Il Consiglio di Amministrazione approva il Piano Industriale 2024-2027 e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2023

Il Consiglio di Amministrazione approva il Piano Industriale 2024-2027 e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2023



Rai Way punta a rafforzare il proprio ruolo nella distribuzione media e nelle infrastrutture digitali: il business tradizionale continua ad offrire opportunità di crescita, laddove la diversificazione consentirà un ulteriore sviluppo nel medio-lungo termine. Crescita per linee esterne acceleratore della strategia

Nel 2023 aumento dell’Adjusted EBITDA (+19,4%) in linea con la guidance; rafforzata la generazione di cassa ricorrente a 114 milioni; 2024 atteso in ulteriore crescita



  • Principali obiettivi al 2027 a parità di perimetro (CAGR 2023-27) :
    • Ricavi core a € 316m (+3.8%), con un contributo delle iniziative di diversificazione superiore a € 10m;
    • Adjusted EBITDA a € 207m (+3,5%). Ulteriore contributo atteso dalle iniziative di diversificazione una volta a regime (oltre l’orizzonte di piano) superiore a € 15m;
    • Adjusted EBITDA margin del business tradizionale (escluse le iniziative di diversificazione) in miglioramento a circa 68%;
    • Utile Netto a € 92m (+1,4%);
    • Investimenti di mantenimento ricorrenti in rapporto ai ricavi stabili in un intorno del 6,5%;
    • Investimenti di sviluppo pari a circa € 240m, di cui circa € 100 su business e asset tradizionali e circa € 140m in iniziative di diversificazione;
    • Generazione di cassa ricorrente* (Recurring Free Cash Flow to Equity) a € 130m, in aumento del 15% rispetto al valore 2023.

  • Unitamente agli investimenti di sviluppo di natura organica, l’allocazione del capitale prevede:
    • continuità nella politica di dividendi pari al 100% degli utili generati, per una distribuzione complessiva nell’arco di piano di circa € 350m;
    • impegno a perseguire crescita per linee esterne come strumento per rafforzare ed accelerare gli obiettivi di Piano.

  • Principali risultati economici al 31 dicembre 2023 (vs. 31 dicembre 2022) :
    • Ricavi core a core a € 271,9m (+10,8%);
    • Adjusted EBITDA** € 180,3m (+19,4%);
    • Utile Operativo (EBIT) a € 126,0m (+21,3%);
    • Utile netto a € 86,7m (+17,7%);
    • Investimenti*** nel 2023 pari a € 62,2m (€ 80,2m al 31 dicembre 2022), con un’accelerazione nella componente di sviluppo nel quarto trimestre;
    • Generazione di cassa ricorrente* nel 2023 pari a € 114m, in aumento di oltre 20 milioni rispetto al 2022;

  • Proposto un dividendo di 32,22 €cent/azione, corrispondente ad un valore complessivo sostanzialmente in linea con l’Utile Netto 2023 e ad un dividend yield del 6,7%****

  • Proposta all’Assemblea di nuova autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie

  • Proposta all’Assemblea di nuova autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie



Roma, 25 marzo 2024 - Il Consiglio di Amministrazione di Rai Way S.p.A. (Rai Way), riunitosi oggi sotto la presidenza di Giuseppe Pasciucco, ha esaminato e approvato all’unanimità il Piano Industriale 2024-2027 e il progetto del bilancio individuale per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.

Roberto Cecatto, Amministratore Delegato di Rai Way, ha dichiarato: “I risultati del 2023 hanno pienamente rispettato le previsioni, che erano state progressivamente aumentate nel corso dell’anno. Indicizzazione all’inflazione, contributo delle reti broadcast regionali e attento controllo dei costi hanno spinto l’Adjusted EBITDA ad una crescita del 19% e portato la generazione di cassa ricorrente a € 114 milioni.

Ed ancor più importante, oggi abbiamo approvato il Piano per i prossimi 4 anni. Un percorso industriale chiaro che, oltre a cogliere ulteriori opportunità nei business tradizionali, definisce un’evoluzione del posizionamento di Rai Way sinergica con asset e competenze societarie. L’infrastruttura che stiamo sviluppando – moderna, integrata ed interconnessa - sta riscuotendo l’interesse dei clienti impegnati nel processo di transizione digitale.

