiettiva evidenza che un’attività  
o un gruppo di attività finanziarie abbia subito o possa subire una perdita di  
valore secondo il modello delle “perdite attese”.  
La Società valuta le perdite attese sui crediti commerciali avendo riguardo alla  
loro intera durata in base a una stima ponderata delle probabilità che tali  
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perdite possano verificarsi. A questo fine, la Società utilizza informazioni e analisi  
quantitative e qualitative, basate sull'esperienza storica, opportunamente  
integrata con valutazioni previsionali circa l’evoluzione attesa delle circostanze.  
Le perdite sono misurate come il valore attuale di tutte le differenze tra i flussi  
finanziari contrattualmente dovuti e i flussi di cassa che la Società si aspetta di  
ricevere. L’attualizzazione è effettuata applicando il tasso di interesse effettivo  
dell'attività finanziaria.  
Per le attività diverse dai crediti commerciali (attività finanziarie, altre attività,  
disponibilità liquide e mezzi equivalenti), se il rischio di credito (ossia il rischio di  
inadempimento lungo la vita attesa dello strumento finanziario) è aumentato  
significativamente dalla data di riconoscimento iniziale, la Società stima le  
perdite su un orizzonte temporale corrispondente con la durata di ciascuno  
strumento finanziario. Per le attività finanziarie rappresentate da titoli di debito  
cui è attribuito un basso rischio di credito alla data di riferimento del bilancio, le  
perdite sono stimate su un orizzonte temporale di dodici mesi. La Società, in linea  
con quanto effettuato dalla Capogruppo, ritiene che un titolo di debito abbia  
un basso rischio di credito quando il suo rating è equivalente o superiore ad  
almeno uno dei seguenti livelli: Baa3 per Moody’s, BBB- per Standard&Poor’s e  
Fitch.  
Per determinare se il rischio di credito di un'attività finanziaria, diversa dai crediti  
commerciali è aumentato significativamente dopo il riconoscimento iniziale, la  
Società utilizza tutte le informazioni pertinenti, ritenute ragionevoli, che siano  
adeguatamente supportate e disponibili senza costi o sforzi eccessivi.  
Le perdite per riduzione di valore relative alle attività finanziarie sono presentate  
separatamente nel conto economico.  
Se l’importo di una perdita di valore di un’attività rilevata in passato diminuisce  
e la diminuzione può essere obiettivamente collegata ad un evento verificatosi  
successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa è riaccreditata a  
conto economico.  
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Eliminazione contabile delle attività e passività finanziarie  
Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente quando è soddisfatta una  
delle seguenti condizioni:  
il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa dall’attività è scaduto;  
la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici connessi  
all’attività, cedendo i suoi diritti a ricevere flussi di cassa dall’attività  
oppure assumendo un’obbligazione contrattuale a riversare i flussi di  
cassa ricevuti a uno o più eventuali beneficiari connessi all’attività in virtù  
di un contratto che rispetta i requisiti previsti dall’IFRS 9 (c.d. “pass through  
test”);  
la Società non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi  
e benefici connessi all’attività finanziaria ma ne ha ceduto il controllo.  
Debiti di natura finanziaria  
I debiti di natura finanziaria sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi  
accessori di diretta imputazione, e successivamente sono valutati al costo  
ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se vi è un  
cambiamento nella stima dei flussi di cassa attesi, il valore delle passività è  
ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei  
nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno effettivo determinato inizialmente. I  
debiti finanziari sono classificati fra le passività finanziarie correnti, salvo quelli con  
scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data di bilancio e quelli per  
i quali la Società abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per  
almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.  
I debiti finanziari sono contabilizzati alla data di negoziazione dell’operazione e  
sono rimossi dal bilancio al momento della loro estinzione e quando la Società  
ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.  
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Passività per leasing  
Rappresentano il valore attuale dei pagamenti dovuti per i contratti di leasing  
(così come definiti nel precedente paragrafo “Diritti d’uso per leasing”) e sono  
rilevate alla data di decorrenza del contratto di leasing.  
Il valore attuale dei pagamenti dovuti è calcolato utilizzando il tasso di interesse  
implicito del leasing oppure il tasso di finanziamento marginale del locatario,  
applicabile alla data di decorrenza della locazione, se il tasso di interesse  
implicito del leasing non è prontamente disponibile. Il tasso di finanziamento  
marginale corrisponde col tasso di interesse che si sarebbe sostenuto per  
ottenere un finanziamento con analogo profilo di cassa e medesime garanzie  
collaterali del contratto di leasing (c.d. Incremental Borrowing Rate o Tasso  
Incrementale).  
Dopo la data di decorrenza, la passività del leasing, misurata applicando il  
criterio del costo ammortizzato, è aumentata per tener conto degli interessi  
passivi maturati, ed è diminuita per effetto dei pagamenti effettuati. Può essere  
inoltre rideterminata per tenere conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche  
del contratto di leasing. Nei casi in cui le modifiche riguardino la durata del  
leasing o la valutazione di un’opzione di acquisto dell’attività sottostante, la  
passività per leasing è rideterminata utilizzando un tasso di attualizzazione rivisto  
alla data della modifica.  
Strumenti finanziari derivati  
Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto:  
il cui valore cambia in relazione alle variazioni di un parametro definito  
underlying, quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce,  
tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un  
credito o altra variabile;  
che richiede un investimento netto iniziale pari a zero, o minore di quello  
che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti  
delle condizioni di mercato;  
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che è regolato a una data futura.  
Gli strumenti derivati sono classificati come attività o passività finanziarie a  
seconda del fair value (valore equo) positivo o negativo e sono classificati come  
“detenuti per la negoziazione” e valutati al fair value (valore equo) rilevato a  
Conto economico, a eccezione di quelli designati come efficaci strumenti di  
copertura.  
I derivati sono designati come strumenti di copertura quando la relazione tra il  
derivato e l’oggetto della copertura è formalmente documentata e l’efficacia  
della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati  
coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di  
copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di  
attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del  
fair value (valore equo) dei derivati considerate efficaci sono inizialmente  
rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del Conto  
economico complessivo consolidato e successivamente imputate a Conto  
economico consolidato coerentemente agli effetti economici prodotti  
dall’operazione coperta. Le variazioni del fair value (valore equo) dei derivati  
che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono  
rilevate a Conto economico.  
Benefici ai dipendenti  
I benefici a breve termine sono rappresentati da salari, stipendi, relativi oneri  
sociali, indennità sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus  
pagabile nei dodici mesi dalla data del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati  
quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l’attività  
lavorativa.  
Nei programmi con benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine  
rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile  
Italiano (“TFR”), l’ammontare del beneficio da erogare al dipendente è  
quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, ed è legato a  
78  
uno o più fattori quali l’età, gli anni di servizio e la retribuzione. Pertanto il relativo  
onere è imputato al conto economico di competenza in base al calcolo  
attuariale. La passività iscritta nel bilancio per i piani a benefici definiti  
corrisponde al valore attuale dell’obbligazione alla data di bilancio. Gli obblighi  
per i piani a benefici definiti sono determinati annualmente da un attuario  
indipendente utilizzando il projected unit credit method. Il valore attuale del  
piano a benefici definiti è determinato scontando i futuri flussi di cassa a un tasso  
d’interesse pari a quello di obbligazioni (high-quality corporate) emesse in Euro  
e che tenga conto della durata del relativo piano pensionistico. Gli utili e le  
perdite attuariali derivanti dai suddetti aggiustamenti e le variazioni delle ipotesi  
attuariali sono imputate nel conto economico complessivo.  
A partire dal 1° gennaio 2007, la c.d. Legge Finanziaria 2007 e i relativi decreti  
attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti alla disciplina del TFR, tra cui la  
scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In  
particolare, i nuovi flussi del TFR potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme  
pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda. Nel caso di destinazione  
a forme pensionistiche esterne la Società è soggetta solamente al versamento  
di un contributo definito al fondo prescelto, e a partire da tale data le quote di  
nuova maturazione hanno natura di piani a contribuzione definita e pertanto  
non sono assoggettate a valutazione attuariale.  
Con riferimento agli incentivi all’esodo, la passività e il costo relativo ai benefici  
dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro, quando l’incentivazione  
all’esodo non è inserita nell’ambito di programmi di ristrutturazione, sono rilevati  
nel momento in cui l’impresa non può più ritirare l’offerta dei benefici dovuti per  
la cessazione del rapporto di lavoro. In particolare, se la cessazione del rapporto  
avviene su decisione del dipendente, l’impresa non può più ritirare l’offerta di  
tali benefici al primo tra i seguenti momenti quando (i) il dipendente accetta  
l’offerta, (ii) entra in vigore una restrizione alla capacità dell’impresa di ritirare  
l’offerta. Diversamente, se la cessazione del rapporto avviene su decisione  
dell’impresa, quest’ultima non può più ritirare l’offerta di tali benefici quando ha  
comunicato agli interessati un piano strutturato di incentivazione all'esodo e  
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quando le azioni richieste per completare il piano indicano che è improbabile  
che vengano apportate significative variazioni allo stesso. Se si prevede che tali  
benefici siano liquidati interamente entro dodici mesi dalla chiusura dell’esercizio  
nel quale tali benefici sono rilevati, sono applicati i requisiti per i benefici a breve  
termine per i dipendenti, mentre se non si prevede che saranno estinti  
interamente entro dodici mesi dal termine dell’esercizio, l’entità deve applicare  
i requisiti per gli altri benefici a lungo termine per i dipendenti.  
Fondi rischi e oneri  
I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata,  
di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili  
l’ammontare e/o la data di accadimento.  
Le passività connesse a contenziosi fiscali e a trattamenti fiscali incerti in materia  
di imposte sul reddito, sono allocate alla voce Passività per imposte sul reddito.  
L’iscrizione viene rilevata solo quando esiste un’obbligazione corrente, legale o  
implicita, per una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi  
passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l’adempimento  
dell’obbligazione. Tale ammontare rappresenta la miglior stima dell’onere per  
estinguere l’obbligazione.  
Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento  
delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore  
attuale dell’esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del  
mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico  
legato all’obbligazione. L’incremento del valore del fondo, determinato da  
variazioni del costo del denaro nel tempo, è contabilizzato come interesse  
passivo.  
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati  
nell’apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si  
procede ad alcuno stanziamento.  
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Debiti verso fornitori e altre passività  
I debiti verso fornitori e le altre passività sono inizialmente iscritti al fair value, al  
netto dei costi accessori di diretta imputazione, e in seguito sono valutati al costo  
ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo d’interesse.  
Riconoscimento dei ricavi e proventi  
La rilevazione dei ricavi è basata sui seguenti cinque passaggi:  
1. identificazione del contratto con il cliente;  
2. identificazione delle performance obligations (ossia gli impegni  
contrattuali a trasferire beni e/o servizi al cliente);  
3. determinazione del prezzo della transazione;  
4. allocazione del prezzo della transazione alle performance obligations  
identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene  
o servizio; e  
5. rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta  
soddisfatta.  
Alla sottoscrizione di ciascun contratto con la clientela, la Società, in relazione ai  
beni o servizi promessi, individua come obbligazione separata ogni promessa di  
trasferire al cliente un bene, un servizio, una serie di beni o servizi o, ancora, una  
combinazione di beni e servizi che siano distinti.  
I ricavi sono valutati in misura corrispondente al fair value del corrispettivo  
spettante, comprensivo di eventuali componenti variabili, ove sia ritenuto  
altamente probabile che queste non si riverseranno in futuro.  
La Società rileva i ricavi spettanti per l’adempimento di ciascuna obbligazione  
separata nel momento in cui il controllo sui servizi resi, diritti concessi o beni ceduti  
è trasferito all’acquirente.  
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I ricavi sono esposti in bilancio al netto di eventuali sconti e abbuoni, di  
pagamenti effettuati alla clientela cui non corrisponda l’acquisto di beni o servizi  
distinti da parte della Società, nonché della stima dei resi da clienti.  
La Società rileva un’attività o una passività contrattuale in funzione del fatto che  
la prestazione sia già avvenuta, ma il relativo corrispettivo debba ancora essere  
percepito, oppure una passività contrattuale quando, a fronte di compensi già  
percepiti, le obbligazioni assunte debbano ancora essere adempiute.  
Di seguito, per ciascuno dei principali flussi di ricavi identificati, è fornita una  
descrizione sintetica del processo di riconoscimento, misurazione e valutazione  
applicato.  
I ricavi derivanti dal Contratto di Fornitura di servizi chiavi in mano con la  
Capogruppo sono relativi allo svolgimento di tutte le attività necessarie per  
garantire la trasmissione e la diffusione, in Italia (sulle frequenze assegnate a Rai)  
e all’estero, del segnale radiofonico e televisivo relativo ai contenuti audio e/o  
video Rai e il regolare assolvimento degli obblighi facenti capo alla  
Concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo. Rientrano nell’oggetto del  
Contratto anche i così detti “Servizi Evolutivi” intendendo estensioni dei servizi già  
operativi e i “Nuovi Servizi” che si riferiscono invece a servizi concernenti  
standard/tecnologie del tutto nuovi, ad oggi non conosciuti né preventivabili.  
La natura dell’obbligazione assunta, che è soddisfatta nel corso del tempo,  
comporta il riconoscimento per competenza dei relativi ricavi lungo il periodo in  
cui l’obbligazione è adempiuta.  
I ricavi da servizi di ospitalità di impianti e apparati sono rilevati a partire dal  
momento in cui il cliente ottiene l’accesso ai siti presso i quali gli impianti e  
apparati sono destinati a essere collocati. Tali ricavi sono riconosciuti linearmente  
lungo l’intera durata del contratto di ospitalità, prescindendo, quindi, dalla  
distribuzione temporale del corrispettivo.  
I proventi finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel  
quale sono maturati.  
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Riconoscimento dei costi  
I costi sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza.  
Gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel  
quale sono maturati.  
Contributi pubblici  
I contributi pubblici, inclusi i contributi non monetari valutati al fair value (valore  
equo), sono rilevati quando esiste una ragionevole certezza che saranno ricevuti  
e che la Società rispetterà tutte le condizioni previste per la loro erogazione.  
Il beneficio di un finanziamento pubblico a un tasso di interesse inferiore a quello  
di mercato è trattato come un contributo pubblico. Il finanziamento è  
inizialmente rilevato al fair value (valore equo) e il contributo pubblico è misurato  
come differenza tra il valore contabile iniziale e la provvista ricevuta. Il  
finanziamento è successivamente valutato conformemente alle disposizioni  
previste per le passività finanziarie.  
I contributi pubblici in conto esercizio sono rilevati come componente positiva  
nel conto economico, all’interno della voce Altri ricavi e proventi.  
I contributi pubblici ricevuti per l’acquisto, la costruzione o l’acquisizione di  
attività immobilizzate (materiali o immateriali) sono rilevati a diretta riduzione del  
relativo costo di acquisto o di produzione ovvero iscritti a provento in relazione  
alla relativa vita utile, in base al processo di ammortamento delle attività  
oggetto di agevolazione.  
Imposte  
Le imposte correnti sono iscritte tra le passività per imposte sul reddito correnti al  
netto degli acconti versati, ovvero nella voce attività per imposte sul reddito  
correnti quando il saldo netto risulti a credito. Le imposte correnti sono  
determinate moltiplicando la stima del reddito imponibile per le aliquote fiscali  
applicabili. Sia la stima del reddito imponibile, sia le aliquote fiscali utilizzate sono  
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basate sulla normativa fiscale in vigore o sostanzialmente vigente alla data di  
riferimento.  
La voce include altresì la stima degli oneri che potrebbero gravare sul gruppo in  
relazione ai contenziosi fiscali in essere o ai trattamenti fiscali incerti in materia di  
imposte sul reddito, rilevati in contropartita alle passività per imposte sul reddito  
correnti oppure non correnti qualora il tempo stimato di risoluzione del  
contenzioso o dell’incertezza sottostanti sia superiore ai 12 mesi.  
Le imposte anticipate e differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze che  
emergono tra la base imponibile di una attività o passività e il relativo valore  
contabile, applicando le aliquote fiscali e la normativa approvate o  
sostanzialmente approvate per gli esercizi futuri nei quali le differenze saranno  
realizzate o estinte. Le imposte anticipate, per la quota non compensata dalle  
imposte differite, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia  
disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le stesse possano  
essere recuperate.  
Le imposte correnti, le imposte anticipate e differite sono rilevate nel conto  
economico alla voce “Imposte sul reddito”, ad eccezione di quelle relative a  
voci rilevate tra le componenti di conto economico complessivo diverse  
dall’utile netto e di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate  
a patrimonio netto. In questi ultimi casi le imposte differite sono rilevate nel conto  
economico complessivo e direttamente a patrimonio netto. Le imposte  
anticipate e differite sono compensate quando le stesse sono applicate dalla  
medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa  
una liquidazione del saldo netto.  
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte indirette e le tasse,  
sono incluse nella voce di conto economico “Altri costi”.  
La Società, con Rai, ha esercitato l’opzione per il regime fiscale del consolidato  
fiscale nazionale. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi  
reciproci, fra Rai e le altre Società del relativo Gruppo che hanno aderito al  
consolidato fiscale sono definiti nel “Accordo relativo all’esercizio dell’opzione  
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per il consolidato nazionale ai sensi dell’articolo 117 e seguenti del “TUIR”,  
secondo il quale:  
le Società controllate che trasferiscono a Rai un utile fiscale, trasferiscono  
anche le somme necessarie a corrispondere la maggiore imposta da  
questa dovuta per effetto della loro partecipazione al consolidato  
nazionale;  
le Società controllate che trasferiscono a Rai una perdita fiscale sono  
compensate in misura pari al relativo risparmio d’imposta realizzato da Rai  
nel momento in cui questo risparmio è realizzato o avrebbe potuto esserlo  
dalla Società controllata che ha trasferito la perdita.  
Conseguentemente la relativa imposta, al netto degli acconti versati, delle  
ritenute subite e in genere dei crediti d’imposta, è rilevata come debito o credito  
verso la controllante.  
Utile per azione  
L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile della Società per la media  
ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio.  
L’utile diluito per azione è calcolato dividendo l’utile della Società per la media  
ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio. Ai fini del  
calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in  
circolazione è modificata assumendo l’esercizio da parte di tutti gli assegnatari  
di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre l’utile della Società è  
rettificato per tener conto di eventuali effetti, al netto delle imposte,  
dell’esercizio di detti diritti.  
85  
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Principi contabili di recente emissione  
Principi contabili omologati dall’Unione Europea ma non ancora applicabili  
Con regolamento n. 2021/1080 emesso dalla Commissione Europea in data  
28 giugno 2021 sono stati omologati i documenti “Modifiche all’IFRS 3  
Aggregazioni aziendali; IAS 16 Immobili, impianti e macchinari; IAS 37  
Accantonamenti, passività e attività potenziali e il Ciclo di miglioramenti  
annuali 2018-2020”. Il pacchetto di documenti contiene modifiche di portata  
ristretta a tre standard nonché i miglioramenti annuali e chiariscono la  
formulazione o correggono sviste o conflitti tra i requisiti degli standard. Le  
modifiche all'IFRS 3 “Aggregazioni aziendali” aggiornano un riferimento al  
Quadro concettuale per la rendicontazione finanziaria senza modificare i  
requisiti contabili per le aggregazioni aziendali. Le modifiche allo IAS 16  
“Immobili, impianti e macchinari” vietano a un'azienda di detrarre dal costo  
degli immobili, impianti e macchinari i proventi derivanti dalla vendita di  
articoli prodotti mentre sta preparando l'attività per l'uso previsto. I proventi  
delle vendite e i relativi costi dovranno essere imputati a conto economico.  
Le modifiche allo IAS 37 “Accantonamenti, passività e attività potenziali”  
specificano quali costi devono essere inclusi nel valutare se un contratto è in  
perdita. I miglioramenti annuali apportano lievi modifiche all'IFRS 1 “Prima  
adozione degli International Financial Reporting Standards”, IFRS 9 “Strumenti  
finanziari”, IAS 41 “Agricoltura” e agli esempi illustrativi che accompagnano  
l'IFRS 16 “Leasing”.  
Tutti gli emendamenti sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o  
dopo il, 1° gennaio 2022.  
Con regolamento n. 2021/2036 emesso dalla Commissione Europea in data  
19 novembre 2021 è stato omologato il documento IFRS 17 “Contratti  
assicurativi” pubblicato dallo IASB il 18 maggio 2017 e le successive modifiche  
pubblicate il 25 giugno 2020. Il principio fornisce un approccio completo alla  
contabilizzazione dei contratti assicurativi e si applica ai contratti assicurativi  
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emessi, ai contratti di riassicurazione emessi o detenuti e ai contratti di  
investimento con caratteristiche di partecipazione discrezionale emessi.  
Le disposizioni dell’IFRS 17 e le successive modifiche sono efficaci a partire dagli  
esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2023.  
La Società ha valutato che tali modifiche non avranno impatti significativi sul  
proprio Bilancio.  
Principi contabili non ancora omologati dall’Unione Europea  
In data 23 gennaio 2020 e in data 15 luglio 2020 lo IASB ha emesso  
rispettivamente i documenti “Amendments to IAS 1 Presentation of Financial  
Statements: classification of liabilities as current or non-current” e il  
documento “Classification of Liabilities as Current or Non-current - Deferral of  
Effective Date” per chiarire i requisiti per la classificazione delle passività  
come correnti o non correnti. Più precisamente:  
o le modifiche specificano che le condizioni esistenti alla fine del  
periodo di riferimento sono quelle che devono essere utilizzate per  
determinare se esiste un diritto a differire il regolamento di una  
passività;  
o le aspettative della direzione in merito agli eventi successivi alla data  
di bilancio, ad esempio nel caso di violazione di un covenant o in caso  
di regolamento anticipato, non sono rilevanti;  
o le modifiche chiariscono le situazioni che sono considerate  
liquidazione di una passività.  
A causa della pandemia del Covid-19, lo IASB ha proposto di differire la data di  
entrata in vigore del documento al 1° gennaio 2023, per fornire alle società più  
tempo per attuare eventuali cambiamenti di classificazione risultanti dalle  
modifiche.  
In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha emesso il documento “Amendments to  
IAS 1 Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2:  
Disclosure of Accounting policies”. L'obiettivo degli emendamenti è  
87  
sviluppare linee guida ed esempi per aiutare le entità ad applicare un  
giudizio di materialità nell’informativa sui principi contabili. Le modifiche  
all'IFRS Practice Statement 2 forniscono indicazioni su come applicare il  
concetto di materialità all'informativa sui principi contabili.  
Gli emendamenti sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1 °  
gennaio 2023.  
In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha emesso il documento “Amendments to  
IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors:  
Definition of Accounting Estimates”. Le modifiche chiariscono come la  
società deve distinguere i cambiamenti nei principi contabili dai  
cambiamenti nelle stime contabili. La distinzione è rilevante perché i  
cambiamenti nelle stime contabili sono applicati in modo prospettico a  
transazioni future e altri eventi futuri, mentre i cambiamenti nei principi  
contabili sono generalmente applicati anche in modo retrospettivo a  
transazioni passate e altri eventi passati.  
Gli emendamenti sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo  
il, 1° gennaio 2023.  
In data 7 maggio 2021 lo IASB ha emesso il documento “Amendments to IAS  
12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a  
Single Transaction”. Il documento affronta l'incertezza nella pratica in merito  
all’applicazione dell'esenzione prevista dai paragrafi 15 e 24 dello IAS 12 alle  
operazioni che danno origine sia a un'attività che a una passività al momento  
della rilevazione iniziale e possono comportare differenze temporanee fiscali  
dello stesso importo. In base alle modifiche proposte, l'esenzione dalla  
rilevazione iniziale prevista dallo IAS 12 non si applicherebbe alle operazioni  
che, al momento dell'esecuzione, diano luogo a importi uguali e  
compensabili di differenze temporanee tassabili e deducibili.  
Gli emendamenti sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo  
il, 1° gennaio 2023.  
88  
In data 9 dicembre 2021 lo IASB ha emesso il documento “Amendments to  
IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 –  
Comparative Information”. Gli emendamenti di portata ristretta affrontano  
un'importante questione relativa ai disallineamenti contabili tra le passività  
dei contratti assicurativi e le attività finanziarie derivanti dalle informazioni  
comparative presentate con l'applicazione iniziale dell'IFRS 17 Contratti  
assicurativi e dell'IFRS 9 Strumenti finanziari.  
Gli emendamenti sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo  
il, 1° gennaio 2023.  
Allo stato la Società sta analizzando i principi indicati e valutando se la loro  
adozione avrà un impatto significativo sul proprio Bilancio.  
Informativa per settore operativo  
L’IFRS 8 – Settori Operativi, identifica il “Settore operativo” come una  
componente di una entità: (i) che svolge attività in grado di generare flussi di  
ricavi e di costi autonomi; (ii) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al  
più alto livello decisionale operativo, che per Rai Way coincide con il Consiglio  
di Amministrazione, con lo scopo di assumere decisioni sull’allocazione delle  
risorse e di valutarne i risultati; e (iii) per il quale sono predisposte informazioni  
economico-patrimoniali separate. La Società ha identificato un solo settore  
operativo e l’informativa gestionale che è predisposta e resa periodicamente  
disponibile al Consiglio di Amministrazione per le finalità sopra richiamate,  
considerano l’attività d’impresa svolta da Rai Way come un insieme indistinto;  
conseguentemente in bilancio non è presentata alcuna informativa per settore  
operativo. Le informazioni circa i servizi prestati dalla Società, l’area geografica  
(che per la Società corrisponde pressoché interamente con il territorio dello Stato  
italiano) in cui essa svolge la propria attività e i principali clienti sono fornite nelle  
pertinenti note al presente bilancio, alle quali, pertanto, si rinvia.  
Rapporto tra Rai e Rai Way  
89  
La costituzione della Società e il perfezionamento del conferimento del ramo di  
azienda facente capo alla Divisione Trasmissione e Diffusione da parte della  
controllante Rai, si inserisce in un più ampio progetto di razionalizzazione del  
Gruppo Rai che porta alla costituzione di alcune controllate deputate a  
presidiare specifici settori di attività accessorie al Servizio Pubblico di diffusione  
dei programmi radiofonici e televisivi svolte da Rai. Per effetto del conferimento,  
avvenuto il 1 marzo 2000, la Società diviene titolare del ramo di azienda  
destinato allo svolgimento delle attività di pianificazione, progettazione,  
installazione, realizzazione, esercizio, gestione, manutenzione, implementazione  
e sviluppo degli impianti, delle stazioni, dei collegamenti e complessivamente  
della Rete di Trasmissione e di Diffusione dei segnali voce, video e dati di Rai. Alla  
Società viene pertanto trasferita la titolarità delle infrastrutture e degli impianti  
per la trasmissione e diffusione televisiva e radiofonica di Rai, oltre ai rapporti di  
lavoro con circa 600 ingegneri e tecnici specializzati nel settore della trasmissione  
e diffusione dei segnali radiotelevisivi.  
In data 5 giugno 2000, la Società sottoscrive con Rai il contratto di servizio, con il  
quale quest’ultima affida alla Società la fornitura in esclusiva dei servizi relativi  
all’installazione, manutenzione e gestione di reti di telecomunicazioni e la  
prestazione di servizi di trasmissione, distribuzione e diffusione di segnali e  
programmi radiofonici e televisivi. Il sopra menzionato contratto è rimasto in  
vigore fino al 30 giugno 2014.  
In data 31 luglio 2014, con efficacia dal 1° luglio 2014, in sostituzione del citato  
contratto, Rai e Rai Way hanno sottoscritto un nuovo Contratto di Servizio, per  
effetto del quale Rai ha affidato alla Società, su base esclusiva, un insieme di  
servizi che permettano a Rai: (i) la regolare trasmissione e diffusione, in Italia e  
all’estero, dei MUX che le sono stati assegnati in base alla normativa applicabile;  
e (ii) il regolare assolvimento degli obblighi di Servizio. In data 10 dicembre 2019,  
la Società ha sottoscritto con la Controllante un accordo avente ad oggetto la  
modifica di alcuni termini e condizioni di tale contratto rispetto al quale le parti  
hanno - inter alia - disciplinato gli impatti sul corrispettivo derivanti dal processo  
di refarming e rinunciato al diritto di disdetta al secondo settennio già previsto,  
90  
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producendo di fatto il rinnovo dello stesso fino al 30 giugno 2028, ferma restando  
la possibile già prevista prosecuzione per un ulteriore settennio, salva disdetta.  
Per ulteriori dettagli circa i rapporti tra Rai Way e Rai si rimanda al paragrafo  
“Transazioni con Parti Correlate”.  
Gestione dei Rischi Finanziari (nota 4)  
I rischi finanziari ai quali è esposta la Società sono gestiti secondo l’approccio e  
le procedure definiti all’interno di una specifica policy approvata dal CdA di Rai  
Way che, attraverso una gestione finalizzata alla minimizzazione del rischio,  
intende preservare il valore aziendale nel suo complesso e quello economico-  
finanziario nello specifico.  
I principali rischi individuati dalla Società sono:  
il rischio di mercato, derivante dall’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di  
interesse e dei rapporti di cambio, connesso alle attività e passività  
finanziarie rispettivamente possedute/originate e assunte;  
il rischio di credito, derivante dalla possibilità che una o più controparti  
possano essere insolventi;  
il rischio di liquidità, derivante dall’incapacità della Società di ottenere le  
risorse finanziarie necessarie per far fronte agli impegni finanziari di breve  
termine;  
il rischio di capitale derivante dalla capacità di continuare a garantire  
un’adeguata solidità patrimoniale.  
Rischio di mercato  
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di interesse e  
di cambio, ovvero di rating delle controparti con le quali si realizzano impieghi di  
liquidità, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o  
dei flussi di cassa attesi.  
91  
 