Riteniamo inoltre che questo Piano indirizzi le leve idonee a far emergere il reale valore della Società. I benefici andranno anche oltre le crescite stimate per il 2027, garantendo sostenibilità e sviluppo nel lungo termine.

Al termine del Piano vogliamo una Rai Way che – pur mantenendo le proprie prerogative – sia più grande, più diversificata, con migliori prospettive di crescita e più efficiente.

La strada e le priorità sono chiare. Sempre nel rispetto della disciplina operativa e finanziaria, il focus e il nostro impegno passano ora sull’execution.”


Linee strategiche del Piano Industriale 2024-2027

Il Piano Industriale 2024-27 di Rai Way rappresenta una roadmap concreta di iniziative volte a rafforzare il posizionamento industriale della Società come fornitore di servizi di distribuzione media ed infrastrutture digitali integrate, massimizzando l’utilizzo dei propri asset.

Espandendo il presidio della distribuzione dei contenuti e completando una piattaforma di infrastrutture integrate, moderne e con footprint nazionale, a supporto della transizione digitale del paese, gli investimenti ipotizzati garantiranno alla società una crescita sostenibile e future-proof.

Le iniziative consentono inoltre di indirizzare le principali leve di valore: il potenziamento della generazione di cassa delle attività correnti, i ritorni e le prospettive di crescita da espansione su business sinergici, l’ottenimento di scala dimensionale e benefici industriali da opportunità di crescita esterna, il miglioramento dei rendimenti derivante da una struttura del capitale più efficiente.


L’elaborazione del piano è basata dell’analisi del portafoglio di asset a disposizione e sulle dinamiche dei mercati di riferimento, che confermano la presenza di ulteriori opportunità di crescita nei business tradizionali ed il forte razionale delle linee di sviluppo già intraprese.

In particolare:

  • Nel mercato media, il consumo di video continua ad aumentare. Nonostante l’impetuosa diffusione delle piattaforme di streaming (“OTT”) e della fruizione tramite device mobili registrata negli ultimi anni, che hanno principalmente impattato sulla Pay-TV, il Digitale Terrestre sta dimostrando la propria resilienza, confermandosi la piattaforma con maggiore audience e raccolta pubblicitaria. Il ruolo sociale svolto e la presenza costante nelle abitudini delle persone, unitamente ad aspettative di rallentamento della crescita delle piattaforme OTT, prossime ad una fase di maggior maturità, ed alla progressiva evoluzione dell’offerta lineare dei broadcaster, supportano la visione di lungo termine di coesistenza delle diverse piattaforme, anche in considerazione dell’efficienza del Digitale Terrestre per la distribuzione lineare, tipica di determinate tipologie di contenuti. Conclusosi con successo il processo di refarming, il mercato degli operatori di rete e degli operatori di infrastrutture broadcast registra una sostanziale stabilità. Allo stesso tempo, il crescente traffico digitale aumenta la domanda di servizi di distribuzione IP dei contenuti, anche tramite l’utilizzo di Content Delivery Network (CDN) al fine di renderli disponibili più velocemente ed efficacemente all’utenza. 7 è previsto in crescita stabile, con la maggiore disponibilità di frequenze a seguito del processo di refarming che supporta l’estensione delle coperture delle reti DAB sia nazionali che locali.

  • Il mercato delle infrastrutture digitali è previsto in crescita, grazie alle nuove reti di telecomunicazione e alla sempre maggiore diffusione dei servizi digitali (come cloud, IoT, cybersecurity, AI, Big Data). Con riferimento al segmento torri, gli operatori di servizi telco proseguono l’estensione delle reti 5G, con le coperture macro che dopo le aree cittadine dovrebbero raggiungere anche le zone sub-urbane e rurali, nonché delle reti Fixed Wireless, anche nel contesto del Piano Italia 1Giga. I servizi di ospitalità beneficeranno inoltre della domanda proveniente da altre tipologie di clienti, come operatori radiofonici (ad esempio per la sopra citata estensione delle coperture DAB), IoT e ISP. Allo stesso tempo, il possibile consolidamento degli operatori mobili e/o delle relative reti di accesso potrebbe generare alcune pressioni sui volumi. Dal punto di vista degli operatori di torri, la prassi consolidata della separazione degli asset da parte delle società di servizio continua ad abilitare sinergie infrastrutturali e finanziarie. Inoltre, in ottica di crescita futura, si registra una spinta verso l’ampliamento dei servizi offerti, ad esempio verso le componenti attive, e delle infrastrutture, verso nuovi asset adiacenti. Con riferimento al segmento data center, l'aumento esponenziale del traffico dati, l'adozione diffusa dei servizi Cloud e la rapida crescita di nuove tecnologie/servizi ad alta capacità computazionale (AI, Big Data) richiedono lo sviluppo di infrastrutture moderne che possano offrire scalabilità, affidabilità e flessibilità sempre maggiori. Inoltre, la preferenza delle imprese per la vicinanza dei propri server e dei propri dati, unitamente alla prevista diffusione di applicazioni e servizi a bassa latenza ed elevata affidabilità, favorirà l'implementazione di asset ed architetture distribuite in grado di garantire prossimità e tempi di risposta minimi. In Italia, l’offerta si presenta ancora limitata rispetto al potenziale e geograficamente concentrata nelle regioni settentrionali.

In entrambi i mercati, il piano include un percorso di rafforzamento ed ottimizzazione del business tradizionale e la messa in esercizio e commercializzazione dei nuovi asset e servizi, già in via di sviluppo.

In particolare, il business tradizionale continua ad offrire delle opportunità di sviluppo legate:

  • all’estensione delle reti di telecomunicazione, principalmente radiofoniche e mobili, con impatto sia sul volume delle attività di gestione di reti media (per RAI e per terzi) sia sul tower hosting;
  • ad una migliore valorizzazione di asset societari, tra cui la rete di trasmissione composta da 6.000 km di rete in fibra ottica proprietaria, satelliti e ponti radio, nonché l’ampio portafoglio di terreni, ad esempio anche attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica;
  • ad un ulteriore miglioramento dell’efficienza operativa, legato all’evoluzione del modello operativo e di manutenzione dei siti e all’ottimizzazione del footprint immobiliare.

Sui nuovi asset e servizi - che includono una rete di edge data center in fase di sviluppo nelle principali aree del Paese, un data center hyperscale che sorgerà nell’area di Roma e una edge CDN per la distribuzione IP dei contenuti su tutto il territorio nazionale – le priorità risiedono nella rapidità e nel successo dell’execution: nell’orizzonte di piano, Rai Way sarà infatti focalizzata su completamento e commercializzazione di una piattaforma di infrastrutture digitali integrate, moderne e scalabili anche oltre il 2027, che diventerà un motore di crescita di medio-lungo termine.

Nello specifico, il piano prevede che:

  • i primi edge data center a copertura delle principali aree del Centro-Nord Italia (per circa 1,6MW) entrino in servizio già nel corso della seconda metà del 2024, seguiti nel successivo biennio da ulteriori siti a copertura del Centro-Sud (raggiungendo una capacità di circa 3MW totali);
  • il data center hyperscale (di potenziali 36MW) offra disponibilità delle prime sale dati (per circa 4,4MW) entro l’orizzonte di piano, anche alla luce dell’avvenuto coinvolgimento degli enti competenti con il recente avvio del processo che porterà al rilascio delle autorizzazioni necessarie;
  • sul fronte edge CDN, grazie al completamento della selezione dei partner tecnologici e delle installazioni, la fase di trial è prevista per l’estate del 2024, con la disponibilità della versione ready-to-service entro la fine dello stesso anno.

A livello commerciale, i principali clienti target sono gestiti in modalità diretta con forza vendita interna, mentre il bacino PMI sarà indirizzato principalmente attraverso canali di vendita indiretti. La priorità attuale risiede nel presidio di potenziali clienti anchor, anche in ottica di miglioramento del profilo rischio-rendimento delle iniziative, e negli accordi di commercializzazione con partner indiretti (quali, ad esempio, system integrator), anche alla luce dell’interesse raccolto per l’offerta di data center edge da parte di clientela PMI/ICT regionale.