La Società monitora costantemente i rischi di mercato al fine di porre in essere  
adeguate coperture qualora si presentino esposizione significative al fine di  
minimizzare tale rischio e preservare il valore aziendale.  
Rischio Tasso di Interesse: il rischio tasso, derivante dalle possibili oscillazioni  
dei tassi di interesse applicati sui finanziamenti a medio/lungo termine  
accesi a favore della Società, è gestito, in presenza di importi significativi,  
tramite gli strumenti di copertura disponibili sul mercato quali IRS e altri  
strumenti derivati, con percentuali di copertura minima prestabiliti. Nel  
mese di ottobre del 2020 si è proceduto alla formalizzazione di un nuovo  
Contratto di Finanziamento per complessivi Euro 170 milioni (Euro 120  
milioni di Linea Term e Euro 50 milioni di Linea Revolving) della durata di 3  
anni. Si segnala che in data 29 dicembre 2021 è stato sottoscritto un  
contratto di acquisto di un Interest Rate Cap, pari a 0,0%,a copertura del  
rischio di incremento dei tassi Euribor su un importo nozionale di Euro 34,5  
milioni e con scadenza 27 ottobre 2023. Si segnala, inoltre, che, per la  
parte non coperta dal derivato di copertura, una possibile variazione di  
più o meno 50 bps dell’Euribor avrebbe comportato un provento, ovvero  
una perdita, quantizzabili, al lordo degli effetti fiscali, in circa Euro 0,06  
milioni ogni Euro +-10 milioni di capitale utilizzato.  
Rischio Tasso di Cambio: l’operatività della Società in valute diverse  
dall’Euro è estremamente limitata e pertanto l’esposizione al rischio  
cambio non produce effetti significativi sulla situazione economica e  
finanziaria. La Società monitora comunque l’esposizione in valuta per  
essere pronta ad assumere i provvedimenti idonei qualora si assumano  
posizioni di rischio significative .  
Rischi correlati all’investimento della liquidità: con riferimento al rischio  
sugli impieghi di liquidità, per i periodi di eccedenza di cassa, la Società  
prevede l’utilizzo di strumenti finanziari di mercato a basso rischio e con  
controparti di rating elevato o con la controllante.  
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Rischio di credito  
La Società ha come cliente principale la controllante Rai, che, negli esercizi  
chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020 ha generato Ricavi di Gruppo al netto dei costi  
a margine rispettivamente per Euro 199.182 migliaia (circa 87% del totale Ricavi)  
e Euro 191.293 migliaia (circa 85% del totale Ricavi). Gli altri clienti della Società  
sono principalmente operatori telefonici, società di broadcasting, enti della  
Pubblica Amministrazione e altri clienti corporate con i quali la Società  
sottoscrive contratti pluriennali per la fornitura di servizi. La Società è quindi  
esposta al rischio di concentrazione dei ricavi e di credito derivante dalla  
possibilità che le proprie controparti commerciali si trovino nell’incapacità o  
nell’impossibilità di fare fronte alle proprie obbligazioni, sia per motivi di carattere  
economico e finanziario alle stesse riferibili, quali la loro instabilità economica,  
l’incapacità di raccogliere capitali necessari per lo svolgimento della propria  
attività, ovvero la generale tendenza alla riduzione dei costi operativi, sia per  
motivi di carattere tecnico-commerciale o di natura legale connessi  
all’esecuzione dei servizi da parte della Società, quali la contestazione dei  
predetti servizi, ovvero l’ingresso dei clienti in procedure concorsuali che  
rendano più difficoltoso o impossibile il recupero dei crediti.  
L’eventuale inadempimento di una delle proprie controparti commerciali  
potrebbe comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale  
e finanziaria della Società.  
Per quanto riguarda il rischio di controparte, per la gestione del credito sono  
adottate procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner  
commerciali. L’analisi, svolta sulla situazione delle partite scadute può portare  
all’eventuale costituzione in mora dei soggetti che palesano ritardi nei  
pagamenti. Gli elenchi delle partite scadute oggetto di analisi vengono ordinati  
per importo e per cliente, aggiornati alla data di analisi al fine di evidenziare le  
situazioni che richiedono maggiore attenzione e le azioni di sollecito e recupero  
previste dalle procedure aziendali.  
A tal fine la Società promuove azioni di sollecito in via bonaria nei confronti delle  
controparti che risultano debitrici di importi relativi a partite scadute. Qualora  
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tale attività non sani la situazione pregressa, dopo aver proceduto alla formale  
costituzione in mora dei soggetti debitori, si valuta l’eventuale recupero legale  
finanche alla proposizione del decreto ingiuntivo.  
La seguente tabella fornisce una ripartizione dei crediti commerciali al 31  
dicembre 2021 e 2020, raggruppati per scaduto, al netto del fondo svalutazione  
crediti.  
Esercizio chiuso al 31  
dicembre  
(in migliaia di Euro)  
A scadere  
2021  
58.980  
2020  
59.223  
Scaduti da 0-30 giorni  
Scaduti da 31-60 giorni  
Scaduti da 61-90 giorni  
Scaduti da più di 90 giorni  
Totale  
562  
22  
561  
262  
40  
8.212  
67.816  
114  
2.393  
62.553  
Si precisa che i crediti commerciali hanno tutti scadenza entro i 12 mesi.  
Rischio di liquidità  
Il rischio di liquidità è rappresentato dall’impossibilità a reperire le risorse  
finanziarie necessarie a coprire i fabbisogni della gestione per investimenti,  
capitale circolante e servizio del debito. Rai Way ritiene che i flussi di cassa  
generati dalla gestione operativa e dal Contratto di Finanziamento in essere (v.  
paragrafo “Attività e passività finanziarie correnti e non correnti”) siano adeguati  
a coprire le necessità previste. Al 31 dicembre 2021 la Linea Term è stata utilizzata  
per Euro 69.000 migliaia mentre la linea Revolving, disponibile per un importo  
complessivo di Euro 50 milioni, risulta non essere utilizzata; i parametri finanziari  
previsti dal relativo contratto di finanziamento (covenants) risultano essere  
ampiamente rispettati.  
Nelle seguenti tabelle sono indicati i flussi di cassa attesi negli esercizi a venire  
relativi alle passività finanziarie, ai debiti commerciali e agli altri debiti e passività  
al 31 dicembre 2021 e 2020.  
94  
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Entro 12  
mesi  
Al 31 dicembre 2021  
Tra 1 e 5 anni Oltre 5 anni  
(in migliaia di Euro)  
Passività finanziarie correnti e non correnti  
Debiti commerciali  
185  
69.000  
-
-
51.689  
35.206  
87.080  
-
-
Altri debiti e passività  
Totale  
69.000  
-
Entro 12  
mesi  
Al 31 dicembre 2020  
Tra 1 e 5 anni Oltre 5 anni  
(in migliaia di Euro)  
Passività finanziarie correnti e non correnti  
Debiti commerciali  
327  
45.546  
35.988  
81.861  
15.316  
-
-
-
-
-
Altri debiti e passività  
Totale  
15.316  
-
Al 31 dicembre 2021 sono stati effettuati tiraggi della linea term per 69 milioni di  
euro mentre la linea revolving non risulta utilizzata. Pertanto restano a  
disposizione della Società 101 milioni di euro per finanziare fabbisogni a breve  
termine e/o medio-lungo termine.  
Rischio di capitale  
Gli obiettivi della Società nella gestione del capitale sono ispirati alla  
salvaguardia della capacità di continuare a garantire una solidità patrimoniale  
ottimale. Nello specifico il rapporto tra i debiti finanziari (senza includere le  
passività finanziarie per leasing) e i mezzi propri della Società, risulta pari a 0,4 al  
31 dicembre 2021 mentre era pari a 0,1 al 31 dicembre 2020. Si segnala inoltre  
che il valore di mercato dei mezzi propri della Società al 31 dicembre 2021 risulta  
essere 8,6 volte superiore al relativo valore contabile.  
Il fair value dei crediti verso clienti e delle altre attività finanziarie, dei debiti verso  
fornitori, delle passività finanziarie (valutate con il metodo del costo  
ammortizzato), e degli altri debiti iscritti tra le voci “correnti” del prospetto della  
situazione patrimoniale-finanziaria, trattandosi principalmente di attività  
sottostanti a rapporti commerciali il cui regolamento è previsto nel breve  
95  
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termine, non si discosta in modo significativo dai valori contabili al 31 dicembre  
2021.  
Le passività e attività finanziarie non correnti sono regolate o valutate a tassi di  
mercato e si ritiene pertanto che il fair value delle stesse sia sostanzialmente in  
linea con gli attuali valori contabili.  
Dal 1° gennaio 2019, per effetto dell’adozione del nuovo principio contabile IFRS  
16, risultano iscritte in bilancio le passività per leasing, per un ammontare  
complessivo pari a Euro 36.469 migliaia al 31 dicembre 2021.  
Valutazione del fair value degli strumenti finanziari  
Gli strumenti finanziari in bilancio a fair value (valore equo) sono costituiti dai  
derivati finanziari di copertura, valutati, laddove necessario in considerazione  
della significatività degli ammontari, con l’ausilio di modelli finanziari in coerenza  
con le prassi di mercato Il fair value (valore equo) degli strumenti derivati  
rappresenta la posizione netta tra valori attivi e valori passivi.  
Si segnala che la Società il 29 dicembre 2021 ha stipulato un contratto di  
acquisto di un interest rate cap, pari a 0,0%, a copertura del rischio di incremento  
dei tassi Euribor su un importo nozionale di Euro 34,5 milioni e con scadenza 27  
ottobre 2023.  
Stime e assunzioni (nota 5)  
La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori  
l’applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si  
poggiano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull’esperienza storica  
e assunzioni che sono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in  
funzione delle relative circostanze. L’applicazione di tali stime e assunzioni  
influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, il prospetto di situazione  
patrimoniale e finanziaria, il prospetto di conto economico, il prospetto di conto  
economico complessivo, il rendiconto finanziario, nonché l’informativa fornita. I  
96  
 
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risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette  
stime e assunzioni, potrebbero differire da quelli riportati nei bilanci che rilevano  
gli effetti del manifestarsi dell’evento oggetto di stima, a causa dell’incertezza  
che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.  
Di seguito sono brevemente descritte le aree che richiedono più di altre una  
maggiore soggettività da parte degli amministratori nell’elaborazione delle stime  
e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate  
potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari.  
Passività potenziali  
L’accertamento di una passività a fronte di contenziosi e rischi derivanti da  
cause legali in corso, avviene quando il verificarsi di un esborso finanziario è  
ritenuto probabile e l’ammontare dello stesso può essere ragionevolmente  
stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia  
determinabile l’ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio. La  
Società è soggetta a cause legali (amministrative, fiscali e giuslavoristiche)  
riguardanti diverse tipologie di problematiche. La Società monitora  
costantemente lo status delle cause in corso e si avvale di esperti in materia  
legale.  
Ricavi (nota 6)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Esercizio chiuso al 31  
dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2021  
2020  
Ricavi da Gruppo RAI (*)  
199.182 191.293  
Ricavi da terzi  
30.755  
33.170  
- Canoni per ospitalità impianti ed apparati  
- Altri  
28.621  
2.134  
29.516  
3.654  
Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni  
229.937 224.463  
(*) I ricavi sono esposti al netto dei costi a margine pari a Euro migliaia 18.767  
(Euro 21.754 migliaia al 31/12/2020)  
97  
 
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La voce “Ricavi” include i ricavi di competenza dell’esercizio riconducibili alle  
prestazioni di servizi rientranti nella normale attività d’impresa.  
Al 31 dicembre 2021 i Ricavi registrano un incremento pari a Euro 5.474 migliaia  
rispetto al corrispondente periodo del 2020, passando da Euro 224.463 migliaia  
del 2020 a Euro 229.937 migliaia del 2021.  
I “Ricavi da Gruppo Rai” ammontano ad Euro 199.182 migliaia, pari all’ 87% del  
totale dei Ricavi per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 (Euro 191.293 migliaia,  
per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020) e sono in aumento di Euro 7.889  
migliaia rispetto allo stesso periodo del 2020, principalmente per l’incremento del  
corrispettivo per i servizi di rete previsto dalll’accordo finalizzato il 10 dicembre  
2019 con Rai relativo al processo di refarming e per le prestazioni addizionali  
fornite alla Capogruppo (c.d. servizi evolutivi).  
La voce “Ricavi da terzi” comprende principalmente i ricavi generati con  
riferimento ai servizi di (i) tower rental, (ii) diffusione, (iii) trasmissione, e (iv) servizi  
di rete, prestati dalla Società a clienti terzi, diversi da Rai e da società del  
Gruppo. I Ricavi in oggetto registrano un decremento pari a Euro 2.415 migliaia  
rispetto all’esercizio precedente principalmente per effetto di maggiori  
sopravvenienze attive registrate nel 2020 e per il calo del fatturato per servizi di  
Tower Rental.  
Altri ricavi e proventi (nota 7)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
Contributi in conto esercizio  
Risarcimento danni  
Altri proventi  
2021  
2020  
71  
52  
21  
490  
28  
459  
582  
Totale altri proventi  
539  
La voce di conto economico “Altri ricavi e proventi” è pari ad Euro 582 migliaia  
e presenta un incremento di Euro 43 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020 (Euro  
539 migliaia) dovuto principalmente al recupero in sede giudiziale dell’imposta  
98  
 
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addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica versata dalla Società  
negli anni 2008-2010 e parzialmente compensato da minor ricavi da risarcimento  
danni ottenuti nel 2020 (Euro 490 migliaia). La voce include altresì i contributi  
previsti dalla L. 488/92, dalla L. 190/14 per investimenti in ricerca e sviluppo, dalla  
L. 160/19 per investimenti in beni strumentali e risarcimenti danni.  
Costi per acquisti di materiali di consumo e merci (nota 8)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2021  
2020  
Acquisto carburante  
Acquisto combustibile  
854  
103  
638  
64  
Acquisto utensileria varia  
Variazione rimanenze di magazzino  
Totale materiali di consumo e merci  
449  
79  
1.485  
192  
16  
910  
La voce di conto economico “Materiali di consumo e merci” pari a Euro 1.485  
migliaia registra un incremento di Euro 575 migliaia rispetto ai valori al 31  
dicembre 2020 dovuto principalmente a maggiori acquisti di utensileria varia e  
a maggiori consumi di carburante.  
Costi per servizi (nota 9)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2021  
2020  
Prestazioni di lavoro autonomo:  
- Compensi ad amministratori e sindaci  
- Altre  
1.812  
1.902  
Altri servizi  
2.798  
1.299  
6.166  
5.571  
321  
3.149  
1.030  
6.285  
5.298  
251  
Diarie, viaggi di servizio e costi accessori del personale  
Prestazioni da contratto di servizio intercompany  
Manutenzioni e riparazioni  
Trasporti e assimilati  
Utenze  
Affitti e noleggi  
Totale costi per servizi  
11.936  
8.327  
38.230  
13.734  
8.201  
39.850  
99  
   