In aggiunta al piano di investimenti di natura organica, la flessibilità finanziaria della Società permetterà non solo di continuare a garantire un’adeguata remunerazione degli azionisti ma di perseguire la crescita per linee esterne quale pilastro della strategia, sia come strumento per ottenere sinergie industriali, aumentando l’efficienza e la generazione di cassa del business tradizionale, sia come acceleratore del time-to-market delle nuove iniziative (anche alla luce, nel segmento dei data center, di dinamiche di separazione tra fornitori di servizi e operatori infrastrutturali già avvenute nel segmento torri).

Elementi abilitanti del Piano sono l’evoluzione organizzativa, con l’obiettivo di agevolare l’avvio dei nuovi business, nonché la digitalizzazione di sistemi e processi e la coerenza con obiettivi specifici di sviluppo sostenibile, ulteriormente potenziati attraverso le iniziative del nuovo Piano di Sostenibilità 2024-27. Tale Piano, che abbraccerà anche nuove tematiche come l’economia circolare e la biodiversità, conferma l’obiettivo di Carbon Neutrality su scope 1+2 al 2025 e introduce nuovi obiettivi in termini di ulteriore riduzione di emissioni, cybersecurity e formazione­.



Obiettivi economico-finanziari del Piano Industriale 2024-2027

Il piano industriale elaborato includendo un contributo del CPI***** pari a 0,7% nel 2024 ed ipotizzato pari a 1,5% negli anni successivi - prevede investimenti di sviluppo complessivi su base organica****** per circa € 240 mln, di cui circa € 100 mln collegati alle opportunità di crescita del business tradizionale e circa € 140 mln relativi al roll-out delle iniziative di diversificazione (assumendo al 2027 il completamento della CDN, di 10 data center edge e lo sviluppo della prima data hall del data center hyperscale per 4,4MW).

Focalizzandosi sul solo business tradizionale, gli investimenti alimenteranno una crescita dell’Adjusted EBITDA pari a circa il 13% rispetto al 2023 (€ +24 Mln, CAGR 2023-27 +3,2%), con un miglioramento della marginalità di circa 150 bps. Considerando inoltre un’attività di investimento di mantenimento che, al netto di taluni interventi non ricorrenti, rimarrà stabile a circa il 6,5% dei ricavi, nel 2027 la generazione di cassa ricorrente raggiungerà i 130 mln, con un incremento del 15% rispetto al 2023.

Gli investimenti di sviluppo relativi alle iniziative di diversificazione sono attesi fornire nel 2027 un primo contributo superiore ai € 10 milioni a livello di ricavi ed ancora marginale a livello di EBITDA, riflettendo il tipico profilo di ritorno di iniziative infrastrutturali. Tuttavia, l’EBITDA a regime è atteso superiore ai € 15 milioni (a parità di investimenti), con una forte scalabilità principalmente collegata al progressivo ulteriore sviluppo del data center hyperscale.

A livello complessivo, includendo dunque sia il business tradizionale sia le iniziative di diversificazione, per l’esercizio 2027 il Piano Industriale prevede:

  • Ricavi core a € 316 milioni, con un CAGR nel periodo 2023-27 del 3,8%, per effetto del contributo dell’inflazione e delle suddette iniziative di sviluppo;
  • Adjusted EBITDA a € 207 milioni (CAGR 2023-27 pari a +3,5%), con un margine sui ricavi superiore al 65% (circa 68% escludendo l’effetto diluitivo della fase di avvio delle iniziative di diversificazione);
  • Utile netto a € 92 milioni (CAGR 2023-27 del +1,4%), con l'incremento dell'EBITDA parzialmente bilanciato da maggiori ammortamenti collegati agli investimenti di sviluppo e da maggiori oneri finanziari.
  • Debito Netto a € 286 mln, per effetto della generazione di cassa ricorrente, del piano di investimenti di sviluppo e della ipotizzata distribuzione di dividendi agli azionisti, con una leva finanziaria prevista in aumento su base organica fino a circa 1,4x in termini di Net Debt / Adjusted EBITDA.