La voce “Costi per servizi” registra un decremento pari ad Euro 1.620 migliaia  
(-4%), passando da Euro 39.850 migliaia al 31 dicembre 2020 a Euro 38.230  
migliaia al 31 dicembre 2021. Di seguito si rappresentano le principali dinamiche  
delle voci di costo sopra rappresentate e la descrizione dei principali fattori che  
le hanno determinate:  
la voce “Utenze” è pari a Euro 11.936 migliaia (Euro 13.734 migliaia al 31  
dicembre 2020) e include prevalentemente costi per elettricità, spese  
telefoniche e utenze varie. Il decremento rispetto al 2020, pari a Euro 1.798  
migliaia, è dovuto principalmente alle nuove tariffe conseguenti la  
rinegoziazione del contratto di fornitura di energia (con validità fino al 31  
marzo 2022) e alla contrazione degli oneri accessori;  
la voce “Prestazioni da contratto di servizio intercompany” che include i  
service passivi con la Capogruppo registra un decremento nel confronto  
tra il 2021 e il 2020 di Euro 119 migliaia dovuto principalmente a minori costi  
mensa e utilizzo spazi e servizi;  
la voce “Altri servizi” pari a Euro 2.798 migliaia registra un incremento pari  
a Euro 351 migliaia rispetto ai valori del 2020, dovuto a servizi generali e  
minori recuperi di spesa. La voce include tra l’altro il corrispettivo di  
competenza per la revisione legale dei conti annuali e semestrali per Euro  
82 migliaia. Si segnala che nel corso dell’esercizio si è provveduto a  
riclassificare dalla voce “Altri costi del personale” Euro 173 migliaia nella  
presente voce; per una migliare rappresentazione la stessa riclassifica è  
stato operata sul valore esposto nel 2020;  
la voce “Diarie, viaggi di servizio e costi accessori del personale” pari a  
Euro 1.299 migliaia registra un incremento pari a Euro 269 migliaia rispetto  
ai valori del 2020 per maggiori costi di trasferta dovuti alla graduale ripresa  
dell’attività produttiva rispetto al 2020;  
la voce “Manutenzioni e riparazioni” include i costi di manutenzione  
dell’infrastruttura di rete; presenta un saldo pari a Euro 5.571 migliaia con  
un incremento di Euro 273 migliaia rispetto ai valori del 2020  
principalmente da attribuire ad un incremento delle attività di  
100  
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manutenzione effettuate sugli impianti di trasmissione e sulle infrastrutture  
edili.  
la voce “Affitti e noleggi” include prevalentemente i costi di affitto e  
noleggio non rientranti nell’applicazione del principio IFRS 16  
relativamente a fabbricati, ad impianti e apparati, a circuiti di  
trasmissione e autoveicoli. Il saldo al 31 dicembre 2021 è pari a Euro 8.327  
migliaia (Euro 8.201 migliaia al 31 dicembre 2020) con un incremento di  
Euro 126 migliaia.  
Di seguito si evidenzia il dettaglio dei costi per servizi prestati dalla società  
incaricata della revisione legale dei conti e dalle società appartenenti allo stesso  
network.  
Informazioni ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob  
(in migliaia di Euro)  
Corrispettivi  
esercizio 2021  
Tipologia dell'incarico  
Revisione legale dei conti  
61  
Revisione contabile limitata della Relazione finanziaria semestrale  
Revisione limitata della Dichiarazione non finanziaria  
Certificazioni previste per legge svolte dal soggetto incaricato della revisione legale  
Totale costi per servizi  
21  
29  
5
116  
Costi per il Personale (nota 10)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2021  
2020  
Salari e stipendi  
Oneri sociali  
36.315  
10.658  
2.104  
736  
359  
78  
(4.856)  
45.394  
36.744  
10.668  
2.066  
795  
Trattamento di fine rapporto  
Trattamento di quiescenza e simili  
Incentivazione all'esodo  
Altri costi  
Costi del personale capitalizzati  
Totale costi per il personale  
980  
(158)  
(4.798)  
46.297  
101  
 
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I “Costi per il personale” ammontano nel 2021 a Euro 45.394 migliaia con un  
decremento di Euro 903 migliaia, sostanzialmente determinato da minori oneri  
per iniziative di incentivazione all’esodo rispetto al precedente esercizio e per la  
contrazione del numero medio del personale. Si segnala che nel corso  
dell’esercizio si è provveduto a riclassificare dalla voce “Altri costi del personale”  
Euro 173 migliaia nella voce “Altri servizi”; per una migliare rappresentazione la  
stessa riclassifica è stato operata sul valore esposto nel 2020.  
I costi del personale capitalizzati ammontano ad Euro 4.856 migliaia, in linea con  
il valore al 31 dicembre 2020 (Euro 4.798 migliaia) con un incremento di Euro 58  
migliaia.  
Per ulteriori dettagli sugli effetti economici connessi al trattamento contabile dei  
benefici ai dipendenti si rimanda alla Nota 32 “Benefici ai dipendenti”.  
Di seguito si riporta il numero medio e numero puntuale dei dipendenti della  
Società:  
Numero medio di dipendenti  
Numero puntuale di dipendenti  
per l'esercizio chiuso al  
per l'esercizio chiuso al  
(in unità)  
Dirigenti  
Quadri  
2021  
22  
2020  
23  
2021  
23  
2020  
23  
165  
406  
10  
167  
397  
8
161  
412  
11  
173  
403  
7
Impiegati  
Operai  
Totale  
594  
607  
606  
604  
Altri Costi (nota 11)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Esercizio chiuso al 31 dicembre  
2021 2020  
(in migliaia di Euro)  
Contributo alle Autorita' di controllo  
ICI/IMU/TASI  
330  
601  
319  
585  
Imposte sulla produzione e sui consumi  
Altre imposte indirette, tasse e altri tributi  
Altro  
1.086  
360  
451  
1.099  
343  
518  
Totale Altri costi  
2.828  
2.864  
102  
 
La voce di conto economico “Altri costi” registra un decremento pari a Euro 36  
migliaia (-1,3%), passando da Euro 2.864 migliaia al 31 dicembre 2020 a Euro  
2.828 migliaia al 31 dicembre 2021.  
Svalutazione delle attività finanziarie (nota 12)  
La voce “Svalutazione delle attività finanziarie” presenta un saldo pari a Euro 203  
migliaia al 31 dicembre 2021, registrando un incremento pari a Euro 166 migliaia  
rispetto al valore al 31 dicembre 2020 in cui era pari a Euro 37 migliaia. Tale  
incremento è dovuto a maggiori svalutazioni crediti effettuate nel corso  
dell’esercizio.  
Ammortamenti e altre svalutazioni (nota 13)  
La voce “Ammortamenti”, inclusa nella voce di conto economico  
“Ammortamenti e altre svalutazioni”, è pari a Euro 50.301 migliaia al 31 dicembre  
2021 (Euro 45.324 migliaia al 31 dicembre 2020). Si segnala che per effetto  
dell’adozione del principio contabile IFRS 16, entrato in vigore dal 1° gennaio  
2019, tale voce include il valore dell’ammortamento dei diritti d’uso per leasing  
e, inoltre, i valori relativi allo “Smantellamento e ripristino” sono stati riclassificati  
dalla voce “Attività Materiali” alla voce “Diritti d’uso-fabbricati”. Rispetto  
all’esercizio precedente l’incremento della voce “Ammortamenti e altre  
svalutazioni” pari a Euro 4.977 migliaia risulta determinato dai maggiori  
ammortamenti delle attività materiali per Euro 3.828 migliaia, dei diritti d’uso per  
Euro 134 migliaia e delle attività immateriali per Euro 1.015 migliaia, per effetto  
della crescita degli Investimenti di Sviluppo.  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
103  
   
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Esercizio chiuso al 31 dicembre  
2021 2020  
(in migliaia di Euro)  
Ammortamenti  
Attività materiali  
fabbricati  
911  
33.629  
1.239  
283  
734  
impianti e macchinario  
attrezzature industriali e commerciali  
altri beni  
29.903  
1.330  
267  
Totale ammortamento attività materiali  
36.062  
32.234  
Diritti d'uso  
fabbricati  
altri beni  
9.718  
623  
9.662  
545  
Totale ammortamento diritti d'uso  
10.341  
10.207  
Attività immateriali  
software  
altro  
3.687  
211  
2.672  
211  
Totale ammortamento attività immateriali  
3.898  
2.883  
Totale ammortamenti  
Altre svalutazioni  
50.301  
-
45.324  
-
Totale ammortamenti e altre Svalutazioni  
50.301  
45.324  
Accantonamenti (nota 14)  
La voce “Accantonamenti” risulta pari a Euro 973 migliaia, dovuto ad  
accantonamenti a fondo per Euro 1.027 migliaia e assorbimento di fondi per Euro  
54 migliaia. Per i relativi commenti si rinvia a quanto evidenziato nella voce  
“Fondo rischi e oneri”, nota 33. Al 31 dicembre 2020 la voce ammontava a Euro  
315 migliaia.  
Proventi e Oneri Finanziari (nota 15)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
104  
   
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Esercizio chiuso al 31 dicembre  
2021 2020  
(in migliaia di Euro)  
Interessi attivi verso banche e altri finanziatori  
Utili su cambi  
-
3
-
34  
Interessi attivi da controllante  
Altri proventi finanziari  
-
889  
9
Totale Proventi finanziari  
892  
43  
Interessi sull'obbligazione per benefici ai dipendenti  
Perdite su cambi  
(22)  
(37)  
(342)  
-
(84)  
(39)  
(57)  
Interessi passivi verso banche e altri finanziatori  
Interessi passivi su operazioni di copertura tassi  
Interessi adeguamento fondo smantellamento e ripristino  
Interessi passivi su contratti di leasing  
Altri oneri finanziari  
(170)  
(548)  
(992)  
(2.111)  
(1.219)  
(211)  
(553)  
(201)  
Totale Oneri finanziari  
(1.145)  
(1.102)  
Totale Proventi finanziari netti  
I “Proventi finanziari” pari ad Euro 892 migliaia registrano un incremento di Euro  
849 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020 per effetto di maggiori interessi relativi  
al credito derivante dall’istanza di rimborso IRES relativa alla deducibilità IRAP  
riguardante le spese di personale dipendente e assimilato e per effetto  
dell’incasso di dividendi connessi all’operazione di liquidazione della società  
partecipata Sogepotel Srl.  
Gli “Oneri finanziari” presentano un saldo pari ad Euro 2.111 migliaia con un  
incremento pari ad Euro 966 migliaia rispetto allo stesso periodo dello scorso  
esercizio (Euro 1.145 migliaia al 31 dicembre 2020) dovuto a maggiori interessi  
per Euro 285 migliaia relativi al contratto di finanziamento sottoscritto dalla  
Società in data 29 ottobre 2020, che ha garantito inter alia la copertura del  
fabbisogno generato dalla crescita degli investimenti di sviluppo, e alla  
rilevazione di una minusvalenza da realizzo per Euro 489 migliaia relativa alla  
liquidazione della società partecipata Sogepotel.  
Imposte sul Reddito (nota 16)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
105  
 
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Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
Imposte correnti  
2021  
25.460  
(49)  
2020  
24.670  
(135)  
62  
Imposte differite  
Imposte sostitutive  
Imposte relative a esercizi precedenti  
Totale  
62  
(971)  
24.502  
(303)  
24.294  
La voce “Imposte correnti” è pari a Euro 25.460 migliaia con un incremento  
rispetto al periodo precedente di Euro 790 migliaia per effetto di un maggiore  
risultato ante imposte e di un maggiore onere fiscale ai fini IRAP in quanto la  
società nel 2020 aveva beneficiato della misura agevolativa fiscale prevista dal  
Decreto Rilancio. I benefici economici di competenza dell’esercizio 2021 -  
conseguenti all’innalzamento del limite massimo concesso per “aiuti di stato” a  
livello di gruppo da Euro 800 migliaia ad Euro 1.800 migliaia disposto dal Decreto  
Sostegni del 22 marzo 2021 relativamente alla misura agevolativa fiscale in  
materia di IRAP prevista dal Decreto Rilancio - sono invece inclusi nella voce  
“Imposte relative a esercizi precedenti”.  
La voce include:  
IRES pari a Euro 21.260 migliaia;  
IRAP pari a Euro 4.200 migliaia  
Le imposte differite presentano al 31 dicembre 2021 un saldo negativo pari ad  
Euro 49 migliaia, come per lo scorso esercizio (Euro 135 migliaia al 31 dicembre  
2020), dovuto principalmente dall’effetto netto tra gli utilizzi/assorbimenti e gli  
accantonamenti delle poste riprese a tassazione.  
Le imposte differite includono:  
Imposte prepagate pari ad Euro (9) migliaia;  
Imposte differite passive pari ad Euro (40) migliaia.  
Le imposte relativi ad esercizi precedenti presentano un saldo negativo pari a  
Euro 971 migliaia (componente positiva di reddito) e comprendono tra l’altro il  
citato impatto positivo derivante dall’innalzamento del limite massimo concesso  
106  
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per “aiuti di stato” a livello di gruppo da Euro 800 migliaia ad Euro 1.800 migliaia  
disposto dal Decreto Sostegni del 22 marzo 2021.  
La seguente tabella riporta la riconciliazione dell’onere fiscale teorico con il  
carico d’imposta effettivo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.  
Esercizio chiuso al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
Utile prima delle imposte  
Imposte teoriche  
2021  
89.886  
21.573  
62  
2020  
88.303  
21.193  
62  
24,0%  
24,0%  
Imposte sostitutive  
Imposte relative a esercizi precedenti  
Differenze permanenti  
IRAP  
(971)  
(303)  
(362)  
(188)  
4.200  
24.502  
3.530  
24.294  
Totale  
27,3%  
27,5%  
Attività Materiali (nota 17)  
La voce in oggetto e la relativa movimentazione risulta dettagliabile come  
segue:  
107  
 
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Attività  
materiali in  
corso e  
Attrezzature  
industriali e  
commerciali  
Impianti e  
macchinario  
Totale attività  
materiali  
Terreni  
Fabbricati  
Altri beni  
(in migliaia di Euro)  
acconti  
Valori contabili al 1° gennaio 2021  
Costo al 1° gennaio 2021  
Fondi ammortamento al 1° gennaio 2021  
12.015  
96.945  
(76.240)  
(7)  
782.433  
(641.458)  
-
30.822  
(26.504)  
-
2.326  
(1.686)  
-
22.289  
946.830  
(745.888)  
-
-
-
-
Fondo Svalutazione al 1° gennaio 2021  
(7)  
Valore netto contabile al 1° gennaio 2021  
12.015  
20.698  
140.975  
4.318  
640  
22.289  
200.935  
Movimentazioni 2021  
Investimenti  
124  
1.336  
30.924  
1.004  
102  
46.213  
79.703  
Prima applicazione IFRS16:  
Costo storico  
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Fondo ammortamento  
-
-
Ammortamenti dell'esercizio  
(911)  
(33.629)  
(1.239)  
(283)  
(36.062)  
Fondo Svalutazione  
su cespiti in vita  
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
su cespiti dismessi  
7
7
Dismissioni  
costo  
(4)  
(285)  
(6.783)  
(56)  
(103)  
(16)  
(7.247)  
fondi ammortamento  
valore netto contabile  
-
(4)  
222  
(63)  
6.748  
(35)  
56  
-
103  
-
-
7.129  
(118)  
(16)  
-
Riclassifiche  
463  
11.405  
409  
231  
(12.508)  
-
Trasferimenti  
costo  
-
(7)  
-
-
-
-
-
(7)  
-
-
-
-
-
-
-
fondi ammortamento  
valore netto contabile al 31 dicembre 2021  
-
(7)  
-
-
-
-
(7)  
Valori contabili al 31 dicembre 2021  
Costo al 31 dicembre 2021  
12.135  
98.452  
817.979  
32.179  
2.556  
55.978  
-
1.019.279  
(774.821)  
-
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2021  
-
-
(76.929)  
(668.339)  
(27.687)  
(1.866)  
Fondo Svalutazione al 31 dicembre 2021  
-
-
-
-
-
Valore netto contabile al 31 dicembre 2021  
12.135  
21.523  
149.640  
4.492  
690  
55.978  
244.458  
La voce “Attività materiali” presenta un saldo al 31 dicembre 2021 pari ad Euro  
244.458 migliaia, in aumento di Euro 43.523 migliaia rispetto al precedente  
esercizio. Tale scostamento risulta dovuto principalmente all’effetto degli  
investimenti effettuati nel corso dell’esercizio (pari ad Euro 79.703 migliaia)  
parzialmente compensati dagli ammortamenti del periodo (pari ad Euro 36.062  
migliaia). La voce “Attività materiali” accoglie i costi capitalizzabili per migliorie  
su beni in affitto.  
Si segnala, che nonostante l’analisi degli indicatori interni ed esterni non faccia  
emergere elementi che mettano a rischio la recuperabilità dei valori delle  
Attività materiali, la Società non ha quindi effettuato un test di impairment. Per  
maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nel paragrafo Attività immateriali  
(nota 19).  
108  
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Diritti d’uso per leasing (nota 18)  
Il valore dei diritti d’uso per leasing, pari a Euro 31.548 migliaia, risulta dettagliabile  
come segue:  
Terreni e  
Fabbricati  
(*)  
Altri beni  
Totale  
(in migliaia di Euro)  
Valori contabili al 1° gennaio 2021  
Costo al 1° gennaio 2021  
54.502  
(22.947)  
31.555  
1.970  
(1.058)  
912  
56.472  
(24.005)  
32.467  
Fondo ammortamento  
Valore netto contabile al 1° gennaio 2021  
Movimentazioni 2021  
Incrementi e capitalizzazioni  
Ammortamenti dell'esercizio  
9.486  
449  
9.935  
(9.718)  
(623)  
(10.341)  
Dismissioni:  
costo  
(137)  
134  
(3)  
-
-
-
(137)  
134  
(3)  
fondi ammortamento  
valore netto  
Disdette  
(373)  
(137)  
(510)  
Valori contabili al 31 dicembre 2021  
Costo storico  
63.478  
(32.531)  
30.947  
2.282  
(1.681)  
601  
65.760  
(34.212)  
31.548  
Fondo ammortamento  
Valore netto contabile al 31 dicembre 2021  
(*) Terreni e Fabbricati include anche "Smantellamento e Ripristino"  
Gli incrementi e capitalizzazioni, pari a Euro 9.935 migliaia, sono riferiti a contratti  
d’affitto di immobili o di noleggio di mezzi di trasporto che hanno avuto  
decorrenza nell’esercizio.  
I costi per leasing di attività a breve termine e di modesto valore sono inseriti tra  
i Costi per servizi (nota 9).  
I proventi da sub-affitto di beni che hanno determinato la rilevazione di un diritto  
d’uso sono pari a Euro 5 migliaia.  
Nel corso dell’esercizio la Società non ha beneficiato di sospensioni dei  
pagamenti dovuti per i contratti di leasing, concessi come conseguenza diretta  
109  
 
della  
pandemia  
Covid-19,  
rientranti  
nell’ambito  
di  
applicazione  
dell’emendamento al principio contabile IFRS 16 “Concessioni sui canoni  
connessi al Covid-19”.  
Attività Immateriali (nota 19)  
Le attività immateriali ammontano a Euro 17.244 migliaia, in incremento rispetto  
al 31 dicembre 2020 di Euro 1.353 migliaia per effetto principalmente degli  
investimenti effettuati nell’esercizio (pari a Euro 5.251 migliaia), parzialmente  
compensati dagli ammortamenti di periodo (pari a Euro 3.898 migliaia). Tra gli  
investimenti, Euro 673 migliaia riguardano il valore dell’avviamento riferito  
all’acquisto del ramo d’azienda relativo all’attività di fornitura di servizi  
infrastrutturali presso una postazione trasmissiva ubicata nel nord-est Italia che  
ha avuto efficacia dal 1° aprile 2021.  
Si segnala che anche in assenza di indicatori interni ed esterni che evidenzino  
perdite di valore in relazione alla voce “Avviamento”, è stato effettuato un test  
di impairment che ha comunque confermato la recuperabilità del valore iscritto  
a bilancio anche in coerenza con il principio contabile internazionale IAS 36  
ricorrendo alle seguenti assunzioni; poiché Rai Way non ha cash generating unit  
(“CGU”), il valore recuperabile (recoverable amount) è stato determinato  
utilizzando i flussi di cassa previsionali in entrata relativi al piano industriale 2020 -  
2023 approvato dalla Società. Il valore recuperabile è stato confrontato con il  
capitale investito netto della Società al 31 dicembre 2021.  
Per l’attualizzazione dei flussi di cassa si è utilizzato un WACC compreso tra 5,4%  
e 6,6%, un tasso di crescita (g) compreso tra 1% e 2% nel lungo termine. Ai fini di  
calcolo del terminal value si è considerato inter alia:  
il rapporto tra capex di mantenimento (escluso gli investimenti IFRS16) e  
ricavi del 6% in coerenza con le ipotesi del piano industriale senza alcun  
investimento di sviluppo;  
ammortamenti uguali agli investimenti di mantenimento;  
variazione del capitale circolante netto e dei fondi pari a zero.  
110  
 
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Il valore recuperabile è notevolmente superiore al valore oggetto di test. A tal  
fine non sono stati considerati gli impatti relativi ad un potenziale ampliamento  
delle infrastrutture e/o ad usi alternativi dell’infrastruttura esistente.  
Nella tabella seguente è evidenziata la movimentazione delle attività  
immateriali:  
Attività  
immateriali in  
corso e acconti  
Totale attività  
immateriali  
Software Avviamento  
Altre  
(in migliaia di Euro)  
Valori contabili al 1° gennaio 2021  
Costo al 1° gennaio 2021 (*)  
10.829  
(3.104)  
7.725  
5.140  
-
3.350  
(819)  
2.531  
496  
-
19.815  
(3.923)  
15.892  
Fondi ammortamento al 1° gennaio 2021  
Valore netto contabile al 1° gennaio 2021  
5.140  
496  
Movimentazioni 2021  
Investimenti  
2.567  
(3.687)  
496  
673  
-
(211)  
-
2.010  
-
5.250  
(3.898)  
-
Ammortamenti dell'esercizio  
Riclassifiche  
-
-
(496)  
Valori contabili al 31 dicembre 2021  
Costo al 31 dicembre 2021 (**)  
-
25.065  
(7.821)  
17.244  
13.892  
(6.791)  
7.101  
5.813  
-
3.350  
(1.030)  
2.320  
2.010  
-
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2021  
Valore netto contabile al 31 dicembre 2021  
5.813  
2.010  
Partecipazioni (nota 20)  
La Partecipazione è stata annullata al 31 dicembre 2021 (Euro 500 migliaia al 31  
dicembre 2020) a seguito della liquidazione della società partecipata Sogepotel  
S.r.l. deliberata dall’Assemblea in data 20 dicembre 2021, la quale, a partire dal  
30 dicembre 2020 non risultava più operativa.  
Si rinvia a quanto evidenziato nel paragrafo Premessa (nota 1) per ulteriori  
dettagli.  
Attività e passività finanziarie correnti e non correnti (nota 21)  
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle voci “Attività finanziarie  
correnti” e “Attività finanziarie non correnti”:  
111  
   
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Al 31 dicembre  
Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
Credito verso controllante  
Altri crediti finanziari  
Totale attività finanziarie correnti  
Ratei e risconti attivi  
Attività per derivati di copertura su tassi  
2021  
345  
192  
537  
160  
59  
2020  
450  
215  
665  
352  
-
Totale attività finanziarie non correnti  
219  
352  
Le attività finanziarie correnti ammontano a Euro 537 migliaia e diminuiscono di  
Euro 128 migliaia rispetto all’esercizio precedente (Euro 665 migliaia al 31  
dicembre 2020) principalmente per la riduzione di Euro 105 migliaia della voce  
“Credito verso controllante” e di Euro 23 migliaia della voce “Altri crediti  
finanziari”.  
Le attività finanziarie non correnti presentano un saldo pari a Euro 219 (Euro 352  
migliaia al 31 dicembre 2020) e presentano una riduzione per effetto di minori  
risconti finanziari parzialmente compensata dalla contabilizzazione di uno  
strumento derivato (interest rate cap) per Euro 59 migliaia relativo alla copertura  
del rischio di incremento dei tassi Euribor (per ulteriori dettagli si rinvia alla nota  
4 “Gestione dei rischi finanziari”).  
Nella seguente tabella è fornito il dettaglio delle voci “Passività finanziarie  
correnti” e “Passività finanziarie non correnti” al 31 dicembre 2021 e 2020:  
Al 31 dicembre 2020  
Entro 12 mesi Fra 1 e 5 anni  
Oltre 5 anni  
Totale  
15.239  
(in migliaia di Euro)  
Debiti verso banche  
Debiti verso altri finanziatori  
Altri debiti finanziari  
Debiti verso controllante  
Totale  
190  
78  
59  
-
15.049  
-
-
-
-
39  
-
-
117  
59  
-
327  
15.088  
-
15.415  
Al 31 dicembre 2021  
Entro 12 mesi Fra 1 e 5 anni  
Oltre 5 anni  
Totale  
(in migliaia di Euro)  
Debiti verso banche  
Debiti verso altri finanziatori  
Altri debiti finanziari  
Debiti verso controllante  
Totale  
122  
39  
24  
-
69.000  
-
-
-
-
69.122  
-
-
-
39  
24  
-
185  
69.000  
-
69.185  
Relativamente ai “Debiti verso banche”, si precisa che la Società ha sottoscritto  
in data 29 ottobre 2020 un contratto di finanziamento con un pool di istituti  
finanziari costituto da Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A., Banca  
112  
Nazionale del Lavoro S.p.A., Unicredit S.p.A. e Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. per  
complessivi Euro 170.000 migliaia e distinto in una Linea di Credito Term utilizzabile  
in più soluzioni e una Linea di Credito Revolving utilizzabile per cassa, entrambe  
a medio termine e rispettivamente per un importo massimo di Euro 120.000  
migliaia e Euro 50.000 migliaia. Il capitale della Linea di Credito Term sarà  
rimborsato in un’unica soluzione alla data di scadenza finale del 27 ottobre 2023.  
Gli utilizzi a valere sulla Linea di Credito Revolving saranno rimborsati alla data di  
scadenza del relativo periodo di interessi.  
Le voci “Debiti verso altri finanziatori” pari ad Euro 39 migliaia è riferito al  
finanziamento agevolato correlato agli investimenti finanziati dalla Legge 488/92  
(31° bando) concesso da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. che prevede un  
rimborso in base a rate semestrali e matura interessi a tasso agevolato fisso pari  
allo 0,50%, che verrà estinto nel corso del 2022.  
Di seguito si riporta l’Indebitamente finanziario netto della Società, determinato  
conformemente a quanto previsto daI paragrafo 175 e seguenti delle  
raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall’ESMA, n. 32-382-  
1138 del 4 marzo 2021 (orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi  
del Regolamento UE 2017/1129, c. d. “Regolamento sul Prospetto”).  
113  
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Indebitamento finanziario netto  
Al 31 dicembre Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2021  
17.244  
-
2020  
4.052  
-
A. Disponibilità liquide  
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide  
C. Altre attività finanziarie correnti  
D. Liquidità (A) + (B) + (C)  
537  
665  
17.781  
4.717  
Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa  
la parte corrente del debito finanziario non corrente)  
E.  
15.154  
11.609  
F.  
Parte corrente del debito finanziario non corrente  
87  
15.241  
(2.540)  
170  
11.779  
7.062  
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F)  
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G - D)  
Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli  
strumenti di debito)  
I.  
90.413  
38.975  
J.  
Strumenti di debito  
-
-
-
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti  
39  
L.  
Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)  
90.413  
39.014  
Totale indebitamento finanziario (H + L)  
M.  
87.873  
36.469  
46.076  
35.378  
Eslusi gli effetti da IFRS 16 -Passività per leasing  
Q. Indebitamento finanziaio netto ESMA al netto IFRS 16  
51.404  
10.698  
Attività per imposte differite e Passività per imposte differite (nota 22)  
Si riporta di seguito la movimentazione della fiscalità differita; per maggiori  
dettagli sulla natura delle imposte differite si rinvia al paragrafo “Imposte sul  
reddito” (nota 16):  
Attività e Passività per imposte differite  
Al 31 dicembre  
Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2021  
2.846  
50  
2020  
2.689  
135  
Saldo all'inizio del periodo  
Effetto a conto economico  
Effetto a conto economico complessivo  
Effetto da IFRS 15  
144  
22  
Saldo alla fine del periodo  
3.040  
2.846  
Di cui:  
- crediti per imposte anticipate  
- imposte differite passive  
3.132  
(92)  
2.979  
(133)  
Il saldo della voce in oggetto riporta l’importo delle attività per imposte differite  
al netto delle relative passività.  
114  
 
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La movimentazione delle attività per imposte differite risulta dettagliabile come  
segue:  
Attività per imposte differite  
(in migliaia di Euro)  
Saldo al 31 dicembre 2020  
Effetto a conto economico  
Effetto a conto economico complessivo  
Saldo al 31 dicembre 2021  
Fondi per oneri  
Benefici ai  
dipendenti  
500  
Altre partite  
Totale  
e rischi  
2.259  
121  
220  
(9)  
-
2.979  
9
144  
3.132  
(103)  
144  
541  
-
2.380  
211  
La movimentazione delle passività per imposte differite risulta dettagliabile come  
segue:  
Passività per imposte differite  
Altre partite  
(in migliaia di Euro)  
Saldo al 31 dicembre 2020  
Effetto a conto economico  
Saldo al 31 dicembre 2021  
(133)  
41  
(92)  
Altre attività non correnti (nota 23)  
La voce “Altre attività non correnti” ammonta al 31 dicembre 2021 ad Euro 1.148  
migliaia (Euro 1.208 migliaia al 31 dicembre 2020) con una diminuzione di Euro 60  
migliaia rispetto al precedente esercizio dovuta principalmente all’utilizzo della  
rata dell’imposta sostitutiva derivante dall’affrancamento fiscale del disavanzo  
di fusione generato dalla fusione per incorporazione della società Sud  
Engineering avvenuta con efficacia a decorrere dal 22 giugno 2017. Si segnala  
che la Società ha optato per il regime di affrancamento ordinario, ex art.176,  
comma 2-ter del T.U.I.R. e che il modello di contabilizzazione adottato è quello  
relativo all’iscrizione dell’imposta sostitutiva come anticipo di imposte correnti  
pari ad Euro 790 migliaia.  
La voce “Altre attività non correnti” include anche i depositi cauzionali previsti  
da contratti passivi di locazione e ospitalità impianti, pari a Euro 358 migliaia al  
31 dicembre 2021 (Euro 355 migliaia al 31 dicembre 2020).  
Rimanenze (nota 24)  
Nella seguente tabella sono evidenziate le seguenti voci:  
115  
   
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Al 31 dicembre Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2021  
226  
564  
790  
2020  
226  
643  
869  
Lavori in corso su ordinazione  
Materie prime, sussidiarie e di consumo  
Totale Rimanenze  
Le “Rimanenze” ammontano a Euro 790 migliaia in riduzione di Euro 79 migliaia  
rispetto all’esercizio precedente. La voce “Materie prime, sussidiarie e di  
consumo” si riferisce a scorte e ricambi per la manutenzione e l’esercizio dei beni  
strumentali tecnici.  
Crediti Commerciali (nota 25)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Al 31 dicembre  
Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
Crediti verso Rai  
Crediti verso clienti e altre società del Gruppo  
Fondo svalutazione crediti  
Totale Crediti commerciali  
2021  
57.024  
13.589  
(2.797)  
67.816  
2020  
55.618  
9.530  
(2.595)  
62.553  
La voce “Crediti verso Rai” accoglie i crediti vantati dalla Società verso Rai per  
effetto del Contratto di Servizio. Rispetto al precedente esercizio la voce registra  
un incremento di Euro 1.406 migliaia. Per ulteriori dettagli si rimanda alla  
precedente nota “Ricavi” e alla successiva nota “Transazioni con Parti  
Correlate”.  
La voce “Crediti verso clienti e altre Società del Gruppo” fa riferimento ai servizi  
di (i) tower rental, (ii) diffusione, (iii) trasmissione, e (iv) servizi di rete, resi dalla  
Società a clienti terzi diversi da Rai; presenta un incremento pari ad Euro 4.059  
migliaia rispetto al 31 dicembre 2020.  
Nella seguente tabella è riportata la movimentazione del Fondo svalutazione  
crediti corrente:  
116  
 