La politica di dividendi alla base del piano è stabile e coerente con l’equity story di Rai Way, prevedendo un pay-out sostanzialmente pari al 100% dell’Utile Netto, per una distribuzione complessiva agli Azionisti di circa € 350m nel periodo di riferimento, equivalente a uno yield di circa il 6,7% sull’attuale capitalizzazione di mercato*******.

Il contenuto indebitamento nell’arco di piano garantisce – rispetto ad un livello ritenuto sostenibile e ragionevole in un range tra 3x e 4x l’EBITDA (anche in base alle condizioni di mercato) – la possibilità di avere accesso a risorse addizionali per sostenere l’espansione per linee esterne secondo i razionali strategici alla base del Piano e, al contempo, migliorare i ritorni degli azionisti attraverso una più efficiente struttura del capitale.



Principali risultati al 31 dicembre 2023

I risultati del 2023 riflettono gli effetti delle iniziative di sviluppo nel business del broadcasting TV e di contenimento dei costi, che determinano la crescita di ricavi, Adjusted EBITDA e generazione di cassa ricorrente.

A livello operativo, oltre all’attività tradizionale di broadcasting e tower hosting - che continua a beneficiare di una favorevole dinamica di crescita dell’attività con i clienti Fixed Wireless e con gli operatori radiofonici - sono proseguite, a seguito dell’analisi e del supporto del Consiglio d’Amministrazione, le attività di estensione dell’infrastruttura digitale di Rai Way, che hanno registrato l’avanzamento nella realizzazione dei primi data center edge e nella rete di content delivery, nonché i progressi nel processo di autorizzazione del data center hyperscale nell’area di Roma, con il recente avvio della Conferenza Preliminare dei Servizi. È stato inoltre completato il roll-out del backbone nazionale proprietario in fibra ottica.

In termini di gestione finanziaria, nel mese di ottobre la Società ha finalizzato con un pool di istituti finanziari un nuovo contratto di finanziamento a medio-lungo termine (3 anni) di importo pari a massimi € 185 milioni, che contribuirà a garantire la flessibilità finanziaria per sostenere gli investimenti previsti dal Piano Industriale 2024-2027.

Sul fronte della sostenibilità, nel 2023 la Società ha completato la maggior parte delle iniziative incluse nel Piano 2021-23, quali il rafforzamento del presidio su inclusione e diversità (con l’ottenimento della certificazione per la parità di genere) e l’ulteriore rafforzamento del processo di engagement con i fornitori. A testimonianza dei rilevanti risultati conseguiti, si segnala che Rai Way ha ulteriormente migliorato il rating Carbon Disclosure Project raggiungendo il punteggio di A- Leadership.

Al 31 dicembre 2023 i ricavi core sono pari a € 271,9 milioni, in crescita del 10,8% rispetto ai € 245,4 milioni del 2022 (+11,7% escludendo il beneficio una tantum di € 2,0 milioni registrato nel terzo trimestre 2022). I ricavi riconducibili a RAI salgono a € 230,2 milioni, laddove i ricavi da clienti terzi si attestano a € 41,8 milioni con un aumento del 19,6%. Tali crescite riflettono principalmente l’indicizzazione all’inflazione, il crescente contributo delle nuove reti digitali terrestri regionali e la positiva dinamica delle attività di ospitalità con operatori fixed wireless e radiofonici.

L’Adjusted EBITDA è pari a € 180,3 milioni, in crescita del 19,4% rispetto a € 151,0 milioni dell’esercizio 2022. Tale crescita è effetto dei maggiori ricavi e di costi in riduzione a seguito del significativo calo delle tariffe elettriche, dei minori consumi energetici e del controllo sulle altre voci di spesa. Il margine sui ricavi si attesta al 66,3% (61,5% nel 2022). Considerando l’impatto degli oneri non ricorrenti (5,3 milioni nel 2023 e assenti nel 2022), l’EBITDA è pari a € 174,9 milioni, in aumento del 15,8% rispetto ai € 151,0 milioni del 2022.