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Fondo svalutazione crediti corrente  
(in migliaia di Euro)  
Saldo al 31 dicembre 2020  
Accantonamenti  
(2.595)  
(202)  
Saldo al 31 dicembre 2021  
(2.797)  
Altri crediti e attività correnti (nota 26)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Al 31 dicembre Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2021  
2020  
Crediti verso controllante per consolidato fiscale  
Credito verso controllante per IVA di Gruppo  
2.874  
-
2.456  
94  
Altri crediti tributari  
Ratei e risconti attivi  
423  
239  
376  
609  
Crediti verso altri  
403  
710  
Totale Altri crediti e attività correnti  
3.939  
4.245  
La voce “Crediti verso controllante per consolidato fiscale” evidenzia il credito  
derivante dall’istanza di rimborso IRES relativa alla deducibilità IRAP riguardante  
le spese di personale dipendente e assimilato.  
Come riportato nel paragrafo “Transazioni con Parti Correlate”, la Società si  
avvale della procedura di compensazione dell’IVA di Gruppo prevista dal  
decreto ministeriale 13 dicembre 1979, recante le norme di attuazione delle  
disposizioni di cui all’articolo 73, ultimo comma, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633,  
rilevando i seguenti rapporti verso la Controllante che evidenziano un saldo pari  
ad Euro zero nella voce “Crediti verso controllante per IVA di Gruppo”. La voce  
in questione presentava nel 2020 un saldo pari a Euro 94 migliaia.  
Gli “Altri Crediti tributari” ammontano a Euro 423 migliaia (Euro 376 migliaia al 31  
dicembre 2020) e includono crediti inerenti istanze di rimborso IVA non rientranti  
nella suddetta procedura per Euro 343 migliaia, crediti verso erario per spese  
sostenute a titolo di investimento in beni strumentali ex L. 160/2019 per Euro 78  
migliaia. Al 31 dicembre 2020 l’importo complessivo del credito per costi di  
Ricerca e Sviluppo era pari a Euro 34 migliaia.  
117  
 
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La voce “Ratei e risconti attivi” si riferisce principalmente alle quote dei costi di  
locazione di terreni, fabbricati industriali e strade, ospitalità impianti e spese varie  
registrate nell’esercizio ed aventi competenza oltre l’esercizio in oggetto.  
La voce “Crediti verso altri” si riferisce principalmente a crediti verso il personale  
per anticipi spese su trasferte e a crediti verso enti previdenziali.  
Disponibilità liquide (nota 27)  
La voce in oggetto presenta un saldo pari ad Euro 17.244 migliaia (Euro 4.053  
migliaia al 31 dicembre 2020) con un incremento rispetto all’esercizio  
precedente di Euro 13.191 migliaia derivante dal flusso di cassa generato  
dall’attività operativa al netto di quello assorbito dall’attività di investimento e  
finanziamento così come evidenziato nel Rendiconto Finanziario a cui si rinvia  
per maggiori dettagli.  
Attività per imposte sul reddito correnti (nota 28)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Al 31 dicembre Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
Anticipo imposta sostitutiva Avviamento  
Totale Attività per imposte correnti sul reddito  
2021  
62  
62  
2020  
62  
62  
Le attività per imposte sul reddito correnti ammontano ad Euro 62 migliaia al 31  
dicembre 2021, in linea con il precedente esercizio, e si riferiscono all’iscrizione  
dell’imposta sostitutiva, per la quota corrente, derivante dall’affrancamento  
fiscale del disavanzo di fusione così come descritto nel precedente paragrafo  
alla voce “Altre attività non correnti”.  
118  
   
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Patrimonio Netto (nota 29)  
Capitale sociale  
Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale di Rai Way è pari a Euro 70.176 migliaia  
ed è rappresentato da n. 272.000.000 azioni ordinarie senza indicazione del  
valore nominale.  
Altre riserve  
La composizione della voce “Altre riserve” risulta dettagliabile come segue:  
Patrimonio Netto  
Al 31 dicembre Al 31 dicembre  
Note  
(in migliaia di Euro)  
Riserve straordinarie tassate  
2021  
11.291  
9.360  
8.938  
7.490  
(19.974)  
187  
17.292  
2020  
11.291  
9.360  
8.938  
7.490  
(19.974)  
-
1,2,3  
1,2,3  
1,2,3,4  
2
Riserve per ammortamenti anticipati  
Riserva per riallineamento valori civili/fiscali beni impresa  
Riserva prima adozione IFRS  
Riserva per acquisto azioni proprie  
Riserva piano di stock option  
Totale altre riserve  
5
17.105  
Legenda  
1 per aumento di capitale  
2 per copertura perdite  
3 per distribuzione ai soci  
4 in caso di utilizzazione diversa dalla copertura delle perdite, l'ammontare deve essere assoggetato a IRES e  
5 La presente riserva negativa rettifica le riserve disponibili precedentemente indicate  
Utile per Azione (nota 30)  
Nella seguente tabella è rappresentata la determinazione dell’utile base e  
diluito per azione.  
Al 31 dicembre  
2021  
Al 31 dicembre  
2020  
(in migliaia di Euro, eccetto ove diversamente indicato)  
Utile dell'esercizio  
65.384  
268.374.644  
0,24  
64.008  
268.374.644  
0,24  
Numero di azioni ordinarie in circolazione  
Utile per azione (base e diluito) in Euro  
L’Utile per azione diluito presenta lo stesso valore dell’Utile per azione base in  
quanto alla data di riferimento del Bilancio non vi sono elementi diluitivi.  
119  
   
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Destinazione dell’utile  
Con riguardo all’utile di esercizio, pari ad Euro 65.383.926,47, si prevede che esso  
sia destinato secondo la proposta di delibera all’Assemblea, qui di seguito  
riportata:  
“L’Assemblea degli Azionisti di Rai Way S.p.A., esaminata la relazione illustrativa  
del Consiglio di Amministrazione,  
delibera  
di destinare l’utile netto dell’esercizio 2021, pari a Euro 65.383.926,47, alla  
distribuzione in favore degli Azionisti, a titolo di dividendo, per complessivi Euro  
65.376.063,28 e a “Utili portati a nuovo”, per i restanti Euro 7.863,19 e di attribuire  
conseguentemente tenuto conto delle n. 3.625.356 azioni proprie in portafoglio  
il cui diritto all’utile è attribuito proporzionalmente alle altre azioni ai sensi dell’art.  
2357-ter codice civile - un dividendo di Euro 0,2436 lordi a ciascuna delle azioni  
ordinarie in circolazione, da mettersi in pagamento a decorrere dal 25 maggio  
2022, con legittimazione al pagamento, ai sensi dell’articolo 83-terdecies del D.  
Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell’art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei  
Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., il 24 maggio 2022  
(cosiddetta “record date”) e previo stacco della cedola nr. 8 il 23 maggio 2022”.  
La suddetta proposta di delibera così come quella prevista per la preventiva  
approvazione del bilancio sono allegate al presente documento.  
Passività per leasing correnti e non correnti (nota 31)  
Le passività per leasing, comprensive delle quote correnti, sono pari a Euro 36.469  
migliaia come evidenziato nella tabella seguente:  
Al 31 dicembre 2021  
Al 31 dicembre 2020  
quota non  
quota  
quota non  
quota  
(in migliaia di Euro)  
corrente corrente  
Totale  
36.469  
corrente corrente  
Totale  
35.378  
Passività per leasing  
21.412  
15.057  
23.926  
11.452  
Il valore delle passività per leasing correnti è rappresentato unicamente dalla  
quota corrente di passività per leasing non correnti, in quanto i leasing di attività  
120  
   
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a breve termine sono rilevati a conto economico alla voce costi per servizi e altri  
costi.  
Il valore totale dei flussi finanziari in uscita per leasing nell’esercizio è pari a Euro  
8.377 migliaia, oltre a interessi per Euro 513 migliaia.  
Gli interessi passivi maturati sulle passività per leasing sono esposti al paragrafo  
“Proventi e oneri finanziari” (nota 15) al quale si rinvia.  
Le scadenze delle passività per leasing (correnti e non correnti) sono di seguito  
indicate:  
Al 31 dicembre 2021  
Entro 12  
mesi  
Tra 1 e 5  
Oltre 5  
anni  
(in migliaia di Euro)  
Passività per leasing correnti e non correnti  
anni  
Totale  
36.469  
15.057  
17.500  
3.912  
Benefici ai Dipendenti (nota 32)  
La movimentazione della voce “Benefici per i dipendenti” risulta dettagliabile  
come segue:  
Al 31 dicembre  
2021  
Al 31 dicembre  
2020  
(in migliaia di Euro)  
13.198  
2.117  
14.434  
2.085  
Saldo all'inizio dell'esercizio  
Accantonamenti  
Interessi sull'obbligazione  
Utilizzi  
Trasferimento altri fondi/Altri movimenti  
(Utile)/Perdita attuariale  
Saldo alla fine dell'esercizio  
22  
84  
(1.536)  
(2.140)  
602  
(1.378)  
(2.121)  
94  
12.263  
13.198  
La voce (Utile)/Perdita attuariale pari a Euro 602 migliaia è relativa alle  
componenti attuariali per la valutazione dei piani a benefici definiti imputate  
direttamente a Patrimonio netto e alla relativa fiscalità differita pari a Euro 144  
migliaia esposta nel Conto Economico complessivo.  
La composizione della voce in oggetto risulta dettagliabile come segue :  
Al 31 dicembre  
2021  
Al 31 dicembre  
2020  
(in migliaia di Euro)  
11.660  
12.577  
Trattamento di fine rapporto  
Altri fondi  
603  
621  
12.263  
13.198  
Totale benefici ai dipendenti  
121  
 
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Rispetto al precedente esercizio la voce si decrementa per Euro 935 migliaia.  
Le assunzioni attuariali di calcolo ai fini della determinazione del trattamento di  
fine rapporto sono dettagliate nella seguente tabella:  
Al 31 dicembre  
(%;Anni)  
Tasso di attualizzazione [1]  
Tasso di inflazione  
Percentuale Media Annua di Uscita del Personale  
Probabilità annua di richiesta di anticipo  
Duration (in anni)  
2021  
0,61%  
1,75%  
8,97%  
1,50%  
7,9  
[1] Ricavato come media ponderata dei tassi della curva Eur Composite AA dicembre  
2021 per il 31.12.2021 e Eur Composite AA dicembre 2020 per il 31.12.2020  
Si segnala che nelle suindicate assunzioni è stato inoltre riportato il valore della  
Passività relativa al trattamento di fine rapporto ottenuto variando di +/- 50 bps  
il tasso di attualizzazione utilizzato ai fini della valutazione ottenendo un valore  
rispettivamente pari ad Euro 11.401 migliaia e pari ad Euro 11.932 migliaia. Si  
precisa che il metodo e le ipotesi utlizzati per le analisi di sensitività non risultano  
variate rispetto all’esercizio precedente.  
La voce “Altri fondi” si riferisce al fondo pensionistico integrativo aziendale e al  
fondo assistenza dirigenti pensionati. Con riferimento al fondo pensionistico  
aziendale (pari a Euro 464 migliaia), le assunzioni attuariali di calcolo hanno  
evidenziato il valore della Passività corrispondente ottenuto variando di +/- 50  
bps il tasso di attualizzazione utilizzato ai fini della valutazione ottenendo  
rispettivamente un valore pari ad Euro 442 migliaia e pari ad Euro 488 migliaia.  
Fondi Rischi e Oneri (nota 33)  
La movimentazione della voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Saldi al  
1 gennaio 2021  
Interessi passivi  
Attualizzazione  
Altri  
movimenti  
Saldi al  
31 dicembre 2021  
(in migliaia di Euro)  
Accantonamenti  
Utilizzi  
Rilasci  
Contenzioso civile amministrativo  
Competenze maturate  
781  
3.539  
86  
1.924  
941  
-
-
(31)  
(54)  
-
-
-
782  
3.793  
(1.670)  
(410)  
(6)  
-
-
-
Altri fondi per rischi e oneri  
1.229  
-
1.760  
Fondo smantellamento e ripristino  
Totale fondi per rischi e oneri  
10.737  
16.286  
170  
-
(1)  
(1)  
10.900  
17.236  
3.122  
-
(2.117)  
(54)  
122  
 
La voce presenta un incremento pari ad Euro 950 migliaia determinato  
principalmente dall’andamento di accantonamenti, utilizzi e rilasci riferito agli  
oneri per competenze maturate e ai fondi per rischi e oneri.  
La voce “Fondi Rischi e Oneri” accoglie accantonamenti per costi o perdite di  
natura determinata, la cui esistenza è certa, ma non esattamente determinabile  
nell’ammontare, ovvero la cui esistenza è probabile ma di importo stimabile con  
sufficiente ragionevolezza. Tali accantonamenti riguardano prevalentemente gli  
oneri derivanti oltre che da competenze maturate, da spese legali relative a  
conteziosi civili e amministrativi, dal fondo stanziato per gli oneri per  
smantellamento e ripristino dei siti trasmissivi non di proprietà e dagli oneri  
pregressi relativi al rinnovo dei titoli di possesso dei siti produttivi.  
Si precisa che gli esborsi relativi alla voce in questione, ad eccezione del fondo  
competenze maturate del quale si avrà un utilizzo nel corso del 2022, non  
possono essere stimati con certezza in quanto legati principalmente ai tempi di  
svolgimento dei procedimenti giudiziari e a decisioni strategiche e/o normative  
al momento non prevedibili sulla composizione e natura della rete di diffusione  
del segnale radiotelevisivo.  
Si segnala che la Società è parte in un contenzioso tributario in materia di Tosap  
(Tassa di occupazione di suolo pubblico) relativamente alla corretta  
quantificazione del tributo per il quale, anche tenendo conto del giudizio  
professionale formulato da studi legali specializzati in merito agli esiti attesi, non  
ha rilevato in bilancio, negli appositi fondi per rischi e oneri, le somme richieste in  
quanto la soccombenza è stata ritenuta possibile dall’Alta Direzione.  
Debiti commerciali (nota 34)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
123  
 