L’Utile operativo (EBIT) è pari a € 126,0 milioni, in crescita del 21,3% rispetto ai € 103,8 milioni del 2022, nonostante i maggiori ammortamenti e accantonamenti.

L’Utile netto si attesta quindi a € 86,7 milioni, in aumento del 17,7% rispetto all’esercizio 2022, quando era pari a € 73,7 milioni.

Nell’esercizio 2023 gli investimenti******** sono pari a € 62,2 milioni, di cui € 46,3 milioni legati ad attività di sviluppo (€ 80,2 milioni nell’esercizio 2022, di cui € 62,8 milioni in attività di sviluppo). Rispetto all’anno precedente, tale livello include minori attività legate al refarming e crescenti investimenti nei progetti di espansione

infrastrutturale.

Il capitale investito netto********* è pari a € 293,5 milioni, con un indebitamento finanziario netto pari a € 104,9 milioni (inclusivo dell’effetto dell’applicazione del principio contabile IFRS-16 per € 37,8 milioni) e sostanzialmente stabile rispetto ai € 105,0 milioni al 31 dicembre 2022. Al netto degli investimenti di sviluppo e del pagamento dei dividendi, la generazione di cassa ricorrente********** si attesta a circa € 114 milioni, rispetto a € 93 milioni nel 2022.


Evoluzione prevedibile della gestione

In coerenza con l’evoluzione delle iniziative strategiche ipotizzata nel Piano Industriale, per l’esercizio 2024 la Società prevede:

  • un’ulteriore crescita dell’Adjusted EBITDA, seppur in presenza dei costi di avvio delle iniziative di diversificazione e del venir meno degli incentivi sulle tariffe energetiche;
  • investimenti di mantenimento superiori all’anno precedente; investimenti di sviluppo sostanzialmente in linea rispetto al 2023.

Proposta all’Assemblea di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie previa revoca della precedente autorizzazione

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre alla suddetta Assemblea - previa revoca dell’autorizzazione deliberata il 27 aprile 2023 - di nuovamente autorizzare l’acquisto, nei diciotto mesi dalla data della deliberazione assembleare e in una o più volte e anche per il tramite di intermediari, di azioni proprie sino a un numero massimo di azioni tale da non eccedere il 10% del capitale sociale pro-tempore, ad un prezzo che non dovrà essere né inferiore né superiore di oltre il 20% rispetto al prezzo ufficiale di borsa delle azioni registrato da Borsa Italiana S.p.A. nella seduta precedente ogni singola operazione o nella seduta precedente la data di annuncio dell’operazione – a seconda delle modalità tecniche individuate dal Consiglio di Amministrazione – con una qualsiasi delle modalità consentite dalla normativa applicabile (di legge o regolamentare, nazionale o europea) vigente in materia, con la sola esclusione della facoltà di effettuare gli acquisti di azioni proprie attraverso acquisto e vendita di strumenti derivati negoziati nei mercati regolamentati che prevedano la consegna fisica delle azioni sottostanti, l’acquisto potendo essere, eventualmente, effettuato anche in base ad applicabili prassi di mercato ammesse dalla Consob.

Ciò al fine di permettere alla Società di continuare a disporre di un importante strumento di flessibilità, da eventualmente utilizzarsi a fini di:

  • investimento della liquidità a medio e lungo termine, o per scopi di ottimizzazione della struttura del capitale sociale ovvero comunque per cogliere opportunità di mercato;
  • intervento, nel rispetto delle disposizioni vigenti, per contenere movimenti anomali delle quotazioni e per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi, a fronte di momentanei fenomeni distorsivi legati a un eccesso di volatilità o a una scarsa liquidità degli scambi;
  • creazione di un portafoglio di azioni proprie di cui poter disporre per impieghi ritenuti di interesse per la Società, ivi incluso a servizio di piani di incentivazione azionaria ovvero nel contesto di assegnazioni gratuite di azioni ai soci.


È inoltre contestualmente formulata la proposta - sempre previa revoca dell’autorizzazione già deliberata dall’Assemblea del 27 aprile 2023 - di autorizzare, senza limiti temporali, la disposizione, anche per il tramite di intermediari, delle azioni proprie acquistate nei termini che precedono, ovvero già detenute dalla Società, anche prima di aver esercitato integralmente l’autorizzazione all’acquisto di cui sopra, ad un prezzo o, comunque, secondo criteri e condizioni determinati dal Consiglio di Amministrazione, avuto riguardo alle modalità realizzative impiegate, all’andamento dei prezzi delle azioni nel periodo precedente l’operazione e al migliore interesse della Società, secondo le finalità (ivi incluse quelle di cui sopra) e con una qualunque delle modalità previste dalla normativa applicabile – di legge o regolamentare, nazionale o europea – vigente in materia. Le azioni a servizio di piani di incentivazione azionaria saranno assegnate con le modalità e nei termini previsti dai regolamenti dei relativi piani. Si rinvia comunque per ulteriore informativa alla Relazione del Consiglio di Amministrazione inerente alla proposta di autorizzazione che sarà pubblicata secondo le modalità (tra cui la pubblicazione sul sito internet della Società www.raiway.it, alla sezione Governance/Assemblea degli Azionisti/Assemblea Ordinaria 2024/Documenti) e nei termini prescritti.


Proposta all’Assemblea di un piano di incentivazione di lungo termine

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, un piano di incentivazione di lungo termine avente ad oggetto azioni ordinarie di Rai Way (le “Azioni”) denominato “Piano Azionario 2024-2026” (il “Piano”), da sottoporre all’approvazione della Assemblea dei Soci del 29 aprile 2024. Il Piano si pone quale strumento di incentivazione per il management al contempo contribuendo a perseguire l’obiettivo prioritario di creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo periodo, oltre che rafforzare le politiche di retention del management che occupa posizioni di maggior rilievo ed è, quindi, più direttamente responsabile dei risultati aziendali.

Il Piano è rivolto all’Amministratore Delegato e Direttore Generale, a Dirigenti con Responsabilità Strategiche della Società, ed eventuali ulteriori dirigenti della Società o di società da questa controllate ai sensi dell’articolo 2359 del Codice Civile o amministratori con deleghe di queste ultime che saranno individuati dal Consiglio di Amministrazione tra i soggetti investiti di funzioni rilevanti, tenuto conto delle responsabilità derivanti dal ruolo ricoperto in relazione al raggiungimento degli obiettivi di performance previsti in virtù del Piano medesimo.

Il Piano ha ad oggetto l’attribuzione gratuita di diritti che consentono - subordinatamente al raggiungimento di determinati obiettivi di performance e in ragione del livello di raggiungimento di questi ultimi - di ricevere a titolo gratuito una (1) Azione per ogni diritto attribuito. Si prevede che, in caso di approvazione del Piano da parte dell’Assemblea, le prime assegnazioni di diritti intervengano entro il 30 giugno 2024 e nel termine massimo del 30 settembre 2025. Le Azioni saranno assegnate nel 2027, ossia nell’anno successivo al termine di un periodo di vesting triennale, successivamente all’Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2026. Il 50% delle Azioni che saranno effettivamente attribuite all’Amministratore Delegato e Direttore Generale ai sensi del Piano e il 30% di quelle effettivamente attribuite ai beneficiari diversi da quest’ultimo saranno sottoposte a un vincolo di intrasferibilità (c.d. lock-up) per un periodo di due anni a partire dalla data di attribuzione delle Azioni. Il Piano sarà servito da Azioni già in portafoglio della Società o successivamente acquistate. Si rinvia comunque al documento informativo predisposto in merito al Piano ai sensi delle applicabili disposizioni normative e che sarà pubblicato secondo le modalità (tra cui la pubblicazione sul sito internet della Società www.raiway.it, alla sezione Governance/Assemblea degli Azionisti/Assemblea Ordinaria 2024/Documenti) e nei termini prescritti.



Rai Way informa che martedì 26 marzo 2024 alle ore 14:00 CET, il Piano Industriale 2024-27 e i risultati dell’esercizio 2023 saranno presentati alla comunità finanziaria via conference call.

La presentazione a supporto della conference call sarà preventivamente resa disponibile sul sito della società www.raiway.it nella sezione Investor Relations.