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Al 31 dicembre Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
Debiti verso fornitori  
Debiti verso controllante  
Debiti verso altre società del Gruppo RAI  
Totale Debiti Commerciali  
2021  
49.108  
2.569  
12  
2020  
43.520  
2.026  
-
51.689  
45.546  
La voce “Debiti verso fornitori” ammonta ad Euro 49.108 migliaia al 31 dicembre  
2021 con un incremento pari ad Euro 5.588 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020.  
La voce “Debiti verso controllante” si riferisce a debiti commerciali verso la Rai e  
presenta un saldo al 31 dicembre 2021 pari ad Euro 2.569 migliaia con un  
incremento pari ad Euro 543 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020. Per maggiori  
informazioni sui rapporti con la controllante Rai si rimanda al Paragrafo  
“Transazioni con Parti Correlate” (nota 41).  
Altri debiti e passività correnti (nota 35)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Al 31 dicembre Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
2021  
2020  
Debiti verso controllante per consolidato fiscale  
Debiti verso controllante per IVA di Gruppo  
Altri debiti tributari  
Debiti v/istit. previd. e sicurezza sociale  
Debiti verso il personale  
21.260  
62  
21.140  
-
1.482  
3.753  
7.913  
989  
1.510  
2.684  
7.222  
1.071  
1.397  
Altri Debiti  
Ratei e Risconti passivi  
711  
Totale Altri debiti e passività correnti  
35.206  
35.988  
La voce “Debiti verso controllante per consolidato fiscale” pari ad Euro 21.260  
migliaia (Euro 21.140 migliaia al 31 dicembre 2020) espone l’ammontare IRES  
stanziato per l’esercizio in corso. Per maggiori informazioni sui rapporti con la  
controllante Rai in materia di consolidato IRES e IVA si rimanda al Paragrafo  
“Transazioni con Parti Correlate” (nota 41); i debiti tributari che non rientrano  
nelle procedure menzionate sono esposti nella tabella successiva (Imposte  
dirette IRAP).  
124  
 
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La voce “Debiti verso il personale” presenta un saldo di Euro 7.222 migliaia, in  
diminuizione di Euro 691 migliaia rispetto all’esercizio precedente principalmente  
per minori debiti riferiti all’incentivazione all’esodo.  
Passività per imposte sul reddito correnti (nota 36)  
La voce in oggetto risulta dettagliabile come segue:  
Al 31 dicembre Al 31 dicembre  
(in migliaia di Euro)  
Imposte dirette IRAP  
2021  
80  
2020  
23  
Totale Passività per imposte sul reddito correnti  
80  
23  
Le passività per imposte sul reddito correnti risultano pari a Euro 80 migliaia al 31  
dicembre 2021, in aumento di Euro 57 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020 per  
effetto di un maggior debito verso l’Erario per IRAP.  
Impegni e garanzie (nota 37)  
Si segnala che gli impegni in essere riferiti ai soli investimenti tecnici al 31  
dicembre 2021 sono pari ad Euro 35,5 milioni (Euro 20 milioni al 31 dicembre 2020).  
Le garanzie ammontano al 31 dicembre 2021 ad Euro 83.692 migliaia (Euro  
81.346 migliaia al 31 dicembre 2020) e si riferiscono principalmente a garanzie  
personali ricevute a fronte di obbligazioni altrui, a garanzie altrui prestate per  
obbligazioni dell'azienda a fronte di obbligazioni e di debiti.  
ALTRE INFORMAZIONI (NOTA 38)  
Passività Potenziali  
Le somme riconosciute in bilancio negli appositi fondi per rischi e oneri esprimono  
la migliore stima della Società circa l’esito dei contenziosi in essere e sono state  
quantificate tenendo opportunamente conto del giudizio dei legali esterni che  
supportano la Società.  
125  
       
La Società è parte di alcuni contenziosi, avviati presso Tribunali Amministrativi  
Regionali, aventi ad oggetto l’uso delle frequenze di trasmissione dei segnali  
radiofonici e televisivi. Tutti i contenziosi in essere sono costantemente monitorati  
dalla funzione legale societaria, che si avvale, a tal fine, del supporto di primari  
studi legali specializzati nel contenzioso amministrativo. Sempre in ambito di  
contenziosi ammninistrativi, la Società è parte in un contenzioso relativamente  
all’impugnativa di una procedura di selezione ex artt. 4 e 15 del D.Lgs. 50/2016.  
Rai Way è parte, altresì, di alcuni contenziosi in ambito civile e tributario  
relativamente alla corretta quantificazione del canone/tributo dovuto per  
l’occupazione di suolo pubblico di installazioni di proprietà della Società.  
La Società per i contenziosi citati, pur difendendo le proprie ragioni nelle  
apposite sedi di giudizio, in questa coadiuvata dal supporto di studi legali  
specializzati, anche tenendo conto del giudizio professionale formulato da questi  
ultimi in merito all’esito del contenzioso in essere, non ha rilevato in bilancio, negli  
appositi fondi per rischi e oneri, le somme richieste in quanto la soccombenza è  
stata ritenuta possibile dalla Società.  
La Società è altresì parte di un numero molto limitato di giudizi promossi da  
dipendenti ed ex-dipendenti in relazione ad asserite errate applicazioni della  
normativa vigente in materia di disciplina del rapporto di lavoro. Le somme  
rilevate in bilancio a copertura del rischio di soccombenza sono state  
quantificate dalla Società stimando, sulla base della valutazione professionale  
dei legali esterni che rappresentano la Società in giudizio, l’onere a carico di Rai  
Way, il cui sostenimento è ritenuto probabile avuto riguardo all’attuale stato di  
avanzamento del contenzioso.  
Ad integrazione di quanto sopra illustrato, è necessario rappresentare fin d’ora  
che la Società nell’ordinario esercizio della propria attività si avvale dell’ospitalità  
di terzi per la collocazione di propri impianti su terreni, edifici o strutture altrui.  
Tenuto conto che tali ospitalità vengono ordinariamente formalizzate attraverso  
contratti o strumenti giuridici similari (a titolo esemplificativo: cessioni di diritti di  
superficie, concessioni di aree pubbliche, ecc.) è possibile che la Società debba  
sostenere oneri per la rimozione delle infrastrutture di rete, nel caso in cui i relativi  
126  
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rapporti contrattuali con i terzi ospitanti non siano rinnovati o vengano a  
scadenza. Allo stato, sono in corso alcune specifiche situazioni di contenzioso,  
nella materia de qua, che potrebbero determinare nel prossimo futuro tali oneri,  
al momento peraltro non quantificabili. La Società, pertanto, ritiene che esista la  
possibilità che, in futuro, possano essere sostenuti oneri per il soddisfacimento  
delle richieste pervenute e a tal proposito ha ritenuto di riconoscere tra le  
passività in bilancio un apposito fondo per lo smantellamento e il ripristino dei siti.  
Qualora in futuro le circostanze sopra illustrate dovessero subire un'evoluzione  
che renda probabile il sostenimento di oneri a carico della Società, addizionali  
rispetto a quelli iscritti a bilancio, saranno adottati tutti i provvedimenti necessari  
a tutelare gli interessi aziendali e a rappresentare adeguatamente in bilancio gli  
effetti del mutato scenario.  
Compensi ad Amministratori e Sindaci (nota 39)  
Di seguito si riportano i compensi degli amministratori e dei sindaci comprensivi  
delle spese di trasferta:  
12 mesi  
(in migliaia di Euro)  
2021  
2020  
Compensi Amministratori  
Compensi Sindaci  
634  
94  
631  
94  
Totale Amministratori e Sindaci  
728  
725  
Eventi succesivi al 31 dicembre 2021 (nota 40)  
Si rinvia a quanto specificato al medesimo paragrafo riportato nella Relazione  
sulla gestione.  
127  
   
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Transazioni con Parti Correlate (nota 41)5  
Di seguito è riportato il dettaglio dei rapporti intrattenuti dalla Società con le parti  
correlate, individuate sulla base dei criteri definiti dallo IAS 24 “Informativa di  
bilancio sulle operazioni con parti correlate”, per gli esercizi chiusi al 31 dicembre  
2021 e 2020. La Società intrattiene rapporti principalmente di natura  
commerciale e finanziaria con le seguenti parti correlate:  
Rai (di seguito la “Controllante”);  
dirigenti con responsabilità strategiche (“Alta direzione”);  
altre Società controllate da Rai e/o verso le quali la Controllante possiede  
un’interessenza (“Altre parti correlate”).  
Le operazioni con parti correlate sono effettuate a normali condizioni di  
mercato.  
Nella seguente tabella sono dettagliati i saldi patrimoniali dei rapporti tra la  
Società e le parti correlate al 31 dicembre 2021 e 2020:  
5
Conformemente con quanto disciplinato dallo IAS 24, paragrafo 25, Rai Way è dispensata dai  
requisiti informativi di cui al paragrafo 18 (secondo il quale la Società deve indicare la natura del  
rapporto con la parte correlata, oltre a fornire informazioni su tali operazioni e sui saldi in essere,  
inclusi gli impegni, necessarie agli utilizzatori del bilancio per comprendere i potenziali effetti di tale  
rapporto sul Bilancio separato) nel caso di rapporti con un’altra entità che è una parte correlata  
perché lo stesso ente governativo ha il controllo, il controllo congiunto o un’influenza notevole sia  
sull’entità che redige il bilancio sia sull’altra entità.  
128  
 
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Alta  
Altre parti  
Controllante  
direzione  
correlate Totale  
(in migliaia di Euro)  
Diritti d'uso per leasing  
Al 31 dicembre 2021  
12.371  
16.156  
12.371  
Al 31 dicembre 2020  
10 16.166  
Attività finanziarie non correnti  
Al 31 dicembre 2021  
Al 31 dicembre 2020  
Attività finanziarie correnti  
Al 31 dicembre 2021  
345  
450  
345  
Al 31 dicembre 2020  
14  
464  
Crediti commerciali correnti  
Al 31 dicembre 2021  
57.024  
55.618  
306 57.330  
315 55.933  
Al 31 dicembre 2020  
Altri crediti e attività correnti  
Al 31 dicembre 2021  
2.874  
2.550  
2.874  
2.550  
Al 31 dicembre 2020  
Passività per leasing non correnti  
Al 31 dicembre 2021  
8.753  
8.753  
Al 31 dicembre 2020  
12.571  
12.571  
Passività finanziarie correnti  
Al 31 dicembre 2021  
Al 31 dicembre 2020  
Passività per leasing correnti  
Al 31 dicembre 2021  
7.631  
6.632  
7.631  
Al 31 dicembre 2020  
12  
12  
6.644  
Debiti commerciali  
Al 31 dicembre 2021  
2.569  
2.026  
2.581  
2.026  
Al 31 dicembre 2020  
Altri debiti e passività correnti  
Al 31 dicembre 2021  
22.077  
21.265  
218  
507  
157 22.452  
Al 31 dicembre 2020  
1.394 23.166  
Benefici per dipendenti  
Al 31 dicembre 2021  
135  
129  
124  
122  
259  
251  
Al 31 dicembre 2020  
129  
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Nella seguente tabella vengono dettagliati gli effetti economici delle operazioni  
tra la Società e le parti correlate negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020:  
Operazioni con Parti Correlate (Economiche)  
Altre parti  
Controllante Alta direzione correlate  
Totale  
(in migliaia di Euro)  
Ricavi (*)  
Al 31 dicembre 2021  
Al 31 dicembre 2020  
Altri ricavi e proventi  
Al 31 dicembre 2021  
Al 31 dicembre 2020  
216.674  
211.757  
1.275 217.949  
1.290 213.047  
5
9
-
-
5
9
Costi per acquisti di materiale di consumo  
Al 31 dicembre 2021  
-
-
-
-
-
-
Al 31 dicembre 2020  
Costi per servizi  
Al 31 dicembre 2021  
6.711  
6.859  
523  
543  
-
-
7.234  
7.402  
Al 31 dicembre 2020  
Costi per il personale  
Al 31 dicembre 2021  
Al 31 dicembre 2020  
Altri costi  
-
58  
2.889  
2.222  
820  
817  
762  
21  
3.060  
Al 31 dicembre 2021  
Al 31 dicembre 2020  
Ammortamenti diritti d'uso  
Al 31 dicembre 2021  
Al 31 dicembre 2020  
Proventi finanziari  
Al 31 dicembre 2021  
Al 31 dicembre 2020  
Oneri finanziari  
81  
85  
-
81  
85  
3.806  
3.801  
10  
12  
3.816  
3.813  
-
466  
490  
466  
-
Al 31 dicembre 2021  
175  
219  
665  
219  
Al 31 dicembre 2020  
(*) Gli importi sono esposti al lordo dei costi a margine verso la Controllante per Euro 17.866 migliaia (Euro  
20.853 migliaia al 31/12/2020) e verso Altre parti correlate per Euro 902 migliaia (Euro 902 migliaia al  
31/12/2020)  
Controllante  
La Società intrattiene con la Controllante prevalentemente rapporti di natura  
commerciale.  
Si segnala che nell’esercizio 2021 la Società non ha posto in essere alcuna  
operazione di “maggior rilevanza” ai sensi della relativa procedura in materia di  
operazioni con parti correlate (in conformità con quanto previsto dal  
130  
Regolamento Consob “Operazioni con parti correlate” delibera n° 17221 del 12  
marzo 2010 s.m.i) con la Controllante.  
Contratti finanziari tra Rai Way e Rai  
I rapporti finanziari tra la Società e Rai erano disciplinati dai seguenti contratti,  
stipulati il 16 luglio 2007 e rinnovati tacitamente di anno in anno:  
Contratto di tesoreria centralizzata;  
Contratto di conto corrente intersocietario;  
Contratto di mandato;  
Contratto per la concessione di linea di credito.  
In forza del contratto di tesoreria centralizzata la gestione finanziaria della  
Società era affidata alla Controllante attraverso un sistema di cash pooling. La  
Società aveva infatti stipulato con Banca Intesa San Paolo un contratto in forza  
del quale, al termine di ogni giornata lavorativa, la banca faceva confluire sul  
conto corrente bancario intestato alla Rai il saldo esistente (a fine giornata) sul  
conto corrente della Società (“Conto Origine”); per effetto di tale contratto, il  
saldo del Conto Origine al termine della giornata risultava sempre pari a zero. Il  
contratto in oggetto non prevedeva alcun onere a carico della Società, ma  
veniva riconosciuta una remunerazione sui saldi a debito/credito del conto  
corrente intersocietario in virtù del contratto sotto riportato.  
Il contratto di conto corrente intersocietario prevedeva il trasferimento  
automatico dei saldi positivi e negativi derivanti dal cash pooling bancario e  
dalle transazioni economiche e finanziarie svolte tra la Società e Rai, su apposito  
conto corrente intersocietario. Su tale conto la Controllante applicava i tassi  
concessi dal mercato monetario (Euribor) maggiorati/diminuiti di uno spread  
che veniva aggiornato trimestralmente.  
Il contratto di mandato consentiva a Rai di poter effettuare i pagamenti ed  
incassi rispettivamente dei debiti e crediti maturati nei confronti delle altre  
Società del Gruppo Rai.  
131  
Il contratto per la concessione linea di credito prevedeva un’apertura di linea di  
credito a favore della Società a valere sul conto corrente intersocietario fino ad  
un importo di Euro 100 milioni. Tale apertura poteva variare in funzione delle  
sopravvenute esigenze temporanee di cassa della Società, nei limiti dei piani  
finanziari approvati dalla Controllante. L’affidamento, di durata annuale e a  
rinnovo tacito, doveva essere rimborsato con decorrenza immediata nel caso di  
risoluzione del contratto di tesoreria centralizzata o di modifica degli assetti  
proprietari della Società.  
A partire dalla data di quotazione, la Società ha stipulato un contratto di  
finanziamento con un pool di banche e a partire dal giorno di erogazione del  
finanziamento citato, i soli contratti di conto corrente intersocietario e il contratto  
di mandato sono stati novati in relazione all’autonomia gestionale e finanziaria  
della Società rispetto alla Capogruppo. Si precisa che i contratti di tesoreria  
centralizzata e quello per la concessione di linea di credito sono cessati a partire  
dal 18 novembre 2014 mentre è stato attivato un nuovo contratto di conto  
corrente intersocietario finalizzato a pagamenti residuali.  
Con riferimento al c/c di corrispondenza la Società ha rilevato:  
oneri finanziari con un saldo pari a zero sia nell’esercizio 2021 che  
nell’esercizio 2020;  
crediti finanziari correnti pari a Euro 345 migliaia al 31 dicembre 2021 (Euro  
450 migliaia al 31 dicembre 2020).  
Contratto di Servizio  
Il contratto di servizio, sottoscritto il 5 giugno 2000 e valido, nella versione  
successivamente integrata ed emendata, fino al 31 dicembre 2014, riguarda  
principalmente la fornitura dei servizi correlati all’installazione, manutenzione e  
gestione di reti di telecomunicazioni e la prestazione di servizi di trasmissione,  
distribuzione e diffusione di segnali e programmi radiofonici e televisivi verso un  
corrispettivo erogato con periodicità mensile e determinato in funzione della  
tipologia di servizio (i.e. servizi che Rai Way eroga con risorse proprie o di terzi,  
132  
investimenti richiesti da Rai, servizi di diffusione digitale terrestre TV e altri servizi  
stabiliti tra le parti).  
Il sopra menzionato contratto è stato rinegoziato in data 31 luglio 2014, con  
efficacia a partire dal 1° luglio 2014. Per effetto di tale contratto la Società ha  
rilevato ricavi e crediti così come illustrati nei paragrafi “Ricavi” e “Crediti  
commerciali” della presente Nota illustrativa.  
In data 10 dicembre 2019, la Società ha sottoscritto con la Controllante un  
accordo avente ad oggetto la modifica di alcuni termini e condizioni del  
Contratto di Servizio rispetto al quale le parti hanno rinunciato al diritto di disdetta  
al secondo settennio già previsto, producendo di fatto il rinnovo dello stesso fino  
al 30 giugno 2028, ferma restando la possibile già prevista prosecuzione per un  
ulteriore settennio, salva disdetta. La conclusione di tale accordo, costituendo  
operazione di “maggiore rilevanza” ai sensi della procedura in materia di  
operazioni con Parti correlate della Società, è stata oggetto di pubblicazione di  
un relativo Documento informativo messo a disposizione del pubblico con le  
modalità previste dalla normativa vigente (in particolare consultabile sul sito  
internet della Società).  
Contratto di fornitura di servizi da parte di Rai e Contratto di locazione e fornitura  
di servizi connessi  
Il “Contratto di fornitura di servizi da parte di Rai”, sottoscritto nel corso  
dell’esercizio 2006, riguarda principalmente le prestazioni di servizi relative alle  
attività di:  
amministrazione del personale;  
servizi generali;  
polizze assicurative;  
sistemi informativi;  
amministrazione;  
finanza;  
133  
centro ricerca e innovazione tecnologica;  
consulenza e assistenza legale.  
Il contratto in questione è scaduto il 31 dicembre 2010 ed è rimasto vigente fino  
al 30 giugno 2014; è stato infatti rinegoziato in data 31 luglio 2014, con efficacia  
a partire dal 1° luglio 2014 di durata di sette anni e rinnovato tacitamente fino al  
30 giugno 2028.  
Il “Contratto di locazione e fornitura di servizi connessi” avente a oggetto la  
locazione degli immobili e/o le porzioni di immobili, comprensivi anche dei lastrici  
solari, sui quali insistono gli impianti per la trasmissione e/o la diffusione dei segnali  
radiotelevisivi, di proprietà di Rai Way o di terzi dalla medesima ospitati,  
originariamente sottoscritto in data 19 aprile 2001, ha durata di sei anni,  
tacitamente rinnovabile per ulteriori periodi di sei anni (il periodo attualmente in  
corso scadrà nel 2025).  
I corrispettivi dei servizi sopra descritti, ivi compresa la locazione immobiliare e i  
servizi ancillari sono individuati sulla base dei criteri di valorizzazione indicati nei  
capitolati tecnici, relativi a ciascun servizio. Per effetto di tali contratti la Società  
ha rilevato:  
costi per servizi pari a Euro 7.342 migliaia e Euro 7.402 migliaia  
rispettivamente negli esercizi 2021 e 2020;  
costi per ammortamenti dei diritti d’uso per leasing, a seguito del nuovo  
principio contabile IFRS 16 introdotto nel 2019, pari a Euro 3.806 migliaia al  
31 dicembre 2021 e pari a 3.801 al 31 dicembre 2020;  
costi per oneri finanziari sulle passività per leasing pari a Euro 175 migliaia  
e Euro 219 migliaia rispettivamente al 31 dicembre 2021 e 2020;  
debiti commerciali pari a Euro 2.569 migliaia e Euro 2.026 migliaia  
rispettivamente al 31 dicembre 2021 e 2020.  
passività per leasing correnti e non correnti pari a Euro 16.384 migliaia e  
Euro 19.203 migliaia rispettivamente al 31 dicembre 2021 e 2020.  
134  
Consolidato Fiscale  
Sulla base della disciplina contenuta nel TUIR (DPR 917/86, art. 117 e seguenti) e  
per effetto delle disposizioni contenute nell’art. 11, comma 4 del Decreto  
Ministeriale del 9 giugno 2004 successivamente revisionato dal Decreto  
Ministeriale del 1° marzo 2018 che reca la revisione delle “Disposizioni attuative  
del regime opzionale di tassazione del consolidato nazionale, di cui agli articoli  
da 117 a 128 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito” Rai Way applica il regime  
di tassazione di Gruppo, disciplinato dall’Accordo relativo all’esercizio congiunto  
con Rai dell’opzione per il Consolidato Fiscale Nazionale. Tale accordo con il  
quale sono regolati tutti i reciproci obblighi e responsabilità tra la Controllante e  
la Società ha efficacia per i periodi di imposta 2019, 2020 e 2021.  
Per effetto del Consolidato Fiscale la Società rileva “Altri debiti e passività  
correnti” pari a Euro 21.260 migliaia e Euro 21.140 migliaia rispettivamente al 31  
dicembre 2021 e 2020 e “Altri crediti e attività correnti” pari a Euro 2.874 migliaia  
al 31 dicembre 2021 e pari a Euro 2.550 migliaia al 31 dicembre 2020.  
Regime IVA di Gruppo  
La Società si avvale della procedura di compensazione dell’IVA di Gruppo  
prevista dal Decreto Ministeriale del 13 dicembre 1979, recante le norme di  
attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 73, ultimo comma, del Decreto del  
Presidente della Repubblica del 26 ottobre 1972, n. 633, rilevando verso la  
Controllante nella voce “Altri debiti e passività correnti” un saldo pari ad Euro 62  
migliaia. Si precisa che al 31 dicembre 2020, il saldo era rilevato nella voce “Altri  
crediti e attività correnti” per Euro 94 migliaia.  
Alta direzione  
Per “Alta Direzione” si intendono i dirigenti con responsabilità strategica avente  
il potere e la responsabilità diretta o indiretta della pianificazione, della direzione  
e del controllo delle attività della Società comprendendo tra l’altro i componenti  
del Consiglio di Amministrazione della Società. La Società ha rilevato:  
135  
costi per servizi pari a Euro 523 migliaia e Euro 543 migliaia rispettivamente  
al 31 dicembre 2021 e 2020;  
costi del personale pari a Euro 2.889 migliaia e Euro 2.222 migliaia  
rispettivamente al 31 dicembre 2021 e 2020.  
Altre parti correlate  
La Società intrattiene con le altre parti correlate rapporti di natura commerciale  
e di altra natura, in particolare:  
Rai Com S.p.A. alla quale la Società fornisce servizi di trasmissione;  
San Marino RTV riceve da Rai Way servizi di trasmissione e  
contestualmente eroga alla stessa Società servizi di ospitalità;  
Fondi pensione complementari Dipendenti e Dirigenti.  
Informativa in relazione a quanto previsto dalla Legge n. 124/2017 - Trasparenza  
nel sistema delle erogazioni pubbliche (nota 42)  
Con riferimento a quanto previsto dall’articolo 1 commi 125-129 della legge  
n.124/2017 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza” successivamente  
integrata dal decreto legge “Sicurezza” (n.113/2018) e dal decreto legge  
“Semplificazione” (n.135/2018), si segnala che non vi sono stati eventi  
riconducibili alle fattispecie ivi indicate.  
Cambiamento climatico (nota 43)  
Rai Way, nello svolgimento delle attività previste dall’oggetto sociale, agisce  
tenendo in considerazione le tematiche di sostenibilità ambientale con costante  
attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e al contrasto al cambiamento  
climatico.  
In particolare, l’Azienda garantisce per Rai la trasmissione e la diffusione del  
segnale radiotelevisivo del servizio pubblico in Italia e all’estero, nel rispetto del  
136  
   
proprio Codice Etico, della normativa vigente e delle politiche e procedure  
interne in materia di sostenibilità, tutela dell’ambiente, come definito nella  
Politica Ambiente, Salute e Sicurezza e nella Politica di Sostenibilità.  
A tal proposito, Rai Way si è dotata di un modello organizzativo traversale alle  
funzioni Corporate Social Responsibility, Health Safety Security and Environment  
Management, Enterprise Risk Mangagement che, sotto il coordinamento della  
funzione Investor Relations & Sustainability, ha il compito di gestire le tematiche  
di sostenibilità ambientale, anche attraverso il supporto di società esterne di  
consulenza, specializzate su tematiche ambientali e Climate Change. Si ritiene  
pertanto che gli impatti ed i rischi ambientali siano ben monitorati e gestiti,  
anche mediante presidi organizzativi dedicati che hanno come ultimo  
riferimento il Comitato Controllo Rischi e per la Sostenibilità, in seno al Consiglio  
d’Amministrazione.  
Ad un anno dall’approvazione del primo Piano di Sostenibilità, l’impegno di Rai  
Way sul fronte ESG (Environment, Social e Governance) e in particolare per  
quanto riguarda gli aspetti ambientali e il cambiamento climatico è stato  
riconosciuto anche da parte di CDP (ex Carbon Disclosure Project),  
organizzazione globale no-profit specializzata nella valutazione delle  
performance e delle strategie climatiche adottate dalle società, a conferma  
della sempre maggior integrazione della sostenibilità nella strategia di business.  
In particolare, Rai Way ha raggiunto il livello “B – Management”, avendo  
dimostrato di condurre un'azione coordinata e trasparente sulle tematiche  
legate al cambiamento climatico, in presenza di un livello di rischio comunque  
moderato, come evidenziato anche da altre agenzie di rating ESG.  
In particolare, Rai Way ha definito un target di carbon neutrality al 2025 che  
prevede un percorso di quantificazione, riduzione e compensazione delle  
emissioni di CO2 generate dall’attività aziendale . In tale ottica, Rai Way ha  
confermato anche nel 2021 l’approvvigionamento del 100% di energia elettrica  
da fonti rinnovabili e adottato le migliori prassi in materia di governance e  
gestione del rischio climatico. A conferma di quanto appena indicato, Rai Way  
137  
ha già finalizzato un contratto di approvvigionamento di energia elettrica 100%  
rinnovabile anche per il periodo aprile 2022-marzo 2023.  
Anche per il 2021, Rai Way si è impegnata nel mantenere gli elevati standard  
operativi raggiunti sinora e non sono stati riscontrati casi di non conformità a leggi  
e regolamenti in materia ambientale, anche grazie al sistema di controllo  
aziendale che permette una sistematica verifica delle scadenze e degli  
adempimenti. Nel corso dell’anno l’intero Sistema di Gestione Ambiente e  
Sicurezza è stato oggetto di sorveglianza da parte dell’ente esterno RINA che ha  
confermato la corretta implementazione dello stesso e il mantenimento delle  
certificazioni ISO 14001 e ISO 45001.  
In relazione all’informativa ESMA del 29 ottobre 2021 denominata "Public  
Statement annuale relativo alle European Common Enforcement Priorities" per  
l'informativa finanziaria 2021, l’Azienda, con riferimento alle attività previste dal  
proprio oggetto sociale e previa analisi interna, non ha valutato effetti rilevanti  
derivanti dall’alterazione dell’atmosfera globale (c.d. cambiamento climatico)  
direttamente o indirettamente riconducibile all'attività sociale svolta.  
Roma, 17 marzo 2022  
per il Consiglio di Amministrazione  
Il Presidente  
Giuseppe Pasciucco  
138  
Attestazione ai sensi del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 81-ter del  
regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche  
e integrazioni  
I sottoscritti, Aldo Mancino in qualità di Amministratore Delegato, e Adalberto  
Pellegrino in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti  
contabili societari di Rai Way S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto  
previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998,  
n. 58:  
- l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e  
- l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la  
formazione del Bilancio di esercizio nel corso dell’esercizio 2021.  
La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrativo e contabili  
per la formazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 è stata  
effettuata sulla base del processo definito da Rai Way S.p.A., prendendo a  
riferimento i criteri stabiliti nel modello “Internal Controls – Integrated  
Framework” emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the  
Treadway Commission.  
Si attesta, inoltre, che:  
-
il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 di Rai Way S.p.A.:  
i. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali  
applicabili riconosciuti nell’Unione Europea ai sensi del  
regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del  
Consiglio, del 19 luglio 2002;  
ii. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;  
iii. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta  
della situazione patrimoniale, economica  
e
finanziaria  
dell’emittente;  
-
la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile  
dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione  
dell’emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e  
incertezze cui è esposto.  
Roma, 17 marzo 2022  
Aldo Mancino  
Adalberto Pellegrino  
Amministratore Delegato  
Dirigente Preposto alla redazione dei  
documenti contabili societari  
139  
 
PROPOSTE ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI  
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021  
“L’Assemblea degli Azionisti di Rai Way S.p.A.  
esaminata la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione;  
preso atto delle Relazioni del Collegio Sindacale e della Società di  
revisione di PricewaterhouseCoopers S.p.A.;  
esaminato il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021, nel progetto  
presentato dal Consiglio di Amministrazione, che chiude con un utile  
netto di Euro 65.383.926,47;  
delibera  
di approvare il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021.”  
140  
 
Destinazione dell’utile di esercizio.  
“L’Assemblea degli Azionisti di Rai Way S.p.A., esaminata la relazione illustrativa  
del Consiglio di Amministrazione,  
delibera  
di destinare l’utile netto dell’esercizio 2021, pari a Euro 65.383.926,47, alla  
distribuzione in favore degli Azionisti, a titolo di dividendo, per complessivi Euro  
65.376.063,28 e a “Utili portati a nuovo”, per i restanti Euro 7.863,19 e di attribuire  
conseguentemente tenuto conto delle n. 3.625.356 azioni proprie in portafoglio  
il cui diritto all’utile è attribuito proporzionalmente alle altre azioni ai sensi dell’art.  
2357-ter cod. civ. - un dividendo di Euro 0,2436 lordi a ciascuna delle azioni  
ordinarie in circolazione, da mettersi in pagamento a decorrere dal 25 maggio  
2022, con legittimazione al pagamento, ai sensi dell’articolo 83-terdecies del D.  
Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell’art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei  
Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., il 24 maggio 2022  
(cosiddetta “record date”) e previo stacco della cedola nr. 8 il 23 maggio 2022”.  
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