Per partecipare alla conference call:

Italia: +39 02 8020911 - UK: +44 1 212818004 - USA: +1 718 7058796

E’ inoltre possibile registrarsi qui per ricevere il weblink all'evento direttamente nella propria casella di posta e nel calendario di Outlook.

Il replay della conference call sarà disponibile dopo la fine dell’evento nella sezione Investor Relations – Events kit del sito www.raiway.it.


Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili-societari, Adalberto Pellegrino, dichiara, ai sensi dell’art. 154 bis del TUF, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Disclaimer

Il presente comunicato contiene elementi previsionali su eventi e risultati futuri di Rai Way che sono basati sulle attuali aspettative, stime e proiezioni circa il settore in cui Rai Way opera e sulle attuali opinioni del management. Tali elementi hanno per loro natura una componente di rischio ed incertezza perché dipendono dal verificarsi di eventi futuri. Si evidenzia che i risultati effettivi potranno differire in misura anche significativa rispetto a quelli annunciati in relazione a una molteplicità di fattori tra cui: condizioni economiche globali, impatto della concorrenza, sviluppi politici, economici e regolatori in Italia



* Generazione di cassa ricorrente definita come Adjusted EBITDA – Leases – Oneri Finanziari (esclusa componente leasing) – Tasse di Conto Economico Normalizzate – Maintenance Capex Ricorrenti. Leases calcolati come somma dell’ammortamento dei diritti d’uso leasing (escluso fondo smantellamento) e degli oneri finanziari sui contratti di leasing.
** La Società valuta le performance anche sulla base di alcuni indicatori non previsti dagli IFRS. Di seguito sono descritte le componenti di tali indicatori rilevanti per la Società:

  • EBITDA (earnings before interest, taxes, depreciation and amortization): è pari al risultato ante imposte, ammortamenti, accantonamenti, svalutazioni e proventi e oneri finanziari.
  • Adjusted EBITDA: è pari al risultato ante imposte, ammortamenti, accantonamenti, svalutazioni e proventi e oneri finanziari e oneri/proventi non ricorrenti.
  • EBIT (earnings before interest and taxes): è pari al risultato ante imposte e ante proventi e oneri finanziari.
  • Indebitamento Finanziario Netto: lo schema per il calcolo è conforme a quello previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni del CESR/05-054b implementative del Regolamento CE 809/2004

*** Esclusi gli investimenti legati all’applicazione del nuovo principio contabile IFRS-16 pari a € 4,7m nel 2023. Gli investimenti 2023 includono € 4,8m relativi a IRU rete in fibra, rappresentato come passività finanziarie IFRS-16 nel rendiconto finanziario

****Dividend yield calcolato sulla base del prezzo di chiusura del 22 Marzo 2024 registrato sul mercato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana (4,8 €/azione)
***** Consumer Price Index. Contributo dal CPI sui ricavi di ogni anno basato sul valore del CPI registrato nell’anno precedente
****** I target non includono il possibile contributo da crescita per linee esterne
******* Capitalizzazione calcolata sulla base del prezzo di chiusura del 22 Marzo 2024 registrato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana (4,80 €/azione)
******** Esclusa la componente relativa ai leasing IFRS-16

********* Il capitale investito netto è dato dalla somma del capitale immobilizzato, delle attività finanziarie non correnti e del capitale di esercizio.

********** Generazione di cassa ricorrente definita come Adjusted EBITDA – Leases – Oneri Finanziari (esclusa componente leasing) – Tasse di Conto Economico Normalizzate – Maintenance Capex Ricorrenti. Leases calcolati come somma dell’ammortamento dei diritti d’uso leasing (escluso fondo smantellamento) e degli oneri finanziari sui contratti di leasing
*********** Ai sensi dell’art. 2357-ter cod. civ.

************ Si precisa che eventuali variazioni del numero delle azioni proprie in portafoglio al momento della distribuzione del dividendo non avranno incidenza sull’importo unitario del dividendo, ma unicamente sull’importo complessivo, ad incremento o decremento dell’importo appostato a utili a nuovo.





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